Commenti a: A.A.A. coach italiani cercasi. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 15:14:31 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Max68 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-268284 Max68 Thu, 01 Mar 2012 15:21:46 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-268284 Complimenti per il grande articolo. Io vorrei dare un altro spunto di riflessione portando l'esperienza di mio figlio di 14 anni. Noi viviamo al momento negli USA a San Diego, una delle piazze piu' importanti per il tennis junior USA. Qui il tennis come altri sport e' preso in maniera seria (motivo principale riduzione fee per il college), le scuole anche le piu' piccole sono dotate di campi da tennis, basket, football, palestre etc.. Le scuole superiori hanno i team scolastici e l'ultima ora di lezione a scuola e' pratica sportiva. Il team si allena tutti i giorni minimo un'ora al giorno per poi affrontare i tornei scolastici provinciali/regionali/nazionali. Uno dei professori di scuola con esperienza nella disciplina sportiva e' il coach della squadra. Mio figlio e' tesserato USTA ogni mese i circoli della zona che sono affiliati alla USTA organizzano a rotazione dei tornei di tre diversi livelli novice/satellite/open normalmente lui riesce a svolgere uno o due tornei al mese. In estate ritorneremo definitivamente in Italia dove i ragazzi che svolgono attivita' agonistica devono combattere con l sistema scolastico per le assenze dovute ai tornei nazionali/internazionali, negli USA le scuole gli danno un contributo alla trasferta raccogliendo donazioni da industrie locali, i risultati dei ragazzi vengono messi sulle riviste locali sul sito della scuola dappertutto... Ora ditemi come possiamo competere con questi sitemi cosi' organizzati a sviluppare il talento sportivo (p.s. La stessa cosa e' dal punto di vista didattico). Per tornare al tema dell'articolo qui selezionano i ragazzi migliori e gli propongono di allenarsi in centri federali dove hanno anche le scuole, o centri privati per chi se li puo' permettere vds. Bollettieri anche li sono organizzati con le scuole. I coach seguono i ragazzi in trasferta, ma questo accade sin dai piccoli tornei USTA, il coach di mio figlio viene a vederlo giocare altrimenti come può sapere dove deve migliorare il ragazzo (il prezzo per venirlo a vedere e' 30 dollari). Complimenti per il grande articolo. Io vorrei dare un altro spunto di riflessione portando l’esperienza di mio figlio di 14 anni. Noi viviamo al momento negli USA a San Diego, una delle piazze piu’ importanti per il tennis junior USA. Qui il tennis come altri sport e’ preso in maniera seria (motivo principale riduzione fee per il college), le scuole anche le piu’ piccole sono dotate di campi da tennis, basket, football, palestre etc.. Le scuole superiori hanno i team scolastici e l’ultima ora di lezione a scuola e’ pratica sportiva. Il team si allena tutti i giorni minimo un’ora al giorno per poi affrontare i tornei scolastici provinciali/regionali/nazionali. Uno dei professori di scuola con esperienza nella disciplina sportiva e’ il coach della squadra. Mio figlio e’ tesserato USTA ogni mese i circoli della zona che sono affiliati alla USTA organizzano a rotazione dei tornei di tre diversi livelli novice/satellite/open normalmente lui riesce a svolgere uno o due tornei al mese. In estate ritorneremo definitivamente in Italia dove i ragazzi che svolgono attivita’ agonistica devono combattere con l sistema scolastico per le assenze dovute ai tornei nazionali/internazionali, negli USA le scuole gli danno un contributo alla trasferta raccogliendo donazioni da industrie locali, i risultati dei ragazzi vengono messi sulle riviste locali sul sito della scuola dappertutto… Ora ditemi come possiamo competere con questi sitemi cosi’ organizzati a sviluppare il talento sportivo (p.s. La stessa cosa e’ dal punto di vista didattico). Per tornare al tema dell’articolo qui selezionano i ragazzi migliori e gli propongono di allenarsi in centri federali dove hanno anche le scuole, o centri privati per chi se li puo’ permettere vds. Bollettieri anche li sono organizzati con le scuole. I coach seguono i ragazzi in trasferta, ma questo accade sin dai piccoli tornei USTA, il coach di mio figlio viene a vederlo giocare altrimenti come può sapere dove deve migliorare il ragazzo (il prezzo per venirlo a vedere e’ 30 dollari).

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Di: federico di carlo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-102592 federico di carlo Tue, 10 Mar 2009 10:26:17 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-102592 x King of Swing sono stato per due settimane all'estero e posso rispondere soltanto ora. Avrò forse una visione limitata e sarò forse duro di comprendonio ma mi sembra che il ruolo dei giornalisti nel miglioramento della gestione delle attività professionistiche abbia poco a che fare. I giornalisti possono riportare ad esempio quanto accade all'estero ma poi sono i dirigenti a dover operare. E se le cose non vanno proprio come dovrebbero mi sembra più sensato darne atto a chi opera rispetto a chi fa solo opinione. Il mio parere è che il tennis è uno sport altamente individualistico e competitivo e che purtroppo sono caratteristiche ancora non ben marcate nella cultura italiana. All'estero hanno capito da moltissimo tempo che non possono far rientrare il tennis nella casistica degli altri sport per cui il lavoro della federazione è limitato a quello di supervisione e di affiancamento e non di organizzazione e programmazione. E' una questione di mentalità e di interessi (o meglio.....di poltrone......). Non è la coppa Davis ad indicare lo status tennistico di una nazione. I giocatori più forti non esitano a disertarla se gli impegni non coincidono con la programmazione personale. In Italia c'è invece un rapporto quasi capestre tra giocatori e federazione. Il circo continua............. x King of Swing
sono stato per due settimane all’estero e posso rispondere soltanto ora.
Avrò forse una visione limitata e sarò forse duro di comprendonio ma mi sembra che il ruolo dei giornalisti nel miglioramento della gestione delle attività professionistiche abbia poco a che fare. I giornalisti possono riportare ad esempio quanto accade all’estero ma poi sono i dirigenti a dover operare. E se le cose non vanno proprio come dovrebbero mi sembra più sensato darne atto a chi opera rispetto a chi fa solo opinione. Il mio parere è che il tennis è uno sport altamente individualistico e competitivo e che purtroppo sono caratteristiche ancora non ben marcate nella cultura italiana. All’estero hanno capito da moltissimo tempo che non possono far rientrare il tennis nella casistica degli altri sport per cui il lavoro della federazione è limitato a quello di supervisione e di affiancamento e non di organizzazione e programmazione. E’ una questione di mentalità e di interessi (o meglio…..di poltrone……). Non è la coppa Davis ad indicare lo status tennistico di una nazione. I giocatori più forti non esitano a disertarla se gli impegni non coincidono con la programmazione personale. In Italia c’è invece un rapporto quasi capestre tra giocatori e federazione. Il circo continua………….

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Di: king of swing http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-101586 king of swing Sun, 01 Mar 2009 20:04:28 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-101586 considera che ci sono diversi giornalisti che lavorano per il canale della FIT...altri vorrebbero entrare nello staff...quello che voglio dire..è che non si tratta di mancanza di coraggio...proprio non hanno l'interesse che le cose cambino...perchè a molti conviene così...chi se ne frega del movimento tennistico italiano...l'importante è farsi strada per i nostri giornalisti...che poi ripeto per lo più hanno una mentalità pure loro inadeguata al tennis di oggi... i circoli eleggono il presidente federale...a parte il fatto che andrebbe modificata sta cosa...ma credetemi per cambiare le cose...basterebbe semplicemente un presidente che capisca le esigenze dei nostri professionisti...invece di mettersi in competizione con quest'ultimi...non abbiamo bisogno di un dittatore...ma di uno che prenda coscienza che per crescere il nostro movimento tennistico a livello professionistico..ha bisogno di questi team privati..più di un centro federale...io non me ne faccio niente di un centro tecnico federale in una situazione del genere... considera che ci sono diversi giornalisti che lavorano per il canale della FIT…altri vorrebbero entrare nello staff…quello che voglio dire..è che non si tratta di mancanza di coraggio…proprio non hanno l’interesse che le cose cambino…perchè a molti conviene così…chi se ne frega del movimento tennistico italiano…l’importante è farsi strada per i nostri giornalisti…che poi ripeto per lo più hanno una mentalità pure loro inadeguata al tennis di oggi…

i circoli eleggono il presidente federale…a parte il fatto che andrebbe modificata sta cosa…ma credetemi per cambiare le cose…basterebbe semplicemente un presidente che capisca le esigenze dei nostri professionisti…invece di mettersi in competizione con quest’ultimi…non abbiamo bisogno di un dittatore…ma di uno che prenda coscienza che per crescere il nostro movimento tennistico a livello professionistico..ha bisogno di questi team privati..più di un centro federale…io non me ne faccio niente di un centro tecnico federale in una situazione del genere…

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Di: andrew http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-101562 andrew Sun, 01 Mar 2009 16:01:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-101562 si...king of swing....anch'io penso che i giornalisti italiani manchino di coraggio...eh sì che di cose da denunciare e approfondire nel tennis non mancano... manca la volontà di esporsi, anche perché è parecchio alto il rischio che nessuno o pochissimi seguano la battaglia....IL Tennis Italiano (la rivista) ci aveva in qualche modo provato con lo scorso direttore ma non è passata la sua linea. Provo a fare un paio di previsioni: 1. Tra qualche tempo la FIT fallisce oltre che sportivamente (mai fallita veramente perché mai iniziato veramente a fare sport) anche economicamente. 2. Gli attuali gestori si riciclano con gli ultimi spicci della FIT nella nuova creatura SuperGulpTennis. si…king of swing….anch’io penso che i giornalisti italiani manchino di coraggio…eh sì che di cose da denunciare e approfondire nel tennis non mancano…

manca la volontà di esporsi, anche perché è parecchio alto il rischio che nessuno o pochissimi seguano la battaglia….IL Tennis Italiano (la rivista) ci aveva in qualche modo provato con lo scorso direttore ma non è passata la sua linea.

Provo a fare un paio di previsioni:
1. Tra qualche tempo la FIT fallisce oltre che sportivamente (mai fallita veramente perché mai iniziato veramente a fare sport) anche economicamente.
2. Gli attuali gestori si riciclano con gli ultimi spicci della FIT nella nuova creatura SuperGulpTennis.

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Di: king of swing http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-101551 king of swing Sun, 01 Mar 2009 12:57:41 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-101551 credo di carlo abbia ragione...manca la mentalità giusta...ma è colpa pure di chi scrive di tennis...per quanto capisca il fatto che commentucci cerchi una sorta di dialogo tra federazione e i nostri team privati..bisogna guardare in faccia la realtà...la situazione è veramente pessima per il nostro sport... quello che vorrei personalmente è un moltiplicarsi dei team privati...perchè è grazie a questi team privati che il nostro movimento tennistico è cresciuto...e nonostante una federazione del genere... un presidente dilettante dovrebbe lasciare il compito di occuparsi dello sviluppo del nostro movimento a livello professionistico..proprio ai professionisti... il punto è che non abbiamo solo un presidente dilettante...ma pure voi giornalisti cercando un dialogo a tutti i costi...non fate solo che peggiorare le cose a mio parere...non si può dialogare con un personaggio del genere...l'hanno capito pure i nostri migliori coach...i giornalisti non lo capiscono perchè pure loro vivono di coppa davis...caro di carlo... Federtennis e giornalai da un lato...team privati dall'altro...e giustamente poi si finisce per danneggiare il nostro movimento tennistico... credo di carlo abbia ragione…manca la mentalità giusta…ma è colpa pure di chi scrive di tennis…per quanto capisca il fatto che commentucci cerchi una sorta di dialogo tra federazione e i nostri team privati..bisogna guardare in faccia la realtà…la situazione è veramente pessima per il nostro sport…

quello che vorrei personalmente è un moltiplicarsi dei team privati…perchè è grazie a questi team privati che il nostro movimento tennistico è cresciuto…e nonostante una federazione del genere…

un presidente dilettante dovrebbe lasciare il compito di occuparsi dello sviluppo del nostro movimento a livello professionistico..proprio ai professionisti…

il punto è che non abbiamo solo un presidente dilettante…ma pure voi giornalisti cercando un dialogo a tutti i costi…non fate solo che peggiorare le cose a mio parere…non si può dialogare con un personaggio del genere…l’hanno capito pure i nostri migliori coach…i giornalisti non lo capiscono perchè pure loro vivono di coppa davis…caro di carlo…

Federtennis e giornalai da un lato…team privati dall’altro…e giustamente poi si finisce per danneggiare il nostro movimento tennistico…

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Di: madmax http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100378 madmax Wed, 18 Feb 2009 11:14:12 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100378 beh certo federico poi dipenderebbe dai sostituenti... certo è che in italia a tutti i livelli si avverte una grande necessità e voglia di cambiamento rivolto al nuovo per cui non è detto che prima o poi.... beh certo federico poi dipenderebbe dai sostituenti… certo è che in italia a tutti i livelli si avverte una grande necessità e voglia di cambiamento rivolto al nuovo per cui non è detto che prima o poi….

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Di: federico di carlo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100365 federico di carlo Wed, 18 Feb 2009 10:09:52 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100365 x madmax non ho voglia di mischiare il sacro al profano e per ciò che mi riguarda il tennis è il sacro e la politica è il profano. Temo che spazzare via una classe dirigente non sia sufficiente a cambiare le cose. I cambiamenti avvengono quando muta la mentalità, quando si apre nelle proprie posizioni invece di chiudersi. E qui in Italia mi sembra di poter dire che non ci sia neppure la volontà di cambiare perchè, come scrivi tu, dicono che le cose vanno bene.........in Federation Cup.............. x madmax
non ho voglia di mischiare il sacro al profano e per ciò che mi riguarda il tennis è il sacro e la politica è il profano. Temo che spazzare via una classe dirigente non sia sufficiente a cambiare le cose. I cambiamenti avvengono quando muta la mentalità, quando si apre nelle proprie posizioni invece di chiudersi. E qui in Italia mi sembra di poter dire che non ci sia neppure la volontà di cambiare perchè, come scrivi tu, dicono che le cose vanno bene………in Federation Cup…………..

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Di: madmax http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100357 madmax Wed, 18 Feb 2009 09:39:19 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100357 federico in italia come al solito prima che un evento del genere possa verificarsi è necessario toccare il fondo.. a parer mio lo si è già toccato ma come si sa i politicanti pur di rimanere attaccati alla poltrona fanno di tutto ed ora addirittura paragonano la fed cup alla coppa del mondo di calcio, alle olimpiadi e peggio ancora ai tornei dello slam.. oltretutto considerando il livello di marciume raggiunto e tenendo presente che ormai il malcostume è ben radicato a tutti i livelli la risalita sarebbe comunque davvero difficile, tanto da indurre tutti a rimandare al più tardi possibile qualsiasi cambiamento e bisognerà aspettare che tutta l'attuale classe dirigente venga spazzata via per poter di nuovo tornare a sperare... tanto per fare un'esempio è un po' quello che sta accadendo nel partito democratico dove hanno cercato ovviamente di riciclarsi ma è stato il popolo ha sancirne il fallimento definitivo.. federico in italia come al solito prima che un evento del genere possa verificarsi è necessario toccare il fondo.. a parer mio lo si è già toccato ma come si sa i politicanti pur di rimanere attaccati alla poltrona fanno di tutto ed ora addirittura paragonano la fed cup alla coppa del mondo di calcio, alle olimpiadi e peggio ancora ai tornei dello slam.. oltretutto considerando il livello di marciume raggiunto e tenendo presente che ormai il malcostume è ben radicato a tutti i livelli la risalita sarebbe comunque davvero difficile, tanto da indurre tutti a rimandare al più tardi possibile qualsiasi cambiamento e bisognerà aspettare che tutta l’attuale classe dirigente venga spazzata via per poter di nuovo tornare a sperare… tanto per fare un’esempio è un po’ quello che sta accadendo nel partito democratico dove hanno cercato ovviamente di riciclarsi ma è stato il popolo ha sancirne il fallimento definitivo..

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Di: federico di carlo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100268 federico di carlo Tue, 17 Feb 2009 14:29:32 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100268 x Wik Spero che un giorno questo paese sappia mettere da parte egoismi, campanilismi ed interessi di parte e faccia prevalere uno scopo comune e soprattutto il buon senso. Spero non rimanga un'utopia. Non è un discorso fine a se stesso ma ci riguarda tutti da vicino e siamo chiamati a dare il nostro contributo, sia pure nel nostro piccolo. x Wik
Spero che un giorno questo paese sappia mettere da parte egoismi, campanilismi ed interessi di parte e faccia prevalere uno scopo comune e soprattutto il buon senso. Spero non rimanga un’utopia. Non è un discorso fine a se stesso ma ci riguarda tutti da vicino e siamo chiamati a dare il nostro contributo, sia pure nel nostro piccolo.

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Di: wik http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100245 wik Tue, 17 Feb 2009 10:44:38 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2512#comment-100245 @ Di Carlo un annetto o pco piú fa parlavo proprio di questo con Martin Jaime, di come non vi sia scuola unica in Italia. E' un profondo conoscitore del tennis oltre che persona intelligente, e lui puntava il dito proprio sulla mancanza di coordinazione fra i vari elementi in gioco. Se esiste una scuola spagnola, una francese, una americana e cosí via, la scuola in un giocatore é riconoscibile, in Italia no. Perché, sempre a detta sua manca una comune direzione, ognuno fa quello che vuole e che gli pare, e questo nel tennis é perdente. Un'associazionismo privato visto la mancanza di collaborazione e comunicazione fra pubblico e privato sembra essere la soluzione, perché ? perché se gli interlocutori sono troppi regna sovrano il caos e l'irrigidimento su posizioni personalistiche. Ma la rappresentanza di un lato e la rappresentanza dall'altro forse riuscirebbero in quel dialogo che manca. e' un po' quello che é successo negli anni passati quando si é formata l'ATP, si é aperto un dialogo fra pubblico e privato e si sono trovate soluzione a questioni scottanti, vedi disputa Davis e tornei individuali e alla fine la collaborazione si é trovata anche se si son passati momenti duri e difficili. Credo di si, o per lo meno é sempre stata mia opinione che l'associazionismo privato sia auspicabile, ma tanto é vero questo, tanto é vero che la mentalitá Italiana rifugge da questo schema e l'individulismo ne esce sempre vincente. @ Di Carlo
un annetto o pco piú fa parlavo proprio di questo con Martin Jaime, di come non vi sia scuola unica in Italia.
E’ un profondo conoscitore del tennis oltre che persona intelligente, e lui puntava il dito proprio sulla mancanza di coordinazione fra i vari elementi in gioco. Se esiste una scuola spagnola, una francese, una americana e cosí via, la scuola in un giocatore é riconoscibile, in Italia no. Perché, sempre a detta sua manca una comune direzione, ognuno fa quello che vuole e che gli pare, e questo nel tennis é perdente.
Un’associazionismo privato visto la mancanza di collaborazione e comunicazione fra pubblico e privato sembra essere la soluzione, perché ? perché se gli interlocutori sono troppi regna sovrano il caos e l’irrigidimento su posizioni personalistiche. Ma la rappresentanza di un lato e la rappresentanza dall’altro forse riuscirebbero in quel dialogo che manca. e’ un po’ quello che é successo negli anni passati quando si é formata l’ATP, si é aperto un dialogo fra pubblico e privato e si sono trovate soluzione a questioni scottanti, vedi disputa Davis e tornei individuali e alla fine la collaborazione si é trovata anche se si son passati momenti duri e difficili.
Credo di si, o per lo meno é sempre stata mia opinione che l’associazionismo privato sia auspicabile, ma tanto é vero questo, tanto é vero che la mentalitá Italiana rifugge da questo schema e l’individulismo ne esce sempre vincente.

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