Commenti a: Scommesse: ohi ohi Starace (6 settimane e 30.000$) !Ohi Bracciali (3 mesi e 20.000$)!Ben 25 i tennisti sottoprocesso http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:42:24 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: andrew http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37082 andrew Mon, 24 Dec 2007 09:16:17 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37082 credo che Bracciali abbia detto una cosa sensata comunque...Effettivamente, lui non si sente un campione (capito Nikolik), è stato nei primi cento del mondo ma ancora ha la mentalità del dipendente pubblico (chiedo scusa ai dipendenti pubblici...), una "piccola pedina in grande gioco della vita", non è un professionista, passava di là per caso... Veramente inconcepibile... credo che Bracciali abbia detto una cosa sensata comunque…Effettivamente, lui non si sente un campione (capito Nikolik), è stato nei primi cento del mondo ma ancora ha la mentalità del dipendente pubblico (chiedo scusa ai dipendenti pubblici…), una “piccola pedina in grande gioco della vita”, non è un professionista, passava di là per caso…
Veramente inconcepibile…

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Di: chloe de lissier http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37078 chloe de lissier Mon, 24 Dec 2007 08:11:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37078 che dire di questa vicenda delle squalifiche? sì, certo, è improbabile che di mauro, starace e bracciali siano i soli tennisti di tutto il circuito a non aver rispettato le regole. ma è inutile e poco serio lamentarsi. i tre giocatori sono stati superficiali e incauti. e non è certo chiamando altri correi che miglioreremo la nostra immagine. che dire di questa vicenda delle squalifiche? sì, certo, è improbabile che di mauro, starace e bracciali siano i soli tennisti di tutto il circuito a non aver rispettato le regole. ma è inutile e poco serio lamentarsi. i tre giocatori sono stati superficiali e incauti. e non è certo chiamando altri correi che miglioreremo la nostra immagine.

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Di: enzo cherici http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37071 enzo cherici Sun, 23 Dec 2007 23:45:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37071 Riaccendo il pc dopo un paio di giorni passati in giro per Roma alla ricerca dei regali natalizi e scopro che sarei addirittura "anti italiano". Per la precisone, il prototipo dell'anti italiano. Wow! Che dire? Ovviamente nulla. Certe persone si qualificano da sole. Mi limito a ringraziare Ubaldo per la difesa d'ufficio e a seguire in pieno il suo consiglio: è Natale e voglio provare ad essere buono. Inutile arrabbiarsi per così poco. Approfitto per fare gli auguri a tutto lo staff e ai blogger. Siete fantastici. Passate delle buone feste :-) Riaccendo il pc dopo un paio di giorni passati in giro per Roma alla ricerca dei regali natalizi e scopro che sarei addirittura “anti italiano”. Per la precisone, il prototipo dell’anti italiano. Wow! Che dire? Ovviamente nulla. Certe persone si qualificano da sole. Mi limito a ringraziare Ubaldo per la difesa d’ufficio e a seguire in pieno il suo consiglio: è Natale e voglio provare ad essere buono. Inutile arrabbiarsi per così poco. Approfitto per fare gli auguri a tutto lo staff e ai blogger. Siete fantastici. Passate delle buone feste :-)

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Di: Giovanni da Roussillon http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37063 Giovanni da Roussillon Sun, 23 Dec 2007 20:15:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37063 A me pare che chi venga scoperto col dito nella marmellata (o le labbra sul telefonino) può, a seconda del grado di coscienza che la natura gli ha concesso, ammettere dapprima la propria responsabilità. Nel caso di "patteggiamento" non può non ammettere, a meno sia interdetto e privo di consulente legale. Gridando al complotto, addirittura contro un gruppo di persone dello stesso Paese, peraltro prima ancora di conoscere i giudizi ora pendenti sugli altri 25 monelli di altre parrocchie, e facendo leva su quel sentimento che i signori Clerici e Tommasi tanto aborrono (ed io li raggiungo), non dimostra certo ravvedimento, ma piuttosto - appunto - il tentativo di negare e celare ad oltranza i fatti. In ordine agli argomenti di difesa. Sono purtroppo del tutto inconsistenti, quantomeno i riportati dalla stampa. Di non campioni è pieno il Pianeta, ed in fondo, a parte il rischio di alimentare le frustrazioni degli sfegatati, non è poi così grave. Forse per questo l'ATP dovrebbe accanirsi sulla grande maggioranza dei propri affiliati? Perché li sceglierebbe tutti italiani? Errare poche volte è comunque da recidivi. E' possibile sottoscrivere la convenzione ATP nella qualità di professionisti ed ignorarne il contenuto? Non siamo, credo, in ambito di processo kafkiano, e non dovremmo impedirci di guardare all'accaduto con tranquilla obiettività. Chiedo venia a chi ritiene inattuale il mio intervento (ormai molti hanno acquisito come poco ci sia ancora da opinare). A me pare che chi venga scoperto col dito nella marmellata (o le labbra sul telefonino) può, a seconda del grado di coscienza che la natura gli ha concesso, ammettere dapprima la propria responsabilità. Nel caso di “patteggiamento” non può non ammettere, a meno sia interdetto e privo di consulente legale.
Gridando al complotto, addirittura contro un gruppo di persone dello stesso Paese, peraltro prima ancora di conoscere i giudizi ora pendenti sugli altri 25 monelli di altre parrocchie, e facendo leva su quel sentimento che i signori Clerici e Tommasi tanto aborrono (ed io li raggiungo), non dimostra certo ravvedimento, ma piuttosto - appunto - il tentativo di negare e celare ad oltranza i fatti.

In ordine agli argomenti di difesa. Sono purtroppo del tutto inconsistenti, quantomeno i riportati dalla stampa.
Di non campioni è pieno il Pianeta, ed in fondo, a parte il rischio di alimentare le frustrazioni degli sfegatati, non è poi così grave. Forse per questo l’ATP dovrebbe accanirsi sulla grande maggioranza dei propri affiliati? Perché li sceglierebbe tutti italiani?
Errare poche volte è comunque da recidivi.
E’ possibile sottoscrivere la convenzione ATP nella qualità di professionisti ed ignorarne il contenuto?

Non siamo, credo, in ambito di processo kafkiano, e non dovremmo impedirci di guardare all’accaduto con tranquilla obiettività.
Chiedo venia a chi ritiene inattuale il mio intervento (ormai molti hanno acquisito come poco ci sia ancora da opinare).

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37058 Ubaldo Scanagatta Sun, 23 Dec 2007 19:30:55 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37058 <strong>Non aggiunge granchè di nuovo a quanto già scritto, ma poichè dovevo fare un pezzo sui miei giornali sull'argomento, faccio un copia e incolla qui senza aprie un altro post: Non è stato davvero un bel modo di chiudere l’anno, per il tennis italiano, anche se i fatti recenti legati al caso scommesse non andrebbero drammatizzati. Non è questo lo scandalo. La conquista del podio tutto azzurro degli scommettitori più leggeri ed ingenui del mondo con il conto on line, oro, argento e bronzo, da parte del siciliano Alessio di Mauro (9 mesi di squalifica e 60.000 dollari) del n.1 d’Italia Potito Starace (6 settimane e 30.000 dollari) e del Davisman aretino Daniele Bracciali, primo, secondo e terzo squalificato della storia del tennis per aver scommesso su incontri di tennis non ci può inorgoglire. Anzi rattrista perché getta un’ombra poco simpatica sul nostro tennis che non ne aveva bisogno proprio quest’anno in cui in termini di classifica mondiale _ se non negli Slam purtroppo _ le cose erano andate meglio del solito: cinque uomini fra i primi 100 del mondo, otto donne fra le prime 100 a fine anno. Tredici in totale, un record. Chi ha scommesso non poteva essere assolto. Ma è stato anche duramente sanzionato in rapporto al fatto non consentito dai regolamenti. Non si è davvero macchiato di delitti riprovevoli, vista l’esiguità delle cifre investite (Starace 90 euro nel 2005, Bracciali 250 nel 2004, solo Di Mauro ha ...esagerato, 120 scommesse anche in tempi più recenti per 5.000 euro circa), l’evidente buona fede (altrimenti avrebbero scommesso appoggiandosi su un conto di un amico non tennista) e l’altrettanto evidente mancata conoscenza di eventuali combines : i “nostri” avevano i conti in profondo rosso dopo aver ciccato con stupefacente pervicacia ogni pronostico. Gli “azzurri” colti in fallo _ ai quali si dovrebbero aggiungere Federico Luzzi e Giorgio Galimberti, se verranno confermate in toto le indiscrezioni dello scorso ottobre del Journal de Dimanche _ si protestano vittime di una “pagliacciata” messa in atto dall’Atp senza apparire minimamente pentiti. L’associazione giocatori _ dicono all’unisono _ se la prende con i pesci piccoli, invece di arginare il doping (infrazione ben più, è truffa sportiva) e di scoprire le combines. Finora, nonostante l’impiego di pentiti della Mafia e di ex investigatori di Scotland Yard, l’Atp non ha scoperto neppure un match truccato…dei 127 denunciati informalmente dall’ESSA, l’associazione delle più importanti società di scommesse sportive”. Se qui sono saliti sul banco degli incalliti scommettitori soltanto atleti italiani è un fatto casuale: i “nostri” hanno preferito patteggiare per scontare subito l’inevitabile condanna, anziché ritrovarsi squalificati nel periodo centrale della stagione della terra rossa. Almeno un’altra ventina di tennisti di altri Paesi verrà ascoltata in udienze fissate negli USA a fine gennaio. “Ogni scommessa lascia una traccia” ha detto il Boss di BetFair. E non eviteranno sanzioni analoghe a quelle degli azzurri. Non è il caso, quindi, di eccedere nel vittimismo, di considerarsi oggetto di inesistenti congiure politiche anti-italiane. I loro avvocati parlano di “ritiro della patente per un divieto di sosta”. È vero solo che i giocatori oggi pagano il particolare momento storico in cui si intersecano varie brutte vicende, doping, combines etc. Questi sono i veri problemi che minano la credibilità di uno sport. Chissà, forse se qualcuno contribuisse a smascherare qualche match truccato, la giustizia sportiva ne terrebbe conto. E’ una speranza.</strong> Non aggiunge granchè di nuovo a quanto già scritto, ma poichè dovevo fare un pezzo sui miei giornali sull’argomento, faccio un copia e incolla qui senza aprie un altro post:
Non è stato davvero un bel modo di chiudere l’anno, per il tennis italiano, anche se i fatti recenti legati al caso scommesse non andrebbero drammatizzati. Non è questo lo scandalo.

La conquista del podio tutto azzurro degli scommettitori più leggeri ed ingenui del mondo con il conto on line, oro, argento e bronzo, da parte del siciliano Alessio di Mauro (9 mesi di squalifica e 60.000 dollari) del n.1 d’Italia Potito Starace (6 settimane e 30.000 dollari) e del Davisman aretino Daniele Bracciali, primo, secondo e terzo squalificato della storia del tennis per aver scommesso su incontri di tennis non ci può inorgoglire.

Anzi rattrista perché getta un’ombra poco simpatica sul nostro tennis che non ne aveva bisogno proprio quest’anno in cui in termini di classifica mondiale _ se non negli Slam purtroppo _ le cose erano andate meglio del solito: cinque uomini fra i primi 100 del mondo, otto donne fra le prime 100 a fine anno. Tredici in totale, un record.

Chi ha scommesso non poteva essere assolto. Ma è stato anche duramente sanzionato in rapporto al fatto non consentito dai regolamenti. Non si è davvero macchiato di delitti riprovevoli, vista l’esiguità delle cifre investite (Starace 90 euro nel 2005, Bracciali 250 nel 2004, solo Di Mauro ha …esagerato, 120 scommesse anche in tempi più recenti per 5.000 euro circa), l’evidente buona fede (altrimenti avrebbero scommesso appoggiandosi su un conto di un amico non tennista) e l’altrettanto evidente mancata conoscenza di eventuali combines : i “nostri” avevano i conti in profondo rosso dopo aver ciccato con stupefacente pervicacia ogni pronostico.

Gli “azzurri” colti in fallo _ ai quali si dovrebbero aggiungere Federico Luzzi e Giorgio Galimberti, se verranno confermate in toto le indiscrezioni dello scorso ottobre del Journal de Dimanche _ si protestano vittime di una “pagliacciata” messa in atto dall’Atp senza apparire minimamente pentiti.

L’associazione giocatori _ dicono all’unisono _ se la prende con i pesci piccoli, invece di arginare il doping (infrazione ben più, è truffa sportiva) e di scoprire le combines. Finora, nonostante l’impiego di pentiti della Mafia e di ex investigatori di Scotland Yard, l’Atp non ha scoperto neppure un match truccato…dei 127 denunciati informalmente dall’ESSA, l’associazione delle più importanti società di scommesse sportive”.

Se qui sono saliti sul banco degli incalliti scommettitori soltanto atleti italiani è un fatto casuale: i “nostri” hanno preferito patteggiare per scontare subito l’inevitabile condanna, anziché ritrovarsi squalificati nel periodo centrale della stagione della terra rossa. Almeno un’altra ventina di tennisti di altri Paesi verrà ascoltata in udienze fissate negli USA a fine gennaio. “Ogni scommessa lascia una traccia” ha detto il Boss di BetFair. E non eviteranno sanzioni analoghe a quelle degli azzurri. Non è il caso, quindi, di eccedere nel vittimismo, di considerarsi oggetto di inesistenti congiure politiche anti-italiane. I loro avvocati parlano di “ritiro della patente per un divieto di sosta”. È vero solo che i giocatori oggi pagano il particolare momento storico in cui si intersecano varie brutte vicende, doping, combines etc. Questi sono i veri problemi che minano la credibilità di uno sport. Chissà, forse se qualcuno contribuisse a smascherare qualche match truccato, la giustizia sportiva ne terrebbe conto. E’ una speranza.

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Di: roberto commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37057 roberto commentucci Sun, 23 Dec 2007 18:53:23 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37057 Posto anche qua ciò che ho scritto nel topic sulle reazioni della stampa straniera, allo scopo di non disperdere la discussione: Io lo dico e lo ripeto. Il comunicato stampa della FIT, questa volta, mi trova del tutto d’accordo. I nostri sono stati degli imbecilli, degli immaturi, dei superficiali, tutto quello che volete. Ma bisogna anche pensare che al tempo in cui Starace e Bracciali hanno fatto le loro puntate (due anni fa) tutto questo polverone sulle scommesse era ben lungi dall’essersi sollevato e ai nostri due bamboccioni, annoiati nelle players lounge e nelle camere d’albergo, fare qualche puntata sul tennis (per puro passatempo, come dimostrano sembra ombra di dubbio l’esiguità delle cifre e l’esito in perdita) deve essere sembrato qualcosa di molto simile al partecipare ad un poker o a un casinò on line. Poi, per carità, ignorantia legis non excusat, ma a mio avviso la ragione della sproporzione della pena rispetto alla violazione (sproporzione che è innegabile) sta nell’impotenza dell’ATP. L’associazione giocatori è ormai soffocata dal suo congenito conflitto di interessi (come già per la lotta al doping, tanto che alla fine i controlli sono stati assegnati all’ITF, il che sembra aver almeno aumentato la deterrenza) è alla disperata ricerca di una verginità, di un qualcosa che le restituisca la credibilità ormai perduta. E allora ecco queste sparate sulla tolleranza zero e la mano pesante su infrazioni che nulla hanno a che vedere con i veri problemi, che sono quelli del doping e del match fixing, se non addirittura l’infiltrazione progressiva della criminalità internazionale nel circuito mediante una versione del tutto originale del”prestito d’onore”: tu sei un giovane dell’est promettente ma squattrinato, non hai i soldi per il coach e per viaggiare. Bene, io ti supporto finanziariamente fino a che non entri stabilmente nel circuito, e tu poi, in cambio, perdi apposta qualche match, quando te lo chiedo io… Di fronte a questi fenomeni (che non sono solo parole, ma rischi concreti) che cosa crede di poter fare De Villiers-Mickey Mouse? Chiama il Commissario Basettoni e l’Ispettore Manetta? La verità è che brancolano nel buio. Perciò io trovo sinceramente azzeccato il paragone fatto da Binaghi: c’è una rapina una banca, la polizia si fa scappare i banditi, e poi dà tre mesi di galera ad un tizio che aveva parcheggiato la macchina in sosta vietata davanti alla banca svaligiata… E non si tratta di vittimismo all’italiana, come sicuramente penserà l’amico cittadino del mondo Stefano Grazia. Perché tra un po’ usciranno fuori (debitamente scaglionate per non sguarnire i tabelloni e non falsare i tornei) anche le squalifiche dei tantissimi tennisti bamboccioni, non italiani, che hanno fatto le stesse stupidaggini dei nostri, con il conto on line e la carta di credito. Ma tutto questo, con i veri problemi, che l’Atp non è in grado di fronteggiare, c’entra ben poco. Quindi, il mio non è un discorso nazionalistico-vittimistico, ma di sistema. Ed è giusto che la FIT lo abbia evidenziato, e che sia stata vicina ai nostri giocatori, come una Federazione dovrebbe fare in casi del genere. E proprio per questo motivo la stampa internazionale ha dato così tanto risalto allo statement della FIT: perché esso denuncia giustamente l’inadeguatezza dell’ATP. Poi, se venisse fuori che uno dei nostri si è venduto una partita, allora è chiaro che l’atteggiamento della Federazione dovrebbe essere del tutto diverso. Ma ripeto, in questo caso si è agito nel modo giusto. Posto anche qua ciò che ho scritto nel topic sulle reazioni della stampa straniera, allo scopo di non disperdere la discussione:

Io lo dico e lo ripeto. Il comunicato stampa della FIT, questa volta, mi trova del tutto d’accordo. I nostri sono stati degli imbecilli, degli immaturi, dei superficiali, tutto quello che volete. Ma bisogna anche pensare che al tempo in cui Starace e Bracciali hanno fatto le loro puntate (due anni fa) tutto questo polverone sulle scommesse era ben lungi dall’essersi sollevato e ai nostri due bamboccioni, annoiati nelle players lounge e nelle camere d’albergo, fare qualche puntata sul tennis (per puro passatempo, come dimostrano sembra ombra di dubbio l’esiguità delle cifre e l’esito in perdita) deve essere sembrato qualcosa di molto simile al partecipare ad un poker o a un casinò on line.
Poi, per carità, ignorantia legis non excusat, ma a mio avviso la ragione della sproporzione della pena rispetto alla violazione (sproporzione che è innegabile) sta nell’impotenza dell’ATP.
L’associazione giocatori è ormai soffocata dal suo congenito conflitto di interessi (come già per la lotta al doping, tanto che alla fine i controlli sono stati assegnati all’ITF, il che sembra aver almeno aumentato la deterrenza) è alla disperata ricerca di una verginità, di un qualcosa che le restituisca la credibilità ormai perduta. E allora ecco queste sparate sulla tolleranza zero e la mano pesante su infrazioni che nulla hanno a che vedere con i veri problemi, che sono quelli del doping e del match fixing, se non addirittura l’infiltrazione progressiva della criminalità internazionale nel circuito mediante una versione del tutto originale del”prestito d’onore”: tu sei un giovane dell’est promettente ma squattrinato, non hai i soldi per il coach e per viaggiare. Bene, io ti supporto finanziariamente fino a che non entri stabilmente nel circuito, e tu poi, in cambio, perdi apposta qualche match, quando te lo chiedo io…
Di fronte a questi fenomeni (che non sono solo parole, ma rischi concreti) che cosa crede di poter fare De Villiers-Mickey Mouse? Chiama il Commissario Basettoni e l’Ispettore Manetta? La verità è che brancolano nel buio.
Perciò io trovo sinceramente azzeccato il paragone fatto da Binaghi: c’è una rapina una banca, la polizia si fa scappare i banditi, e poi dà tre mesi di galera ad un tizio che aveva parcheggiato la macchina in sosta vietata davanti alla banca svaligiata…
E non si tratta di vittimismo all’italiana, come sicuramente penserà l’amico cittadino del mondo Stefano Grazia. Perché tra un po’ usciranno fuori (debitamente scaglionate per non sguarnire i tabelloni e non falsare i tornei) anche le squalifiche dei tantissimi tennisti bamboccioni, non italiani, che hanno fatto le stesse stupidaggini dei nostri, con il conto on line e la carta di credito. Ma tutto questo, con i veri problemi, che l’Atp non è in grado di fronteggiare, c’entra ben poco.
Quindi, il mio non è un discorso nazionalistico-vittimistico, ma di sistema. Ed è giusto che la FIT lo abbia evidenziato, e che sia stata vicina ai nostri giocatori, come una Federazione dovrebbe fare in casi del genere. E proprio per questo motivo la stampa internazionale ha dato così tanto risalto allo statement della FIT: perché esso denuncia giustamente l’inadeguatezza dell’ATP. Poi, se venisse fuori che uno dei nostri si è venduto una partita, allora è chiaro che l’atteggiamento della Federazione dovrebbe essere del tutto diverso. Ma ripeto, in questo caso si è agito nel modo giusto.

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Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37054 anto Sun, 23 Dec 2007 17:56:07 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37054 Fabio P. ma mangiati una bella fetta di panettone e rilassati che fra poco ricomincia il circuito. E vedrai che di carne al fuoco ce ne sarà tanta! Fabio P. ma mangiati una bella fetta di panettone e rilassati che fra poco ricomincia il circuito. E vedrai che di carne al fuoco ce ne sarà tanta!

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Di: Fabio P. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37052 Fabio P. Sun, 23 Dec 2007 17:26:54 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37052 @Ubaldo Troppo facile ... @Ubaldo
Troppo facile …

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Di: Ubaldo Scanagatta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37051 Ubaldo Scanagatta Sun, 23 Dec 2007 17:21:14 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37051 Suvvia, non ti arrabbiare Fabio P.,.. siamo sereni, è Natale...e ci sono tante cose più importanti. Suvvia, non ti arrabbiare Fabio P.,..
siamo sereni, è Natale…e ci sono tante cose più importanti.

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Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37049 stefano grazia Sun, 23 Dec 2007 16:21:08 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1207#comment-37049 Boh, anche io sono d'accordo con Angelica e con chi dice 'ora pero' non trattiamoli come dei criminali' MA NEANCHE COME DELLE VITTIME O DEGLI EROI CONDANNATI INGIUSTAMENTE...Le pene sono giuste, e' ridicolo il clamore intorno: non sono loro i colpevoli dello scandalo scommesse, loro sono i ladri di galline e hanno preso delle pene da ladri di galline, basta, un rabbuffo e via, ma da qui a gridare VIVA L'ITALIA a prescindere, mah, francamente non lo capisco, sara' perche' io sono un antipatico arrogante snob che ama ritenersi cittadino del mondo e che non tifa a seconda della nazionalita' ma della simpatia o affinita' epidermica...Per intenderci, io NON ho nulla contro Volandri o Storace che anzi, cosi' d'istinto mi sono simpatici, ma siccome tifo per Federer o GHasquet o Hewitt ...perche' dovrei tifare oper loro? Solo perche' sono italiani? Tifavo per Panatta perche' era Panatta, non perche' era italiano...Ma e' una storia vecchia e con roberto c. l'abbiamo affrontata piu' volte e spesso gli ho anche dato ragione...ma se mio figlio diventera' mai un campione, io vorrei che qualcuno lo tifasse non perche' e' italiano come lui ma perche' gioca bene, ha personalita'[, e' simpatico nelle interviste, ha la cartola (come si dice a ologna), ci mette il cuore, non muore mai...Per tutte queste cose, che possa essere supportato da un australiano, uno slavo, un californiano, persino da un francese..e non da un italiano solo perche' per caso hanno la stesso passaporto. Sullo scandalo scommesse, ripeto: giusto che paghino ma troppo inutile clamore: e' una sciocchezza, manco forse sapevano che era peccato, 5 ave marie e un pater noster, e si ricomincia... I peccatori veri sono altri ma questo non significa che il lavavetri che mi spacca il finestrino perche' non voglio che mi lavi la macchina non debba anche lui essere punito...COSCIENZA CIVILE, SANZIONE PROPORZIONATA AL CRIMINE,CERTEZZA DELLA PENA. Boh, anche io sono d’accordo con Angelica e con chi dice ‘ora pero’ non trattiamoli come dei criminali’ MA NEANCHE COME DELLE VITTIME O DEGLI EROI CONDANNATI INGIUSTAMENTE…Le pene sono giuste, e’ ridicolo il clamore intorno: non sono loro i colpevoli dello scandalo scommesse, loro sono i ladri di galline e hanno preso delle pene da ladri di galline, basta, un rabbuffo e via, ma da qui a gridare VIVA L’ITALIA a prescindere, mah, francamente non lo capisco, sara’ perche’ io sono un antipatico arrogante snob che ama ritenersi cittadino del mondo e che non tifa a seconda della nazionalita’ ma della simpatia o affinita’ epidermica…Per intenderci, io NON ho nulla contro Volandri o Storace che anzi, cosi’ d’istinto mi sono simpatici, ma siccome tifo per Federer o GHasquet o Hewitt …perche’ dovrei tifare oper loro? Solo perche’ sono italiani? Tifavo per Panatta perche’ era Panatta, non perche’ era italiano…Ma e’ una storia vecchia e con roberto c. l’abbiamo affrontata piu’ volte e spesso gli ho anche dato ragione…ma se mio figlio diventera’ mai un campione, io vorrei che qualcuno lo tifasse non perche’ e’ italiano come lui ma perche’ gioca bene, ha personalita’[, e’ simpatico nelle interviste, ha la cartola (come si dice a ologna), ci mette il cuore, non muore mai…Per tutte queste cose, che possa essere supportato da un australiano, uno slavo, un californiano, persino da un francese..e non da un italiano solo perche’ per caso hanno la stesso passaporto.
Sullo scandalo scommesse, ripeto: giusto che paghino ma troppo inutile clamore: e’ una sciocchezza, manco forse sapevano che era peccato, 5 ave marie e un pater noster, e si ricomincia… I peccatori veri sono altri ma questo non significa che il lavavetri che mi spacca il finestrino perche’ non voglio che mi lavi la macchina non debba anche lui essere punito…COSCIENZA CIVILE, SANZIONE PROPORZIONATA AL CRIMINE,CERTEZZA DELLA PENA.

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