Tennis e tv: c’era una volta
Addio approfondimento
Tutto Sydney su Eurosport

 
7 Gennaio 2007 Articolo di Riccardo Bisti
Author mug

Ospite di Tribuna d’Onore questa volta un giovane collega che ha esordito sul Corriere dello Sport in occasione dell’ultima finale di Coppa Davis. Tribuna d’onore intende essere sempre più anche…Tribuna aperta
N.B. Perchè i caratteri siano diventati giganteschi e i titoli ora girino davvero non so, me lo farò spiegare domani

di Riccardo Bisti
Qualche giorno fa l’emittente francese Sport+ ha mandato in onda un programma speciale sulla stagione tennistica 2006. Niente di trascendentale, per carità, ma un prodotto ben confezionato e dalla gradevole fruizione.
I due conduttori sedevano su una panchina nella mitica Piazza dei Moschettieri del Roland Garros e, discutendo sui titoli de “L’Equipe” dedicati al tennis, lanciavano i servizi del programma.
La copertina è stata dedicata, ovviamente, ad Amelie Mauresmo, eroina del tennis transalpino 2006. Poi, con un sapiente alternarsi tra interviste e immagini di gioco, il programma è filato via piacevole, affrontando tutti i momenti chiave della stagione appena trascorsa: il dominio di Federer, i trionfi rossi di Nadal, i volti nuovi del circuito, gli exploit dei tennisti francesi nel maschile, e una parte finale dedicata alle competizioni a squadre, corredata da un intervista a Georges Goven, capitano del team francese di Fed Cup.
Nel vedere questo programma è scattato inevitabile il paragone con la TV italiana, che da qualche tempo rifiuta qualsiasi tipo di approfondimento a sfondo tennistico. Eppure non eravamo messi così male: per molti anni, su Tele+2 andava in onda (peraltro in chiaro, quindi visibile a tutti) il “Grande Tennis” di Rino Tommasi, con mezzora di approfondimento più la messa in onda di “ATP Tour”, il magazine settimanale dell’associazione giocatori.
Al di là del dualismo “chiaro / criptato”, che pone problematiche di altro genere, va detto che fino a qualche tempo fa il tennis in Italia veniva trasmesso con qualità. Durante le prove dello Slam vi erano rubriche quotidiane con interviste ai protagonisti, curiosità, dietro le quinte…E un’attenzione quasi materna verso i giocatori italiani: laddove i match non venivano trasmessi, Tele+ prima e Sky poi andavano con la loro troupe a seguire i nostri eroi, e offrivano un prodotto di ottima qualità, per non parlare degli studioli approntati in tornei come Roma e Wimbledon.
Purtroppo negli ultimi anni la situazione è profondamente cambiata: contestualmente alla cessione ad Eurosport dei diritti di 3 prove dello Slam, il tennis marchiato Sky ha iniziato a perdere a colpi.
Se nel 2005 l’assenza degli Slam è stata in parte bilanciata dalla trasmissione di molti tornei ATP, nonchè da una copertura senza precedenti per Wimbledon e per il Foro Italico, nel 2006 Sky ha trasmesso, oltre a Wimbledon e ai Masters Series (Shanghai compreso), il solo torneo di Barcellona.
Ma anche nei tornei trasmessi si è avuta la sensazione di un peggioramento: nessun programma di approfondimento nemmeno al Foro Italico, torneo prodotto dalla stessa Sky.
E’ rimasto grossomodo uguale il dispiego di forze: telecronisti sul posto solo a Monte Carlo, Roma, Wimbledon e Bercy (ma, in questo caso, solo per semifinali e finale).
L’impressione è che la pay-tv italiana (che ha recentemente superato i 4 milioni di abbonati) non abbia più tanta voglia di investire nel nostro sport: e non consola la trasmissione (in differita) di eventi di secondo piano, come alcuni tornei challenger e il torneo dell’Avvenire.
E’ emblematico il caso del magazine dell’ATP, che ora si chiama “ATP Tennis”: non ha più una collocazione precisa in palinsesto, ed in alcune occasioni è andato in onda in lingua originale senza alcuna traduzione, come invece eravamo abituati sin dai tempi di Tele+.
Rammarica il fatto che Sky avrebbe uomini (telecronisti e commentatori di ottimo livello) e mezzi (3 canali interamente dedicati allo sport) per dare al tennis lo spazio che merita. Mezzi che, secondo alcune voci, mancherebbero a Sportitalia.
L’emittente del magnate tunisino Tarak Ben Ammar, nata 3 anni fa, era partita con buoni propositi, trasmettendo anche un’ interessante rubrica su un circuito di tornei challenger in Italia: poi il tennis è via via scomparso dal palinsesto, fino all’estremo di un 2007 che per ora non prevede la trasmissione di alcun torneo. Peccato perché i propositi sarebbero buoni: ad esempio, in occasione del Masters femminile di Madrid, Sportitalia si è occupata diffusamente dell’evento, proponendo un’interessante rubrica, sfruttando la presenza sul posto dei commentatori di Eurosport Jacopo Lo Monaco e Barbara Rossi.
Sarà pur vero, come dice Rino Tommasi, che l’appassionato di sport italiano è televisivamente messo bene rispetto alla media internazionale, ma intanto in Francia la finale di Coppa Davis l’hanno vista tutta in diretta (salvo un’inopinata interruzione di un paio d’ore per trasmettere la nostra serie A di calcio, tutto il mondo è paese), mentre RaiSportSatellite, che ha messo al microfono 3 commentatori diversi per i 3 giorni di gara, ha mandato in diretta solo il match finale, peraltro con una qualità audio imbarazzante. In attesa che qualche giornalista nostrano, seduto sui gradoni dello Stadio Pietrangeli, lanci un servizio sulle eroine di Fed Cup, noi diciamo che l’appassionato di tennis, almeno un po’, il diritto a lamentarsi ce l’ha. Che ne dite?

Intanto, ecco tutto il tennis in TV per la settimana che sta per iniziare. La parte del leone la fa il torneo WTA di Sydney, trasmesso da Eurosport. La nota lieta è che su Eurosport2 ci saranno delle dirette notturne senza commento, utili per abituare l’appassionato alle folli notti di Melbourne. Ecco, nel dettaglio, la programmazione di Eurosport.
martedì 9 gennaio 2007
02.00 (Eurosport2) Diretta 1/8 di finale
09.15 Differita 1/8 di finale
mercoledì 10 gennaio 2007
05.00 (Eurosport2) Diretta Quarti di finale
09.30 Differita Quarti di finale
15.00 Differita Quarti di finale
giovedì 11 gennaio 2007
03.00 (Eurosport2) Diretta semifinali
09.45 Differita semifinali
venerdì 12 gennaio 2007
12.00 Differita finale
15.45 Replica finale

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17 Commenti a “Tennis e tv: c’era una volta
Addio approfondimento
Tutto Sydney su Eurosport”

  1. marcos scrive:

    caro riccardo,
    malgrado un incremento di giovani minigiocatori stia interessando i campi di molti club in italia e benchè internet stia riuscendo a catalizzare l’interesse per il tennis, con la creazione di numerosi forum e blog di appassionati, la nostra passione rimane elitaria. ahimè.
    è una passione, la nostra, che non smuove milioni di viscerali sentimenti agìti da bieco campanilismo superficiale, che non muove milioni di tifosi, che per la propria sciarpa venderebbero la mamma, che non aiuta l’uomo trafelato a sopravvivere, grazie alla diretta domenicale.
    la nostra è una passione di nicchia, privilegio di una netta minoranza, se vuoi più colta ed avvertita, meno fanatica e violenta, parimenti disposta a sacrifici…ma minoranza.
    essere minoranza in questo caso significa allettare meno gli editori, che, per un’umana legge oscena, si buttano a piè pari dove si coglie il più facile guadagno e non dove si coglie la più bella qualità.
    ricordo ancora la finestrella televisiva della diretta di panatta contro dupre, mentre scorreva il tg1: pensarci adesso fa venire i brividi.
    sky ha capito di aver fatto il pieno con gli abbonamenti degli appassionati di tennis: come qualsiasi assicuratore, ora trascura i suoi vecchi clienti, cercando di vendere a più non posso polizze calcistiche che hanno spinto, per esempio, italia1 a trasmettere un anno di spazzatura sul cervia.
    viviamo in un mondo meraviglioso, ma governati da minuscoli, che preferiscono mantenerci ad uno stato poco più che brado, per non avere problemi culturali, politici e sociali, dispensandoci televisivamente quanto di peggio l’umanità è riuscita a produrre.
    io son già lieto che eurosport settimanalmente ci venga incontro per quanto può: tutto il resto… commenti e studi, analisi ed approfondimenti cerchiamo di costruirli per di qua: sia mai che un giorno si diventi maggioranza!

    con tutta la mia stima per gli assicuratori,

    ossequi,
    marcos

  2. Michele scrive:

    Sono pienamente d’accordo con quanto scritto da Riccardo: ricordo anch’io con nostalgia i tempi di Tele+ 2 in cui gli Slam vevivano seguiti seriamente e non come fa adesso Eurosport. Mi sono abbonato a Tele+ a fine 2002 ed ho potuto notare il progressivo diminuire dello spazio riservato al tennis che è sfociato con l’avvento di Sky.
    Ed io che mi ero illuso che per lo meno con la pay tv (pagando quindi un abbonamento) mi sarebbe stato possibile seguire ”come si deve” il ns sport preferito. Effettivamente con i canali a disposizione di Sky sport non si capisce come non possa almeno avere una rubrica settimanale di approfondimento (considerato anche i giornalisti a disposizione come il grande Rino Tommasi, Elena Pero…). Il modo di seguire gli Slam da parte di Eurosport mi lascia poi estremamente perplesso: è scandaloso secondo me lo spazio riservato al tennis femminile (presumo per gli accordi di Eurosport con la Wta) a scapito di fior di partite maschili. Per esempio Henin che sta vincendo 6-2 3-0 sul centrale preferita ad un Coria-Davydenko al Roland Garros di 2 anni fa….ma potrei fare molti altri esempi…

  3. anto scrive:

    Complimenti Marcos, il tuo intervento mi è piaciuto, hai colto nel segno. Roma boom, Montecarlo boom, tennis-internet boom, gazzetta sport meno zero, rai sat e rai in generale, lasciamo perdere………

  4. Ivan scrive:

    In generale il passaggio d aTele+ a Ski ha portato a uno scadimento dell’offerta. Certamente Tele+ doveva affrontare una fase pionieristica della pay tv e quindi impostava strategie improntate sulla qualità dell’offerta, mentre SKy vive di rendita e cerca di capire come muoversi all’interno di un mercato che con con la convergenza delle tecnologie e la futura crescita della web tv potrebbe condurla a una revisione dell’offerta, concentrandola su alcuni ambiti. Se valutiamo il cinema, ad esempio, non sarà mai sufficientemente rimpianto il sostegno di Tele + a molta produzione di qualità… ma questo è Rupert Murdoch che riesce a cavare soldi anche vendendo fichi secchi e infischiandosene di prospettive più alte.
    Il problema è che noi italiani stiamo “godendoci” da tempo il riassetto del mercato in chiave usa, senza nel frattempo aver goduto di alcuni baluardi pubblici che sono sopravvissuti in Francia ad esempio… la speranza è che il riassetto che forse arriverà con Gentiloni riesca a spartire in modo più equo mercato e risorse, tutelando anche il cittadino meno danaroso e magari anche alcune nicchie, ma finché la tv generalista pubblica verrà ancora valorizzata soprattutto come canale base per promuovere prodotti, per nicchie come il tennis c’è poco da sperare, nemmeno per la Davis o Roma.

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    su come si sta comportando Sky nei confronti dei propri abbonati lascio volentieri la parola a voi. Non vorrei, infatti, che essendo quasi completamente cessata la mia collaborazione _ il quasi lo lascio soltanto perchè tutte le volte Giovanni Bruno mi dice, Ma no, ma no, vedrai…ora ne parlo a Dallari _ si potesse pensare a miei commenti poco obiettivi. il pubblico di Sky siete voi, non io. siete voi, non io, che avete il diritto di fare i vostri commenti, di dire che cosa vi piace e che cosa non vi piace.
    posso solo dire che ricordo che su Tele+ il tennis è stato il primo grande traino, anche perchè il più grosso problema per una tv neonata e con i diritti tv quasi soltanto sugli sport americani , era coprire gli spazi e coprirli soprattutto nei giorni feriali. Perchè il weekend, bene o male, qualcosa c’era. Ma coprire ore e ore di palinsesto durante la settimana era arduo e costoso, se uno avesse dovuto comprare trenta eventi sportivi. invece il tennis era la panacea: i diritti costavano lo stesso che tu trasmettessi due ore oppure 8, per due gionri oppure per sei, e allora via con il tennis.
    Se ne faceva talmente tanto che allora _ dal momento che Rino Tommasi, il primo direttore, aveva assunto sì tutti i ragazzi oggi diventati “grandi”, ma riteneva che dovessero crescere e fossero nella stragrande maggioranza più adatti ad altre mansioni giornalistiche che non a fare i commentatori “Non li ho assunti come tali” diceva sottovalutando le logiche sindacal e le allenze interne che spesso nei giornali come nelle tv spesso diventano invece determinanti _ lo stesso Rino mi incoraggiò ad abbandonare il mio posto di giornalista fisso a Nazione e Resto del Carlino. Perchè se nei primi tempi con 30 o anche 50 telecronache l’anno potevo (molte per tornei che avrei seguito comunque per il giornale) conciliare il mio lavoro per il giornale e per la tv, quando diventarono più di 130 l’anno questo non fu più possibile, Dovevo scegliere e scelsi la tv. Mai immaginando che più tardi i nuovi responsabili si sarebbero infischiati degli impegni presi dai loro predecessori …nonostante lo stesso Rino li incalzasse a tenerne conto. Invano, a quanto pare.
    Non rimpiango, peraltro, di essermi trasformato in un collaboratore fisso ex art. 2. Chi sa di contrattualistica giornalistica sa che è comunque una figuira di dipendente a tempo indeterminato, senza obblighi redazionali, con un contratto che viene stipulato fuori dalla contrattazione collettiva, e dipende quindi dalla forza contrattuale del giornalista e dall’interesse che l’editore dimostra (o meno) a tenerlo. Ho perso certamente qualcosa in termini economiici - soprattutto rispetto a quando facevo 130 giorni di telecronache l’anno, ma ho guadagnato in libertà e nell’attitudine tipica di chi deve ingegnarsi con sempre nuove iniziative. Iniziatiive animate più dalla passione per il tennis, per il lavoro giornalistico che da altro, vi assicuro. Anche s eè vero che quando si semina tanto qualcosa si raccoglie, magari anche solo in considerazione…ma vi pare poco?
    così si spiegano il libro a Roma sugli internazionali d’Italia, la collaborazione con radio rai, le partecipazioni come opinionista di calcio su Canale 10 (canale toscano che apparteneva a Vittorio Cecchi Gori), sul sito web dell’ITF alla vigilia della finale di fed Cup e anche sullo spareggio con la Spagna in Davis, etcetera, etcetera (a proposito L’Equipe mi ha chiesto un pezzo sulla Mauresmo che dovrà uscire alla vigilia dell’Autralian Open. in Toscana). Anche questa del blog ad esempio, sarebbe stata un’idea e un impegno difficili da percorrere se avessi avuto un impiego fisso da 8-9 ore al giorno. Lo è già così…
    Ma tutte queste sono storie vecchie e risapute. Quel che conta è, in calce a quest’ottimo pezzo di Riccardo Bisti, alle interessanti osservazioni di voi tutti, è che si possa da questo blog arrivare a dare dei suggerimenti, sollevare qualche critica costruttiva, discutere fra noi come fra amici…e a furia di colloquiiare fra noi certo lo diventeremo.
    Cari saluti, coem dicevo anche in ripposta ai commenti pervenuti su Serena Williams domani parto per l’australia, anche se arriverà a Melbourne soltanto sabato notte. Cercherò però di aprire internet dovunque mi troverò almeno per moderare i vostri interventi e poi mi appresto a melbourne a rendervi il miglior servizio possibile. (si accettano suggerimenti, come sempre). Sarei orgoglioso se questo blog diventasse …una necessità per chi vuole davvero sapere coem sono andate le cose, almeno in …casa Italia (quindi almeno per i primi giorni…e speriamo di arrivare con qualche nostro rappresentante alla seconda, anche se l’iniziio del 2007 non è stato scoppiettante come lo fu quello del 2006 (Volandri in semifinale a Doha, la pennetta in finale a Gold Coast, la Schiavone a Sydney (e ci mancò un pelo che non battesse la Henin), e poi ben cinque italiane al terzo turno a Melbourne, un record assoluto per qualunque Slam. francesca si comportò alla grande anche a melbourne, almeno fino a quando perse senza giocare al meglio delle sue possibilità, Beh, incrociamo le dita. A presto

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Stavo per andare a letto quando mi è arrivata via e.mail la notizia della morte di Gloria Connors, la mamma di Jimbo, a 82 anni, quella che tanto lo ha spinto al tennis, la sua prima vera grande coach.
    Ecco qui il testo della comunicazione pervenutami da NEWPORT, rhode island e che riporduce anche leprime dichiarazioni di Jimbo. Scusatemi se non la traduco ma vado a letto, devo ancora chiudere il valigione.
    The International Tennis Hall of Fame has announced the passing of Gloria Florence (Thompson) Connors, mother of 1998 Hall of Famer Jimmy Connors. Gloria Connors passed away quietly yesterday, January 8, 2007 at home in Belleville, Illinois. She was 82.
    Jimmy Connors, who was with his mother in Belleville, said she died peacefully. In remembering his mother to close friends, he said, “She had an unwavering passion for tennis. All my life, she taught me - made me a world champion - she always got me to do things without me even realizing. She instilled passion, excitement and enthusiasm into me that was contagious to everyone around me. And yet separately, she was my mother and my friend.”
    Gloria Connors was an accomplished tennis player herself, who played in the 1942 and 1943 US Championships, then held at Forest Hills. Throughout most of her son Jimmy’s tennis career she was his coach — his only coach — and it was often pointed out that she was “a woman who developed a male champion in a men’s sport.” Gloria Connors was always ahead of her time and she laid the foundation for a 21-year career of eight Grand Slam singles crowns, 130 titles and a No. 1 world ranking held for 160 consecutive weeks. Gloria Connors has been called one of the most famous sports mothers, instilling in her son the art of being one of the toughest competitive tennis players ever to play the game.
    Additionally, Gloria Connors was very active for many years in the Belleville, Illinois community, teaching tennis to the “kids of Belleville” in order to keep them off the streets, which often led to scholarships and jobs.
    Gloria Connors’ last public tennis appearance was at her son’s official Hall of Fame induction ceremony, held in Newport, Rhode Island in July, 1998.

    A wake will be held this Thursday, January 11, 4:00pm-8:00pm at Kurrus Funeral Home, 1773 Frank Scott Parkway in Belleville, Illinois 62223 (618-235-2100). The funeral will be held on Friday, January 12 at 10:00am at the Blessed Sacrament Church, 8707 West Main Street, Belleville (618-397-2287).

    The Connors family has asked that in lieu of flowers donations be made to The Poor Clare Monastery of Our Lady of Mercy, 300 North 60th Street, Belleville, IL 62223 (618-235-4407).

  7. Nicola scrive:

    Sono abbonato a Sky da sempre e prima ancora lo ero a Tele+ e Stream ed effettivamente l’offerta tennistica a disposizione sta scadendo!..In fondo non capisco bene perchè dato che Sky avrebbe la possibilità di trasmettere molto!..Da bravo malato di tennis ho già inviato la mia mail di protesta e voi?Come direbbe Ubaldo: “su via, non siate pigri”!..

  8. biciomac scrive:

    ma chi diavolo comanda a sky?
    chi decide la programmazione?
    chi decide che diritti comprare, per quale sport?
    come possiamo noi abbonati sky fare sentire la nostra voce? a chi indirizzare le nostre richieste di avere più tennis?
    a me basterebbero anche una decina di tornei atp minori all’anno! come nel 2005!
    gli slam pazienza! abbiamo capito che sky non comprerà mai i diritti dei tornei che trasmette già eurosport!
    ma gli altri tornei minori io li vorrei vedere tutti! è lì che da tifoso posso vedere gli italiani in spolvero!! l’anno scorso sono stato costretto a cercare i tornei sui vari canali satellitari stranieri…
    a chi possiamo chiedere la cortesia di avere più tennis? (e possibilmente meno calcio?)

  9. alessandro scrive:

    Ma non avete ancora capito che quello che tira di più è solamente il calcio in
    tutte le salse, dirette, repliche, repliche delle repliche. Gli appassionati come noi di tennis e personalmente seguo anche il ciclismo che anche questo su sky non riesco mai a trovare e per forza di cose anche il calcio si devono accontentare di quello che ci fanno vedere. Mi divertivo molto di più quando gratis con tele+ vedevo lo slam a new york con lei sig.Scanagatta, Clerici Tommasi & c. , oggi che pago 55,00 euro al mese tutto l’anno e che durante l’estate non c’è niente non riesco più ad entusiasmarmi come prima.Ho fatto spesso le ore piccole a vedere di notte le partite a new york senza mai appisolarmi. Oggi sono più le volte che mi addormento a vedere un posticipo di serie A . Come può vedere mi sono ritrovato a parlare mio malgrado di calcio, ma ad essere sincero quelle stupende telecronache ironiche e divertenti tra Clerici e Tommasi mi mancheranno. Comunque non si disperi sig.Scanagatta, io spero che almeno le telecronache della Fiorentina possano fargliele fare. Perchè molti telecronisti di Sky lasciano molto a desiderare.

  10. Federico Ferrero scrive:

    Ciao Ubaldo e un saluto a tutti i frequentatori del blog.
    Ho letto con interesse l’opinione di Riccardo sul trattamento riservato al tennis e sì, bisogna ammettere che non ci sia molto da opporre sulla questione degli italiani nei tornei trasmessi in tv. Eurosport ha una natura ‘risparmiosa’ e adotta una politica - discutibile, ma tale da permettere la trasmissione di molti eventi - tale per cui la copertura dei campi e gli approfondimenti risultano giocoforza limitati.
    Essendo il tennis italiano generalmente (purtroppo) marginale nei grandi appuntamenti ci rimettono gli appassionati italiani che, volendo seguire gli azzurri, devono solo sperare (!) che affrontino qualche big nei primi turni.

    Ricordo bene - ero un ragazzino ‘malato’ di tennis ai tempi - gli anni d’oro di Tele +2 così come ho ben presente cosa ci piacerebbe fare in occasione dei tornei: commentare in loco e avere a disposizione spazi di approfondimento, occasione che gioverebbe tanto agli spettatori quanto a chi lavora con il tennis e preferisce il Centrale di Melbourne alla cabina di uno studio televisivo. Certe scelte, sostanzialmente economiche, ci trovano costretti a far le nozze coi fichi secchi anche se, onestamente, la quantità di ore di tennis a disposizione degli abbonati al pacchetto sport di Sky è generosa. Non sempre di prima scelta, opinabile, legata a esigenze extraterritoriali per quanto riguarda Eurosport ma comunque ampia.

    La diretta multicampo, gli approfondimenti, la libertà di seguire questo o quel match: tutte richieste legittime che però, evidentemente, si scontrano con scelte aziendali così come a scelte incomprensibili all’appassionato va ascritto il poco spazio che il tennis riesce a ritagliarsi sui quotidiani.
    Dare la colpa al giornalista, in questi casi, vale quanto incolpare Volandri perché non vince il Roland Garros: Filippo lo vorrebbe con tutte le sue forze così come noi vorremmo offrire il massimo ai telespettatori e ai lettori. Ma non sta a noi decidere, ci piaccia o no: questo Ubaldo lo sa molto meglio di me.

    Sportitalia è riuscita a seguire il Masters femminile con costanza e l’esperimento non resterà isolato; per quanto ne so la decisione sui tornei di tennis che trasmetterà nel 2007 è vicina ma non è ancora stata presa.

    Per quanto riguarda gli Australian Open si presenterà, ahinoi, la lacuna della mancata copertura dei campi secondari ma Eurosport ripeterà l’esperienza del live streaming sul sito ufficiale, grazie a cui si potrà seguire la diretta integrale di due campi più un terzo canale con il meglio dei court principali. Non sarà caviale, ma un buon panino al prosciutto sì!

    Grazie per lo spazio, buon tennis.
    ff

  11. Ivan scrive:

    Prima di tutto, Ubaldo, devo dirti che sei molto signore e leale nella tua posizione verso Sky se, come leggo, c’è gente che non rispetta gli impegni presi.
    Certamente un post o altro spazio permanente sulla situazione del tennis, ma anche dello sport in generale, sui media sarebbe opportuno: mi sembra che ci sia proprio l’intenzione, già palesata da Ubaldo, non solo di far le pulci e presentare rimostranze, ma anche di dare suggerimenti. Ciò che non ho mai capito di SKy sono le continue repliche del campionato di calcio, proposte tutti i giorni a tutte le ore… non capisco, veramente, dato che mi sembra evidente che nessuno voglia più vivere con la differita di questi tempi, mi sembra palese che il principio è non c’è budget per seguire altre cose, tra cui il tennis. Ma è un principio prepotentemente in contrapposizione a quello della pay tv, in cui il cliente vuole comprare un pacchetto di contenuti conforme ai suoi gusti. Il problema viene risolto con due strumenti: il primo è non concedere certe eventi in pay per view, stimolando quindi gli abbonamenti, mentre il secondo è mettere in atto procedure di recesso lunghe e burocratiche (pensate se uno potesse recedere con una telefonata o un e-mail in cui comunica i suoi dati, in qualunque momento). Mi sembra sempre il vecchio modo da furbetti di fare affari, con buona pace del magnate australiano che come ogni bravo mestierante impara alla svelta i costumi locali.

    A parte questo, sono curioso di sapere l’opinione di Ubaldo su una cosa che mi frulla in testa da parecchio. Vedendo la programmazione de La7 (vela a parte che piace a Tronchetti), negli ultimi anni hanno trovato felice collocazione sport o eventi minori (il rugby, la superbike, la Uefa…). Mi sono chiesto più volte: possibile che alcuni eventi tennistici, almeno la finale, tipo Davis, Roma (nel caso la cedesse mediaset), ma anche quelli negli orari impossibili come Melbourne e N.Y., vengano acquistati dalla 7che potrebbe riportare con sicuro successo un po’ di tennis in chiaro? Tu pensi che sia assolutamente utopico? Eppure il tennis sta perfettamente nel target del pubblico medio de la7. Non ho mai perso la speranza di tornare a rivedere un po’ di tennis in chiaro…

  12. yasu scrive:

    ciao tutti da nagoya in giappone
    dove sento le nostalgie mangiare piadina e bere lambrusco tanto

    quando la prima volta arrivavo in italia
    vedevo tante anntenne sat in italia
    credevo che volessero vedere tanti tornei di tennis in italia
    pero’ subito ho capito
    le mazioranze in italia volevano vedere serie a su
    canale sat con abbonamento
    gli italiani non vedono tennis
    prima di tutto pensate di calcio e sesso poi la cucina in italia

    gli ultimi giorni non parlo con i staff della media set
    neanche il giornalista della rai
    come parliamo tanti argomenti ai circuiti del motociclismo
    (sia motogp sia superbike anche campionato italiano)

    quando parlavo con loro
    televisione della copertura di tennis in italia
    mi faceva immaginare la situazione del motociclismo

    dopo aver detto “arrivederci” la rai
    solo su canale sat con abbonamento
    ci fu il programma di motomondiale meta anni novanta

    quello periodo fu arrivato max biaggi con la casa di noale
    e ebbe dominato il campionato mondiale alla classe 250
    buttato via i piloti fortissimi giapponesi con la moto ufficiale
    della yamaha(harada) e della honda(aoki e okada)

    dopo aver diminato il titolo mondiale con l’aprilia(marchi italiano
    ebbe vinto e ebbero perduto la vittoria i marchi giapponesi ne’ yamaha ne’ honda)
    la rai ebbe pensato di tenere il programma

    poi valentino rossi ebbe cominciato girare al campionato mondiale
    con la forma ufficialissimo dell’aprilia
    subito fu il grande protagonista e quasi sempre ebbe vinto lui
    (nel 97 classe 125 poi nel 99 alla classe 250)

    dopo la vittoria di valentino
    milano due dove c’e’ il colosseo televisino italiano
    ebbe deciso di pagare sacco di soldi per i programmi su italia uno

    infatti i loro soldi piu’ doppia della offerta di rai per la dorna

    ora venerdi sintesi e sabato domenica in diretta
    dai tutti circuiti del mondo
    (avete visto tre piloti del podio della classe moto gp a settembre a motegi?
    il giapponese cantava frattelli d’italia davanti al podio
    chi e’ quello giapponese del motogp in giappone
    su italia uno? io cantavo anzi nessun italiano non cantava mai )

    come cosi se volesse il programma su rai o/e media set
    primo bisogna il protagonista al campo
    come biaggi e rossi al circuit

    prima di pilota romano e pesarese
    non fu popolare come adesso

    ora in italia ci sono tanti sponsor alle squadre e
    pilota poi dalla prossima stagione ci sono due gare di motogp
    (mugello e misano adreatico) e tre gare di superbike
    (monza misano e vallelunga) nel 2007

    mentre parlando con gli italiani
    qualcuno a cui non interessa mai il mondo delle gare
    pero’ ha gia capito chi e’ valentino? chi e’ biaggi?
    anzi i tennista ne’ azzurro ne’ azzurra
    ancora non sono popolare come i piloti italiani

    quando ha vinto italia a luglio al semifinale della coppa fed
    non ebbero pensato di azzurre (peccato pero’ e’ vero!)
    perche’ lo stesso giorno schumy in francia
    e valentino in germania con la copertura televisone (rai e italia uno)
    italiani pensavano di rossa e rossi

    percio’ dovete aspettare il momento dell’ultimo giorno
    quando vincera’ schavone pennetta camerin o qualquna altre

    se vincera’ qualcuna ?

    piu’ tardi i arriva il manager della rai o/e la media set!!
    la7 ?non lo so io! parlo con fabrizio calia alla prissima settimana)

  13. Giovanni Di Natale scrive:

    Stavolta parlo da giornalista. Consapevole delle necessità degli editori di “far cassa”. L’errore è soprattutto uno: l’appiattimento delle menti. Ora non si sceglie cosa vedere, si subisce. Questo spesso favorisce le iniziative a basso costo. Il calcio in tv spopola, così come le fiction (che fino a 10 anni erano inesistenti). Addio film e sport “minori”.
    Gli stessi giornalisti iniziano a cambiare direzione. In pochi si “specializzano” in tennis o in atletica, che per anni hanno scritto le pagine più belle dello sport italiano, e sognano di poter raccontare le “gesta” di undici uomini in calzoncini corti che corrono in un prato verde. E vi assicuro, per esperienza diretta, che dopo un mese hai già sentito l’intero repertorio di una squadra di serie A. Sempre le stesse risposte, una pantomima.
    Cosa fare? Seguire l’esempio di chi ha già fatto. Un anno fa, e forse anche più, Antonio Costanzo (ex direttore di SportItalia e noto telecronista tennistico di Eurosport) raccontava su un mensile tennistico il successo della prima Tennis Tv negli Usa. Pensate, 24 ore di tennis. Solo racchette e palline, storie e partite. Un sogno per ogni appassionato di questo sport.
    In Italia dubito che ci siano editori disposti a scommettere sul tennis, ma internet ha mille risorse. A settembre, agli ultimi Internazionali di Sicilia, c’era B-win che trasmetteva in diretta tutti gli incontri del Centrale. Via web, in esclusiva per gli scommettitori europei (escluso gli italiani). Qualità dell’immagine ottimale per una connessione veloce (ADSL o Fastweb).
    Penso che l’unica speranza, per noi, sia creare insieme una Web tv sul tennis. Oppure sperare che qualcuno abbia il coraggio di rischiare.

  14. anto scrive:

    Non riesco a capire perchè sia così difficile vendere un Australian open in pay per view. Fate paghare 50 euro per l’intero torneo, chi se lo può permettere acquista, chi no. Io non sono abbonato a sky per un semplice motivo, il voler fidelizzare il cliente a tutti i costi e poi obbligarlo a quello che la rete tu vuol far vedere. Mi meraviglio che moltissimi appassionati di calcio, non abbiano disdetto l’abbonamento dopo quello che è successo con l’affaire Moggi & C. La rai con il suo satellite è ridic…..fà vedere gara di bocce, biliardo, ma mai tennis, e se lo fà vedere lo fà anche male (vedasi coppa Davis). Non riesco a capire, il tennis è in crescita ovunque, ma qui in Italia nessuno cerca di promozionarlo a dovere. Quando penso ad un signore come Ubaldo, che sta investendo tempo e di conseguenza denaro in questo suo progetto, mi chiedo e mi dico ma chi te lo fà fare? Subito dopo, posso paragonare Ubaldone ad una nuova matricola azionaria, ai più sconosciuta, ma che con il passa parola, ogni giorno che passa, fà salire la sua quotazione…………sperem!

  15. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ringrazio tutti gli intervenuti e gli interventi. Non ho il tempo adesso per rispondere, ma mi sembra che tutti abbiate detto cose estremamente condivisibili. Ringrazio anche Federico Ferrero per le spiegazioni che ha dato. Credo che a Eurosport possano essere contenti di come, grazie a Riccardo Bisti soprattutto, stiamo cercando di informare su quel che offre la tv. Il passaparola cui accenna Anto spero che funzioni…e non tanto per la mia immagine (mica sono più un ragazzino come Federico…) quanto per quella di questo blog. Perchè se tutti insieme cerchiamo di renderlo interessante per me sarà una gran soddisfazione e tutto il tempo che ci passo non mi sembrerà mal posto (la mia famiglia è meno d’accordo…).

  16. Stefano Grazia scrive:

    una delle cose piú belle del vivere all’estero é che non sei martoriato dal calcio (che sarebbe anche un bello sport ma ti hanno veramente saturato…meglio giocarlo o farlo giocare nelle scuole,come fanno nelle scuole inglesi,americane,internazionali, perché é immediato, metti bambini e bambine insieme (nelle elementari), e tutti si divertono…giá il tennis come sport é piú difficile, prima devi imparare a giocare…). Non sei tempestato da SOLO CALCIO (anche se i canali dedicati stanno comunque aumentando) ma ti viene offerta una vasta alternativa: ovviamente gli italiani abroad si lamentano perché c’é troppo crickett o golf…io sono contento perché oltre al golf (che non ci avrei mai creduto ma é veramente uno sport televisivo: in pratica ti vedi continuamente in diretta o immediato replay tutti i colpi dei migliori) mi vedo tutto il rugby (soprattutto quello dell’emisfero australe, e ce n’é tanto) e tutti,dico tutti, i Masters e gli Slams su DSTV Sky TV. Unico complain: si vedono poco i tornei del WTA (e questo dovrebbe chiudere il discorso sul pari montepremio maschi/femmine). MA CAPISCO CHE A LIVELLO DI PROMOZIONE IL TENNIS (almeno Masters e Slams) DOVREBBE ESSERE ACCESSIBILE A TUTTI come ai tempi di Tele + (io mi facevo registrare i match solo perché il commento di Clerici/Tommasi valeva spesso piú della partita, di chiunque giocasse,e mi piacevano anche Scanagatta e Lombardi. Uno spettacolo nello spettacolo, e a volte l’unico motivo per vedersi un incontro di cui spesso non ti poteva fregar di meno. E VENGO AL PUNTO: prendendo appunto spunto (che musicalitá,eh?) dal golf, (e dal calcio minuto per minuto) forse sarebbe il caso di cominciare a pensare a un diverso modo di proporre il tennis perché se a partire dai quarti, le partite te le vuoi vedere tutte intere, magari nei primi gg di un Masters e nella Prima Settimana di uno Slam sarebbe piú utile, interessante, accattivante, spettacolare, saltibeccare da un campo all’altro come fanno nel golf da una buca all’altra, facendoti vedere e rivedere i momenti salienti, i vincenti, i drammi, le scenate, i litigi con l’arbitro, il rally incredibile, il tuffo,il break point, etc etc Certo, il tecnico, l’allenatore, l’appassionato, il tifoso magari avranno da obiettare (io il match me lo voglio vedere tutto…e infatti su DSTV negli slam spesso hanno due canali dedicati, su uno potrebbero fare vedere il match piú importante, sull’altro invece di tutto un po) ma magari cosí facendo attirerebbero anche piú persone, piú neofiti, piú sportivi da salotto…

  17. simone scrive:

    ok hai ragione

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