Che follia giocare con 45 gradi
Australia senz’acqua e a fuoco
Heat-policy, regole da rivedere
Azzurri: 9 sconfitte, 4 vittorie
Seppi annulla matchpoint e chiude alle 3,33

 
16 Gennaio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

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MELBOURNE _ Si dirà che non è successo granchè se il principale protagonista di una giornata sportiva è il caldo asfissiante, intollerabile. I 44,5 gradi misurati alle 16,30, i +40 di quasi tutta la giornata, la sospensione di tutte le gare che dovevano cominciare dopo le 13 fino (a furia di reiterati rinvii di mezz’ora in mezz’ora) addirittura alle 20,15 per via dell’aria assolutamente irrespirabile. Quasi peggio di quando piove tutto il giorno a Wimbledon, insomma. Solo che a Melbourne Park hanno recuperato fino a notte fonda, sfruttando i 16 campi illuminati che ancora in Church Road sono di là da venire.
Ma forse quest’anomala situazione climatica serve invece a spiegare perché i boschi brucino in tutta l’Australia non costiera (e spesso anche quella), perché il verde sia letteralmente scomparso (più che ingiallito) dai parchi e dai campi sportivi (è proibito innaffiarli, l’acqua è come l’oro), perché troppi raccolti siano andati a farsi benedire e tanti agricoltori abbiano addirittura deciso di togliersi la vita, in segno di resa tragica e definitiva di fronte alla più pesante siccità del secolo. Non si prevede pioggia fino all’autunno di qua, Down Under, fino ad aprile insomma. E l’ultima vera pioggia risale a 8 mesi fa.
Serve a spiegare anche perchè solo qui esista la regola della “Heat-Policy”che a particolari temperature e a particolari condizioni di umidità, consente al direttore del torneo di rinviare l’inizio degli incontri (manon di sospenderli a match iniziato, e questa è una vera sciocchezza, vedi mio commento in calce all’articolo illustrato qui sotto dalle due splendide foto della Sharapova, in risposta ad alcuni vostri interventi…) quando il mandarli …in onda (già, è sempre la tv a comandare) significa mettere a repentaglio la salute (se non la vita) degli atleti.
Atleti che, per inciso, _e non solo per le condizioni in cui a volte sono costretti a giocare pur essendo loro i protagonisti dello show che viene venduto, il cosiddetto “prodotto” _ hanno manifestato l’intenzione di riunirsi per protestare contro gli eccessivi guadagni degli organizzatori degli Slam: 150 milioni di dollari l’US open, 120 Wimbledon, 80 Parigi, 40 l’Australia in rapporto a quelli dei giocatori. “In tutti gli altri sport _ sostengono i leader della protesta _ i giocatori prendono fra il 50 e il 60 per cento dell’attivo, nel tennis non si arriva nemmeno al 15 in rapporto ai montepremi. Così il centesimo cestista (o futbolista, o giocatori di baseball come di hockey) americano guadagna infinitamente più del tennista n.100 che pure deve competere con colleghi provenienti da tutto il mondo. Due anni fa Philippoussis, infortunatosi per l’ennesima volta, scese proprio a n.100: “E guadagnai 200.000 dollari, dai quali dovetti togliere tasse, viaggi, spese per il coach, il fisioterapista. In qualsiasi alto sport professionista che facesse i fatturati del tennis, avrei preso dieci volte tanto”.
Ieri il tetto retrattile dei due campi centrali, la Rod Laver Arena e la Vodafone, ha consentito che si giocasse solo lì, dalle 13 in poi, ma la regola dice che il tetto non si può chiudere quando un match è cominciato outdoor (salvo che in caso di pioggia). Nè che può essere sospeso, qualche sia la temperatura. Così gli sfortunati Christophe Rochus e Janko Tipsarevich sono stati costretti a ritirarsi perché non riuscivano più a respirare (e Tipsarevich aveva fallito due matchpoints contro Nalbandian nel terzo set), mentre Maria Sharapova, rossa come un peperone in viso e con le spalle nude incandescenti, si è ritrovata a camminare come uno zombie, a due punti dal tracollo con la francesina Pin, n.61 del mondo. Finchè era stata bene Maria, senza essere in gran forma, aveva condotto 5-0 e 30-0 nel terzo set. Poi è andata in crisi. E ne è uscita soltanto per il suo coraggio, oltre che per la paura della sua inesperta avversaria. Ma in condizioni simili non è più sport. E’ pura follia.
N.b: Sempre nell’articolo precedente, e fra i commenti ad esso connesso, trovate i riferimenti ai risultati complessivi degli italiani, 9 sconfitte e 4 vittorie (con Seppi he ha annullato un matchpoint sul 5-6 nel quarto set al suo avversario Reynolds, n.199 Atp, nonostante abbia servito lì una debole seconda palla…la partita è finita alle 3,33 di notte! Un bilancio non esaltante perchè non abbiamo ottenuto una sola vittoria imprevista e in compenso abbiamo patuto qualche sconfitta imprevista. Succederà prima o poi il contrario? Troverete lì anche qualche spunto per offrire il vostro parere. Intanto mi dicono che i lettori del blog in questi giorni sono aumentati in modo considerevole…mi fa piacere, vuol dire che il lavoro…paga (? Magari…). Non è la frase che dicono tutti i giocatori quando ottengono un risultato importante? A furia di sentire frasi banali…si finisce per ripeterle! Torno a letto o no? Sono ormai le 8 e mezzo del mattino e mi sa che non ridormo più…bye bye

Mirnyi (Bie) b. Horna (Per) 7-6 (7-4), 3-6, 2-6, 6-4, 6-4
Clement (Fra) b. Malisse (Bel, 29) 6-3, 3-6, 7-5, 6-4
SEPPI (Ita) b. Reynolds (Usa) 6-1, 6-7 (4-7), 6-7 (5-7), 7-6 (7-3), 6-3
Sharapova (Rus, 1) b. Pin (Fra) 6-3, 4-6, 9-7
Rodionova (Rus) b. VINCI (Ita) 6-3, 6-1
Voracova (Cec) b. Shaughnessy (Usa) 7-5, 6-3
GARBIN (Ita, 30) b. Gagliardi (Svi) 3-6, 6-2, 6-1
Radwanska (Pol) b. Lepchenko (Uzb) 5-7, 6-3, 6-2
Ivanovic (Ser, 13) b. King (Usa) 6-2, 6-0
Chakvetadze (Rus, 12) b. Bammer (Aut) 6-4, 7-5
Granville (Usa) b. Beygelzimer (Ucr) 6-2, 6-3
Kostanic Tosic (Cro) b. Ferguson (Aus) 7-5, 6-3
Stosur (Aus, 24) b. Zakopalova (Cec) 6-3, 6-1
Molik (Aus) b. Chan (Tpe) 6-2, 7-6 (7-4)
Clijsters (Bel, 4) b. Bardina (Rus) 6-0, 6-0
Morigami (Jap) b. Pironkova (Bul) 7-5, 2-6, 4-6
Razzano (Fra) b. Pratt (Aus) 6-7 (8-10), 6-4, 6-0
Bondarenko (Ucr, 29) b. Cohen Aloro (Fra) 6-1, 7-6 (8-6)
Nakamura (Jap) b. Daniilidou (Gre, 32) 6-4, 6-0
Mirza (Ind) b. Savchuk (Ucr) 6-3, 7-5
Kudryavtseva (Rus) b. Laine (Fin) 4-6, 6-2, 9-7
Hingis (Svi, 6) b. Dechy (Fra) 6-0, 6-2
Kanepi (Est) b. PENNETTA (Ita, 28) 7-5, 7-6 (7-3)
Nadal (Spa, 2) b. Kendrick (Usa) 7-6 (8-6), 6-3, 6-2
O. Rochus (Bel) b. Guccione (Aus) 3-6, 7-5, 7-5, 6-7 (4-7), 9-7
Blake (Usa, 5) b. Moya (Spa) 7-6 (10-8), 6-2, 6-4
Murray (Gbr, 15) b. Martin (Spa) 6-0, 6-0, 6-1
Nalbandian. (Arg,) Tipsarevic (Ser) 6-7 (5-7), 6-4, 6-7 (2-7), 6-0, 2-1 ritiro
Berdych (Cec, 13) b. Lee (Cor) 6-1, 6-2, 6-2
Davydenko (Rus, 3) b. Roitman (Arg) 6-2, 7-5, 6-2
Grosjean (Fra, 28) b. C. Rochus (Bel) 6-2, 4-1 ritiro
Gonzalez (Cil, 10) b. Korolev (Rus) 6-7 (4-7), 7-6 (8-6), 6-3, 6-2
Smeets (Aus) b. Lacko (Svc) 6-2, 3-6, 6-1, 6-4
Tursunov (Rus, 21) b. Waske (Ger) 5-7, 6-4, 6-3, 6-4
Chela (ARG) b. STARACE (Ita) 7-6 (7-5), 6-4, 6-4
Zverev (Ger) c. Berrer (Ger) 6-4, 7-6 (7-1), 3-6, 6-4
Kohlschreiber (Ger) b. Vliegen (Bel) 5-7, 6-3, 6-2, 6-4
Nieminen (Fin, 17) b. Goldstein (Usa) 5-7, 6-2, 7-6 (7-4), 6-4
Ginepri (Usa) c. Almagro (Spa, 32) 4-6, 6-2, 4-6, 7-5, 6-3
Capdeville (Cil) b. Benneteau (Fra) 4-6, 6-7 (4-7), 6-2, 6-1, 6-2
Wawrinka (Svi, 31) b. Kim (Usa) 6-1, 2-6, 6-4, 6-2
Lapentti (Ecu) b. Mackin (Gbr) 6-4, 6-4, 6-2
Del Potro (Arg) b. DI MAURO (Ita) 6-3, 6-3, 6-1
Bozoljac (Ser) b. Cilic (Cro) 6-2, 6-4, 6-1
Muller (Lus) b. Gaudio (Arg) 6-0, 4-6, 6-2, 6-3
Haas (Ger, 12) b. Montanes (Spa) 7-5, 6-1, 7-6 (7-3)
Santoro (Fra) b. Kunitsyn (Rus) 7-6 (7-5), 6-3, 6-0
Hewitt (Aus, 19) b. Russell (Usa) 3-6, 2-6, 6-3, 6-3, 6-3
Kuznetsov (Usa) b. Luczak (Aus) 6-4, 5-7, 6-7 (5-7), 6-1, 6-4
Dancevic (Can) b. Hanescu (Rom) 6-3, 6-3, 7-6 (7-3)
Verdasco (Spa) b. Mathieu (Fra) 6-7 (5-7), 4-6, 6-6 (1-3) ritiro
Soderling (Sve, 23) b. Mayer (Ger) 6-3, 4-6, 6-3, 4-6, 6-0

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13 Commenti a “Che follia giocare con 45 gradi
Australia senz’acqua e a fuoco
Heat-policy, regole da rivedere
Azzurri: 9 sconfitte, 4 vittorie
Seppi annulla matchpoint e chiude alle 3,33”

  1. ivan77 scrive:

    quanto ai guadagni dei tennisti,posso solo dire che io al posto di philippoussis vorrei confidargliche farei volentieri cambio con lui..numero 100 del mondo e 200000 mila euro lordi di guadagno…e fare come lavoro cio’ che piu’ adoro..be’ onestamente queste lamentele non mi sono mai piaciuti,seppure concordo con il paragone con gli altri sport..e l’eccessivo dislivello tra gli stessi..

  2. marcos scrive:

    caro ubaldo,

    se non fossi preso dalle magie di djokovic, uno che tra breve si piazzerà tra i primi tre con roger e murray, partirei con un polpettone indigeribile sui cambiamenti climatici, sul loro pericolo per l’umanità, sugli stati canaglia che manco ai tepidi dettami di kyoto vogliono adeguarsi.
    complimentandomi per come ci proponi melbourne e con andreas per l’epica vittoria in piena notte, torno all’artista serbo.

    marcos

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    approfondirò appena possibile l’argomento guadagni…è vero che 200.000 dollari sono tanti…ma è anche vero che sarebbe bene per il tennis _ io penso _ se anche chi non arriva fra i primi 100 potesse guadagnarsi bene da vivere. I calciatori? In Italia 450 in serie A e altrettanti in serie B fanno già 900 persone che guadagnano da molto di più a come Philippoussis (propio i più scarsi…)…e stiamo parlando di un solo sport in un solo Paese. Mettiamo che in altri Paesi siano un po’ meno ma alla fine sono diverse migliaia di calciatori, più diverse centinaia di atleti di altri sport a squadra…
    Per il tennis parliamo di 100, 150 nel mondo intero per uno sport praticato in 170 Paesi e con una concorrenza bestiale . Che non è quella, per intendersi di altre discipline, lo sci, il ciclismo, i motori o anche tanti di quegli sport olimpici in cui gli atleti nel mondo sono poche centinaia e a volte quasi nemmeno cento…e non parlo del pattinaggio o del curling
    Marcos Djokovic ha un grande talento, sono d’accordo

  4. alessio scrive:

    Ieri ho sentito le parole di Matz Wilander che sosteneva che è una follia giocare in queste condizioni.La stessa Sharapova diceva e anche se parte in causa non saprei darle torto, che la regola di non potere chiudere il tetto se si inizia open è dubbia.Capisco che la regola è per non fare 2 parti di partita in ocndizioni diverse open e in, tuttavia quando il clima è agli estremi il risultato è troppo condizionato.Quindi la regola andrebbe non eliminata semplicemente aperta a deroga come nelle condizioni di ieri.
    Spiace per il tennis italiano ma onestamente, a parte il vecchio Sangunetti che se avesse creduto prima nelle sue possibilità chissa dove sarebbe ora, non vedo chi possa fare qualcosa.Spero e per fortuna direi nelle ragazze; speriamo in primis nella Schiavone

  5. ivan77 scrive:

    non metto in dubbio che la differenza col calcio sia esagerata,pero’ ubaldo penso che ci siano milioni di persone nel mondo che farebbero cambio con philippoussis,poi ognuno fa i propri interessi ed e’ giusto cosi’..
    djokovic e’ forte forte..e marat mi ha fatto soffrire ancora alla grande..visto la partita ubaldo?sela mi era sconosciuto,d’ora in poi lo terro’ d’occhio..

  6. Ivan scrive:

    esprimo anch’io la mia preoccupazione per i problemi climatici, ma appunto non è la sede più appropriata per dissertarne. Sui guadagni invece mi sembra giusto distinguere tra sport di squadra e quelli individuali. Michael Jordan aveva incrementato di 16 volte il fatturato dei Bulls… nei primi anni metteva a referto cifre spaventose, ma iniziò a vincere quando coinvolse di più la squadra, a partire da molti gregari che furono indispensabili per infilarsi parecchi anelli. Certo che le proporzioni nel tennis potrebbero essere più eque, non credo che se volessero i nostri non possano riuscire in questa battaglia… ma quanti vogliono, rendendosi disponibili a meeting e quant’altro per perorare la causa?
    Su orari e quant’altro. Anche a me non dispiace che una partita non sia mai interrotta, tuttavia la priorità deve essere la tutela degli atleti e del pubblico, per cui, per cui con la possibilità di un gentleman agreement tra i due avversari credo che la cosa sia risolvibile… ovviamente il tutto è da bilanciare con un serio controllo da parte della direzione del torneo, per evitare di subire possibili comodi degli atleti. Ma è incontestabile che giocare a certe temperature o a certe ore sia folle, proibitivo e di nessun giovamento per il pubblico e il movimento stesso.

  7. francesca scrive:

    A 45 gradi,sul campo centrale,c’ero anch io..sulla linea..non ho faticato come sharapova e pin probabilmente ma…

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Francesca è una ragazza italiana deliziosa che fa sia l’arbitro sia la giudice di linea, l’ho incontrata durante il match che Seppi ha perso malamente con Mayer e abbiamo parlato anche di questo blog. Il suo blog mi ha dato il pretesto per un sorriso, in una giornata che sto vivendo con una certa angoscia perchè mio figlio è caduto in motorino, si è rotto un braccio, è ancora al pronto soccorso, gli stanno facendo una tac e mia moglie sta cercando un ortopedico che possa eventualmente operarlo…Io da qua ho potuto fare solo mille telefonate, anche per rincuorarlo…è un bravo ragazzo, va bene a scuola, ha una passione sconfinata per il tennis…e ora teme di non poter più giocare. Spero proprio che si sbagli…

  9. ivan77 scrive:

    ubaldo spero davvero che tuo figlio guarisca presto,che l’operazione vada bene e spero che possa continuare a giocare a tennis,ma deve sempre cercare di essere positivo e tutto andra’ per il meglio..tienici informato…intanto gli faccio i miei piu’ sinceri auguri di pronta guarigione!!
    un saluto a francesca..permettimi di dire quanto t’invidio,anche se ammetto che e’ davvero difficile in una frazione di secondo,a quelle velocita’stabilire se una palla e’ dentro o fuori..e di augurarti buon lavoro..ue’ se ti capita una palla dubbia con marat dagli ragione che quello senno’ comincia a dare in escandescenza e perde la concentrazione..SCHERZO!!!

  10. Ivan scrive:

    Mi spiace sinceramente per tuo figlio, Ubaldo, augurandovi che tutto possa andare per il meglio e il danno sia limitato solamente al braccio. sono certo che saprai incoraggiarlo nel modo migliore. Anch’io ho avuto una brutta frattura (mi auguro che per lui sia meno grave): non avevo velleità agonistiche in nessuno sport… mi piaceva praticarne alcuni in modo amatoriale e anch’io temevo di dover rinunciare a diverse cose: certo sport , certi lavoretti estivi che prevedevano sforzi o altro. Con il tempo le cose si sono messe a posto… sono passati 12 anni dal mio incidente, ed oggi che tutto è migliorato, a cominciare dalla fisioterapia, credo che tuo figlio possa guardare al futuro con fiducia, per quanto sia normale aver timore. Piuttosto, Ubaldo, incoraggialo anche a scuola… saranno mesi duri, ma potranno essere molto utili nella formazione del suo carattere. Mentre i tennis non glielo toglierà nessuno, fossero solo anche 4 scambi tra amici, per questo non dovrà sentirsi un “fallito”: ogni vicenda è strettamente personale e costellata da condizioni ed eventi che la rendono unica… arrivare più tardi o non arrivarci mai non deve essere considerata necessariamente una colpa. Mi fermo qui, consigliandovi un bel libro… apparentemente poco attinente, ma vedrete, vi potrà essere utile in molti passaggi, è “Rispetto” di Richard Sennett.

    Un saluto anche a Francesca… troppo spesso ci dimentichiamo del prezioso apporto di tanti che a vario titolo permettono lo spettacolo.

  11. Riccardo B. scrive:

    Mi unisco anch’io al grande dispiacere e all’abbraccio (ahinoi, solo virtuale) per Giancarlo. Lo sconforto iniziale fa vedere tutto nero, specie a 16 anni, ma sono certo che tuo figlio si riprenderà al 100% e anche di più.
    Poi, Ubaldo, proprio tu ci insegni che la storia del tennis, e dello sport in generale, è piena di storie di atleti che si infortunano (anche gravemente), per poi tornare più sani (soprattutto) e più forti di prima.
    Forza Giancarlo!

  12. francesca scrive:

    Ovviamente passa tutto in secondo piano rispetto alla caduta di giancarlo,ma grazie mille della definizione(Ubaldo)e degli incoraggiamenti(Ivans)..oggi mi ci voleva proprio,è stata una giornata durissima..questi tirano davvero a mille all’ora!!Anche da parte mia i migliori auguri a Giancarlo,che tra l’altro io ho conosciuto..intrufolandomi in una cena familiare qualche tempo fa a NY..

  13. marcos scrive:

    ti sono vicino, caro ubaldo: apprendo solo ora.
    panta rei ed anche questo incidente rimarrà, tra qualche mese, solo un brutto ricordo. alè giancarlo!!

    s’io fossi stato a 45° sul centrale come è stata francesca, sarei svenuto a testa in giù, senza bisogno di una pallata: coraggiosa!

    marcos

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