Commenti a: Challenger e Futuresla stagione degli azzurri.Tante vittorie, ma pochi giovani. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 15:22:36 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-94040 Roberto Commentucci Thu, 01 Jan 2009 01:16:04 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-94040 Un grazie di cuore a Michele Tellini, stimato coach italiano, e un grande in bocca al lupo a lui e al suo pupillo Riccardo Ghedin, un ragazzo serio, in grande crescita, che può ancora entrare nel grande giro. Un grazie di cuore a Michele Tellini, stimato coach italiano, e un grande in bocca al lupo a lui e al suo pupillo Riccardo Ghedin, un ragazzo serio, in grande crescita, che può ancora entrare nel grande giro.

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Di: michele tellini http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93978 michele tellini Wed, 31 Dec 2008 05:11:50 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93978 caro roberto , nel ringraziarti per l invio di questa tua email nel contempo ti porgo i mie migliori auguri essendo oggi 31 dicembre di buona fine e buon inizio 2009. trovo il tuo articolo pertinente preciso e statisticamente valido. ed è proprio quello che manca al tennis italiano, ovvero avvalersi di cifre e processi scentifici nella gestione di una analisi dettagliata per quel che concerne lo sviluppo dei nostri atleti tennisti, parto dalla fine del tuo articolo notando si che i nostri atleti sono immaturi viziati per quel che riguarda in particolare gli under: ma sarebbe il caso di creare un educazione attraverso gli allenatori che svolgono questa attività da piu anni e dando soprattutoo importanza al lato umano. esempio personale: sono classe 1971 dal 2000 svolgo attività futures challenger masters series e grand slam costantemente,avendo lavorato con giocatori come gianluca pozzi, stefano pescosolido,h.levy, alberta brianti, valentina sulpizio, astrid besser,simona matei,riccardo ghedin, quest ultimo con un lavoro progressivo iniziato 8 anni fa che lo ha portato costantemente da una classifica italiana 3.3 a una classifica internazionale 249. ebbene in tutti questi anni non ho mai ricevuto auguri di natale di pasqua di compleanno e soprattutto il minimo interessamento a quello che è stato il mio lavoro. quando si tende ad ignorare il lavoro di tecnici che danno notevole contributo al sistema non si può certo sperare che da un albero di ciliege nasca il campione di tennis.nel caso specifico di riccardo ghedin evvero che parliamo do un giocatore anagraficamente non piu giovanissimo ma nello stesso tempo dobbiamo considerare che ha iniziato a giocare all età di 13 anni perche aveva in casa un campione che aveva fatto strada nel calcio .in piu va sempre considerta la struttura fisiologica dell individuo per avere un esatta dimensione del momento di crescita dello stesso individuo, nel suo caso ho puntato molto sulla serietà e la disciplina che erano caratterstiche innate e formate dal suo ambito familiare. ho preferito rispettare i tempi di crescita, insegnare lui di concetti tecnici per poi iniziare una attività internazionale quando il momento è risultato propizio. a sua ulteriore lode va detto che il ragazzo si è diplomato con ottimi voti presso una scuola superiore statale. sia io che lui siamo ampiamente soddisfatti del suo equilibrio tra classifica attuale e sviluppo tecnico fisico mentale attuale. cordialmente michele tellini caro roberto , nel ringraziarti per l invio di questa tua email nel contempo ti porgo i mie migliori auguri essendo oggi 31 dicembre di buona fine e buon inizio 2009. trovo il tuo articolo pertinente preciso e statisticamente valido. ed è proprio quello che manca al tennis italiano, ovvero avvalersi di cifre e processi scentifici nella gestione di una analisi dettagliata per quel che concerne lo sviluppo dei nostri atleti tennisti, parto dalla fine del tuo articolo notando si che i nostri atleti sono immaturi viziati per quel che riguarda in particolare gli under: ma sarebbe il caso di creare un educazione attraverso gli allenatori che svolgono questa attività da piu anni e dando soprattutoo importanza al lato umano. esempio personale: sono classe 1971 dal 2000 svolgo attività futures challenger masters series e grand slam costantemente,avendo lavorato con giocatori come gianluca pozzi, stefano pescosolido,h.levy, alberta brianti, valentina sulpizio, astrid besser,simona matei,riccardo ghedin, quest ultimo con un lavoro progressivo iniziato 8 anni fa che lo ha portato costantemente da una classifica italiana 3.3 a una classifica internazionale 249. ebbene in tutti questi anni non ho mai ricevuto auguri di natale di pasqua di compleanno e soprattutto il minimo interessamento a quello che è stato il mio lavoro. quando si tende ad ignorare il lavoro di tecnici che danno notevole contributo al sistema non si può certo sperare che da un albero di ciliege nasca il campione di tennis.nel caso specifico di riccardo ghedin evvero che parliamo do un giocatore anagraficamente non piu giovanissimo ma nello stesso tempo dobbiamo considerare che ha iniziato a giocare all età di 13 anni perche aveva in casa un campione che aveva fatto strada nel calcio .in piu va sempre considerta la struttura fisiologica dell individuo per avere un esatta dimensione del momento di crescita dello stesso individuo, nel suo caso ho puntato molto sulla serietà e la disciplina che erano caratterstiche innate e formate dal suo ambito familiare. ho preferito rispettare i tempi di crescita, insegnare lui di concetti tecnici per poi iniziare una attività internazionale quando il momento è risultato propizio. a sua ulteriore lode va detto che il ragazzo si è diplomato con ottimi voti presso una scuola superiore statale. sia io che lui siamo ampiamente soddisfatti del suo equilibrio tra classifica attuale e sviluppo tecnico fisico mentale attuale. cordialmente
michele tellini

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Di: gisva http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93051 gisva Thu, 18 Dec 2008 23:39:57 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93051 Ottima disamina Roberto! Anch'io, come altri, sottolineerei il problema della superficie. In Italia si giocano troppi torneo sulla terra e pochi su altre superfici. Il cuore del circuito si basa sui tornei sul duro. I nostri ci mettono troppo a capire di adattarsi a questa regola. Un altro aspetto è che gli stranieri vengono in Italia e diventano campioni; gli italiano non mantengono le promesse. Segno che le strutture, i coach i campi ci sono.... sarà la FIT che rovina gli azzurri???? Anche se non è la FIT è comunque vero che il passo + importante per un talento tennistico è convincersi a viaggiare, essere in grado di ottenere buone prestazioni sportive girando il mondo. Tanti giovani azzurri sanno che giocando in Italia portranno avere una classifica peggiore, ma fra un'entrata e l'altra guadagnano quanto i top200 se non di più. Quindi perché devono fare attività internazionale? Ottima disamina Roberto!
Anch’io, come altri, sottolineerei il problema della superficie.
In Italia si giocano troppi torneo sulla terra e pochi su altre superfici.

Il cuore del circuito si basa sui tornei sul duro. I nostri ci mettono troppo a capire di adattarsi a questa regola.

Un altro aspetto è che gli stranieri vengono in Italia e diventano campioni; gli italiano non mantengono le promesse.
Segno che le strutture, i coach i campi ci sono…. sarà la FIT che rovina gli azzurri????

Anche se non è la FIT è comunque vero che il passo + importante per un talento tennistico è convincersi a viaggiare, essere in grado di ottenere buone prestazioni sportive girando il mondo. Tanti giovani azzurri sanno che giocando in Italia portranno avere una classifica peggiore, ma fra un’entrata e l’altra guadagnano quanto i top200 se non di più.
Quindi perché devono fare attività internazionale?

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Di: Diego http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93034 Diego Thu, 18 Dec 2008 20:24:13 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93034 Roberto, non so te o gli altri, ma a me fa molto piacere che ci sia più differenza di punti tra tornei Atp e challenger. Vedere giocatori nei primi 80 come Junqueira, di fatto protagonisti esclusivamente nel circuito minore, davanti a buoni giocatori come Mahut che magari pagano una stagione un po' sottotono, secondo me non è giusto. Con il vecchio sistema vincere i challenger maggiori assegnava più punti che un terzo turno a un torneo di uno slam e ciò francamente era assurdo. Tornando agli italiani, se Trevisan non sboccia, mi sembra di capire che i nostri colori saranno difesi ad alti livelli solo da Seppi e da Bolelli. Roberto, non so te o gli altri, ma a me fa molto piacere che ci sia più differenza di punti tra tornei Atp e challenger. Vedere giocatori nei primi 80 come Junqueira, di fatto protagonisti esclusivamente nel circuito minore, davanti a buoni giocatori come Mahut che magari pagano una stagione un po’ sottotono, secondo me non è giusto. Con il vecchio sistema vincere i challenger maggiori assegnava più punti che un terzo turno a un torneo di uno slam e ciò francamente era assurdo.
Tornando agli italiani, se Trevisan non sboccia, mi sembra di capire che i nostri colori saranno difesi ad alti livelli solo da Seppi e da Bolelli.

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Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93030 Roberto Commentucci Thu, 18 Dec 2008 18:52:46 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93030 Per vincenzo torzillo, che so grande tifoso di Daniele. Mah, io temo che Braccio come singolarista sia ormai al capolinea, e volevo cercare di capire se lui intende specializzarsi nel doppio, dove potrebbe avere ancora 3-4 anni di carriera a buon livello. Per vincenzo torzillo, che so grande tifoso di Daniele.

Mah, io temo che Braccio come singolarista sia ormai al capolinea, e volevo cercare di capire se lui intende specializzarsi nel doppio, dove potrebbe avere ancora 3-4 anni di carriera a buon livello.

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Di: vincenzo torzillo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93021 vincenzo torzillo Thu, 18 Dec 2008 17:09:28 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93021 ciao volevo chiederti come mai l'altra sera tennis club non hai chiesto a braccio che tornei giocherà nella prima parte di stagione e se proverà a tornare ad essere un giocatore vero.grazie ciao volevo chiederti come mai l’altra sera tennis club non hai chiesto a braccio che tornei giocherà nella prima parte di stagione e se proverà a tornare ad essere un giocatore vero.grazie

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Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93012 anto Thu, 18 Dec 2008 15:50:50 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-93012 @ Roberto hai fatto una disamina perfetta della cosidetta serie B. Perchè è di serie B che si tratta, in quanto è l'anticamera che porta al tennis che conta. Ci sono ancora purtroppo pochi tornei sugli hard court, e questo non ci permette di essere competitivi su una superficie prediletta dagli stranieri. e poi quando si decide di fare un torneo sul cemento, vedasi il ch di Cremona, si negano le wc agli italiani.....mah......... @ Roberto hai fatto una disamina perfetta della cosidetta serie B. Perchè è di serie B che si tratta, in quanto è l’anticamera che porta al tennis che conta. Ci sono ancora purtroppo pochi tornei sugli hard court, e questo non ci permette di essere competitivi su una superficie prediletta dagli stranieri. e poi quando si decide di fare un torneo sul cemento, vedasi il ch di Cremona, si negano le wc agli italiani…..mah………

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Di: madmax http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-92999 madmax Thu, 18 Dec 2008 12:31:59 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-92999 manlio tendenzialmente la penso come te poi esistono anche altri fattori... ad esempio se non sbaglio vico si allenava da piatti con lijubicic.... manlio tendenzialmente la penso come te poi esistono anche altri fattori… ad esempio se non sbaglio vico si allenava da piatti con lijubicic….

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Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-92995 Roberto Commentucci Thu, 18 Dec 2008 11:43:19 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-92995 Intanto è stata resa nota (me la segnala Alessandro Nizegorodcew) la nuova ripartizione dei punti Atp per challenger e futures, che trovate a questo link: http://stevegtennis.com/entrypoints.txt Ad una rapida scorsa, la mia impressione è che i tornei minori assegneranno, in termini relativi, meno punti rispetto al passato, mentre è stato incrementato il peso delle qualificazioni Atp. Ciò vuol dire che per i giocatori potrebbe essere più difficile entrare e restare nei 100 costruendo la loro classifica nei challenger e che si dovrà tentare la via, spesso più impervia, delle qualificazioni Atp. In ogni caso, la classifica diventerà più lunga: e il distacco in termini di punti fra i più forti e i giocatori di seconda fascia è destinato ad aumentare. Intanto è stata resa nota (me la segnala Alessandro Nizegorodcew) la nuova ripartizione dei punti Atp per challenger e futures, che trovate a questo link:

http://stevegtennis.com/entrypoints.txt

Ad una rapida scorsa, la mia impressione è che i tornei minori assegneranno, in termini relativi, meno punti rispetto al passato, mentre è stato incrementato il peso delle qualificazioni Atp.

Ciò vuol dire che per i giocatori potrebbe essere più difficile entrare e restare nei 100 costruendo la loro classifica nei challenger e che si dovrà tentare la via, spesso più impervia, delle qualificazioni Atp.

In ogni caso, la classifica diventerà più lunga: e il distacco in termini di punti fra i più forti e i giocatori di seconda fascia è destinato ad aumentare.

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Di: Manlio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-92985 Manlio Thu, 18 Dec 2008 10:54:29 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475#comment-92985 "E’ solo colpa degli italiani viziati e mammoni, o nel nostro sistema di crescita degli agonisti c’è qualche problema di natura strutturale?" Ci sarà anche del vero sul fatto che i ragazzi italiani in genere maturano più tardi, però non credo che il nodo principale sia questo. A mio parere la FIT ha troppo spesso mal guidato le giovani leve da formare, facendo loro più male che bene. Ne sono rimasti scottati persino giovani promesse venute dall'estero che hanno preso poi la nazionalità italiana, come Uros Vico o Manuel Jorquera. Appena arrivati in Italia erano imbattibili per i loro coetanei, dovevano diventare dei campioni, ma si sono persi. La federazione argentina ha molte meno risorse economiche di quella italiana, però le usa bene. Fa capire alle giovani promesse quale sia la strada giusta per arrivare e fino a dove può accompagnarli, dopo se la devono cavare da soli. Non li delude in questo senso. Alberto Castellani nel '92 portò Carlo Santoro, allorac solo diciottenne, tra i top-500. L'anno dopo la FIT convinse Santoro ad affidarsi a Tomas Smid, che se ne occupò solo part-time. Non si seppe più nulla di lui. Dopo qualche anno Castellani lanciò Adrian Voinea. Alla domanda sul perché non avesse lanciato anche qualche giovane promessa azzurra, rispose: <> . Dopo qualche anno lanciò pure Alami, Arazi ed El Eynaoui e nel 2003 il Marocco ci eliminò in Coppa Davis. Fortuna che poco dopo Volandri esplose a livello internazionale... “E’ solo colpa degli italiani viziati e mammoni, o nel nostro sistema di crescita degli agonisti c’è qualche problema di natura strutturale?”

Ci sarà anche del vero sul fatto che i ragazzi italiani in genere maturano più tardi, però non credo che il nodo principale sia questo. A mio parere la FIT ha troppo spesso mal guidato le giovani leve da formare, facendo loro più male che bene. Ne sono rimasti scottati persino giovani promesse venute dall’estero che hanno preso poi la nazionalità italiana, come Uros Vico o Manuel Jorquera. Appena arrivati in Italia erano imbattibili per i loro coetanei, dovevano diventare dei campioni, ma si sono persi. La federazione argentina ha molte meno risorse economiche di quella italiana, però le usa bene. Fa capire alle giovani promesse quale sia la strada giusta per arrivare e fino a dove può accompagnarli, dopo se la devono cavare da soli. Non li delude in questo senso.
Alberto Castellani nel ‘92 portò Carlo Santoro, allorac solo diciottenne, tra i top-500. L’anno dopo la FIT convinse Santoro ad affidarsi a Tomas Smid, che se ne occupò solo part-time. Non si seppe più nulla di lui. Dopo qualche anno Castellani lanciò Adrian Voinea. Alla domanda sul perché non avesse lanciato anche qualche giovane promessa azzurra, rispose: <> . Dopo qualche anno lanciò pure Alami, Arazi ed El Eynaoui e nel 2003 il Marocco ci eliminò in Coppa Davis. Fortuna che poco dopo Volandri esplose a livello internazionale…

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