Commenti a: Tennis: Il servizio non conta. O quasi http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 15:34:09 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: RiB http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-131061 RiB Wed, 16 Sep 2009 18:28:48 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-131061 La questione delle tensioni dipende moltissimo dalla corda che si usa, dalle dimensioni del piatto, dal pattern. Sampras tendeva un budello naturale a 34 su un piatto 88, che e' quasi un'eresia. A suo tempo i sintetici non erano soddisfacenti come oggi e lui voleva avere effetto tavoletta (leggi, maggiore uniformita' della risposta del piatto in tutti i suoi punti), e quello era l'unico modo di ottenerlo con una corda elastica su un piatto piccolo. Oggi Nadal usa le duralast a 24 kg, ma l'elasticita' del poliestere (e di quel poliestere) e' molto minore di quella del budello, quindi il paragone non sussiste tanto. In generale, a parita' di piatto, pattern e corda, e non uscendo dai range di tensione comune (direi un 18-32) con i comuni armeggi, un'incordatura piu' tesa conferisce piu' controllo e meno potenza, viceversa una meno tesa. Questo non vuol dire affatto che un servizio a 220 non si puo' realizzare con un'incordatura molto tesa, anzi. L'elemento limitante dela velocita' nei colpi non e' fisico ma e' tecnico. Un qualunque atleta potrebbe sparare un servizio a 240 con una qualunque racchetta, ma magari la sua percentuale sarebbe il 5% e non avrebbe senso. La velocita' di swing nei colpi, che in nessun caso si avvicina a quella massima esprimibile, insieme alla tecnica e al trasferimento del peso, determina la velocita' del colpo, ancor piu' che la tensione della racchetta. La decisione delle tensione riflette esigenze tecniche e spesso non e' direttamente ricollegabile al discorso potenza controllo (prova ne e', ad esempio, che le racchette stesse usate dai professionisti (prifilo sottile, piatto piccolo, pattern chiuso, bilanciamento al manico) forniscono di solito molta meno potenza di una racchetta da amatore). In generale, pero' vale l'equazione maggiore tensione=minor potenza (tranne in alcuni casi, vedi Volandri che incorda a 13kg e il comportamento risulta opposto), per cui il paragrafo nel suo articol e' filosoficamente scorretto. La questione delle tensioni dipende moltissimo dalla corda che si usa, dalle dimensioni del piatto, dal pattern.

Sampras tendeva un budello naturale a 34 su un piatto 88, che e’ quasi un’eresia. A suo tempo i sintetici non erano soddisfacenti come oggi e lui voleva avere effetto tavoletta (leggi, maggiore uniformita’ della risposta del piatto in tutti i suoi punti), e quello era l’unico modo di ottenerlo con una corda elastica su un piatto piccolo.
Oggi Nadal usa le duralast a 24 kg, ma l’elasticita’ del poliestere (e di quel poliestere) e’ molto minore di quella del budello, quindi il paragone non sussiste tanto.

In generale, a parita’ di piatto, pattern e corda, e non uscendo dai range di tensione comune (direi un 18-32) con i comuni armeggi, un’incordatura piu’ tesa conferisce piu’ controllo e meno potenza, viceversa una meno tesa. Questo non vuol dire affatto che un servizio a 220 non si puo’ realizzare con un’incordatura molto tesa, anzi. L’elemento limitante dela velocita’ nei colpi non e’ fisico ma e’ tecnico. Un qualunque atleta potrebbe sparare un servizio a 240 con una qualunque racchetta, ma magari la sua percentuale sarebbe il 5% e non avrebbe senso. La velocita’ di swing nei colpi, che in nessun caso si avvicina a quella massima esprimibile, insieme alla tecnica e al trasferimento del peso, determina la velocita’ del colpo, ancor piu’ che la tensione della racchetta. La decisione delle tensione riflette esigenze tecniche e spesso non e’ direttamente ricollegabile al discorso potenza controllo (prova ne e’, ad esempio, che le racchette stesse usate dai professionisti (prifilo sottile, piatto piccolo, pattern chiuso, bilanciamento al manico) forniscono di solito molta meno potenza di una racchetta da amatore).

In generale, pero’ vale l’equazione maggiore tensione=minor potenza (tranne in alcuni casi, vedi Volandri che incorda a 13kg e il comportamento risulta opposto), per cui il paragrafo nel suo articol e’ filosoficamente scorretto.

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Di: wik http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125543 wik Wed, 19 Aug 2009 13:02:07 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125543 Su Muster non ho ricordi. Su Sampras si, usava budello che é una corda elastica e sforzando la memoria anche a tensioni superiori ai 32 che ti ho indicato. Si le nuove corde sono le responsabili della diminuzione generale della tensione, molto piú rigide del budello, anche se giá negli anni 90 esistevano i primi poliesteri Su Muster non ho ricordi.
Su Sampras si, usava budello che é una corda elastica e sforzando la memoria anche a tensioni superiori ai 32 che ti ho indicato.
Si le nuove corde sono le responsabili della diminuzione generale della tensione, molto piú rigide del budello, anche se giá negli anni 90 esistevano i primi poliesteri

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125429 Avec Double Cordage Tue, 18 Aug 2009 22:11:17 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125429 cavoli wik solo 24 chili Nadal non lo avrei mai detto, io cosi istintivamente pensavo avesse come minimo 30 chili su quella racchetta... su Sampras sono meno sorpreso però 32 non sono mica pochi, non sono sicuro ma mi sembra di ricordare lontanamente che Muster era vicino ai 40 chili di tensione sulla sua racchetta, che dici può essere vero o è una bufala? Può essere che con le nuove corde ora le tensioni sono generalmente più basse di quelle degli anni novanta? Sinceramente ad istinto visto che allora molti utlizzavavano corde in budello (se non sbaglio anche Sampras) direi quasi che adesso le tensioni sono mediamente più alte di allora ma se mi dici che il gran capo dei topponi Nadal la fa tirare a soli 24 kg ci deve essere qualcos'altro sotto cavoli wik solo 24 chili Nadal non lo avrei mai detto, io cosi istintivamente pensavo avesse come minimo 30 chili su quella racchetta… su Sampras sono meno sorpreso però 32 non sono mica pochi, non sono sicuro ma mi sembra di ricordare lontanamente che Muster era vicino ai 40 chili di tensione sulla sua racchetta, che dici può essere vero o è una bufala?

Può essere che con le nuove corde ora le tensioni sono generalmente più basse di quelle degli anni novanta? Sinceramente ad istinto visto che allora molti utlizzavavano corde in budello (se non sbaglio anche Sampras) direi quasi che adesso le tensioni sono mediamente più alte di allora ma se mi dici che il gran capo dei topponi Nadal la fa tirare a soli 24 kg ci deve essere qualcos’altro sotto

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Di: wik http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125411 wik Tue, 18 Aug 2009 20:58:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125411 Nadal tira la duralast, non la huricane tour che viene dichiarata che è solo la sponsorizzazione, a 24 kg su un piatto 100, il che è da considerarsi una bassa tensione, non ne esistono altri che toppano come lui. Scendere a tensioni sotto i 23 chili è di norma, ma non è detto al 100 %, sconsigliato per un monofilamento. Tieni presente ad esempio che io uso una corda più rigida della sua in monofilamento su un piatto 93 e la tiro a 25 kg, corda fra le altre cose consigliata per un uso a basse tensioni. E questo viene considerato un tensionamento medio. Federer tensiona variabile, in media sui 24 chili l'orizzontale e 25 la verticale ibridando due corde piuttosto elastiche su un piatto 90 (alcuni dicono sia in realtà un 88) e per essere corde elastiche sono tensioni medio basse. Due giocatori agli opposti come tipologia usano basse tensioni, un Sampras tensionava moltissimo, sui 32 chili se non ricordo male ed è possibile, ma con corda elastica e in piatto piccolo, con la stessa corda Mc tirava a 18 kg sempre su piatto piccolo, nulla. E' difficile stabilire delle regole ADC se non quella della sensazione personale e del connubio racchetta-corda, e nessuno di questi giocatori si può dire che tiri piano o non abbia controllo Nadal tira la duralast, non la huricane tour che viene dichiarata che è solo la sponsorizzazione, a 24 kg su un piatto 100, il che è da considerarsi una bassa tensione, non ne esistono altri che toppano come lui. Scendere a tensioni sotto i 23 chili è di norma, ma non è detto al 100 %, sconsigliato per un monofilamento.
Tieni presente ad esempio che io uso una corda più rigida della sua in monofilamento su un piatto 93 e la tiro a 25 kg, corda fra le altre cose consigliata per un uso a basse tensioni. E questo viene considerato un tensionamento medio.
Federer tensiona variabile, in media sui 24 chili l’orizzontale e 25 la verticale ibridando due corde piuttosto elastiche su un piatto 90 (alcuni dicono sia in realtà un 88) e per essere corde elastiche sono tensioni medio basse.
Due giocatori agli opposti come tipologia usano basse tensioni, un Sampras tensionava moltissimo, sui 32 chili se non ricordo male ed è possibile, ma con corda elastica e in piatto piccolo, con la stessa corda Mc tirava a 18 kg sempre su piatto piccolo, nulla.
E’ difficile stabilire delle regole ADC se non quella della sensazione personale e del connubio racchetta-corda, e nessuno di questi giocatori si può dire che tiri piano o non abbia controllo

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125348 Avec Double Cordage Tue, 18 Aug 2009 12:59:46 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125348 tratta da un pezzo di Peter Bodo che ho letto poco fa capita proprio giusta una foto di Kendrick per visualizzare quanto detto sopra http://tennisworld.typepad.com/.a/6a00d83451599e69e20120a5485d4f970c-600wi presumo sia una risposta tratta da un pezzo di Peter Bodo che ho letto poco fa capita proprio giusta una foto di Kendrick per visualizzare quanto detto sopra

http://tennisworld.typepad.com/.a/6a00d83451599e69e20120a5485d4f970c-600wi

presumo sia una risposta

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125332 Avec Double Cordage Tue, 18 Aug 2009 11:02:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125332 grazie wik, preciso come sempre, la tua spiegazione mi pare molto ragionevole, in effetti non ho mai creduto troppo in quest'ombroso effetto fionda come causa di maggiore velocità del colpo però una qualche connessione tra tensione dell'incordatura, dose di rotazione e velocità di uscita molto probabilmente c'è, ma è difficile da spiegare per bene probabilmente, specie in uno spontaneo commento di blog... sicuramente è vero che con tensioni basse la palla rimane più a lungo sul piatto corda (comparando due tipi di colpo uguali dal punto di visto tecnico) e questo probabailmente nel caso di un colpo piatto incrementa la possibilità di trasferire alla palla la velocità del braccio/testa della racchetta (ma non ne snono sicuro, mi pare quasi ragionevole però) da un altro punto di vista però rende più difficile controllare la palla quando si colpisce in top spin, e questo spiegherebbe il fatto che giocatori che colpiscono regolarmente con molto top spin di norma non usano tensioni basse mentre giocatori che colpiscono frequentemente piatto o con poco top spin, o che hanno particolare "tocco/capacità di controllo" spesso utilizzano tensioni basse. Come esempi delle varie "stagioni" si potrebbero proporre, McEnroe, Sampras, Federer facendo parte della categoria di giocatori con tensione più lenta, mano sensibile, utilizzo frequente di colpi più piatti vs Borg, Muster, Nadal come giocatori con tensione alta, fisicità che prevale sul tocco, top spin estremo e raro utilizzo di colpi piatti certo con il passare del tempo la diiferenza tra i due tipi di giocatore si è assottigliata, nel senso che ormai praticamente tutti utilizzano top spin ...e il top spin di Federer non è mica da poco, in oltre facendo questi paragoni no si può certo dire che McEnroe, Sampras e Federer al loro top siano in generale meno atletici delle loro "nemesi" ma la differenza sta nei dettagli, nel senso di quanto può incidere la forma fisica sualla prestazione generale, di fatti Federer in forma non eccelsa ha fatto tre finali major l'anno scorso e appena ripresosi ha vinto lo US Open, mentre un Nadal non al top fisicamente può perdere anche nei major da giocatori di calssifica medio bassa (certo nei tornei al di fuori del grande slam capita anche a Federer, ma praticamente mai nei tornei che contano), anche se accade raramete e anzi spesso questi poi si dimostrano giocatori in stato di grazia e vanno in finale (mi vengono in mente Tsonga e Soederling) all'inverso facendo un ragionamento basato su di un incordatura molto tesa, si può dire che durante il colpo il piatto corda sicuramente rimane più rigido (le corde avvolgono meno la palla) e la palla rientra meno nel piatto corde e questo sicuramente facilita il controllo di un colpo molto arrotato come un dritto a presa western eseguito con top spin estremo, ma forse il fatto che le corde rimangano più "rigide" (tendenzialmente un po' come una mazza da baseball o una parete) costringe la palla a schiacciarsi maggiormente offrendo molta superfice al piatto corde per imprimere la rotazione. Ma quest'ultima è solo una mia ipotesi spontanea e sinceramente da un punto di vista di fisica applicata non mi convince troppo anche se pensandoci meglio una palla schiacciata dovrebbe ricevere la velocità tangenziale della testa di racchetta responsabile della rotazione in un punto più vicino al centro e questo ne dovrebbe aumentare la velocità di rotazione è risaputo poi ormai che un colpo molto arrotato oggigiorno non è detto che sia più lento di un colpo piatto, dipende molto da chi è che lo tira ;) ...perchè se uno come Nadal tira un colpo con top spin estremo ha la possibilità di tirare anche più forte orizontalmente visto che la maggiore rotazione impressa alla palla la riporterà a terra prima, quindi a meno di parlare di colpi schiacciati dal alto in basso in vicinanza della rete oggi un colpo arrotato tirato da fondo campo può essere anche più veloce/potente di un colpo piatto, come detto dipende dalla capacità di imprimere rotazione alla palla ovvero da chi è che lo tira un altra storia poi (anche se correlata pure questa al top spin) è la tesi secondo la quale un piatto corde più teso permetta di colpire anche in zone più distanti dallo sweetspot senza necessariamente steccare... grazie wik, preciso come sempre, la tua spiegazione mi pare molto ragionevole, in effetti non ho mai creduto troppo in quest’ombroso effetto fionda come causa di maggiore velocità del colpo

però una qualche connessione tra tensione dell’incordatura, dose di rotazione e velocità di uscita molto probabilmente c’è, ma è difficile da spiegare per bene probabilmente, specie in uno spontaneo commento di blog…

sicuramente è vero che con tensioni basse la palla rimane più a lungo sul piatto corda (comparando due tipi di colpo uguali dal punto di visto tecnico) e questo probabailmente nel caso di un colpo piatto incrementa la possibilità di trasferire alla palla la velocità del braccio/testa della racchetta (ma non ne snono sicuro, mi pare quasi ragionevole però) da un altro punto di vista però rende più difficile controllare la palla quando si colpisce in top spin, e questo spiegherebbe il fatto che giocatori che colpiscono regolarmente con molto top spin di norma non usano tensioni basse mentre giocatori che colpiscono frequentemente piatto o con poco top spin, o che hanno particolare “tocco/capacità di controllo” spesso utilizzano tensioni basse.

Come esempi delle varie “stagioni” si potrebbero proporre, McEnroe, Sampras, Federer facendo parte della categoria di giocatori con tensione più lenta, mano sensibile, utilizzo frequente di colpi più piatti vs Borg, Muster, Nadal come giocatori con tensione alta, fisicità che prevale sul tocco, top spin estremo e raro utilizzo di colpi piatti

certo con il passare del tempo la diiferenza tra i due tipi di giocatore si è assottigliata, nel senso che ormai praticamente tutti utilizzano top spin …e il top spin di Federer non è mica da poco, in oltre facendo questi paragoni no si può certo dire che McEnroe, Sampras e Federer al loro top siano in generale meno atletici delle loro “nemesi” ma la differenza sta nei dettagli, nel senso di quanto può incidere la forma fisica sualla prestazione generale, di fatti Federer in forma non eccelsa ha fatto tre finali major l’anno scorso e appena ripresosi ha vinto lo US Open, mentre un Nadal non al top fisicamente può perdere anche nei major da giocatori di calssifica medio bassa (certo nei tornei al di fuori del grande slam capita anche a Federer, ma praticamente mai nei tornei che contano), anche se accade raramete e anzi spesso questi poi si dimostrano giocatori in stato di grazia e vanno in finale (mi vengono in mente Tsonga e Soederling)

all’inverso facendo un ragionamento basato su di un incordatura molto tesa, si può dire che durante il colpo il piatto corda sicuramente rimane più rigido (le corde avvolgono meno la palla) e la palla rientra meno nel piatto corde e questo sicuramente facilita il controllo di un colpo molto arrotato come un dritto a presa western eseguito con top spin estremo, ma forse il fatto che le corde rimangano più “rigide” (tendenzialmente un po’ come una mazza da baseball o una parete) costringe la palla a schiacciarsi maggiormente offrendo molta superfice al piatto corde per imprimere la rotazione. Ma quest’ultima è solo una mia ipotesi spontanea e sinceramente da un punto di vista di fisica applicata non mi convince troppo anche se pensandoci meglio una palla schiacciata dovrebbe ricevere la velocità tangenziale della testa di racchetta responsabile della rotazione in un punto più vicino al centro e questo ne dovrebbe aumentare la velocità di rotazione

è risaputo poi ormai che un colpo molto arrotato oggigiorno non è detto che sia più lento di un colpo piatto, dipende molto da chi è che lo tira ;) …perchè se uno come Nadal tira un colpo con top spin estremo ha la possibilità di tirare anche più forte orizontalmente visto che la maggiore rotazione impressa alla palla la riporterà a terra prima, quindi a meno di parlare di colpi schiacciati dal alto in basso in vicinanza della rete oggi un colpo arrotato tirato da fondo campo può essere anche più veloce/potente di un colpo piatto, come detto dipende dalla capacità di imprimere rotazione alla palla ovvero da chi è che lo tira

un altra storia poi (anche se correlata pure questa al top spin) è la tesi secondo la quale un piatto corde più teso permetta di colpire anche in zone più distanti dallo sweetspot senza necessariamente steccare…

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Di: wik http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125251 wik Mon, 17 Aug 2009 22:30:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125251 I nuovi materiali e le nuove corde favoriscono chi risponde e non chi serve per via dell'effetto tavoletta che è l'allargamento della zona utile di impatto, erroneamente definito, ma ormai entrato nel lessico comune come l'allargamento dello sweetspot. Come potrebbe essere determinante più del passato il servizio se in proporzione è aumentata di più la possibilità controllata di risposta ? L'uso del servizio ha sicuramente avuto uno sviluppo dal punto di vista tattico nell'ottica dei primi due colpi susseguenti e dell'aumentata velocità di scambio, per cui di sicuro non ti puoi più permettere servizi lenti alla Barazzutti per intenderci. La cura con cui viene allenato il servizio ne è testimone. Determinante è non essere attaccato sul servizio, come determinante e crearsi un vantaggio immediato in maniera da poter comandare le geometrie e non subirle. In quest'ottica servire è diventato determinante, anche se il servizio di per se stesso non è determinante. Ed è più difficile essere obbligati a questo, e questo tatticamente oggi è imprescindibile, ieri lo era meno. Sfatiamo inoltre il legame fra tensione della corda e velocità di palla. Non esiste, la corda meno tensionata allunga la gittata, non la velocità d'uscita, come una corda molto tesa non aumenta nè la velocità nè il controllo. Una corda molto tesa allarga l'effetto tavoletta, aumenta la stabilità e diminuisce l'imprevidibilità di reazione della palla sulle corde. C'è chi ha bisogno di basse tensioni per poter lavorare la palla e di conseguenza controlla mantenendo il contatto più a lungo e facendola rientrare nel piatto. Sono due opzioni differenti di controllo che dipendono dal giocatore, Federer usa basse tensioni, come possiamo dire che non controlla o tira piano ? Il tutto ovviamente con dei range di utilizzo che non vanno sforati. I nuovi materiali e le nuove corde favoriscono chi risponde e non chi serve per via dell’effetto tavoletta che è l’allargamento della zona utile di impatto, erroneamente definito, ma ormai entrato nel lessico comune come l’allargamento dello sweetspot.
Come potrebbe essere determinante più del passato il servizio se in proporzione è aumentata di più la possibilità controllata di risposta ?
L’uso del servizio ha sicuramente avuto uno sviluppo dal punto di vista tattico nell’ottica dei primi due colpi susseguenti e dell’aumentata velocità di scambio, per cui di sicuro non ti puoi più permettere servizi lenti alla Barazzutti per intenderci. La cura con cui viene allenato il servizio ne è testimone.
Determinante è non essere attaccato sul servizio, come determinante e crearsi un vantaggio immediato in maniera da poter comandare le geometrie e non subirle. In quest’ottica servire è diventato determinante, anche se il servizio di per se stesso non è determinante.
Ed è più difficile essere obbligati a questo, e questo tatticamente oggi è imprescindibile, ieri lo era meno.

Sfatiamo inoltre il legame fra tensione della corda e velocità di palla. Non esiste, la corda meno tensionata allunga la gittata, non la velocità d’uscita, come una corda molto tesa non aumenta nè la velocità nè il controllo. Una corda molto tesa allarga l’effetto tavoletta, aumenta la stabilità e diminuisce l’imprevidibilità di reazione della palla sulle corde. C’è chi ha bisogno di basse tensioni per poter lavorare la palla e di conseguenza controlla mantenendo il contatto più a lungo e facendola rientrare nel piatto. Sono due opzioni differenti di controllo che dipendono dal giocatore, Federer usa basse tensioni, come possiamo dire che non controlla o tira piano ?
Il tutto ovviamente con dei range di utilizzo che non vanno sforati.

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125128 Avec Double Cordage Sat, 15 Aug 2009 09:10:50 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125128 interessante ma su un paio di cose non sarei troppo sicuro 1.) le vittorie e i record di Roger Federer e di Rafa Nadal sono arrivati con delle racchette datate OK la racchetta di Federer per dimensione è più piccola di quella degli altri ma quella di Nadal non credo, forse il riferimento era a Sampras e non Nadal a meno che il riferimento non sia quello che in fondo la Babolat di Nadal deriva da un vecchio stampo della Pro Kennex Destiny. 2.) Ma anche chi ha continuato ad usare il budello anche tra la fine degli anni ‘90, come Kafelnikov o Pete Sampras, lo tirava anche sopra i 30 chili per aumentare la velocità sprigionabile anche a scapito del controllo Che io sappia una tensione maggiore va a discapito della potenza ma aumenta il controllo, praticamente favorisce l'imprimere di rotazione e con un maggiore top spinsi può colpire anche più forte, le racchette di Borg e Muster se non erro erano tese al massimo, mentre giocatori che utilizzano meno top spin e si affidano più a colpi piatti come McEnroe ad esempio utilizzavano tensioni molto basse, una volta ho sentito parlare di effetto fionda o materasso di un incordatura di budello poco tesa ma non sò quanto ci sia di vero. non vorrei dire cavolate ma mi sembra vagamente di ricordare un pezzo di Davis Foster Wallace (se non sbaglio quello su Joyce, string theory ma vado a mente e forse sbaglio) dove lui fa proprio questo errore nel suo ragionamento, non si capisce bene se si tratta di una citazione anche se DFW viene tirato in ballo, si potrebbe chiarire meglio nel caso si tratti di una citazione di DFW comunque bell'articolo con spunti interessanti come già detto. 3.) velocità di servizio che in casi estremi superano i 200 kmh se parliamo di prima di servizio penso che questo sia la norma, e persino tra le ragazze c'è chi non ha troppi problemi a superare i 200 come Lisicki ad esempio, i casi estremi forse sono quelli che superano i 220 o 230 ma chi nell'ATP non riesce a superare 200 con un servizio piatto sicuramente ha una tecnica di servizio deficitaria, ma sicuramente non è detto che sia necessario servire sempre al massimo anzi sicuramente per molti giocatori la maggioranza dei servizi è basata sul "placing", il fatto è che i mogliori servono al di sopra dei 200 anche quando privilegiano la precisione sulla velocità, senza il bisogno di tirare in ballo Roddick. interessante ma su un paio di cose non sarei troppo sicuro

1.) le vittorie e i record di Roger Federer e di Rafa Nadal sono arrivati con delle racchette datate

OK la racchetta di Federer per dimensione è più piccola di quella degli altri ma quella di Nadal non credo, forse il riferimento era a Sampras e non Nadal a meno che il riferimento non sia quello che in fondo la Babolat di Nadal deriva da un vecchio stampo della Pro Kennex Destiny.

2.) Ma anche chi ha continuato ad usare il budello anche tra la fine degli anni ‘90, come Kafelnikov o Pete Sampras, lo tirava anche sopra i 30 chili per aumentare la velocità sprigionabile anche a scapito del controllo

Che io sappia una tensione maggiore va a discapito della potenza ma aumenta il controllo, praticamente favorisce l’imprimere di rotazione e con un maggiore top spinsi può colpire anche più forte, le racchette di Borg e Muster se non erro erano tese al massimo, mentre giocatori che utilizzano meno top spin e si affidano più a colpi piatti come McEnroe ad esempio utilizzavano tensioni molto basse, una volta ho sentito parlare di effetto fionda o materasso di un incordatura di budello poco tesa ma non sò quanto ci sia di vero.

non vorrei dire cavolate ma mi sembra vagamente di ricordare un pezzo di Davis Foster Wallace (se non sbaglio quello su Joyce, string theory ma vado a mente e forse sbaglio) dove lui fa proprio questo errore nel suo ragionamento, non si capisce bene se si tratta di una citazione anche se DFW viene tirato in ballo, si potrebbe chiarire meglio nel caso si tratti di una citazione di DFW comunque bell’articolo con spunti interessanti come già detto.

3.) velocità di servizio che in casi estremi superano i 200 kmh

se parliamo di prima di servizio penso che questo sia la norma, e persino tra le ragazze c’è chi non ha troppi problemi a superare i 200 come Lisicki ad esempio, i casi estremi forse sono quelli che superano i 220 o 230 ma chi nell’ATP non riesce a superare 200 con un servizio piatto sicuramente ha una tecnica di servizio deficitaria, ma sicuramente non è detto che sia necessario servire sempre al massimo anzi sicuramente per molti giocatori la maggioranza dei servizi è basata sul “placing”, il fatto è che i mogliori servono al di sopra dei 200 anche quando privilegiano la precisione sulla velocità, senza il bisogno di tirare in ballo Roddick.

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Di: daniele malafarina http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125033 daniele malafarina Fri, 14 Aug 2009 12:44:59 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125033 Articolo eccezionale con un sacco di spunti su cui riflettere. Le argomentazioni di Alessandro in tutta onestà mi sembrano logiche e coerenti e quindi in perfetta linea con un approccio scientifico anche se non molto "quantitativo" ma onestamente mi par arduo che si potesse fare di più e meglio di quanto ha fatto Mastroluca. Io personalmente son rimasto colpito da quel 17,9 di Wimbledon per il quinquennio '90-'94. Non me lo sarei mai aspettato e mi sa che passerò un be po' di tempo a pensare alle possibili spiegazioni. Infine vorrei far notare a mactiz che l'esperienza personale piò essere fuorviante. Infatti è provato e assodato che maggior tensione delle corde implica minor permanenza della palla sul piatto corde (e quindi minor controllo) ma anche minore perdita di momento (inteso come massa per velocità, lineare o angolare che sia) per la palla che quindi risulta più veloce. Articolo eccezionale con un sacco di spunti su cui riflettere. Le argomentazioni di Alessandro in tutta onestà mi sembrano logiche e coerenti e quindi in perfetta linea con un approccio scientifico anche se non molto “quantitativo” ma onestamente mi par arduo che si potesse fare di più e meglio di quanto ha fatto Mastroluca. Io personalmente son rimasto colpito da quel 17,9 di Wimbledon per il quinquennio ‘90-’94. Non me lo sarei mai aspettato e mi sa che passerò un be po’ di tempo a pensare alle possibili spiegazioni. Infine vorrei far notare a mactiz che l’esperienza personale piò essere fuorviante. Infatti è provato e assodato che maggior tensione delle corde implica minor permanenza della palla sul piatto corde (e quindi minor controllo) ma anche minore perdita di momento (inteso come massa per velocità, lineare o angolare che sia) per la palla che quindi risulta più veloce.

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Di: faldo http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125032 faldo Fri, 14 Aug 2009 12:43:43 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2565#comment-125032 infatti, come dice giustamente mactiz, è proprio l'opposto a quanto scritto nell'articolo. una tensione bassa, alla sanguinetti, garantisce una maggiore spinta grazie all'"effetto fionda" dato dalle corde poco tese, a scapito del controllo: non è un caso che l'adottino generalmente giocatori poco esplosivi ma dall'ottima mano (compensano con il braccio il problema della minore precisione dell'attrezzo). viceversa un sampras privilegia nettamente il controllo rispetto alla velocità di palla, che in questo caso viene apportata dal braccio "atomico" del tennista, assolutamente indispensabile per sopportare senza gravi traumi una simile tensione. lo stesso discorso vale per l'elasticità della racchetta, direttamente proporzionale alla spinta (è abbastanza intuitivo: flettendosi di più, la velocità in uscita sarà maggiore) ed inversamente proporzionale al controllo. infatti, come dice giustamente mactiz, è proprio l’opposto a quanto scritto nell’articolo. una tensione bassa, alla sanguinetti, garantisce una maggiore spinta grazie all’”effetto fionda” dato dalle corde poco tese, a scapito del controllo: non è un caso che l’adottino generalmente giocatori poco esplosivi ma dall’ottima mano (compensano con il braccio il problema della minore precisione dell’attrezzo). viceversa un sampras privilegia nettamente il controllo rispetto alla velocità di palla, che in questo caso viene apportata dal braccio “atomico” del tennista, assolutamente indispensabile per sopportare senza gravi traumi una simile tensione.
lo stesso discorso vale per l’elasticità della racchetta, direttamente proporzionale alla spinta (è abbastanza intuitivo: flettendosi di più, la velocità in uscita sarà maggiore) ed inversamente proporzionale al controllo.

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