Commenti a: Ecco il “bad boy” del 2008.Si tratta di Robin Soderling.Scheggia impazzita nel “presepe” ATP. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:41:01 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: daniela http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46515 daniela Tue, 26 Feb 2008 13:38:00 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46515 Non credo che lei avesse bisogno dei suoi soldi Non credo che lei avesse bisogno dei suoi soldi

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Di: Enzo Cherici http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46490 Enzo Cherici Tue, 26 Feb 2008 11:20:11 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46490 Si sarà anche pentita per quella risposta la Graf, fatto sta che poi ha sposato Agassi: non esattamente un morto di fame ;-) Si sarà anche pentita per quella risposta la Graf, fatto sta che poi ha sposato Agassi: non esattamente un morto di fame ;-)

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Di: daniela http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46412 daniela Mon, 25 Feb 2008 18:33:34 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46412 Non che sia un argomento che mi interessi più di tanto i cosiddetti bad boys, quanto autentici o quanto costruiti, e così pure l'immagine di buoni o amici che danno gli altri. Sono convinta che ci sia, e per fortuna, dico, una certa distanza fra l'immagine che abbiamo del"personaggio" tennista e di quello che sia lui, e così giudico un po' azzardato etichettare un personaggio da un gesto di reazione alla tensione del momento. Ricordo, io che amavo la Graf, quanto mi dispiacque quella risposta che diede al tifoso di Wimbledon che le urlò"Steffi, sposami" e lei di rimando- Quanti soldi hai?- Anni dopo si dichiarò pentita per quella battuta, ma spiegò che le era servita per alleggerire la pressione della partita. Ricordo però che non è vero che bisogna aspettare i Soderling per avere un po' di pepe nel circuito, ma battute al veleno ce ne sono sempre state. Rios lo aveva espresso chiaramente, che c'era una grossa competitività nel circuito, addirittura aveva parlato che tutti odiano tutti, e che lui stesso non reggeva questo clima. Ma gli dedicarono forse un trafiletto della Gazzetta dello sport. Rafter disse che non avrebbe preso volentieri un caffè con Sampras, che gli dava fastidio anche quando gli passava accanto nei cambi di campo, e che era un numero uno che piangeva troppo per i suoi gusti. Crudelissimo, al limite del cinismo, eppure Rafter passa per il buono per eccellenza, il solare, il benefattore ecc. Sampras, quando Kafelnikov dichiarò che sarebbe stato ingiusto abbassare il premio ai giocatori di doppio, rispose che adesso tutti sapevano per che cosa giocasse il russo, solo per i soldi, e McEnroe sostiene che Kafelnikov non entrerà mai nella hall of fame, nonostante lui lo abbia proposto, proprio per l'opposizione di Sampras e per la sua influenza sulla stampa americana. Staremo a vedere. A Madrid 2006, Nalbandian diede della spazzatura (ricordo bene l'episodio, il termine usato fu "basura", di R.B.) a Henman nonostante i suoi apparenti modi da gentiluomo, e in quello stesso torneo Spadea, riprendendo alcuni spunti del suo libro, accusò Blake di essere un ipocrita, il più egoista , in realtà, dei suoi compagni del team americano. Sotto sotto, voglio dire, se si va a scavare, credo che emergano nei tennisti sentimenti positivi e negativi che proviamo tutti, complessità nel carattere e sfumature della personalità dpiù i quello che vogliono mostrare, o che i giornalisti frettolosamente inquadrano. In quanto ai personaggi, al carisma ecc, di cui tanto si parla, io continuo a ripetere quello che penso: non mancano gli Achille e gli Ettore nel tennis di oggi, ma gli Omero che li cantano. Non che sia un argomento che mi interessi più di tanto i cosiddetti bad boys, quanto autentici o quanto costruiti, e così pure l’immagine di buoni o amici che danno gli altri. Sono convinta che ci sia, e per fortuna, dico, una certa distanza fra l’immagine che abbiamo del”personaggio” tennista e di quello che sia lui, e così giudico un po’ azzardato etichettare un personaggio da un gesto di reazione alla tensione del momento.
Ricordo, io che amavo la Graf, quanto mi dispiacque quella risposta che diede al tifoso di Wimbledon che le urlò”Steffi, sposami” e lei di rimando- Quanti soldi hai?- Anni dopo si dichiarò pentita per quella battuta, ma spiegò che le era servita per alleggerire la pressione della partita.
Ricordo però che non è vero che bisogna aspettare i Soderling per avere un po’ di pepe nel circuito, ma battute al veleno ce ne sono sempre state. Rios lo aveva espresso chiaramente, che c’era una grossa competitività nel circuito, addirittura aveva parlato che tutti odiano tutti, e che lui stesso non reggeva questo clima. Ma gli dedicarono forse un trafiletto della Gazzetta dello sport.
Rafter disse che non avrebbe preso volentieri un caffè con Sampras, che gli dava fastidio anche quando gli passava accanto nei cambi di campo, e che era un numero uno che piangeva troppo per i suoi gusti. Crudelissimo, al limite del cinismo, eppure Rafter passa per il buono per eccellenza, il solare, il benefattore ecc.
Sampras, quando Kafelnikov dichiarò che sarebbe stato ingiusto abbassare il premio ai giocatori di doppio, rispose che adesso tutti sapevano per che cosa giocasse il russo, solo per i soldi, e McEnroe sostiene che Kafelnikov non entrerà mai nella hall of fame, nonostante lui lo abbia proposto, proprio per l’opposizione di Sampras e per la sua influenza sulla stampa americana. Staremo a vedere.
A Madrid 2006, Nalbandian diede della spazzatura (ricordo bene l’episodio, il termine usato fu “basura”, di R.B.) a Henman nonostante i suoi apparenti modi da gentiluomo, e in quello stesso torneo Spadea, riprendendo alcuni spunti del suo libro, accusò Blake di essere un ipocrita, il più egoista , in realtà, dei suoi compagni del team americano.
Sotto sotto, voglio dire, se si va a scavare, credo che emergano nei tennisti sentimenti positivi e negativi che proviamo tutti, complessità nel carattere e sfumature della personalità dpiù i quello che vogliono mostrare, o che i giornalisti frettolosamente inquadrano.
In quanto ai personaggi, al carisma ecc, di cui tanto si parla, io continuo a ripetere quello che penso: non mancano gli Achille e gli Ettore nel tennis di oggi, ma gli Omero che li cantano.

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Di: massimo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46404 massimo Mon, 25 Feb 2008 17:19:28 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46404 Vorrei solo ricordare che Soderling che secondo l'articolo non ha paura dei potenti (e prepotenti) quella partita la perse. E se avesse avuto di fronte un altro giocatore magari non nei primi cinque del mondo probabilmente l'avrebbe vinta e non avrebbe permesso il ritorno dell'avversario. Quindi forse così impavido non è... Ma qui si usa lo stesso metro di giudizio di chi etichettò Edberg 'tacchino freddo' (come è già stato ricordato) salvo poi che Edberg, solo per citare il fatto più clamoroso, vinse un us open vincendo tre partite al quinto sempre in recupero... Vorrei solo ricordare che Soderling che secondo l’articolo non ha paura dei potenti (e prepotenti) quella partita la perse. E se avesse avuto di fronte un altro giocatore magari non nei primi cinque del mondo probabilmente l’avrebbe vinta e non avrebbe permesso il ritorno dell’avversario. Quindi forse così impavido non è…
Ma qui si usa lo stesso metro di giudizio di chi etichettò Edberg ‘tacchino freddo’ (come è già stato ricordato) salvo poi che Edberg, solo per citare il fatto più clamoroso, vinse un us open vincendo tre partite al quinto sempre in recupero…

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Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46400 stefano grazia Mon, 25 Feb 2008 16:00:40 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46400 Dice Michele : "Faccio notare che solitamente in questo blog gli articoli hanno pochi commenti." Ovviamente tranne quelli di Genitori & Figli ... ormai siamo sui 2000 posts...se riusciamo a far scrivere un post a Scanzi anche li' andiamo avanti sulla spinta fino all'estate e forse oltre... Dice Michele : “Faccio notare che solitamente in questo blog gli articoli hanno pochi commenti.”

Ovviamente tranne quelli di Genitori & Figli … ormai siamo sui 2000 posts…se riusciamo a far scrivere un post a Scanzi anche li’ andiamo avanti sulla spinta fino all’estate e forse oltre…

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Di: Ros http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46395 Ros Mon, 25 Feb 2008 15:10:09 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46395 Suvvia,si dovrà attendere ancora una settimana.. Suvvia,si dovrà attendere ancora una settimana..

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Di: Marcelus Edberg Wallace http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46392 Marcelus Edberg Wallace Mon, 25 Feb 2008 14:34:57 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46392 Non è vero che in questo blog "solitamente" gli articoli hanno pochi commenti. Ma occorre considerare che siamo in un "tempo morto stagionale", in cui, come ho già scritto, il campionissimo non gioca, il campionissimo spagnolo perde presto, e il nuovo campione gioca poco anche lui. Gli altri coinvolgono meno. Certo, ci sarebbero temi certamente più interessanti. Ad esempio, essendo il 2008 l'anno del Toro, i risultati di Murray e Llodra non possono non essere posti in correlazione con tale dato essenziale. Un dibattito sul punto sarebbe certamente stimolante. In assenza, anche la smutandata di Soderling può essere un'idea per allargare i nostri orizzonti sportivi. Insomma, ragazzi, qualcosa ci si deve inventare...... Non è vero che in questo blog “solitamente” gli articoli hanno pochi commenti.
Ma occorre considerare che siamo in un “tempo morto stagionale”, in cui, come ho già scritto, il campionissimo non gioca, il campionissimo spagnolo perde presto, e il nuovo campione gioca poco anche lui.
Gli altri coinvolgono meno.
Certo, ci sarebbero temi certamente più interessanti.
Ad esempio, essendo il 2008 l’anno del Toro, i risultati di Murray e Llodra non possono non essere posti in correlazione con tale dato essenziale.
Un dibattito sul punto sarebbe certamente stimolante.
In assenza, anche la smutandata di Soderling può essere un’idea per allargare i nostri orizzonti sportivi.
Insomma, ragazzi, qualcosa ci si deve inventare……

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Di: Michele http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46382 Michele Mon, 25 Feb 2008 12:41:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46382 Faccio notare che solitamente in questo blog gli articoli hanno pochi commenti. Quelli di Scanzi ne hanno a decine. Favorevoli e contrari, mai indifferenti. Questa, che lo si ami o lo si detesti, è una vittoria per chi scrive. Mi piacciono gli articoli che mi lasciano qualcosa, che fanno pensare e magari pure arrabbiare. Scanzi è un ottimo acquisto per il tennis e per Ubaldo. A me piace leggerlo, è stimolante anche quando sostiene tesi non mie. E' il caso di quanto afferma su Soderling, giocatore che non mi piace affatto, ma che non avevo mai visto sotto l'ottica di Scanzi. I miei complimenti per aver ricordato quel capolavoro chiamato Carlito's way. Faccio notare che solitamente in questo blog gli articoli hanno pochi commenti. Quelli di Scanzi ne hanno a decine. Favorevoli e contrari, mai indifferenti. Questa, che lo si ami o lo si detesti, è una vittoria per chi scrive.
Mi piacciono gli articoli che mi lasciano qualcosa, che fanno pensare e magari pure arrabbiare. Scanzi è un ottimo acquisto per il tennis e per Ubaldo. A me piace leggerlo, è stimolante anche quando sostiene tesi non mie. E’ il caso di quanto afferma su Soderling, giocatore che non mi piace affatto, ma che non avevo mai visto sotto l’ottica di Scanzi.
I miei complimenti per aver ricordato quel capolavoro chiamato Carlito’s way.

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Di: Massimo Garlando http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46369 Massimo Garlando Mon, 25 Feb 2008 09:06:23 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46369 me lo ricordo bene quell'episodio della "smutandata" a Wimbledon l'aspetto più divertente è stato però il "casus belli" che ha prodotto la reazione dello svedese-poco-svedese, ovvero il grugno di Nadal, infastidito platealmente perchè l'avversario aveva osato andare a cambiare la racchetta mentre lui, concentratissimo nel riprodurre fedelmente la pletora dei suoi tic, non se ne era nemmeno accorto. a quel punto è scattato il "ma come, son tre giorni (partita interrotta continuamente per pioggia) che sopporto le tue fisse e le tue smutandate, e alla prima mia perdita di tempo ti incavoli?" Lì, naturalmente, è finita la partita, perchè un Nadal in versione bufalo inferocito si è destato dal torpore e, a quel punto, non avrebbe concesso neanche una mano di scala 40 alla madre; Soderling è rimasto lì, come lo "schiavo della battuta" che ridacchia da solo, compiaciuto, infischiandosene delle conseguenze del suo gesto. me lo ricordo bene quell’episodio della “smutandata” a Wimbledon
l’aspetto più divertente è stato però il “casus belli” che ha prodotto la reazione dello svedese-poco-svedese, ovvero il grugno di Nadal, infastidito platealmente perchè l’avversario aveva osato andare a cambiare la racchetta mentre lui, concentratissimo nel riprodurre fedelmente la pletora dei suoi tic, non se ne era nemmeno accorto.
a quel punto è scattato il “ma come, son tre giorni (partita interrotta continuamente per pioggia) che sopporto le tue fisse e le tue smutandate, e alla prima mia perdita di tempo ti incavoli?”
Lì, naturalmente, è finita la partita, perchè un Nadal in versione bufalo inferocito si è destato dal torpore e, a quel punto, non avrebbe concesso neanche una mano di scala 40 alla madre; Soderling è rimasto lì, come lo “schiavo della battuta” che ridacchia da solo, compiaciuto, infischiandosene delle conseguenze del suo gesto.

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Di: Anakyn http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46368 Anakyn Mon, 25 Feb 2008 08:58:08 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1606#comment-46368 Condivido che la bellezza agonistica e sportiva stia anche nelle manifestazioni extra-tecniche ed extra-atletiche: un atteggiamento aggressivo o provocatorio in campo fa comunque parte dello sport, come elemento psicologico e - perchè no? - tattico. Lo si può chiamare Teatro per comodità o in qualsiasi altro modo anche più prosaico, l'importante è il concetto e quello resta. Diciamo che ragionare così non è per forza condivisibile, ma ci sta. Quello che non condivido è piuttosto l'inglobare nel Teatro solo i provocatori "extreme" alla Soderling. Il valutarne fuori atleti più "invisibili", ma certamente non meno intensi, come Federer e Nadal. Denota una mancanza di sensibilità preoccupante. Singifica non saper guardare un evento sportivo al di là del gesto puramente tecnico da una parte, e al di quà dell'urlaccio o dell'occhiataccia dall'altra. Paradossale poi il fatto che Nadal stesso, sino a qualche mese fa e prima dell'ultimo, evidente declino nei risultati (che non è detto sia definitivo), era forse considerato il modello dei giocatori "aggressività & carisma", il Principe del Teatro insomma. Un Federer è intensità, lotta e volontà bel al di là della cortesia manifestata in campo: voglio dire, basta guardarlo negli occhi, sapete? Dico solo questo: anche lo sport, come un sacco di altre cose, detesta la superficialità dei giudizi. Condivido che la bellezza agonistica e sportiva stia anche nelle manifestazioni extra-tecniche ed extra-atletiche: un atteggiamento aggressivo o provocatorio in campo fa comunque parte dello sport, come elemento psicologico e - perchè no? - tattico.
Lo si può chiamare Teatro per comodità o in qualsiasi altro modo anche più prosaico, l’importante è il concetto e quello resta.
Diciamo che ragionare così non è per forza condivisibile, ma ci sta.

Quello che non condivido è piuttosto l’inglobare nel Teatro solo i provocatori “extreme” alla Soderling. Il valutarne fuori atleti più “invisibili”, ma certamente non meno intensi, come Federer e Nadal.
Denota una mancanza di sensibilità preoccupante.
Singifica non saper guardare un evento sportivo al di là del gesto puramente tecnico da una parte, e al di quà dell’urlaccio o dell’occhiataccia dall’altra.
Paradossale poi il fatto che Nadal stesso, sino a qualche mese fa e prima dell’ultimo, evidente declino nei risultati (che non è detto sia definitivo), era forse considerato il modello dei giocatori “aggressività & carisma”, il Principe del Teatro insomma.

Un Federer è intensità, lotta e volontà bel al di là della cortesia manifestata in campo: voglio dire, basta guardarlo negli occhi, sapete?

Dico solo questo: anche lo sport, come un sacco di altre cose, detesta la superficialità dei giudizi.

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