La classifica vale zero con le Williams
Venus e Serena, n.54 e n.81 per finta
Sono due vere mine vaganti
Ma torneranno mai n.1 e n.2?

 
26 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

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Non c’è nulla da fare, hai voglia di criticarle, ma le sorellone Williams sono e restano uniche…anche se sono due.
Serenona aveva giocato appena 4 tornei nel 2006 senza arrivare mai a disputare neppure una finale. Ma in Australia a gennaio si è presentata al primo Slam della stagione, sia pur da n.81 del mondo dopo aver chiuso il 2006 a n.95, e, sebbene tutti le dessero più o meno apertamente della cicciona, le fotografassero l’abbondante fondoschiena confrontandolo con quello ancor più voluminoso di mamma Oracene, l’ha vinto dominando in finale la neo-n.1 del mondo dall’invece spettacolosa silhouette, Maria Sharapova, lasciandole la miseria di 3 games (6-1,6-2), alla faccia dei cultori della linea.
Lo scorso weekend è stata la volta di Venus, assente dai campi di gioco negli ultimi quattro mesi, e per buona parte degli ultimi otto per via del solito polso sofferente, a effettuare la sua rentree. Vittoriosa, manco a dirlo. Eppure non aveva più vinto un torneo da Wimbledon 2005.
Da n.54 del mondo _ ranking stupendo se confrontato con il n.81 di Serena_ è tornata a Memphis, la città natale del re del rock Elvis Presley, e senza chili di troppo addosso ma certo arrugginita, si è sì concessa qualche distrazione nei primi turni dove per la verità ha avuto la buona sorte di affrontare avversarie modestuccie (lasciando un set al primo, disputando due match serrati al secondo e nei quarti vinti però in due set), ma poi Venus ha finito in tromba. Ok, la rumena Ioana Raluca Olaru non era granchè, e ha raccolto solo 5 games, ma l’israeliana Shahar Peer invece è n.16 del mondo e proprio contro Serena a Melbourne, nei quarti, era arrivata a due punti dalla vittoria (dopo aver battuto due top ten). Ebbene Venus le ha inflitto un 6-1,6-1 senza storia in 68 minuti, senza mai concederle neppure una palla-break. E ha vinto il suo torneo n.34 (sette più di Serena che però può vantare un numero maggiore di Slam in bacheca, 7 contro i 5 di Venus).
Adesso le due sorellone sono tornate ad essere le prime due americane della classifiche mondiali, n. 15 Serena e n.38 Venus, ma è ovvio che nel loro caso le classifiche contano meno di zero. “Sono contenta di aver giocato davvero benissimo e contro un’avversaria forte, ma l’obiettivo è tornare fra le 16 teste di serie a Parigi” _ ha detto Venus che per risalire ha in programma soltanto tre tornei, Miami, Charleston e Roma. Poiché la terra battuta non è la sua superficie prediletta saranno decisivi soprattutto i primi due. Ma neppure Justine Henin, che pure al ritorno dal…divorzio, ha rivinto per la quarta volta il torneo di Dubai (e battendo Amelie Mauresmo) ed è la campionessa in carica del Roland Garros, si sentirà troppo tranquilla. Le Williams sono sempre due mine vaganti. Esplosive. La sola cosa che mi domando, e vi domando, però è: torneranno mai a esere la n.1 e la n.2 del mondo? E fra le due chi secondo voi ha più chances di tornare lassù, davanti a tutte? Magari una superficie può aiutare più una dell’altra?

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8 Commenti a “La classifica vale zero con le Williams
Venus e Serena, n.54 e n.81 per finta
Sono due vere mine vaganti
Ma torneranno mai n.1 e n.2?”

  1. Alessandro scrive:

    Non credo potranno tornare ai vertici. Il fisico, per motivi diversi tra le due (le ginocchia di Serena e i polsi di Venus), non consente loro di giocare con continuità. Resto convinto che il loro strapotere negli anni passati sia stato possibile solo “grazie” ad un gioco al di sopra delle loro possibilità fisiche…come andare sempre a tavoletta in macchina. Prima o poi spacchi qualcosa. Cio detto, i miei cimplimenti a tutte e due.

  2. vincenzo torzillo scrive:

    per me non torneranno numero 1 e 2 ma restano le migliori di gran lunga…nessuno della stoira del tennis si è permesso di stare fermo per mesi e tornare vincedno tornei…….anche Slam…hanno uno strapotere incredibile..ricordiamo che hanno costretto al ritiro la Hingis..altro che il piede..

  3. marcos scrive:

    non posso che copiare l’incipit dell’ubaldo, uomo di straordinaria finezza umoristica:

    “Non c’è nulla da fare, hai voglia di criticarle, ma le sorellone Williams sono e restano uniche…anche se sono due.”

    numero 1 e numero 2 mai, ma vinceranno ancora molto…

    …vorrei la pelle nera!!

    marcos

  4. Alessandro scrive:

    La Hingis è tornata ed è numero 6 al mondo, le sorellone stanno dietro….per ora. La Seles è tornata e ha vinto uno slam dopo l’attentato. La Capriati è tornata e di slam ne ha vinti 3…la Pierce al rientro ha fatto 2 finali di slam + finale al master…questo per dire che le tenniste, a volte, ritornano

  5. roberto scrive:

    Credo che fra le due la più completa tecnicamente sia Serena, che oltre a possedere (come la sorella) un rovescio eccellente, ha un dritto molto più sicuro di quello di Venus. Inoltre è più continua al servizio, è più forte sugli appoggi bassi ed ha dimostrato di essere più solida dal punto di vista mentale, specie nei confronti diretti. Credo che per entrambe il problema non sia tanto nel fisico quanto nella motivazione. La loro storia personale e familiare credo che le giustifichi: hanno avuto voglia di godersi un po’ la vita non appena hanno potuto. Credo però che Serena, se ritrova salute fisica e motivazione, sia l’unica tennista in giro potenzialmente in grado di fare il grande slam nei prossimi 2-3 anni. Quanto alle superfici, non credo di scoprire la luna affermando che la terra resta lo scoglio più duro da superare per entrambe, ma più per abitudine mentale che per reali problemi tecnici.
    Chiudo con un mesaggio ad Ubaldo: credo che tu abbia ragione sulla Oprandi. Ho visto la partita di ieri contro la Mirza a Doha e l’ho trovata molto involuta rispetto allo scorso anno. La cosa strana è che, pur essendo dimagrita, si muove lo stesso molto male e la palla non le va più come prima… Ho visto anche che è seguìta da una donna, che non avevo mai visto, e non dal fratello Romeo… boh! Chi ne sa qualcosa di più?

  6. stefano grazia scrive:

    Ero un gran tifoso delle due sorellone (a dire il vero piú di Venus, per gli stessi motivi di Clerici) e all’inizio, bam,bine con le perline colorate, mi erano sermbrate una ventata di freschezza…Nel giro di pochi anni, in parte grazie al gran circo del padre ma soprattutto anche grazie al loro modo di fare, mi han fatto passare la voglia al punto che, orribile a dirsi, mi trovo quasi sempre a fare il tifo per l’avversaria di turno…Ovviamente qualcuno avanzerá il sospetto che sono razzista: au contraire, proprio perché mi permetto di tifare contro, non lo sono…Il fatto é che chiunque tifi contro le Williams, viene tacciato di razzismo sottile…ricordo Serena piagnucolare: le altre ragazze non ci vogliono vedere in finale…Al che puntuale e acida, Lindsay Davenport rispose: Che sciocchezza! Le altre ragazze non le vogliono in finale perché vorrebbero andarci loro…
    Quello che non mi piace nelle Williams é il modo in cui hanno trattato il tennis: con dispregio, con disinteresse, con superficialitá preferendogli spesso e volentieri il glamour artificiale delle feste, delle soap opera, della moda… Da un lato, lo riconosco, ti verrebbe voglia di apprezzare un cervello non limitato al solo tennis, una personalitá capace di nutrire altri interessi, ma spesso-sará colpa dei media, non so- l’impressione é che alle Sorellone il Tennis e soprattutto l’Ambiente del Tennis non piaccia granché, che il Tennis sia solo un mezzo obbligato per fare altre cose… E come non dare ragione a Chris Evert quando scrisse su Tennis US quella famosa lettera aperta a Serena (tu potevi diventare la piú grande di sempre e hai buttato via questa possibilitá e per cosa poi? Per un paio di parti in mediocri soap operas-perché si, uno potrebbe anche capire ed apprezzare se Serena fosse apparsa anche in parti secondarie ma in film importanti…). Altre ragioni per il mio disamoramento: le continue lamentose interviste dopo una sconfitta,costantemente a sminuire il valore dell’avversario tipo: ho giocato da cane, ho fatto schifo,etc etc e mai una parola per chi stava di lá dalla rete;i continui proclami: faccio questo, voglio tornare numero uno, la mia testa é sul tennis e poi i continui withdrawal da tutti i tornei; questa storia di Indian Wells protratta all’infinito e sta storia di giocare insieme solo i tornei dello Slam;le esagerate manifestazioni di giubilo a Wimbledon e neanche una parola per la Davenport…voglio dire, magari é un preconcetto, ma mi sembravano quasi manifestazioni di gioia stizzosa, come a dire: Ah! aH! Vi ho fregato ancora una volta…Oddio, magari aveva anche ragione, ma siam sempre pronti a criticare tutti e invece le Williams no, non si possono criticare perché altrimenti ti becchi un’accusa di razzismo…Io, proprio perché non sono razzista, voglio essere libero di criticarle … Come avrei voluto che Chanda Rubin fosse forte come le due Sorellone! Infine, e alla fin fine questa dovrebbe essere la sola ragione, il famoso tennis superiore delle Williams proprio non mi piace: é un tennis di estrema potenza, o la va o la spacca, con 40-50 unforced errors a partita…Come disse una volta Sampras, non sanno nemmeno loro dove la mandano… E allora come non tifare per le piccole Hingis ed Henin contro il tennis delle Big Babe Brigade, o almeno per il tennis completo della Mauresmo?
    Infine, l’estate scorsa, alla Bollettieri Academy arriva Serena Williams e pretende che nessuno guardi i suoi allenamenti, che tutti stiano alla larga…Ora questo accade non in un campo pubblico ma in un a Tennis Academy, dove si allenano tra gli altri la Sharapova, la Pierce, Haas, Taylor Dent, la Stevenson, Murray, etc ertc, e tutti uno di fianco all’altro, magari di fianco al campo dove si allenano i ragazzini del Summer Camp, tutti coi ragazzini che li vanno a vedere e per curiositá e per trarre ispirazione…Ma lei no, la Diva, lei ha preteso che tutti girassero alla larga… E questo ai miei occhi é perfino più grave del vestito da Cat Woman con cui osó presentarsi agli USOPEN (ma,voglio dire, ne hanno anche venduti dei capi? Come disse quella carognetta della Capriati: l’ammiro molto, ci vogliono le palle per indossare quel vestito…)
    Sicuro di aver sollevato un vespaio e di meritarmi insulti e raccappriccio dai buonisti e dai political correct,e spero che Marcos non mi massacri con la sua abilitá oratoria, mi difendo citando oltre alla Rubin, il compianto Artur Ashe, Noah e Blake fra i miei tennisti preferiti (Blake piú che per il tennis perché é un ragazzo intelligente) e chiudo rispondendo alle domande di Ubaldo: ahimé, le due Sorellone sono le piú forti di tutte e purtroppo non so se questo é un bene per il tennis: infatti, non diventeranno mai numero uno e due e questo mina la credibilitá dello sport, del movimento femminile. Ma la Clisters é una magnifica perdente, la Mauresmo idem con patate, la Hingis pure (ha ragione Vincenzo: altroché piede!) e in piú non ha il powergame, la Sharapova ha la testa ma non il gioco (non ancora) e quindi l’unica speranza rimane la Henin, fragile e piccola ma indomabile anche dopo il divorzio e l’unica, assieme alla Mauresmo, con il gioco da giustificare la paritá del montepremio.

  7. Alessandro scrive:

    beh, dire che Martina Hingis sia una magnifica perdente mi sembra un po forzato.

  8. stefano grazia scrive:

    intendevo nel senso che ora gioca magari meglio dell’avversaria ma perde, non che accetta bene le sconfitte (ma da quando é tornata, é migliorata e probabilmente non avrebbe una crisi di nervi tipo quella contro la Graf…ma quelle sono scene cosí spettacolarmente uniche che si possono perdonare, puó capitare a tutti di perdere completamente la testa, anzi te le fanno risultare piú simpatiche… Poi é vero: é tutto deformato dai media, magari Serenona presa da sola é simpaticissima e la mia é solo una paranoia…

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