Commenti a: Rovescio tagliato, postumo in vita? http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 15:04:29 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: tom http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-120936 tom Tue, 07 Jul 2009 08:31:47 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-120936 La sopravvivenza del rovescio slice è legata alla possibilità di alternarlo col top. Nessun tennista potrebbe sopravvivere nel circuito se fosse dotato solo di quello. Federer insegna che è lo sconcerto che crea nell'avversario in termini di improvvisa variante di ritmo e rimbalzo a renderlo un colpo utile. La sopravvivenza del rovescio slice è legata alla possibilità di alternarlo col top. Nessun tennista potrebbe sopravvivere nel circuito se fosse dotato solo di quello.
Federer insegna che è lo sconcerto che crea nell’avversario in termini di improvvisa variante di ritmo e rimbalzo a renderlo un colpo utile.

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Di: TCC'75 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-120512 TCC'75 Fri, 03 Jul 2009 11:41:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-120512 Feliciano Lopez e/o Mahut non è che servono e scendono a rete con lo slice perchè "vogliono farci ammirare le loro volée". Semplicemente quello è quello che sanno fare. Se Stepanek riesce a giocare in questo modo non è che lui ha più talento di Hewitt o di Roddick, ma soltanto che lui non riesce a scambiare da fonto con la profondità dei grandissimi. Se il gioco di volo, sullo stretto e di fino fossero sintomi di qualità di un giocatore, allora Nedad Zimonjic sarebbe il numero uno del mondo. Feliciano Lopez e/o Mahut non è che servono e scendono a rete con lo slice perchè “vogliono farci ammirare le loro volée”. Semplicemente quello è quello che sanno fare.
Se Stepanek riesce a giocare in questo modo non è che lui ha più talento di Hewitt o di Roddick, ma soltanto che lui non riesce a scambiare da fonto con la profondità dei grandissimi.
Se il gioco di volo, sullo stretto e di fino fossero sintomi di qualità di un giocatore, allora Nedad Zimonjic sarebbe il numero uno del mondo.

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Di: alberto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-120391 alberto Thu, 02 Jul 2009 19:50:15 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-120391 il migliore rovescio slice di un giocatore impostato col rovescio bimane negli ultimi anni è stato grosjean a mani basse, altro che murray il migliore rovescio slice di un giocatore impostato col rovescio bimane negli ultimi anni è stato grosjean a mani basse, altro che murray

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Di: anonimotennista http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119724 anonimotennista Sat, 27 Jun 2009 11:03:56 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119724 credete ancora al tennis in chiaro? mandate mail di protesta a tennis@skytv.it e chiedete di lasciare almeno le briciole a qualche tv gratuita, Wimbledon non è trasmesso FTA solo in Italia!!! credete ancora al tennis in chiaro?

mandate mail di protesta a tennis@skytv.it e chiedete di lasciare almeno le briciole a qualche tv gratuita, Wimbledon non è trasmesso FTA solo in Italia!!!

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Di: Pete Agassi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119709 Pete Agassi Sat, 27 Jun 2009 07:55:20 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119709 Sono d'accordo su chi dice che bisogna imputare alla relativa scomparsa del back non solo i cambiamenti di materiali e superfici, ma anche un insegnamento nno adeguato a livello giovanile di tal colpo, e alla conseguente inutilizzazione. In effetti esso è si un surplus oramai, ma il suo effetto è ancora comprovato, se usato a dovere: ricordate un tedesco di nome Alexander Popp??? Francamente non era mai menzionato per 11 mesi, tranne che a Wimbledon, dove tra l'altro raggiunse i quarti di finale (se ben ricordo), grazie alle sue qualità erbivore. Anche oggi, guardate signor giocatori come Radek e Tommy, o Ivo, si impongono splendidamente adottando tattiche che per noi global townmans appaiono obsolete, senza quindi andare a scomodare Roger che, si, è straosannato per la sua cangiante eleganza, ma che a rete va di rado. Poi il discorso sul tennis rosa è completamente differente, già in altri post mi sono scagliato contro la piattezza ridicola delle varie Wozniacki, Sharapova...francamente se posso scegliere tra Kim-Pless e Sharapova-Kuznetsova opto per la prima scelta. Cmq, quoto il discorso sull'adozione di misure standard per i telai, che vada dagli 85 ai 90, mentre può essere rigettata l'idea anacronistica delle racchette in legno, Sampras, Rafter, Ivanisevic, hanno vinto con racchette in metallo (vero cmq che era grafite...) Ciao a tutti e buon Wimbledon! Sono d’accordo su chi dice che bisogna imputare alla relativa scomparsa del back non solo i cambiamenti di materiali e superfici, ma anche un insegnamento nno adeguato a livello giovanile di tal colpo, e alla conseguente inutilizzazione. In effetti esso è si un surplus oramai, ma il suo effetto è ancora comprovato, se usato a dovere: ricordate un tedesco di nome Alexander Popp??? Francamente non era mai menzionato per 11 mesi, tranne che a Wimbledon, dove tra l’altro raggiunse i quarti di finale (se ben ricordo), grazie alle sue qualità erbivore. Anche oggi, guardate signor giocatori come Radek e Tommy, o Ivo, si impongono splendidamente adottando tattiche che per noi global townmans appaiono obsolete, senza quindi andare a scomodare Roger che, si, è straosannato per la sua cangiante eleganza, ma che a rete va di rado. Poi il discorso sul tennis rosa è completamente differente, già in altri post mi sono scagliato contro la piattezza ridicola delle varie Wozniacki, Sharapova…francamente se posso scegliere tra Kim-Pless e Sharapova-Kuznetsova opto per la prima scelta.
Cmq, quoto il discorso sull’adozione di misure standard per i telai, che vada dagli 85 ai 90, mentre può essere rigettata l’idea anacronistica delle racchette in legno, Sampras, Rafter, Ivanisevic, hanno vinto con racchette in metallo (vero cmq che era grafite…)
Ciao a tutti e buon Wimbledon!

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Di: Jürgen http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119532 Jürgen Wed, 24 Jun 2009 18:54:22 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119532 Lo slice di Petzschner e Youzhny sono migliori di quello di Murray. Ottimo anche quello di Melzer. Deboluccio quelli di Kohlschreiber e Gonzalez. Ecco la mia top 10 dei migliori back: 1. Philipp Petzschner 2. Mikhail Youzhny 3. Roger Federer 2. Andy Murray 5. Jürgen Melzer 6. Feliciano Lopez 7. Dudi Sela 8. Tommy Haas 8. Andy Roddick 9. Ivan Ljubicic 10. Fernando Gonzalez Lo slice di Petzschner e Youzhny sono migliori di quello di Murray.
Ottimo anche quello di Melzer.
Deboluccio quelli di Kohlschreiber e Gonzalez.

Ecco la mia top 10 dei migliori back:
1. Philipp Petzschner
2. Mikhail Youzhny
3. Roger Federer
2. Andy Murray
5. Jürgen Melzer
6. Feliciano Lopez
7. Dudi Sela
8. Tommy Haas
8. Andy Roddick
9. Ivan Ljubicic
10. Fernando Gonzalez

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Di: Agostino http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119494 Agostino Wed, 24 Jun 2009 10:39:05 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119494 Mica sostengo che l'erba sia la stessa, dico solo che non è allungandola che la superficie rallenta, semmai il contrario. Vi basti far rimbalzare la pallina nei giardinetti sotto casa. Scegliete un prato raso ed uno lungo e notata dove rimbalzerà di più. L'articolo linkato infatti si sofferma sul tipo di seme, e sul miglioramento del fondo per renderlo più regolare possibile. Non ho detto nulla sui materiali perché condivido pienamente l'articolo di Roberto sul punto. Corde e racchette consentono cose che prima erano inimmaginabili. Oggi si può tirare talmente forte da fondocampo che la volée non è più necessaria. Prima, e parlo di fino ad inizio anni '90, se tiravi a tutto braccio la racchetta ti saltava di mano. Oggi non vibra nulla e tutto vola via leggero come una piuma. Impossibile tornare indietro. Impossibile citare l'esperimento del baseball con le mazze di allumino prontamente ritirate. Qui si parla di industrie che producono fatturato e indotto nella ricerca. Che ricerca farebbero nelle serre selezionando il legno di betulla o quello di ciliegio? "Tu che raccehtta usi?" "Una Head Cherry Blossom 6.1, e tu?" "La Wilson Oak Master ma visto che gioco di potenza sceglierò presto la Fischer Axe Plus!" Mica sostengo che l’erba sia la stessa, dico solo che non è allungandola che la superficie rallenta, semmai il contrario. Vi basti far rimbalzare la pallina nei giardinetti sotto casa. Scegliete un prato raso ed uno lungo e notata dove rimbalzerà di più. L’articolo linkato infatti si sofferma sul tipo di seme, e sul miglioramento del fondo per renderlo più regolare possibile.
Non ho detto nulla sui materiali perché condivido pienamente l’articolo di Roberto sul punto. Corde e racchette consentono cose che prima erano inimmaginabili. Oggi si può tirare talmente forte da fondocampo che la volée non è più necessaria. Prima, e parlo di fino ad inizio anni ‘90, se tiravi a tutto braccio la racchetta ti saltava di mano. Oggi non vibra nulla e tutto vola via leggero come una piuma.
Impossibile tornare indietro. Impossibile citare l’esperimento del baseball con le mazze di allumino prontamente ritirate. Qui si parla di industrie che producono fatturato e indotto nella ricerca. Che ricerca farebbero nelle serre selezionando il legno di betulla o quello di ciliegio? “Tu che raccehtta usi?”
“Una Head Cherry Blossom 6.1, e tu?”
“La Wilson Oak Master ma visto che gioco di potenza sceglierò presto la Fischer Axe Plus!”

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Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119478 Roberto Commentucci Wed, 24 Jun 2009 09:03:37 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119478 Grazie a tutti per i commenti e per i complimenti. E' venuta fuori anche stavolta una bella discussione. Inizio a rispondere su alcune tematiche interessanti. Molto belli gli interventi di <strong>paolo 78</strong>, che ribadisce un concetto fondamentale, su cui concordano anche <strong>wik</strong> (il nostro tecnico espatriato in Sudamerica) e <strong>Fabrizio</strong>: il back oggi come oggi non può costituire, ad alti livelli, il colpo base di un giocatore. Esso deve essere adoperato come variazione tattica, ad esempio per sottrarsi al bombardamento di un avversario più potente e/o più regolare. In questo senso, è vero che nella costruzione di un tennista il back è un "di più", un qualcosa che se c'è è meglio, ma che non deve far trascurare altre componenti tecniche che nel gioco di oggi sono più importanti (come i colpi di inizio gioco). Tuttavia, mi è piaciuto molto anche l'altro concetto espresso da paolo 78. Non si deve insegnare il back per fare spettacolo, ma lo si deve insegnare per consentire anche a tennisti fisicamente normodotati (ma talentuosi) di avere la chance di giocarsela con i giganti palestrati. Il caso Cipolla in questo è illuminante: un Cipolla impostato come Simon non vale i primi 500. Torniamo quindi al problema della regolamentazione degli attrezzi, sollevato, probabilmente a ragione, da molti di voi (<strong>Alex, nuto70, Vittorio, BB1980</strong>). La mia opinione personale è che limitando la dimensione dell'ovale a 85 cm quadrati vedremmo un tennis meno muscolare e più tecnico, anche con i materiali di oggi. Ma temo che sarà impossibile tornare indietro. Rispondo poi ad <strong>Agostino</strong>. L'erba di Wimbledon è stata rallentata nel modo splendidamente descritto in questo articolo di Federico Ferrero, che trovi qua: http://federico-ferrero.blogspot.com/2007_12_01_archive.html Sull'evoluzione del diritto a sventaglio: Lendl lo giocava per dote naturale, ma da Bollettieri, negli stessi anni, si è creato il metodo, la tecnica riproducibile e replicabile su altri tennisti, senza la quale Lendl sarebbe rimasto un unicum. Agassi usava la tecnica biomeccanica bollettieriana per il diritto, ma avendo un grandissimo talento e un fantastico rovescio bimane ne faceva un uso tatticamente personale. Sul back di Murray: secondo me è un colpo di grandissima efficacia. Ieri non lo ha utilizzato contro Kendrick perché non era l'avversario adatto: il back non paga contro i giocatori naturali di serve & volley e chip & charge: va adoperato contro i Del Potro e i Simon, ad esempio. E Murray tatticamente è uno sveglio. Chiaro, infine, che il back di Federer sia di qualità superiore, ma anche Murray lo gioca benissimo, e non ci si deve offendere per lesa maestà :) . A <strong>Villo </strong>e a <strong>Jurgen</strong>: è vero, avrei dovuto citare anche Petzschner, tennista gradevolissimo da vedere, come sono spesso quelli di scuola tedesca. Philipp ha oggettivamente un gran back. Di seguito, a mò di gioco, e senza nessuna pretesa di scientificità, presento la mia personale classifica dei primi 10 rovesci in back del circuito maschile (fra i top 100). 1. Roger Federer 2. Andy Murray 3. Philipp Petzschner 4. Feliciano Lopez 5. Mikhail Youzhny 6. Fernando Gonzales 7. Philipp Kohlschreiber 8. Tommy Haas 9. Ivan Ljubicic 10. Dudi Sela Come si vede la scuola tedesca è messa piuttosto bene, con 3 tennisti in graduatoria (anche se va ricordato che Haas è un prodotto Bollettieri). Non ho menzionato Gasquet (squalificato). Fuori dal gruppo dei migliori, andrebbero menzionati anche Karlovic e Roddick (che il back lo usano molto spesso e lo sanno fare piuttosto bene) Stan Wawrinka e il nostro Simone Bolelli, che è migliorato molto in questo colpo. Tra i tennisti fuori dai top 100, oltre a Cipolla vanno menzionati sicuramente il piccolo Olivier Rochus e i francesi Llodra e Mahut. Grazie ancora, a tutti. Grazie a tutti per i commenti e per i complimenti. E’ venuta fuori anche stavolta una bella discussione. Inizio a rispondere su alcune tematiche interessanti.
Molto belli gli interventi di paolo 78, che ribadisce un concetto fondamentale, su cui concordano anche wik (il nostro tecnico espatriato in Sudamerica) e Fabrizio: il back oggi come oggi non può costituire, ad alti livelli, il colpo base di un giocatore. Esso deve essere adoperato come variazione tattica, ad esempio per sottrarsi al bombardamento di un avversario più potente e/o più regolare. In questo senso, è vero che nella costruzione di un tennista il back è un “di più”, un qualcosa che se c’è è meglio, ma che non deve far trascurare altre componenti tecniche che nel gioco di oggi sono più importanti (come i colpi di inizio gioco). Tuttavia, mi è piaciuto molto anche l’altro concetto espresso da paolo 78. Non si deve insegnare il back per fare spettacolo, ma lo si deve insegnare per consentire anche a tennisti fisicamente normodotati (ma talentuosi) di avere la chance di giocarsela con i giganti palestrati. Il caso Cipolla in questo è illuminante: un Cipolla impostato come Simon non vale i primi 500.

Torniamo quindi al problema della regolamentazione degli attrezzi, sollevato, probabilmente a ragione, da molti di voi (Alex, nuto70, Vittorio, BB1980). La mia opinione personale è che limitando la dimensione dell’ovale a 85 cm quadrati vedremmo un tennis meno muscolare e più tecnico, anche con i materiali di oggi. Ma temo che sarà impossibile tornare indietro.

Rispondo poi ad Agostino. L’erba di Wimbledon è stata rallentata nel modo splendidamente descritto in questo articolo di Federico Ferrero, che trovi qua: http://federico-ferrero.blogspot.com/2007_12_01_archive.html

Sull’evoluzione del diritto a sventaglio: Lendl lo giocava per dote naturale, ma da Bollettieri, negli stessi anni, si è creato il metodo, la tecnica riproducibile e replicabile su altri tennisti, senza la quale Lendl sarebbe rimasto un unicum. Agassi usava la tecnica biomeccanica bollettieriana per il diritto, ma avendo un grandissimo talento e un fantastico rovescio bimane ne faceva un uso tatticamente personale.
Sul back di Murray: secondo me è un colpo di grandissima efficacia. Ieri non lo ha utilizzato contro Kendrick perché non era l’avversario adatto: il back non paga contro i giocatori naturali di serve & volley e chip & charge: va adoperato contro i Del Potro e i Simon, ad esempio. E Murray tatticamente è uno sveglio.
Chiaro, infine, che il back di Federer sia di qualità superiore, ma anche Murray lo gioca benissimo, e non ci si deve offendere per lesa maestà :) .
A Villo e a Jurgen: è vero, avrei dovuto citare anche Petzschner, tennista gradevolissimo da vedere, come sono spesso quelli di scuola tedesca. Philipp ha oggettivamente un gran back.

Di seguito, a mò di gioco, e senza nessuna pretesa di scientificità, presento la mia personale classifica dei primi 10 rovesci in back del circuito maschile (fra i top 100).

1. Roger Federer
2. Andy Murray
3. Philipp Petzschner
4. Feliciano Lopez
5. Mikhail Youzhny
6. Fernando Gonzales
7. Philipp Kohlschreiber
8. Tommy Haas
9. Ivan Ljubicic
10. Dudi Sela

Come si vede la scuola tedesca è messa piuttosto bene, con 3 tennisti in graduatoria (anche se va ricordato che Haas è un prodotto Bollettieri).
Non ho menzionato Gasquet (squalificato).
Fuori dal gruppo dei migliori, andrebbero menzionati anche Karlovic e Roddick (che il back lo usano molto spesso e lo sanno fare piuttosto bene) Stan Wawrinka e il nostro Simone Bolelli, che è migliorato molto in questo colpo.
Tra i tennisti fuori dai top 100, oltre a Cipolla vanno menzionati sicuramente il piccolo Olivier Rochus e i francesi Llodra e Mahut.
Grazie ancora, a tutti.

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Di: Agatone http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119477 Agatone Wed, 24 Jun 2009 08:49:08 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119477 Dopo aver visto ieri il primo set di Date-Wozniack non posso che essere d'accordo con quanto diceva ieri Clerici in telecronaca. Chi dice che non si può più giocare andando a rete? Lo faceva ieri una giapponese alta un metro e cinquanta di 40 anni contro una delle prime venti del mondo. Se giocasse come lei una col fisico della Safina o di Venus quante partite perderebbe in un anno? Più o meno di cinque? Il problema è che si insegna a tirare diritto e rovescio e non a fare il resto. Ma si può fare, se si fa bene, altroché. E sarebbe oltre che molto più spettacolare anche molto ma molto redditizio. Quindi, allenatori svegliatevi.... Dopo aver visto ieri il primo set di Date-Wozniack non posso che essere d’accordo con quanto diceva ieri Clerici in telecronaca. Chi dice che non si può più giocare andando a rete? Lo faceva ieri una giapponese alta un metro e cinquanta di 40 anni contro una delle prime venti del mondo. Se giocasse come lei una col fisico della Safina o di Venus quante partite perderebbe in un anno? Più o meno di cinque?
Il problema è che si insegna a tirare diritto e rovescio e non a fare il resto. Ma si può fare, se si fa bene, altroché. E sarebbe oltre che molto più spettacolare anche molto ma molto redditizio. Quindi, allenatori svegliatevi….

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Di: Francesco Davila http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119467 Francesco Davila Wed, 24 Jun 2009 06:49:04 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2553#comment-119467 Signor Bartoli, i risultati sportivi sicuramente non si fondano sulla spettacolarità, ma su altre variabili come la tecnica, la preparazione atletica, l'attitudine, la forza mentale, la capacità di darsi strategie e tattiche. Tutto ciò non esclude assolutamente che le azioni sportive più efficaci siano anche quelle più spettacolari. Anzi, esiste una strettissima correlazione fra eccellenza sportiva e spettacolarità. In ogni sport i migliori atleti sono stati spesso anche quelli più gradevoli da vedere all'opera. Altrimenti non si spiegherebbe il piacere e la grande adesione di pubblico che lo sport è capace di suscitare. Signor Bartoli, i risultati sportivi sicuramente non si fondano sulla spettacolarità, ma su altre variabili come la tecnica, la preparazione atletica, l’attitudine, la forza mentale, la capacità di darsi strategie e tattiche. Tutto ciò non esclude assolutamente che le azioni sportive più efficaci siano anche quelle più spettacolari. Anzi, esiste una strettissima correlazione fra eccellenza sportiva e spettacolarità. In ogni sport i migliori atleti sono stati spesso anche quelli più gradevoli da vedere all’opera. Altrimenti non si spiegherebbe il piacere e la grande adesione di pubblico che lo sport è capace di suscitare.

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