Commenti a: Addio sorpasso: Roddick b.NadalMurray si arrende a Davydenko.Tommasi:”Non è la rivoluzione” http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:10:30 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Remo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-48053 Remo Sun, 09 Mar 2008 10:05:43 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-48053 Certo, il modo in cui Nadal perde certi incontri (in termini di punteggio e di gioco espresso) può apparire sorprendente ma va ricordato che non si tratta sempre dello stesso avversario bensì di tennisti che, volta per volta, trovano la loro settimana di gloria e magari sono al massimo quando lo affrontano. Ricordo Youzhny agli US open, ingiocabile, o Gonzalez in Australia, tatticamente perfetto anche grazie a Stefanki, o Nalbandian a Bercy, ingiocabile per tutti in quei quindici giorni (compreso Madrid), o lo stesso Ferrer, in stato di grazia, o ancora l'incredibile Tsonga. Insomma, sono gli avversari ad essere troppi per Nadal sul cemento (perché poi ci sono sempre Federer, Djokovic, Roddick, etc...) ma lo spagnolo, per essere forse il miglior terraiolo della storia dopo Borg, si difende bene anche altrove. Certo, il modo in cui Nadal perde certi incontri (in termini di punteggio e di gioco espresso) può apparire sorprendente ma va ricordato che non si tratta sempre dello stesso avversario bensì di tennisti che, volta per volta, trovano la loro settimana di gloria e magari sono al massimo quando lo affrontano. Ricordo Youzhny agli US open, ingiocabile, o Gonzalez in Australia, tatticamente perfetto anche grazie a Stefanki, o Nalbandian a Bercy, ingiocabile per tutti in quei quindici giorni (compreso Madrid), o lo stesso Ferrer, in stato di grazia, o ancora l’incredibile Tsonga. Insomma, sono gli avversari ad essere troppi per Nadal sul cemento (perché poi ci sono sempre Federer, Djokovic, Roddick, etc…) ma lo spagnolo, per essere forse il miglior terraiolo della storia dopo Borg, si difende bene anche altrove.

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Di: Voortrekker Boer http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47906 Voortrekker Boer Sat, 08 Mar 2008 10:02:10 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47906 Remo hai ragione, è sbagliatissimo bollare Nadal come un semplice giocatore di terra. Bisogna però tener presente di alcune sue sconfitte davvero inspiegabili contro giocatori assai inferiori rispetto a lui. Quello che mi sconcerta, come penso sconcerti anche Lydian, è il modo con cui spesso perde sul veloce. Perde con rassegnazione, in difesa e sempre con lo stesso schema tecnico-tattico, cioè cercando di contenere l'avversario con top spin di dritto esagerati (che sul cemento non rimbalzano come sulla terra) che invece sortiscono l'effetto contrario: lui perde campo e l'altro avanza. Una dimostrazione di questa tattica "suicida" si è vista ampiamente nel match allo Us Open contro Ferrer, dove il valenciano (dotato di un discreto rovescio bimane) riusciva a "coprire" il drittone di Nadal e di rovescio spararlo in lungolinea costringendo Nadal ha giocare il colpo che sbaglia un po' di più degli altri: il passante di rovescio in corsa, così si apriva il campo e Ferrer chiudeva con il dritto anomalo da dentro al campo. Rafa per tutto il match ha subito questa semplice tattica passivamente e alla fine ha perso. Remo hai ragione, è sbagliatissimo bollare Nadal come un semplice giocatore di terra. Bisogna però tener presente di alcune sue sconfitte davvero inspiegabili contro giocatori assai inferiori rispetto a lui.
Quello che mi sconcerta, come penso sconcerti anche Lydian, è il modo con cui spesso perde sul veloce. Perde con rassegnazione, in difesa e sempre con lo stesso schema tecnico-tattico, cioè cercando di contenere l’avversario con top spin di dritto esagerati (che sul cemento non rimbalzano come sulla terra) che invece sortiscono l’effetto contrario: lui perde campo e l’altro avanza.
Una dimostrazione di questa tattica “suicida” si è vista ampiamente nel match allo Us Open contro Ferrer, dove il valenciano (dotato di un discreto rovescio bimane) riusciva a “coprire” il drittone di Nadal e di rovescio spararlo in lungolinea costringendo Nadal ha giocare il colpo che sbaglia un po’ di più degli altri: il passante di rovescio in corsa, così si apriva il campo e Ferrer chiudeva con il dritto anomalo da dentro al campo. Rafa per tutto il match ha subito questa semplice tattica passivamente e alla fine ha perso.

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Di: Jack http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47874 Jack Fri, 07 Mar 2008 23:10:45 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47874 voglio sbilanciarmi.....Rafa vincera gli Us Open Quest'anno e smentirà tutti!! voglio sbilanciarmi…..Rafa vincera gli Us Open Quest’anno e smentirà tutti!!

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Di: Lydian http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47852 Lydian Fri, 07 Mar 2008 19:32:13 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47852 @ Remo: la tua analisi relativa a Nadal è molto lucida e corretta. Di fatto non contraddice quello che pensiamo io e quanti non hanno particolare stima/fiducia nelle sue possibilità sul veloce... E' vero che statisticamente ha centrato risultati importanti anche fuori dalla terra, però questi risultati vanno letti secondo me non soltanto in termini di numero di turni superati e/o piazzamenti, ma anche in termini di "chi ha battuto per arrivare dove" (esempio: quest'anno in Australia, con un tabellone da challenger) e in termini di "come ha perso quando ha perso" (per l'appunto, sempre nello stesso modo). Non si discute affatto il pedigree del campione, ma si può ragionevolmente essere scettici sul fatto che i tanto decantati progressi sul veloce che molti gli attribuiscono siano in realtà un po' fumo negli occhi, visto che c'è una costante evidentissima reiterata in tutte le sue sconfitte da 3 anni a questa parte. Poi tanto di cappello a tutto il resto che produce dentro e fuori dal campo, visto che si è inventato un modo di giocare pressoché inimitabile ed è ad un passo dal diventare numero 1 del mondo... @ Remo: la tua analisi relativa a Nadal è molto lucida e corretta. Di fatto non contraddice quello che pensiamo io e quanti non hanno particolare stima/fiducia nelle sue possibilità sul veloce… E’ vero che statisticamente ha centrato risultati importanti anche fuori dalla terra, però questi risultati vanno letti secondo me non soltanto in termini di numero di turni superati e/o piazzamenti, ma anche in termini di “chi ha battuto per arrivare dove” (esempio: quest’anno in Australia, con un tabellone da challenger) e in termini di “come ha perso quando ha perso” (per l’appunto, sempre nello stesso modo).

Non si discute affatto il pedigree del campione, ma si può ragionevolmente essere scettici sul fatto che i tanto decantati progressi sul veloce che molti gli attribuiscono siano in realtà un po’ fumo negli occhi, visto che c’è una costante evidentissima reiterata in tutte le sue sconfitte da 3 anni a questa parte.
Poi tanto di cappello a tutto il resto che produce dentro e fuori dal campo, visto che si è inventato un modo di giocare pressoché inimitabile ed è ad un passo dal diventare numero 1 del mondo…

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Di: jules http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47836 jules Fri, 07 Mar 2008 17:48:16 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47836 non credo di aver giudicato.lungi da me il farlo.ho solo condiviso una mia sensazione. non credo di aver giudicato.lungi da me il farlo.ho solo condiviso una mia sensazione.

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Di: marco.napo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47831 marco.napo Fri, 07 Mar 2008 17:19:57 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47831 bene finalmente leggo dei commenti di buon senso e con analisi fatte senza troppi fanatismi e partigianerie. certo ognuno ha il suo tennista preferito per vari motivi ,ma da qui a dileggiare ed offende dei professionisti e parliamo di sportivi ai primi posti al mondo ne passa di strada. in passato ho tifato lendel che non era un modello di signorilita,senza contare i suoi infiniti tic nervosi,ma la sua cattiveria nel gioco ,la maestria delle sue geometrie mi hanno stregato e lo stesso naturalmente vale per la esplosività e voglia di vincere di nadal. unica pecca in definitiva di molti di questi tennisti sono i tempi morti,ma questo aspetto dovrebbe essere regolato e fatto rispettare dagli organi preposti. orami gli arbitri fanno da segnanumeri........ saludos a tutti (cosi è contento boer) bene finalmente leggo dei commenti di buon senso e con analisi fatte senza troppi fanatismi e partigianerie.
certo ognuno ha il suo tennista preferito per vari motivi ,ma da qui a dileggiare ed offende dei professionisti e parliamo di sportivi ai primi posti al mondo ne passa di strada.
in passato ho tifato lendel che non era un modello di signorilita,senza contare i suoi infiniti tic nervosi,ma la sua cattiveria nel gioco ,la maestria delle sue geometrie mi hanno stregato e lo stesso naturalmente vale per la esplosività e voglia di vincere di nadal.
unica pecca in definitiva di molti di questi tennisti sono i tempi morti,ma questo aspetto dovrebbe essere regolato e fatto rispettare dagli organi preposti.
orami gli arbitri fanno da segnanumeri……..
saludos a tutti (cosi è contento boer)

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Di: Marcelus Edberg Wallace http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47830 Marcelus Edberg Wallace Fri, 07 Mar 2008 17:15:24 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47830 Prima di giudicare Nadal sulla terra, vediamolo..... Sono tre anni che qualcuno aspetta invano che perda. Aspettiamo...... Intanto Federer deve pensare a se stesso, più che al calo degli altri. Prima di giudicare Nadal sulla terra, vediamolo…..
Sono tre anni che qualcuno aspetta invano che perda.
Aspettiamo……
Intanto Federer deve pensare a se stesso, più che al calo degli altri.

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Di: jules http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47816 jules Fri, 07 Mar 2008 14:59:25 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47816 rafa ha un tennis troppo dispendioso...temo che quest'anno nn avremo il dominio sul rosso come negli altri anni...e chissa',se come nadal nn sta approffitando del calo di federer,federer nn approfitti del calo di nadal. indian wells e miami secondo me porranno altre domande e l'inizio della stagione sul rosso europea ci dara' risposte....quello che so per certo e' che questo inizio di anno tennistico e' veramente molto bello,e ne sono davvero contenta! rafa ha un tennis troppo dispendioso…temo che quest’anno nn avremo il dominio sul rosso come negli altri anni…e chissa’,se come nadal nn sta approffitando del calo di federer,federer nn approfitti del calo di nadal.
indian wells e miami secondo me porranno altre domande e l’inizio della stagione sul rosso europea ci dara’ risposte….quello che so per certo e’ che questo inizio di anno tennistico e’ veramente molto bello,e ne sono davvero contenta!

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Di: Lydian http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47815 Lydian Fri, 07 Mar 2008 14:37:16 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47815 Su Djokovic posso però spezzare una lancia avendolo conosciuto a Roma fuori dal campo: dell'atteggiamento sbruffone che tiene in campo non conserva davvero niente, e l'ho trovato estremamente disponibile e cordiale (molto più di certi italiani, per esempio). E' vero che in campo può dare ai nervi la sua spocchia, però guardo anche il rovescio della medaglia: ci voleva qualcuno che iniziasse ad affrontare Federer, Nadal e gli altri SuperBig con l'aria di chi non si sogna nemmeno di partire sconfitto, un po' come fece la Seles - non meno insopportabile, all'inizio - nei confronti della Graf. Questo secondo me è comunque un grande merito, che ha portato dei benefici tangibili alle gerarchie del tennis e ha scardinato le sicurezze dei "grandi intoccabili" (questi primi 3 mesi sono già stati più divertenti degli ultimi 2 anni messi assieme). Su Roig sono d'accordo con Voortrekker Boer: non è un allenatore, è un compagno di merende. Anche con Lopez è arrivato fino a un certo punto poi si è dimostrato totalmente inadatto a fargli fare un salto di qualità. Ho paura che a Rafa serva un Gilbert della situazione che gli imponga di cambiare completamente mentalità sul veloce, ma sono anche quasi sicuro che Nadal non accetterebbe mai di lavorare con un allenatore che gli impone ciò che lui non si sente di fare... Su Djokovic posso però spezzare una lancia avendolo conosciuto a Roma fuori dal campo: dell’atteggiamento sbruffone che tiene in campo non conserva davvero niente, e l’ho trovato estremamente disponibile e cordiale (molto più di certi italiani, per esempio). E’ vero che in campo può dare ai nervi la sua spocchia, però guardo anche il rovescio della medaglia: ci voleva qualcuno che iniziasse ad affrontare Federer, Nadal e gli altri SuperBig con l’aria di chi non si sogna nemmeno di partire sconfitto, un po’ come fece la Seles - non meno insopportabile, all’inizio - nei confronti della Graf. Questo secondo me è comunque un grande merito, che ha portato dei benefici tangibili alle gerarchie del tennis e ha scardinato le sicurezze dei “grandi intoccabili” (questi primi 3 mesi sono già stati più divertenti degli ultimi 2 anni messi assieme).

Su Roig sono d’accordo con Voortrekker Boer: non è un allenatore, è un compagno di merende. Anche con Lopez è arrivato fino a un certo punto poi si è dimostrato totalmente inadatto a fargli fare un salto di qualità. Ho paura che a Rafa serva un Gilbert della situazione che gli imponga di cambiare completamente mentalità sul veloce, ma sono anche quasi sicuro che Nadal non accetterebbe mai di lavorare con un allenatore che gli impone ciò che lui non si sente di fare…

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Di: Remo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47814 Remo Fri, 07 Mar 2008 14:30:03 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1639#comment-47814 Murray, questo per Tommasi, aveva battuto Federer a Cincinnati nel 2006 ma ci aveva anche perso la finale di Bangkok nel 2005. Se, come spesso ripete giustamente lo stesso Rino, i tennisti di vertice sono soliti trovare la forma durante il torneo, è innegabile che lo svizzero a Dubai non sia stato particolarmente fortunato. Davydenko. Concordo pienamente con chi sostiene che giocare come il russo sia tutt'altro che semplice e credo che sia più Ferrer di Nikolay (o in passato gente come Schuettler, Clement e chissà quanti altri dimentico) a dover essere preso ad esempio per i nostri connazionali; mi dispiace, ma in Italia tennisti con il talento di Davydenko è da parecchio tempo che non ne vediamo. Poi non è appetibile dagli sponsor, ma allora spostiamo il campo di giudizio e il tennis a quel punto conta poco o nulla. Nadal. Certamente non è il prototipo del giocatore da cemento ma il problema dello spagnolo sui fondi veloci (erba esclusa, che meriterebbe analisi diversa) è il numero consistente di avversari in grado di batterlo. Detto questo però, non dimentichiamo che Rafael ha vinto lo scorso anno a Indian Wells, in Canada, a Dubai e Madrid nel 2005, ha fatto finale a Miami sempre nel 2005 e a Bercy nel 2007; semifinale agli Australian Open e al Masters. Insomma, prima di bollarlo come uno che trova sempre il modo di perdere sul cemento andrei piano. Naturale che, trattandosi del numero 2, ci si attende sempre qualcosa in più ma prima di lui Muster e Kuerten, altri due che sulla terra hanno costruito le rispettive fortune, erano stati addirittura numeri 1. Infine due parole sulla sua sportività: nel match di ieri perso contro Roddick per ben due volte il "falco" chiesto dall'americano ha cambiato la chiamata del giudice di linea e in entrambi i casi il giudice di sedia ha assegnato il punto a Roddick anziché farlo ripetere. Scelte a mio avviso legittime ma quantomeno opinabili. Ebbene Nadal non ha fiatato. A me è sembrata una grossa dimostrazione di coerenza (lui sapeva che quelli di Roddick erano vincenti ed ha agito con estrema correttezza) e lealtà. Murray, questo per Tommasi, aveva battuto Federer a Cincinnati nel 2006 ma ci aveva anche perso la finale di Bangkok nel 2005. Se, come spesso ripete giustamente lo stesso Rino, i tennisti di vertice sono soliti trovare la forma durante il torneo, è innegabile che lo svizzero a Dubai non sia stato particolarmente fortunato.
Davydenko. Concordo pienamente con chi sostiene che giocare come il russo sia tutt’altro che semplice e credo che sia più Ferrer di Nikolay (o in passato gente come Schuettler, Clement e chissà quanti altri dimentico) a dover essere preso ad esempio per i nostri connazionali; mi dispiace, ma in Italia tennisti con il talento di Davydenko è da parecchio tempo che non ne vediamo. Poi non è appetibile dagli sponsor, ma allora spostiamo il campo di giudizio e il tennis a quel punto conta poco o nulla.
Nadal. Certamente non è il prototipo del giocatore da cemento ma il problema dello spagnolo sui fondi veloci (erba esclusa, che meriterebbe analisi diversa) è il numero consistente di avversari in grado di batterlo. Detto questo però, non dimentichiamo che Rafael ha vinto lo scorso anno a Indian Wells, in Canada, a Dubai e Madrid nel 2005, ha fatto finale a Miami sempre nel 2005 e a Bercy nel 2007; semifinale agli Australian Open e al Masters. Insomma, prima di bollarlo come uno che trova sempre il modo di perdere sul cemento andrei piano. Naturale che, trattandosi del numero 2, ci si attende sempre qualcosa in più ma prima di lui Muster e Kuerten, altri due che sulla terra hanno costruito le rispettive fortune, erano stati addirittura numeri 1. Infine due parole sulla sua sportività: nel match di ieri perso contro Roddick per ben due volte il “falco” chiesto dall’americano ha cambiato la chiamata del giudice di linea e in entrambi i casi il giudice di sedia ha assegnato il punto a Roddick anziché farlo ripetere. Scelte a mio avviso legittime ma quantomeno opinabili. Ebbene Nadal non ha fiatato. A me è sembrata una grossa dimostrazione di coerenza (lui sapeva che quelli di Roddick erano vincenti ed ha agito con estrema correttezza) e lealtà.

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