Commenti a: “Caso” Di Mauro? Era da “breve”. Per me è stato solo un ingenuo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 18:11:15 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115#comment-32955 Avec Double Cordage Mon, 12 Nov 2007 17:21:04 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115#comment-32955 cito Tommasi "Di Mauro ha commesso una grande ingenuità perché non ha avuto l’accortezza, come molti suoi colleghi hanno fatto, di nascondere le sue puntate con un nome di comodo (la fidanzata, un cugino, un amico). Non ha mai scommesso, com’è stato riconosciuto, su suoi incontri o sui risultati dei tornei ai quali ha partecipato." Se lo dice Rino Tommasi immagino che ci sia un fondo di verità dietro alle voci che dicono che sono in molti a scommettere, certo fare delle puntate a nome proprio era una stupidagine più che una scemenza, ma forse le scommesse per qualche altro incontro le ha fatte come i suo colleghi a nome di un amico, che ingenuità. Ormai mi sembra di aver gia esposto il mio punto di vista abbastanza chiaramente, ma se le affermazioni di Tommasi fossero vere penso che ci sarebbe gente ben più ingenua in giro dello sciagurato Di Mauro, voglio dire se l'andazzo è di scommettere tramite amici pensiamo veramente che nessuno scommetta sul proprio match, e se vince 100 volte di più perdendo, con in più la possibilità di prepararsi bene per un torneo più importante del challanger che sta giocando pensiamo davvero che nessuno abbia mai perso una partita che poteva vincere. Mi pare che questa tesi si possa confutare gia con le storielle che ci ha raccontato Cino Marchese degli anni settanta, con matrimoni e viaggi in ballo gia allora certe volte era più difficile perdere la partita che vincerla. Una squalifica per nove mesi nell'unico caso provato di infranzione del divieto di scommettere (che rimarrà anche l'unico caso provato di sommesse amesso che la stupidità non sia contaggiosa nel ambito dei professionisti della racchetta) non può essere più di un tenero segnaluccio per coloro che scommettono senza il minimo rischio che si trovino mai prove scritte che lo abbiano fatto. Pare quasi un invito a stare tranquilli, che anche se qualche complice dovesse tradirli ed aprire bocca, con un bel "we found no evidence" e un paio di mesi di ferie alle mauritius tutto si rimettera apposto entro gli us open. non si sa mai qunidi per il bene del tennis lo ripeto: A UN GIOCATORE NON DEVE ESSERE PERMESSO DI PUNTARE SOLDI SU UNA PARTITA DI UN SUO COLLEGA (pena la squalificha per almeno 3 anni) PERCHE’ CONOSCENDO I PARTECIPANTI POTREBBE ANCHE SAPERE SE SI SONO MESSI D’ACCORDO E PROPRIO QUESTA SITUAZIONE HA IL POTENZIALE PER ESSERE LO SPUNTO PER METTERSI D’ACCORDO. inoltre se non ci fosse questa regola anche i polli potrebbero truffare senza essere beccatti e non solo gli specialisti della truffa, che sicuramente non farbbero nulla a loro nome, proprio perchè non permesso, ma le sanzioni devono essere adeguate ad evitare che si scommetta anche coperti a nome di altri, perchè i possibili guadagni sono elevati anche sommettendo senza match fixing aprofittando solo delle informazioni insider, ma come sappiamo "opportunity makes a thief ". P.S.: certo che la cultura della legalità in Italia ha vita estremamente dura, non basta che il beniamino del campanile sel'è cavata con una tenera ammonizione e un pò di popolarità, no il sentimento di giustizia e prevenzione del crimine è talmente corrotto da oscurare l'evidenza, la cultura della speculazione e dell'azzardo invece la fa da padrona. se questi dell'ATP vano avanti cosi buona notte cito Tommasi “Di Mauro ha commesso una grande ingenuità perché non ha avuto l’accortezza, come molti suoi colleghi hanno fatto, di nascondere le sue puntate con un nome di comodo (la fidanzata, un cugino, un amico). Non ha mai scommesso, com’è stato riconosciuto, su suoi incontri o sui risultati dei tornei ai quali ha partecipato.”

Se lo dice Rino Tommasi immagino che ci sia un fondo di verità dietro alle voci che dicono che sono in molti a scommettere, certo fare delle puntate a nome proprio era una stupidagine più che una scemenza, ma forse le scommesse per qualche altro incontro le ha fatte come i suo colleghi a nome di un amico, che ingenuità.

Ormai mi sembra di aver gia esposto il mio punto di vista abbastanza chiaramente, ma se le affermazioni di Tommasi fossero vere penso che ci sarebbe gente ben più ingenua in giro dello sciagurato Di Mauro, voglio dire se l’andazzo è di scommettere tramite amici pensiamo veramente che nessuno scommetta sul proprio match, e se vince 100 volte di più perdendo, con in più la possibilità di prepararsi bene per un torneo più importante del challanger che sta giocando pensiamo davvero che nessuno abbia mai perso una partita che poteva vincere.

Mi pare che questa tesi si possa confutare gia con le storielle che ci ha raccontato Cino Marchese degli anni settanta, con matrimoni e viaggi in ballo gia allora certe volte era più difficile perdere la partita che vincerla.

Una squalifica per nove mesi nell’unico caso provato di infranzione del divieto di scommettere (che rimarrà anche l’unico caso provato di sommesse amesso che la stupidità non sia contaggiosa nel ambito dei professionisti della racchetta) non può essere più di un tenero segnaluccio per coloro che scommettono senza il minimo rischio che si trovino mai prove scritte che lo abbiano fatto. Pare quasi un invito a stare tranquilli, che anche se qualche complice dovesse tradirli ed aprire bocca, con un bel “we found no evidence” e un paio di mesi di ferie alle mauritius tutto si rimettera apposto entro gli us open.

non si sa mai qunidi per il bene del tennis lo ripeto:

A UN GIOCATORE NON DEVE ESSERE PERMESSO DI PUNTARE SOLDI SU UNA PARTITA DI UN SUO COLLEGA (pena la squalificha per almeno 3 anni) PERCHE’ CONOSCENDO I PARTECIPANTI POTREBBE ANCHE SAPERE SE SI SONO MESSI D’ACCORDO E PROPRIO QUESTA SITUAZIONE HA IL POTENZIALE PER ESSERE LO SPUNTO PER METTERSI D’ACCORDO.

inoltre se non ci fosse questa regola anche i polli potrebbero truffare senza essere beccatti e non solo gli specialisti della truffa, che sicuramente non farbbero nulla a loro nome, proprio perchè non permesso, ma le sanzioni devono essere adeguate ad evitare che si scommetta anche coperti a nome di altri, perchè i possibili guadagni sono elevati anche sommettendo senza match fixing aprofittando solo delle informazioni insider, ma come sappiamo “opportunity makes a thief “.

P.S.: certo che la cultura della legalità in Italia ha vita estremamente dura, non basta che il beniamino del campanile sel’è cavata con una tenera ammonizione e un pò di popolarità, no il sentimento di giustizia e prevenzione del crimine è talmente corrotto da oscurare l’evidenza, la cultura della speculazione e dell’azzardo invece la fa da padrona.

se questi dell’ATP vano avanti cosi buona notte

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Di: vincenzo torzillo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115#comment-32932 vincenzo torzillo Mon, 12 Nov 2007 14:44:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115#comment-32932 Pienamente con Rino....ingenuo ma punizione abnorme!!!per nulla!! Pienamente con Rino….ingenuo ma punizione abnorme!!!per nulla!!

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Di: remo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115#comment-32912 remo Mon, 12 Nov 2007 08:49:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1115#comment-32912 Del tutto d'accordo con Rino per la questione Di Mauro. In giro per il mondo (Madrid e Shanghai) c'è grandissimo tennis giocato e l'attenzione è tutta rivolta a una bolla di sapone che tra non molto scoppierà senza lasciare tracce (e, aggiungo con tristezza, il tennis tornerà tra le brevi). Del tutto d’accordo con Rino per la questione Di Mauro. In giro per il mondo (Madrid e Shanghai) c’è grandissimo tennis giocato e l’attenzione è tutta rivolta a una bolla di sapone che tra non molto scoppierà senza lasciare tracce (e, aggiungo con tristezza, il tennis tornerà tra le brevi).

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