Super Hingis a Tokyo: strane alchimie
Come la Farina a Strasburgo
E Taroczy a Hilversum
Black widow e…Stepanek tocca ferro

 
5 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

N.B. A volte sono incerto se sia meglio inserire un nuovo argomento o darvi più tempo per sviluppare un tema come quello precedente a questo, più forte Sampras o Federer, che meriterebbe più commenti di quelli pervenuti, pur eccellenti. Quando un tema esce dalla prima pag. pochi vanno a vedere le precedenti. Però se non si aggiornano le pagine molti se ne vanno…Che fare, che suggerite? Segnalo qui a fianco, in pagine, l’aggiornamento delle classifiche Wta (e prox Atp) realizzato dal benemerito Gianluca Comuniello.
di Ubaldo Scanagatta
TOKYO _ Questione di feeling, di atmosfera, di magia. Succede che in certi tornei per ragioni quasi misteriose certi giocatori si trasformino. E giochino come in Paradiso. Succede ogni anno a Martina Hingis a Tokyo, nemmeno avesse gli occhi a mandorla, anziché quel sorrisetto fra il beffardo e il malizioso.
Ok, la nuova n.1 Wta Maria Sharapova, bua a un tendine, si era ritirata in semifinale. L’incredula Serenona festeggiava il primo Slam australe mai vinto da una tennista (s)piazzata a n.81, le matrioske russe erano incappate in una settimana no…
Però l’ex enfant-prodige Martina Hingis tornata al vecchio amore (il tennis) dopo quasi 3 anni vissuti da pensionata-baby, a Tokyo ha indossato ancora volta, lei così piccolina, i panni della SuperWoman
Martina, 25 anni e n.6 Wta (ma ex n.1 per 209 settimane), ha rivinto domenica per la quinta volta, dominando la stupenda serba di 183 cm. Ana Ivanovic 6-4,6-2 in finale (e prima in “semi” Elena Dementieva), un torneo per lei davvero magico. Vittoriosa nel 1997, 1999, 2000, 2002 e 2007, finalista in altre tre occasioni, 1998, 2001 e 2006. Nel triennio 2003-2005 non ci aveva giocato. O finale o niente, insomma (salvo che nel ’96, ma aveva 15 anni e mezzo).
Fra un giocatore e un torneo, una città, un pubblico, si innestano talvolta misteriose correnti, strane alchimie. Altrimenti perché Silvia Farina, che ha vinto 3 tornei in tutto, quei tre li ha vinti a Strasburgo? Un caso, il suo, quasi più eclatante delle 9 vittorie della Graf a Berlino, delle 12 della Navratilova a Chicago. Loro vincevano molto dappertutto. La Navratilova anche 11 a Eastbourne, 9 a Wimbledon…ma sull’erba si capisce. Sampras 7 volte in Church Road allora? Ma l’ungherese Taroczy che vinse 6 volte a Hilversum? Un exploit più sorprendente di quello di Vilas 7 volte vittorioso nella sua Buenos Aires, di Lendl 6 volte campione in Canada, di Agassi 6 volte re a Miami.
“Tokyo è proprio la mia seconda casa!” civetta lei strizzando l’occhiolino al suo sponsor Yonex che potrebbe farle un regalo, un contratto prolungato, ancor più ricco dell’anello di fidanzamento con diamanti recentemente ricevuto dal collega (e amico d’infanzia) dai labbroni alla Belmondo, Radek Stepanek. Il quale, detto tra noi, non sta tanto tranquillo. Martina si è fatta la fama di “black widow”, la vedova nera del tennis. Tutti gli atleti con cui Martina ha avuto un flirt, Justin Gimelstob, Julian Alonso, Magnus Norman, il calciatore Sol Campbell, il golfista Sergio Garcia, o si sono fatti male o sono precipitati in classifica e hanno smesso di competere. Nel darle l’anello d’oro pare che Stepanek abbia toccato anche ferro.

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6 Commenti a “Super Hingis a Tokyo: strane alchimie
Come la Farina a Strasburgo
E Taroczy a Hilversum
Black widow e…Stepanek tocca ferro”

  1. ivan77 scrive:

    caro ubaldo..stavo per giocare 10 euro sulla hingis vincente a tokio a inizio torneo,memore di questi numeri di martina nel torneo giapponese..poi ho pensato:per la legge dei grandi numeri non puo’ essere che vinca ne’ che vada in finale stavolta..e invece..ok,la quota non era alta..ma qualcosa portavo a casa..aggiungerei alle tue statistiche kafelnikov che a mosca ha vinto dal 1997 al 2001 e finale nel 1996..come dire profeta in patria.. a proposito di kafelnikov,leggevo che ha vinto 26 tornei,pensavo meno..che ne pensi del nuovo professionista del poker?in un confronto tra lui e il suo successore safin chi preferisci?head to head 2-2!so che non c’entra molto,pero’ mi piaceva sapere la tua opinione al riguardo..

  2. noah83 scrive:

    Ancic ad Hertongenbosch, Gasquet a Nottingham, Popp a Wimbledon, Moya e Volandri ad Umago, Farina a Strasburgo, Kiefer ad halle, e di esempi se ne potrebbero fare ancora tanti.
    Mi sono spesso chiesto anche io sul perchè di questo “ripetersi” di risultati e giuro, non sono mai riuscito a trovare una spiegazione del tutto soddisfacente.
    Non credo che bastino i campi e le palle con le quali un tennista possa essersi trovato maggiormente bene, o che si sia trovato particolarmente a suo agio con il cibo, con l’organizzazione del torneo…. forse avviene per via di sensazioni positive, ricordi piacevoli, serenità interiori dovute magari a un bel ricordo lasciato il precedente anno.
    quando faccio un pronostico, una scommessa, vado sempre a vedere nella scheda dei tennisti, come si sono comportati in quel determinato torneo negli anni precedenti e spesso mi sono imbattuto in casi simili a quelli elencati sopra, che poi fortunatamente mi hanno portato ad azzeccare il prono e vincere la scommessa
    sarebbe interessante, Ubaldo, sentire il parere di uno psicologo sportivo in merito a questo argomento….son sicuro che una ragione più o meno razionale, ce la potrà forse raccontare.
    saluti
    noah

  3. angelica scrive:

    Radek Stepanek con labbroni alla Belmondo?!?!
    No Ubaldo, no! Ti prego !

  4. marcos scrive:

    sei stato generoso, ubaldo: cronache dirette raccontano che radek, dandole l’anello, non trovando ferro, s’è clamorosamente sfiorato le pubenda.

    consiglio di continuare a mettere sempre carne nuova al fuoco: quando l’uomo sente di dover approfondire, torna sul suo cammino, a prescindere dall’emozione delle seducenti novità!

    è bene, però, che si moltiplichino le presenze in questo blog…non per se stesso, ma per chi vi partecipa.

    non hai mai inserito argomenti per allodole, e questo mi consiglia di frequentarti con una certa costanza, ma la pluralità degli argomenti trattati incuriosisce gli interessi più diversi: così ci si arricchisce.

    tieni conto che, dopo la straordinaria abbuffata degli ausopen, qualcuno s’è allontanato per respirare e riprendere il fuso italico!

    non avere dubbi: questo blog è, nella sua specificità, straordinario!

    marcos

  5. Giovanni Di Natale scrive:

    Difficile dare una risposta “certa”. Ma non trascurerei l’aspetto dell’allenamento. La stagione si pianifica mesi prima e non è escluso che molti tennisti decidano di essere al “top” della forma proprio in determinati tornei, vuoi perchè hanno punti da difendere, vuoi perchè sono tornei di “lancio” della stagione sulla superficie preferita…

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Giovanni, io non credo che Silvia Farina preparasse Strasburgo, o che Taroczy sognasse di vincere Hilversum.
    Angelica scusa: effettivamente il bel Jean Paul aveva un altro fascino e Stepanek invece è proprio bruttino. Ma in quelle labbra che ci ha messo? Botulino? E tu mi perdoni? Perchè non mi fai una graduatoria estetica dei top-ten maschi? Ne ho viste mille sulle donne, ma sugli uomini no.
    Ivan 77…sapessi quante volte io stavo per giocare! Grazie per avermi rnfrescato i dati su Kafelnikov. Su come giochi a poker non so quasi niente, penso però meglio di Sampras (solo al tavolo verde eh…). Fra il “principe” e Safin… il tennis di Kafelnikov era più elegante e meno possente, però Kafelnikov pur talentuoso non mi dava mai l’impressione di poter battere il miglior Sampras o il miglior Agassi, mentre Safin in gran forma riesce a far paura perfino a federer. Quindi forse il miglior Safin (che peraltro si vede ogni morte di papa) ha un potenziale forse superiore a Safin, almeno ai miei occhi…sebbene il suo tennis sia probabilmente più prevedibile. Grazie ancora a Marcos per i complimenti alla specificità di questo blog. Quello è l’obiettivo, ma siamo ancora agli inizi. Nei prossimi giorni vedrete una mia intervista a Renzo Furlan sui giovani italiani più promettenti….

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