Commenti a: Il cemento, vero signore del tennis moderno. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 15:14:50 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: renatovio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94831 renatovio Sun, 11 Jan 2009 00:00:06 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94831 ritengo che il cemento sia attualmente la superfice più "democratica";non è troppo veloce per i cosiddetti terraioli ed è ovviamente più veloce della terra battuta.Non a caso i giocatori spagnoli,tipo ferrer,oltre ad indubbi progressi specifici tecnici,siano diventati competitivi anche sul cemento,che è bene ricordare quest'anno sarà dello stesso tipo per il grande slam australiano e quello della grande mela.sarebbe davvero auspicabile che nei nostri circoli ,oltre agli amati campi in terra rossa che oggettivamente salvaguardano meglio le nostre articolazioni,venissero predisposti più campi in cemento che aiutano la velocizzazione dei movimenti del braccio e soprattutto....scoraggiano o depotenziano gli "odiati" pallettari. Renato ritengo che il cemento sia attualmente la superfice più “democratica”;non è troppo veloce per i cosiddetti terraioli ed è ovviamente più veloce della terra battuta.Non a caso i giocatori spagnoli,tipo ferrer,oltre ad indubbi progressi specifici tecnici,siano diventati competitivi anche sul cemento,che è bene ricordare quest’anno sarà dello stesso tipo per il grande slam australiano e quello della grande mela.sarebbe davvero auspicabile che nei nostri circoli ,oltre agli amati campi in terra rossa che oggettivamente salvaguardano meglio le nostre articolazioni,venissero predisposti più campi in cemento che aiutano la velocizzazione dei movimenti del braccio e soprattutto….scoraggiano o depotenziano gli “odiati” pallettari. Renato

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Di: Karlovic 80 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94522 Karlovic 80 Wed, 07 Jan 2009 21:23:47 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94522 @Avec Double Cordage Non mi sono ancora ripreso del tutto ..... Mi sa che per risponderti dovrò prendere un mese di ferie... @Avec Double Cordage
Non mi sono ancora ripreso del tutto …..
Mi sa che per risponderti dovrò prendere un mese di ferie…

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94411 Avec Double Cordage Tue, 06 Jan 2009 10:00:06 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94411 @tutti sul canale youtube dell'ATP www.youtube.com/ATPWorldTour A proposito, a quando il canale youtube di "supertennis"? Dobbiamo aspettare che si faccia una versione italiana di youtube??? va beh, pazienza... (comunque dai Roberto, adesso fai persino le telecronache per Supertennis, qualche informazione a riguardo la potrai dare o no, sarebbe interessante poter vedere i vari servizi e talk show di Supertennis, almeno degli spezzoni di essi, io non ho visto ancora nulla, solo i video promo e Barazzutti con Corrado a domenica in che hanno messo sul sito federtennis) c'è un breve video (nulla di particolare, le solite cose un po' progpagandistiche che non possono offendere nessuno) sulle superfici preferite dei vari giocatori con interviste Hewitt, Nalbandian, Gasquet, Berdych e qualche altro http://www.youtube.com/watch?v=-_ZfIBtglsw @Karlovic 80 nella tua idea di tornare indietro agli anni novanta con repentini cambiamenti di terreno non ti seguo, certo sono anche completamente opposto a una totale standardizzazione del tennis che è nato come sport suddiviso in 4 categorie un po' come lo sci è suddiviso in slalom, discesa e gigante, ma quello che dicono i pro è molto sensato... la soluzione come al solito sta nella via di mezzo io sarei per suddividere la stagione in 4 o massimo 5 parti se ci vogliamo mettere anche 3 o 4 tornei su tappeto traflex/supreme court poi un po' come accade nel motociclismo con le monogomme, stabilirei per ogni stagione o anche per 2 o 3 stagioni di fila alcuni abbinamenti fissi, tipo il cemento per tre anni deve essere solo di un tipo, ad esempio per 3 anni Greenset, poi magari subentra un altro produttore per non ostacolare il mercato non solo, ad ogni superficie secondo lo stesso schema abbinerei un fornitore di palle, ad esempio Greenset+Wilson o terra battuta+Dunlop se non addirittura stabilire come una specie di sponsorship per due o tre stagioni di fila, 3 fornitori ufficiali unici per i 3 diversi gradi del tour ad esempio quello futures con palle Tretorn su tutte le superfici, il tour dei Challenger con palle Dunlop su tutte le superfici, e il tour ATP+Grand Slam con palle Head su tutte le superfici... poi ogni 2 o 3 anni si rifanno i contratti e magari si cambia marca, poco conta ad ogni modo la stagione dovrebbe seguire schemi ben precisi per i migliori, poi per quelli che giocano i tornei minori facciano quel che gli pare anche il regional toru se li rende felici ma per i top player il tour dovrebbe essere lineare con il minimo indispensabile di cambiamenti di superficie, già i cambiamenti di altitudine, umidità e clima influiscono non poco sul gioco partirei con l'erba sintetica agli Australian Open e in tutti i grandi tornei prima e dopo metterei la stessa erba sintetica con le stesse palle ad esempio Head, magari cambiando il colore della superficie nei vari tornei usando oltre al verde anche il blu e il viola visto che ciò è possibile con l'erba sintetica. Qust'anno sarebbe stato Doha, Chennai, Brisbane, Indian Wells, Miami (ma come già detto in passato io sostituirei Indian Wells e Miami con un torneo Major itinireante a ritomo di ca. 5 anni della durata di due settimane come gli slam e con lo stesso campo partecipanti degli slam e montepremi solo lievemente inferiore tralsciando solo il doppio misto e i tornei juniores, anche per stabilizzare gli Australian Open e non renderli più attaccabili dai vari sceicchi e capitalisti cinesi ma questa è unaltra storia) dopo ci sarebbe la stagione su terra battuta con Madrid come major itinerante di due settimane, preceduto da Roma e seguito da Monte Carlo, Barcellona o Amburgo culminante nel Roland Garros, ovviamente la terra battuta non è standardizzabile ma le palle per la terra battuta si, che ovviamente sarebbero quelle che da sempre si usano a Parigi poi Halle, Queens e Wimbledon, stessa storia ma a parte la variabile Queens quando si tratta di erba tutti cercano comunque di riprodurre Wimbledon e mi sembra che tutti già utilizzino le stesse palle che si usano a Wimbledon, se solo fosse possibile io comunque aggiungerei una settimana tra la fine del Rolad Garros e Wimbledon per allungare di una settimsns ls stsgione dell'erba e dare una settimana in più di riposo per i migliori, e visto che gli inglesi non si sposterebbero nemmeno di un giorno visto che non riescono nemmeno a liberarsi di regine, principini tampon etc. bisognerebbe anticipare il Roland Garros di una settimana, purtroppo conoscendo i francesi e visto che dovrebbero farlo per via dell'immobilismo inglese tutto questa è una chimera bella e buona anche se gioverebbe a tutti e aumenterebbe lo spettacolo dopo Wimbledon ci sarebbe Newport sulla east-coast americana per i soliti animali erbivori in pericolo d'estinzione (che però grazie alla prima parte della stagione su erba sintetica potrebbero anche avere un revivial spettacolare scontrandosi su di essa con i baseliner e giocatori tuttocampo tipo Tsonga) e poi Canada, Cincinnati e US Open tutti sulla stessa superficie di cemento ad esempio greenset + palle Wilson, ovviamente con libertà di scegliere i colori del cemento ...sono un dittatore benevolo ;) personalmente io finirei di nuovo con l'erba sintetica nei tornei indoor e nel masters di fine anno (inserendo un ulteriore major itinerante di due settmane come quelli di Madrid e quello Asiatico/Americano ma questa volta indoor, che nella situazione economica attuale potrebbe collocarsi idealmente in un paese arabo, questo lascerebbe liberi i giocatori di giocare tutti i tornei che desiderano - lascianod il limite attuale dei 18 risultati miglior - visto che i punti pesanti si possono fare solo nei 7 major + Coppa Davis, la quale dovrebbe mettere in palio ca 2/3 dei punti di Wimbledon per un giocatore che vinca la coppa vincendo tutti gli incontri, ovviamente Davis a 32 squadre altrimenti non ci sarebbe parità di opportunità) perché la reputo la superficie capace di offrire potenzialmente il maggior spettacolo permettendo ai vari stili di gioco di confrontarsi e in più riducendo lo stress sul fisico dei giocatori al minimo, relegherei quindi i tappeti taraflex, supreme court etc alla Coppa Davis, dove lascierei libertà di scelta di palle ma formerei un team di addetti all'installazione dei campi limitando la scelta a terra battuta, erba naturale + le due superfici in uso nel "major tour", quindi a seconda dell'anno e del contratto: Greenset (DecoTurf, Plexicushion o Reboundace a seconda di chi si trova ad essere fornitore del tour, un po' come è succsso in alcune stagioni con Bridgestone e Michelin in formula uno e MotoGP) e la stessa cosa per l'erba artificiale ... per i tappeti limiterei la scelta a 3 o massimo 4 prodotti (taraflex, SupremeCourt, GS-Trophy etc.), magari cambiandone uno ogni 2 o 3 anni per lasciare aperto il mercato e la concorrenza. Ad ogni modo le superfici dovrebbero essere messe in posizione da un team dell'ITF in modo da garantire condiziono di fair play ed evitare paludi di sabbie mobili e erba umida e scivolosa come nella foresta pluviale il fatto di finire ed iniziare la stagione sulla stessa superficie poi mi sembra un ulteriore cosa a favore della salute dei migliori giocatori, che sono quelli che giocano più partite e sono quindi più a rischio infortuni con un calendario del genere in oltre i big avrebbero un pausa di quasi due mesi volendo, allungandone magari la carriera, mentre per gli altri giocatori se vogliono giocare la pausa sarebbe quella attuale di 2 o 3 settimane se contiamo anche i challenger tra i grandi tornei poi, i big avrebbero regolarmente 2 o 3 settimane di riposo, questo si ottiene limitando in pratica, ma non per obbligo la loro stagione principalmente ai 7 major (4 slam + 3 major itineranti) più uno o due tornei minori per apparire in casa (come Federer a Basilea e Djokovic a Belgrado) o fare cassa, o rifarsi di un risultato negativo nei major avendo le due o 3 settimane di pausa tra i major rende possibile anche la partecipazione alla Coppa Davis dei top players, anche perché questo è uno sforzo concentrato in soli tre giorni per i turni precedenti la final four (va beh sto sfarfallando ;) ma veramente mi sa che qui mi tocca prendere la barracca in mano io :D possibile che non ci sia uno straccio di Bernie Ecclestone capace di dare slancio al tour) e la Coppa Davis giocata tra i 7 major utilizzando anche gli stadi dei master series degradati, come Amburgo etc. renderebbe la Coppa Davis molto spettacolare inserendola come componente fisso del tour dei big assieme ai majors ed il masters di fine anno... naturalmente ;) ad eliminazioen diretta con 16 giocatori e tutto besto of five sets proprio qualche giorno fa ho letto un frase di Rino Tommasi che defini la "Grand Slam Cup" di Monaco del 93 o 94 il torneo dell'anno con tutte e due le semifinali e la finale giocata al quinto set, secondo Tommasi il torneo era migliore degli slam di quell'anno... e ovviamente la "grand slam cup" si giocava best of five ad eliminazione diretta con 16 giocatori... toh delirio totale questo post ha chiaramente oltrepassato i limiti del sistema blog, mi sa che mi tocca trovarmi un ghost writer e scrivere un libro, dai mi scuso con chi si è letto tutta questa faccenda ... aggiungetevi al gruppo di quelli che non mi leggono più, e sinceramente e anche un po' colpa volstra visto che ho avvertito che il tutto era per Karlovic80 ;) una cosa che non capisco comunque e questo continuo parlare di regional tour da parte di Jon Wertheim, ma che diavolo sta dicendo, fino a poco fa erano tutti world series qui e world series la con hockey su ghiaccio, Nascar e baseball e balle varie e mo vuole i regional tour, ma che si facciano una bella world series di wrestling con le squadre "nazionali" di oklahoma, nebraska, arizona e puortorico etc. e che non romapano le scatole sti merigani tztztz per altro dalle parole di Di Palermo, il quale avendo lavorato per l'ATP le cose deve saperle, il tutto più che dal ATP dipende dal buon senso dei direttori di torneo, ci vorrebbe un personaggio capace di connetterli e costruire ponti tra i vari Tiriac etc. evidentemente all'interno dell'ATP un personaggio del genere non c'è, probabilmente dovrebbe essere un direttore di torneo, forse uno tipo Pasarlell che se non sbaglio dirige il torneo di Indian Wells @tutti
sul canale youtube dell’ATP
http://www.youtube.com/ATPWorldTour
A proposito, a quando il canale youtube di “supertennis”? Dobbiamo aspettare che si faccia una versione italiana di youtube??? va beh, pazienza… (comunque dai Roberto, adesso fai persino le telecronache per Supertennis, qualche informazione a riguardo la potrai dare o no, sarebbe interessante poter vedere i vari servizi e talk show di Supertennis, almeno degli spezzoni di essi, io non ho visto ancora nulla, solo i video promo e Barazzutti con Corrado a domenica in che hanno messo sul sito federtennis)

c’è un breve video (nulla di particolare, le solite cose un po’ progpagandistiche che non possono offendere nessuno) sulle superfici preferite dei vari giocatori con interviste Hewitt, Nalbandian, Gasquet, Berdych e qualche altro
http://www.youtube.com/watch?v=-_ZfIBtglsw

@Karlovic 80
nella tua idea di tornare indietro agli anni novanta con repentini cambiamenti di terreno non ti seguo, certo sono anche completamente opposto a una totale standardizzazione del tennis che è nato come sport suddiviso in 4 categorie un po’ come lo sci è suddiviso in slalom, discesa e gigante, ma quello che dicono i pro è molto sensato… la soluzione come al solito sta nella via di mezzo

io sarei per suddividere la stagione in 4 o massimo 5 parti se ci vogliamo mettere anche 3 o 4 tornei su tappeto traflex/supreme court

poi un po’ come accade nel motociclismo con le monogomme, stabilirei per ogni stagione o anche per 2 o 3 stagioni di fila alcuni abbinamenti fissi, tipo il cemento per tre anni deve essere solo di un tipo, ad esempio per 3 anni Greenset, poi magari subentra un altro produttore per non ostacolare il mercato

non solo, ad ogni superficie secondo lo stesso schema abbinerei un fornitore di palle, ad esempio Greenset+Wilson o terra battuta+Dunlop

se non addirittura stabilire come una specie di sponsorship per due o tre stagioni di fila, 3 fornitori ufficiali unici per i 3 diversi gradi del tour ad esempio quello futures con palle Tretorn su tutte le superfici, il tour dei Challenger con palle Dunlop su tutte le superfici, e il tour ATP+Grand Slam con palle Head su tutte le superfici… poi ogni 2 o 3 anni si rifanno i contratti e magari si cambia marca, poco conta

ad ogni modo la stagione dovrebbe seguire schemi ben precisi per i migliori, poi per quelli che giocano i tornei minori facciano quel che gli pare anche il regional toru se li rende felici

ma per i top player il tour dovrebbe essere lineare con il minimo indispensabile di cambiamenti di superficie, già i cambiamenti di altitudine, umidità e clima influiscono non poco sul gioco

partirei con l’erba sintetica agli Australian Open e in tutti i grandi tornei prima e dopo metterei la stessa erba sintetica con le stesse palle ad esempio Head, magari cambiando il colore della superficie nei vari tornei usando oltre al verde anche il blu e il viola visto che ciò è possibile con l’erba sintetica. Qust’anno sarebbe stato Doha, Chennai, Brisbane, Indian Wells, Miami (ma come già detto in passato io sostituirei Indian Wells e Miami con un torneo Major itinireante a ritomo di ca. 5 anni della durata di due settimane come gli slam e con lo stesso campo partecipanti degli slam e montepremi solo lievemente inferiore tralsciando solo il doppio misto e i tornei juniores, anche per stabilizzare gli Australian Open e non renderli più attaccabili dai vari sceicchi e capitalisti cinesi ma questa è unaltra storia)

dopo ci sarebbe la stagione su terra battuta con Madrid come major itinerante di due settimane, preceduto da Roma e seguito da Monte Carlo, Barcellona o Amburgo culminante nel Roland Garros, ovviamente la terra battuta non è standardizzabile ma le palle per la terra battuta si, che ovviamente sarebbero quelle che da sempre si usano a Parigi

poi Halle, Queens e Wimbledon, stessa storia ma a parte la variabile Queens quando si tratta di erba tutti cercano comunque di riprodurre Wimbledon e mi sembra che tutti già utilizzino le stesse palle che si usano a Wimbledon, se solo fosse possibile io comunque aggiungerei una settimana tra la fine del Rolad Garros e Wimbledon per allungare di una settimsns ls stsgione dell’erba e dare una settimana in più di riposo per i migliori, e visto che gli inglesi non si sposterebbero nemmeno di un giorno visto che non riescono nemmeno a liberarsi di regine, principini tampon etc. bisognerebbe anticipare il Roland Garros di una settimana, purtroppo conoscendo i francesi e visto che dovrebbero farlo per via dell’immobilismo inglese tutto questa è una chimera bella e buona anche se gioverebbe a tutti e aumenterebbe lo spettacolo

dopo Wimbledon ci sarebbe Newport sulla east-coast americana per i soliti animali erbivori in pericolo d’estinzione (che però grazie alla prima parte della stagione su erba sintetica potrebbero anche avere un revivial spettacolare scontrandosi su di essa con i baseliner e giocatori tuttocampo tipo Tsonga) e poi Canada, Cincinnati e US Open tutti sulla stessa superficie di cemento ad esempio greenset + palle Wilson, ovviamente con libertà di scegliere i colori del cemento …sono un dittatore benevolo ;)

personalmente io finirei di nuovo con l’erba sintetica nei tornei indoor e nel masters di fine anno (inserendo un ulteriore major itinerante di due settmane come quelli di Madrid e quello Asiatico/Americano ma questa volta indoor, che nella situazione economica attuale potrebbe collocarsi idealmente in un paese arabo, questo lascerebbe liberi i giocatori di giocare tutti i tornei che desiderano - lascianod il limite attuale dei 18 risultati miglior - visto che i punti pesanti si possono fare solo nei 7 major + Coppa Davis, la quale dovrebbe mettere in palio ca 2/3 dei punti di Wimbledon per un giocatore che vinca la coppa vincendo tutti gli incontri, ovviamente Davis a 32 squadre altrimenti non ci sarebbe parità di opportunità) perché la reputo la superficie capace di offrire potenzialmente il maggior spettacolo permettendo ai vari stili di gioco di confrontarsi e in più riducendo lo stress sul fisico dei giocatori al minimo, relegherei quindi i tappeti taraflex, supreme court etc alla Coppa Davis, dove lascierei libertà di scelta di palle ma formerei un team di addetti all’installazione dei campi limitando la scelta a terra battuta, erba naturale + le due superfici in uso nel “major tour”, quindi a seconda dell’anno e del contratto: Greenset (DecoTurf, Plexicushion o Reboundace a seconda di chi si trova ad essere fornitore del tour, un po’ come è succsso in alcune stagioni con Bridgestone e Michelin in formula uno e MotoGP) e la stessa cosa per l’erba artificiale … per i tappeti limiterei la scelta a 3 o massimo 4 prodotti (taraflex, SupremeCourt, GS-Trophy etc.), magari cambiandone uno ogni 2 o 3 anni per lasciare aperto il mercato e la concorrenza. Ad ogni modo le superfici dovrebbero essere messe in posizione da un team dell’ITF in modo da garantire condiziono di fair play ed evitare paludi di sabbie mobili e erba umida e scivolosa come nella foresta pluviale

il fatto di finire ed iniziare la stagione sulla stessa superficie poi mi sembra un ulteriore cosa a favore della salute dei migliori giocatori, che sono quelli che giocano più partite e sono quindi più a rischio infortuni

con un calendario del genere in oltre i big avrebbero un pausa di quasi due mesi volendo, allungandone magari la carriera, mentre per gli altri giocatori se vogliono giocare la pausa sarebbe quella attuale di 2 o 3 settimane se contiamo anche i challenger

tra i grandi tornei poi, i big avrebbero regolarmente 2 o 3 settimane di riposo, questo si ottiene limitando in pratica, ma non per obbligo la loro stagione principalmente ai 7 major (4 slam + 3 major itineranti) più uno o due tornei minori per apparire in casa (come Federer a Basilea e Djokovic a Belgrado) o fare cassa, o rifarsi di un risultato negativo nei major

avendo le due o 3 settimane di pausa tra i major rende possibile anche la partecipazione alla Coppa Davis dei top players, anche perché questo è uno sforzo concentrato in soli tre giorni per i turni precedenti la final four (va beh sto sfarfallando ;) ma veramente mi sa che qui mi tocca prendere la barracca in mano io :D possibile che non ci sia uno straccio di Bernie Ecclestone capace di dare slancio al tour) e la Coppa Davis giocata tra i 7 major utilizzando anche gli stadi dei master series degradati, come Amburgo etc. renderebbe la Coppa Davis molto spettacolare inserendola come componente fisso del tour dei big assieme ai majors ed il masters di fine anno… naturalmente ;) ad eliminazioen diretta con 16 giocatori e tutto besto of five sets

proprio qualche giorno fa ho letto un frase di Rino Tommasi che defini la “Grand Slam Cup” di Monaco del 93 o 94 il torneo dell’anno con tutte e due le semifinali e la finale giocata al quinto set, secondo Tommasi il torneo era migliore degli slam di quell’anno… e ovviamente la “grand slam cup” si giocava best of five ad eliminazione diretta con 16 giocatori… toh delirio totale questo post ha chiaramente oltrepassato i limiti del sistema blog, mi sa che mi tocca trovarmi un ghost writer e scrivere un libro, dai mi scuso con chi si è letto tutta questa faccenda … aggiungetevi al gruppo di quelli che non mi leggono più, e sinceramente e anche un po’ colpa volstra visto che ho avvertito che il tutto era per Karlovic80 ;)

una cosa che non capisco comunque e questo continuo parlare di regional tour da parte di Jon Wertheim, ma che diavolo sta dicendo, fino a poco fa erano tutti world series qui e world series la con hockey su ghiaccio, Nascar e baseball e balle varie e mo vuole i regional tour, ma che si facciano una bella world series di wrestling con le squadre “nazionali” di oklahoma, nebraska, arizona e puortorico etc. e che non romapano le scatole sti merigani tztztz

per altro dalle parole di Di Palermo, il quale avendo lavorato per l’ATP le cose deve saperle, il tutto più che dal ATP dipende dal buon senso dei direttori di torneo, ci vorrebbe un personaggio capace di connetterli e costruire ponti tra i vari Tiriac etc. evidentemente all’interno dell’ATP un personaggio del genere non c’è, probabilmente dovrebbe essere un direttore di torneo, forse uno tipo Pasarlell che se non sbaglio dirige il torneo di Indian Wells

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Di: Archipedro http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94348 Archipedro Mon, 05 Jan 2009 14:23:07 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94348 Molto interessante questo articolo, ed utile per chi ha un bambino che inizia a praticare il tennis e vuole guardare lontano. Anch'io punterei sul gioco veloce, ed in tale senso faccio prevalentemente allenare il piccolo da ambidestro, con due racchette contemporaneamente o con una che cambia di mano. Più difficile l'esperimento nella fase a rete, ma sempre utile. Credo anche che saper servire con entrambe le braccia sarà strategico. Ma soprattutto credo nella preparazione atletica diversificata, affinché la duttilità dell'apparato scheletro-motorio sia tale da consentire all'atleta il passaggio non traumatico da una superficie all'altra. Si noti che anche in altri sport (es. pallavolo) abbiamo sperimentato per decenni lo stress da superifici eterogenee (parquet, linoleum, sabbia...) senza essere in grado di studiare a fondo gli adattamenti del fisico a tali fattori: e nell'atletica gli "sportflex" d'ultima generazione stanno causando non pochi problemi (...). p.s. Quando dico che non occorre giocare sui campi in terra rossa a pagamento se trovi un buon campo in cemento fuori dalle scatole, e ti procuri una bella rete, non lo faccio solo per soldi. Anzi, non lo faccio affatto per soldi (...). Perché passare dal cemento alla terra rossa sarà di gran lunga più semplice, e naturale, che tentare il percorso inverso... Molto interessante questo articolo, ed utile per chi ha un bambino che inizia a praticare il tennis e vuole guardare lontano. Anch’io punterei sul gioco veloce, ed in tale senso faccio prevalentemente allenare il piccolo da ambidestro, con due racchette contemporaneamente o con una che cambia di mano. Più difficile l’esperimento nella fase a rete, ma sempre utile. Credo anche che saper servire con entrambe le braccia sarà strategico. Ma soprattutto credo nella preparazione atletica diversificata, affinché la duttilità dell’apparato scheletro-motorio sia tale da consentire all’atleta il passaggio non traumatico da una superficie all’altra.
Si noti che anche in altri sport (es. pallavolo) abbiamo sperimentato per decenni lo stress da superifici eterogenee (parquet, linoleum, sabbia…) senza essere in grado di studiare a fondo gli adattamenti del fisico a tali fattori: e nell’atletica gli “sportflex” d’ultima generazione stanno causando non pochi problemi (…).
p.s. Quando dico che non occorre giocare sui campi in terra rossa a pagamento se trovi un buon campo in cemento fuori dalle scatole, e ti procuri una bella rete, non lo faccio solo per soldi. Anzi, non lo faccio affatto per soldi (…). Perché passare dal cemento alla terra rossa sarà di gran lunga più semplice, e naturale, che tentare il percorso inverso…

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Di: TCC'75 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94332 TCC'75 Mon, 05 Jan 2009 10:11:51 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94332 A me sorprende sinceramente vedere che ancora il 33% dei tornei maschili siano in terra. Questo è principalemte quello che penalizza noi italiani. Se non ci fossero delle autentiche stagioni parallele sul rosso con una classifica che, secondo il mio modesto parere, dovrebbe essere anche essa parallela (tipo: coppa di specialità dello sci, categorie di peso nel pugilato o nel judo, stile nel nuoto, attrezzi nella ginnastica, ecc.) forse saremmo già riusciti a creare quel famoso top 10 che aspettiamo da 1 milione di anni. Se c'è gente che preferisce fare i challenger in terra a Cuneo o Trani (con tutto il rispetto dovuto alle manifestazioni ed ai circoli) quando il circuito americano sul cemento ti da più punti, più soldi e visibilità, allora è giusto che i risultati non vengano... Non dico che Volandri, Starace o Gaudenzi non abbiano la stessa dignità tennistica di altri, c'è solo un problema di classica 'generale'. Dopotutto non è insolito che ai terraioli sia dia una testa di serie diversa a Wilmbledon, rispetto a quella che gli assegna il computer. Vedi Muster, Moya, Bruguera, per non parlare di Kuerten che neanche ci andava sui prati. A me sorprende sinceramente vedere che ancora il 33% dei tornei maschili siano in terra. Questo è principalemte quello che penalizza noi italiani.
Se non ci fossero delle autentiche stagioni parallele sul rosso con una classifica che, secondo il mio modesto parere, dovrebbe essere anche essa parallela (tipo: coppa di specialità dello sci, categorie di peso nel pugilato o nel judo, stile nel nuoto, attrezzi nella ginnastica, ecc.) forse saremmo già riusciti a creare quel famoso top 10 che aspettiamo da 1 milione di anni. Se c’è gente che preferisce fare i challenger in terra a Cuneo o Trani (con tutto il rispetto dovuto alle manifestazioni ed ai circoli) quando il circuito americano sul cemento ti da più punti, più soldi e visibilità, allora è giusto che i risultati non vengano…

Non dico che Volandri, Starace o Gaudenzi non abbiano la stessa dignità tennistica di altri, c’è solo un problema di classica ‘generale’. Dopotutto non è insolito che ai terraioli sia dia una testa di serie diversa a Wilmbledon, rispetto a quella che gli assegna il computer. Vedi Muster, Moya, Bruguera, per non parlare di Kuerten che neanche ci andava sui prati.

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Di: laura http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94256 laura Sun, 04 Jan 2009 16:28:45 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94256 per chi afferma che il tennis su cemeto è solo bumbum bum e noioso :vi invto a commentare come noiosa e come" sport falso" la partita di ieri tra Nadal e Murray. Per me è stato un tennis spettacolare con soluzioni molto varie e senz 'altro il serve andvolley è possibile eseguirlo con maggior successo sul cemento che sulla terra battuta dove i giocatori hanno maggior tempo sulla palla ed i passanti sono piùi incisivi.Questa è la mia opinione per quanto riguarda lo sport agonistico che non perde assolutamente fascino giocato sul veloce anzi.....è un gioco inevitabilmente più di vincenti che di scambi interminabilida fondo! Aggiungo che ancora una volta noi italiani ci dimostriamo allergici ai cambiamenti Non dico che per tutti debba essere così ma almeno per i giovani che saranno gli atleti di domani deve valere la regola che più si prova più si cambia maggiore sarà l'esperienza ed il bagaglio tecnico. per chi afferma che il tennis su cemeto è solo bumbum bum e noioso :vi invto a commentare come noiosa e come” sport falso” la partita di ieri tra Nadal e Murray. Per me è stato un tennis spettacolare con soluzioni molto varie e senz ‘altro il serve andvolley è possibile eseguirlo con maggior successo sul cemento che sulla terra battuta dove i giocatori hanno maggior tempo sulla palla ed i passanti sono piùi incisivi.Questa è la mia opinione per quanto riguarda lo sport agonistico che non perde assolutamente fascino giocato sul veloce anzi…..è un gioco inevitabilmente più di vincenti che di scambi interminabilida fondo! Aggiungo che ancora una volta noi italiani ci dimostriamo allergici ai cambiamenti Non dico che per tutti debba essere così ma almeno per i giovani che saranno gli atleti di domani deve valere la regola che più si prova più si cambia maggiore sarà l’esperienza ed il bagaglio tecnico.

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94216 Avec Double Cordage Sat, 03 Jan 2009 21:53:37 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94216 @Karlovic 80 molto interessante il tuo scambio con Giorgio Di Palermo, persona molto divertente tra l'altro, anzi se la volta scorsa ho capito bene, adesso dovrebbe lavorare per gli internazionali d'Italia, il che mi pare una cosa positiva e potrebbe sicuramente aiutare il torneo a crescere @Voortrekker Boer beh mi sembra abbastanza sensata la tua analisi, purtroppo non ho le competenze tecniche per confermarla, ma come ragionamento logico non fa una grinza quello che dici. D'altronde dove dovrebbero avere imparato i nostri maestri come ci si muove e gioca sul duro se non ci hanno mai giocato? Ad ogni modo queste sono cose del passato che inevitabilmente subiremo nel presente dei prossimi 5-10 anni, ma prima ci si da una mossa e si inizia a costruire campi in cemento / Greenset prima si potrà sperare di vedere un cambiamento nel futuro... prima o poi i nostri maestri impareranno come funziona la cosa, se non lo impareranno da soli bisognerà importare maestri da Argentina, Spagna e USA per cambiare questa cosa io non ho mai avuto problemi con le ginocchia, certo gioco solo a livello ricreativo ma sono nato sul cemento e greeenset e in tutta la vita avrò giocato si e non 10 volte sulla terra battuta, forse anche meno l'unica volta che il ginocchio destro si è fatto sentire è stato quando anni fa ho provato a modificare il servizio facendo quasi un ora al giorno di servizi ininterrottamente per giorni e giorni, beh dopo due settimane ho pensato che fosse meglio fare una bella pausa e ho mollato tutto per qualche mese, ma è una cosa normale perché avevo chiaramente esagerato ...sono cose che succedono e mi è successo anche con lo skateboard ollando a ripetizione etc. a una certa età bisogna accontentarsi dei mezzi tecnici acquisiti in adolescenza e sinceramente il correre e frenare sul cemento non mi ha mai creato problemi, probabilmente è anche una questione di condizione fisica e peso, oltre che di footwork, per questo i campi in cemento oltre una certa età se si ha la pancia non vanno più bene, ma per quel ceh servono i campi pubblici questo è un bene cosi i pensionati rimangono sulla terra rossa dei mattoni tritati nei loro circoli, e i ragazzini sul cemento gratuito dei campi pubblici ...e tutti vissero felici e contenti @Karlovic 80
molto interessante il tuo scambio con Giorgio Di Palermo, persona molto divertente tra l’altro, anzi se la volta scorsa ho capito bene, adesso dovrebbe lavorare per gli internazionali d’Italia, il che mi pare una cosa positiva e potrebbe sicuramente aiutare il torneo a crescere

@Voortrekker Boer
beh mi sembra abbastanza sensata la tua analisi, purtroppo non ho le competenze tecniche per confermarla, ma come ragionamento logico non fa una grinza quello che dici. D’altronde dove dovrebbero avere imparato i nostri maestri come ci si muove e gioca sul duro se non ci hanno mai giocato?

Ad ogni modo queste sono cose del passato che inevitabilmente subiremo nel presente dei prossimi 5-10 anni, ma prima ci si da una mossa e si inizia a costruire campi in cemento / Greenset prima si potrà sperare di vedere un cambiamento nel futuro… prima o poi i nostri maestri impareranno come funziona la cosa, se non lo impareranno da soli bisognerà importare maestri da Argentina, Spagna e USA per cambiare questa cosa

io non ho mai avuto problemi con le ginocchia, certo gioco solo a livello ricreativo ma sono nato sul cemento e greeenset e in tutta la vita avrò giocato si e non 10 volte sulla terra battuta, forse anche meno

l’unica volta che il ginocchio destro si è fatto sentire è stato quando anni fa ho provato a modificare il servizio facendo quasi un ora al giorno di servizi ininterrottamente per giorni e giorni, beh dopo due settimane ho pensato che fosse meglio fare una bella pausa e ho mollato tutto per qualche mese, ma è una cosa normale perché avevo chiaramente esagerato …sono cose che succedono e mi è successo anche con lo skateboard ollando a ripetizione etc. a una certa età bisogna accontentarsi dei mezzi tecnici acquisiti in adolescenza e sinceramente il correre e frenare sul cemento non mi ha mai creato problemi, probabilmente è anche una questione di condizione fisica e peso, oltre che di footwork, per questo i campi in cemento oltre una certa età se si ha la pancia non vanno più bene, ma per quel ceh servono i campi pubblici questo è un bene cosi i pensionati rimangono sulla terra rossa dei mattoni tritati nei loro circoli, e i ragazzini sul cemento gratuito dei campi pubblici …e tutti vissero felici e contenti

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Di: smashmatt http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94191 smashmatt Sat, 03 Jan 2009 14:26:28 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94191 Vedo che dall'articolo e dai commenti emerge che la causa del campione che manca da più di 30 anni risiede sul fatto che gli italiani non sanno giocare sul veloce. La causa è ben altro, innanzitutto ci sono italiani che se la cavano molto bene sul veloce (Bolelli Sanguinetti Bracciali ecc...), ma il vero problema è l'educazione motoria che nel nostro paese è inesistente. Sino a quando non ci sara una vera cultura dell'educazione fisica a scuola e sino a quando i migliori ragazzi italiani giocano il circuito juniores fino a 18 anni, non si andra da nessuna parte. Abbiamo primeggiato negli anni in cui contava solo la classe, oggi non è piu cosi, la classe influisce al 20% del randimento il resto è testa e tenuta fisica. Vedo che dall’articolo e dai commenti emerge che la causa del campione che manca da più di 30 anni risiede sul fatto che gli italiani non sanno giocare sul veloce.
La causa è ben altro, innanzitutto ci sono italiani che se la cavano molto bene sul veloce (Bolelli Sanguinetti Bracciali ecc…), ma il vero problema è l’educazione motoria che nel nostro paese è inesistente. Sino a quando non ci sara una vera cultura dell’educazione fisica a scuola e sino a quando i migliori ragazzi italiani giocano il circuito juniores fino a 18 anni, non si andra da nessuna parte. Abbiamo primeggiato negli anni in cui contava solo la classe, oggi non è piu cosi, la classe influisce al 20% del randimento il resto è testa e tenuta fisica.

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Di: Voortrekker Boer http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94189 Voortrekker Boer Sat, 03 Jan 2009 13:27:22 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94189 ADC cogli nel segno, ma oltre ai campi pubblici ciò che realmente manca in Italia è la CULTURA dei campi duri o veloci in generale. I nostri maestri su questi campi non sanno che pesci pigliare, e ti credo che poi dicono che fa male giocare sul cemento, non ne sono capaci: nè di giocarci nè tantomeno di insegnare. E' qui che siamo rimasti indietro anni luce: un maestro spagnolo,francese e inglese di norma SA come spiegare ad un allievo come giocare sulle superfici dure, cosa che l'italiano non è in grado di fare. Ad Angouleme in Francia ho visto giocare un sedicenne italiano contro un quattordicenne francese sul duro, l'italiano pur dotato di una tecnica particolarmente efficace si trovava in balìa del francese che gli era inferiore per fisico e tecnica, e puntualmente ha perso. Quindi ciò che manca è la CULTURA senza di questa saremo sempre soltanto un popolo di poeti,santi, navigatori e terraioli... ADC cogli nel segno, ma oltre ai campi pubblici ciò che realmente manca in Italia è la CULTURA dei campi duri o veloci in generale. I nostri maestri su questi campi non sanno che pesci pigliare, e ti credo che poi dicono che fa male giocare sul cemento, non ne sono capaci: nè di giocarci nè tantomeno di insegnare. E’ qui che siamo rimasti indietro anni luce: un maestro spagnolo,francese e inglese di norma SA come spiegare ad un allievo come giocare sulle superfici dure, cosa che l’italiano non è in grado di fare. Ad Angouleme in Francia ho visto giocare un sedicenne italiano contro un quattordicenne francese sul duro, l’italiano pur dotato di una tecnica particolarmente efficace si trovava in balìa del francese che gli era inferiore per fisico e tecnica, e puntualmente ha perso.

Quindi ciò che manca è la CULTURA senza di questa saremo sempre soltanto un popolo di poeti,santi, navigatori e terraioli…

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94188 Avec Double Cordage Sat, 03 Jan 2009 12:38:58 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comment-94188 analisi perfetta di wik come al solito, con la storia delle parrocchie etc. hai centrato il bersaglio in pieno! Ad ogni modo non sono gli adulti che vanno ai circoli che bisogna attirare ai campi pubblici in cemento, anzi quelli va bene se rimangono dove sono e siamo sinceri non c'è alcun dubbio che rimarranno al circolo con la terra battuta, mai e poi mai andrebbero giocare sul cemento senza una doccia e una club house, nemmeno gratis. Invece il pubblico dei campi pubblici devono essere i ragazzini e i genitori appassionati che vogliono far provare il tennis al figlioletto delle elementari, poi se al piccolo il tennis gli piace ed è bravo lo portano all'associzione sportiva, all'accademia o se vogliono anche al circolo i campi pubblici non devono essere sovraffollati, anzi è meglio se è facile trovare un campo libero o almeno una parete per palleggiare, ripeto il senso dei campi pubblici non è il "tennis versione discount" per la massa di calciofili, servono solo per far fare i primi passi ai ragazzi e sono essenziali per sfruttare lo slancio di un campione che va in TV, se da noi ai tempi di Panatta avevamo un buon numero di campi pubblici adesso la situazione sarebbe completamente diversa, la stessa cosa è successa in Germania ai tempi del boom di Boris Becker hanno ficcato tutti nei circoli e si sono fatti un sacco di soldi, ma poi passata la sbornia da grande slam, i vari Goellner, Kiefer e Haas sono subito stato snobbati e i circoli si sono svuotati dei ragazzini perché troppo cari per i giovani, se invece si fossero costruiti dei campi pubblici come negli altri paesi gli addetti ai lavori i talenti potevano andare a scovarli li, ma ormai il treno è passato anche per la Germania e probabilmente farà la fine dell'Italia anzi loro il master series lo hanno già perso I campi pubblici in cemento bisogna costruirli, altro che! altrimenti se per un colpo di fortuna tra 5 o 6 anni ci arriva un top ten con un minimo di carisma (e al momento non è una speranza completamente fantascientifica) scoppia il boom e poi appena passato il campione muore di nuovo tutto, invece se in quegli anni abbiamo i campi pubblici il tennis può veramente prendere piede in Italia. Ma bisogna costruirli prima i campi pubblici, cio'é adesso perché al momento del boom nessuno ci pensa a costruire campi gratuiti con i circoli pieni, bisogna farlo prima dal mio punto di vista, e visto che dalla FIT non si muove nulla, lo si potrebbe fare anche in privato con la politica di piccoli passi, organizzando una specie di colletta tra gli appassionati, e ogni anno con i soldi raccolti si costruiscono un paio di campi prima in periferia e poi anche in campagna e in montagna. Se qualche avvocato o imprenditore con i soldi vuole sbizzarrirsi e metterci dei soldi veri, gli si può anche mettere la targhetta... con un po' di impegno a livello locale e "grass roots" non penso che sia una cosa impossibile andando piano piano, magari partendo con dei semplici campetti minitennis con una parete palleggio nei parchi pubblici già esistenti, tanto abbiamo minimo 5 anni di tempo prima che il primo potenziale campione possa combinare qualcosa, inutile stare a dire i nomi che tanto sono i soliti 4 o 5 che tutti sappiamo come primo passo ci si potrebbe prefiggere la meta di costruire un solo campo concentrandosi solo su di esso, nella periferia di una cittadina fuori Roma o Milano, ma non troppo distante di modo che sia raggiungibile anche con i mezzi pubblici della grande città, una volta costruito questo primo campo che in un anno dovrebbe essere possibile poi da cose nasce cosa certo se si riuscisse a coinvolgere l'ATP con il suo circo mediatico che dovrebbe essere automaticamente interessato ad un azione simile sarebbe ottimo, ma non è una cosa indispensabile si può partire anche senza ATP per fare partire un azione privata del genere bastano 3 o 4 persone con molta pazienza, i contatti giusti a livello comunale e qualche soldo da spendere a fondo perduto per la propria passione, insomma io sarei a disposizione, e tra voi c'è qualcuno che ha voglia di metterci qualche soldo e parlare con il comune? Intanto si potrebbe fare il primo passo individuando il posto dove costruire il primo campo... tutto senza spendere un soldo, servono solo tempo, idee e parole, poi se si riesce a formare il gruppo con la massa critica ci si può attivare sul serio, io penso che con un centinaio di persone che non siano proprio disoccupati la somma necessaria per il primo campo la si riesce ad organizzare analisi perfetta di wik come al solito, con la storia delle parrocchie etc. hai centrato il bersaglio in pieno! Ad ogni modo non sono gli adulti che vanno ai circoli che bisogna attirare ai campi pubblici in cemento, anzi quelli va bene se rimangono dove sono e siamo sinceri non c’è alcun dubbio che rimarranno al circolo con la terra battuta, mai e poi mai andrebbero giocare sul cemento senza una doccia e una club house, nemmeno gratis.

Invece il pubblico dei campi pubblici devono essere i ragazzini e i genitori appassionati che vogliono far provare il tennis al figlioletto delle elementari, poi se al piccolo il tennis gli piace ed è bravo lo portano all’associzione sportiva, all’accademia o se vogliono anche al circolo
i campi pubblici non devono essere sovraffollati, anzi è meglio se è facile trovare un campo libero o almeno una parete per palleggiare, ripeto il senso dei campi pubblici non è il “tennis versione discount” per la massa di calciofili, servono solo per far fare i primi passi ai ragazzi

e sono essenziali per sfruttare lo slancio di un campione che va in TV, se da noi ai tempi di Panatta avevamo un buon numero di campi pubblici adesso la situazione sarebbe completamente diversa, la stessa cosa è successa in Germania ai tempi del boom di Boris Becker hanno ficcato tutti nei circoli e si sono fatti un sacco di soldi, ma poi passata la sbornia da grande slam, i vari Goellner, Kiefer e Haas sono subito stato snobbati e i circoli si sono svuotati dei ragazzini perché troppo cari per i giovani, se invece si fossero costruiti dei campi pubblici come negli altri paesi gli addetti ai lavori i talenti potevano andare a scovarli li, ma ormai il treno è passato anche per la Germania e probabilmente farà la fine dell’Italia anzi loro il master series lo hanno già perso

I campi pubblici in cemento bisogna costruirli, altro che! altrimenti se per un colpo di fortuna tra 5 o 6 anni ci arriva un top ten con un minimo di carisma (e al momento non è una speranza completamente fantascientifica) scoppia il boom e poi appena passato il campione muore di nuovo tutto, invece se in quegli anni abbiamo i campi pubblici il tennis può veramente prendere piede in Italia. Ma bisogna costruirli prima i campi pubblici, cio’é adesso perché al momento del boom nessuno ci pensa a costruire campi gratuiti con i circoli pieni, bisogna farlo prima

dal mio punto di vista, e visto che dalla FIT non si muove nulla, lo si potrebbe fare anche in privato con la politica di piccoli passi, organizzando una specie di colletta tra gli appassionati, e ogni anno con i soldi raccolti si costruiscono un paio di campi prima in periferia e poi anche in campagna e in montagna. Se qualche avvocato o imprenditore con i soldi vuole sbizzarrirsi e metterci dei soldi veri, gli si può anche mettere la targhetta… con un po’ di impegno a livello locale e “grass roots” non penso che sia una cosa impossibile andando piano piano, magari partendo con dei semplici campetti minitennis con una parete palleggio nei parchi pubblici già esistenti, tanto abbiamo minimo 5 anni di tempo prima che il primo potenziale campione possa combinare qualcosa, inutile stare a dire i nomi che tanto sono i soliti 4 o 5 che tutti sappiamo

come primo passo ci si potrebbe prefiggere la meta di costruire un solo campo concentrandosi solo su di esso, nella periferia di una cittadina fuori Roma o Milano, ma non troppo distante di modo che sia raggiungibile anche con i mezzi pubblici della grande città, una volta costruito questo primo campo che in un anno dovrebbe essere possibile poi da cose nasce cosa

certo se si riuscisse a coinvolgere l’ATP con il suo circo mediatico che dovrebbe essere automaticamente interessato ad un azione simile sarebbe ottimo, ma non è una cosa indispensabile si può partire anche senza ATP

per fare partire un azione privata del genere bastano 3 o 4 persone con molta pazienza, i contatti giusti a livello comunale e qualche soldo da spendere a fondo perduto per la propria passione, insomma io sarei a disposizione, e tra voi c’è qualcuno che ha voglia di metterci qualche soldo e parlare con il comune?

Intanto si potrebbe fare il primo passo individuando il posto dove costruire il primo campo… tutto senza spendere un soldo, servono solo tempo, idee e parole, poi se si riesce a formare il gruppo con la massa critica ci si può attivare sul serio, io penso che con un centinaio di persone che non siano proprio disoccupati la somma necessaria per il primo campo la si riesce ad organizzare

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