Commenti a: Internazionali di Romaverso la morte del torneo. Bolelli no alla Davis, è ufficiale. http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 17:48:52 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: sara http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-83064 sara Thu, 18 Sep 2008 15:48:21 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-83064 Ho una gran nostalgia di new york nel leggere notizie cosi preoccupanti sul destino del nostro torneo. Mi chiedo se almeno Alemanno sappia che non fu Mussolini ma Enrico Del debbio a progettare il magnifico impianto del foro italico...:) o se abbia avuto l'occasione di visitare la splendida mostra di due anni fa alla galleria nazionale di roma sull'architetto carrarese. I dubbi che il nostro amato primo cittadino parlasse senza conoscere molto di architettura se non in foma di spot mi erano venuti con le famose dichiarazioni ormai nel dimenticatoio sullo smantellamento del museo dell'ara pacis di Meier: "lo smantelleremo"aveva tuonato il sindaco,poi, forse qualcuno sotto voce dopo la campagna elettorale lo aveva informato dei costi proibitivi di una simile operazione. Nel nostro paese si sa i politici prima di parlare sono sempre ben informati per poter ben informare i cittadini e Alemanno non sfugge certo a questa regola... Tornando al tennis mi domando come mai sia possibile approvare un progetto per poi accorgersi che ha impatto sullo skyline di Monte Mario? sara' pur cambiato il consiglio comunale ma.... sospetto che nel plastico di presentazione del progetto la prima volta abbiano barato sull'altezza dei pini:) La fit non ha soldi ed è alla mercè del Coni, il Coni è da sempre alla mercè del potere politico e il potere politico fa e disfa come vuole... direi a naso che non c'è speranza in questa bagarre in cui il bene del tennis non è al centro dell'interesse di nessuno. A questo punto credo che il nostro torneo fara' la fine della lehman brothers... aspettando di essere salvato resterà solo e con il cerino in mano. P.s concordo con i molti che prendono a modello us open per la sua funzionalita', è stato veramente un piacere avere la possibilita' per un'intera settimana di stare tutti i giorni li' per il torneo ma siceramente inorridisco nel vedere che nella patria di Frank Lloyd Wright si costruiscono degli e/orrori stile Arthur Ashe. Nulla da dire sulla capacita' americana di costruire alla periferia delle citta'cittadelle dello sport con infrastrutture invidiabili ma guardare dall'altro il "caponnone milionario" dove la Usta sta per costruire i nuovi campi di tennis indoor è un'esperienza che non auguro a nessuno di fare:) Speriamo di poter ritornare agli internazionali e a Us open nello stesso anno a questo punto..... Ho una gran nostalgia di new york nel leggere
notizie cosi preoccupanti sul destino del nostro torneo.

Mi chiedo se almeno Alemanno sappia che non fu Mussolini ma
Enrico Del debbio a progettare il magnifico impianto del foro italico…:)
o se abbia avuto l’occasione di visitare la splendida mostra di due anni fa alla galleria nazionale di roma sull’architetto carrarese.

I dubbi che il nostro amato primo cittadino parlasse senza conoscere
molto di architettura se non in foma di spot mi erano venuti con le famose dichiarazioni ormai nel dimenticatoio sullo smantellamento del museo dell’ara pacis di Meier:
“lo smantelleremo”aveva tuonato il sindaco,poi,
forse qualcuno sotto voce dopo la campagna elettorale lo aveva informato
dei costi proibitivi di una simile operazione.
Nel nostro paese si sa i politici prima di parlare sono sempre ben informati
per poter ben informare i cittadini e Alemanno non sfugge certo a questa regola…

Tornando al tennis mi domando come mai sia possibile approvare un progetto per poi accorgersi che ha impatto sullo skyline di Monte Mario?
sara’ pur cambiato il consiglio comunale ma….
sospetto che nel plastico di presentazione del progetto la prima volta abbiano barato sull’altezza dei pini:)

La fit non ha soldi ed è alla mercè del Coni, il Coni è da sempre alla
mercè del potere politico e il potere politico fa e disfa come vuole…
direi a naso che non c’è speranza in questa bagarre in cui il bene del tennis non è al centro dell’interesse di nessuno.

A questo punto credo che il nostro torneo fara’ la fine della lehman brothers… aspettando di essere salvato resterà solo e
con il cerino in mano.

P.s concordo con i molti che prendono a modello us open per la sua funzionalita’, è stato veramente un piacere avere la possibilita’ per un’intera settimana di stare tutti i giorni li’ per il torneo ma siceramente inorridisco nel vedere che nella patria di Frank Lloyd Wright si costruiscono degli e/orrori stile Arthur Ashe.

Nulla da dire sulla capacita’ americana di costruire alla
periferia delle citta’cittadelle dello sport con infrastrutture
invidiabili ma guardare dall’altro il “caponnone milionario” dove la Usta sta per costruire i nuovi campi di tennis indoor è un’esperienza che non auguro a nessuno di fare:)

Speriamo di poter ritornare agli internazionali e a Us open nello stesso anno a questo punto…..

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82877 marcos Wed, 17 Sep 2008 10:56:54 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82877 ieri c'è stato l'incontro tra i mammasantissima che devono decidere sul campo centrale del foro italico, utile non solo al tennis, ma anche al nuoto e, forse, ad altri sport. uno stadio polisportivo, in buona sostanza. il coni decide entro lunedì se il nuovo progetto (più basso rispetto all'originale, ma non so altro) è compatibile che le funzioni che è chiamato a svolgere. sembra che costi di meno e che le posizioni siano molto concilianti. se, come credo, l'accordo si farà, bisognerà correre da matti. ieri c’è stato l’incontro tra i mammasantissima che devono decidere sul campo centrale del foro italico, utile non solo al tennis, ma anche al nuoto e, forse, ad altri sport. uno stadio polisportivo, in buona sostanza.

il coni decide entro lunedì se il nuovo progetto (più basso rispetto all’originale, ma non so altro) è compatibile che le funzioni che è chiamato a svolgere. sembra che costi di meno e che le posizioni siano molto concilianti.

se, come credo, l’accordo si farà, bisognerà correre da matti.

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Di: pibla http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82595 pibla Mon, 15 Sep 2008 10:15:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82595 Solo nel fine sett. sono riuscito a sentire l'audio dell'intervista alla radio del Responsabile del Comune di Roma Dott. Mollicone, scoprendo tra l'altro con piacere che era stato letto anche un mio sms in cui, in sintonia con quanto aveva già prospettato Roberto, proponevo di rendere meno impattante il progetto precedente, magari levando la copertura, ma di tenere il torneo al Foro. Capisco la delusione che alcuni di voi hanno provato, ma, risentito l'intervento a mente fredda, io non credo che per l'appassionato di tennis l'intervista sia stata così deludente. Quello che infatti il Dott. Mollicone ha tenuto a precisare è che, nessuno di loro ha intenti autolesionistici (Tafazzismo), il che vuol dire che manco si sognano di perdere gli Internazionali di tennis di Italia e che quindi, se la scadenza dell'ATP è il 2010, si troverà il sistema di dare un impianto adatto entro quella data, ma di perdere il torneo o, forse ancora peggio dal loro punto di vista, di farlo trasferire in un'altra città, non se ne parla proprio. Quindi la prospettiva più logica è che si renderà meno impattante il precedente progetto e si realizzerà comunque al Foro il nuovo Centrale entro il 2010 (ergo, secondo me fino al 2010 compreso si continuerà a giocare nell'attuale provvisorio, che comunque non è malaccio, anzi io spero che quel centralino rimanga intatto nel tempo; come terzo campo dell'impianto sarebbe infatti perfetto). E' chiaro che la nuova Giunta aveva bisogno di dare un segnale di discontinuità rispetto alla precedente e tra le migliori occasioni c'era proprio quella di prendere le difese di un "monumento" che sentiva "suo", essendo un prodotto del ventennio, ma poi, in soldoni, dato il suddetto segnale, col cavolo che fanno un autogol come quello di perdere gli Internazionali di tennis. Direi che questa, a grandi linee, è la traduzione decrittata dell'intervista fatta al Dott. Mollicone da Nuova Spazio Radio. Stando così le cose, ci si può stare. Un saluto. Solo nel fine sett. sono riuscito a sentire l’audio dell’intervista alla radio del Responsabile del Comune di Roma Dott. Mollicone, scoprendo tra l’altro con piacere che era stato letto anche un mio sms in cui, in sintonia con quanto aveva già prospettato Roberto, proponevo di rendere meno impattante il progetto precedente, magari levando la copertura, ma di tenere il torneo al Foro.
Capisco la delusione che alcuni di voi hanno provato, ma, risentito l’intervento a mente fredda, io non credo che per l’appassionato di tennis l’intervista sia stata così deludente.
Quello che infatti il Dott. Mollicone ha tenuto a precisare è che, nessuno di loro ha intenti autolesionistici (Tafazzismo), il che vuol dire che manco si sognano di perdere gli Internazionali di tennis di Italia e che quindi, se la scadenza dell’ATP è il 2010, si troverà il sistema di dare un impianto adatto entro quella data, ma di perdere il torneo o, forse ancora peggio dal loro punto di vista, di farlo trasferire in un’altra città, non se ne parla proprio.
Quindi la prospettiva più logica è che si renderà meno impattante il precedente progetto e si realizzerà comunque al Foro il nuovo Centrale entro il 2010 (ergo, secondo me fino al 2010 compreso si continuerà a giocare nell’attuale provvisorio, che comunque non è malaccio, anzi io spero che quel centralino rimanga intatto nel tempo; come terzo campo dell’impianto sarebbe infatti perfetto).
E’ chiaro che la nuova Giunta aveva bisogno di dare un segnale di discontinuità rispetto alla precedente e tra le migliori occasioni c’era proprio quella di prendere le difese di un “monumento” che sentiva “suo”, essendo un prodotto del ventennio, ma poi, in soldoni, dato il suddetto segnale, col cavolo che fanno un autogol come quello di perdere gli Internazionali di tennis.
Direi che questa, a grandi linee, è la traduzione decrittata dell’intervista fatta al Dott. Mollicone da Nuova Spazio Radio.
Stando così le cose, ci si può stare.
Un saluto.

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82349 Avec Double Cordage Sat, 13 Sep 2008 16:40:59 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82349 riporto qui un commento di "jan" che aveva lasciato al civico 2175 aka Caffé Universe (o come piace chiamarlo a me, Bar Veronica) dove si parla senza particolare focus jan scrive: 11 Settembre 2008 alle 18:40 Caro Avec Double Cordage, le problematiche del nuovo impianto tennistico a Roma mi riportano amaramente al modo d’affrontare ogni cosa nella cara vecchia Italietta. Burocrazia da ogni parte, pure per bere un caffe’, poteri che si sovrappongono a poteri e si annullano a vicenda, interessi privati che hanno la meglio su interessi pubblici. Ho letto anche io i commenti all’articolo di Commentucci, la tristezza e la rabbia dei piu’, ma non e’ un problema di tennis, Coni, Comune, destra o sinistra, e’ un problema di come ci si comporta in ogni situazione in Italia. Chi ha un minimo di potere, di qualsiasi natura esso sia, tende a voler aumentarlo invece di sfruttarlo per miglioramenti di cui gioverebbe la comunita’. Premetto che personalmente non apprezzo la “bellezza” del Foro Italico, la sua posizione nella mappa di Roma, la sua vicinanza allo stadio Olimpico, la mancanza di un a struttura razionale al suo interno. Se dovessi immaginare un impianto tennistico nuovo di zecca a Roma, non salverei una sola caratterestica di quelle che appartengono al vecchio impianto. Io farei cosi’: 1. scelta di un nuovo spazio facilmente raggiungibile in metropolitana da tutta Roma. Scendi dalla metro e cammini diritto fino all’entrata senza dover salire o scendere, attraversare o altro. Come e’ qui a New York. 2. Costruzione del Centrale vicino all’ingresso. Chi arriva ha diritto d’entrare subito, senza tentennamenti, dove c’e’ il grande spettacolo. 3. Costruzione del Campo 1 e del Campo 2 immediatamente vicini e possibilmenti collegati all’interno con il Centrale, in modo che sia agevole spostarsi dai campi piu’ importanti per seguire gli incontri piu’ interessanti. 4. Spazi verdi tipo prati, ombreggiati e dotati di panchine e anche tavoli dove sia possibile mangiare e da cui sia possibile seguire su maxi-schermi incontri e i punteggi. 5. Varieta’ di punti vendita per i cibi, in modo che ci sia possibilita’ di scelta fra fast food diversi. 6. Innumerevoli servizi igienici, all’interno degli stadi maggiori e negli spazi aperti, dotati di inservienti che li tengano sempre puliti, con infinita carta igienica e sapone e acqua. Questa in linea di massima sarebbe la struttura. Poi ci vorrebbe un po’ di buon senso. ma come fa il buon senso a convivere con la burocrazia? A New York e’ possibile entrare e uscire dall’Arthur Ashe, senza quasi mostrare il biglietto. A Roma appena esci dal centrale ti danno un biglietto con un numero che poi devi mostrare ogni volta che vuoi rientrare. E pensare che a New York e’ perfino possibile uscire dall’impianto sportivo e rientrare dopo ore con lo stesso biglietto (ti mettono un timbro sulla mano che devi mostrare quando rientri). Le esigenze di chi paga vengono prima delle esigenze di chi prende i soldi. Si da’ per scontata la buonafede e non la malafede. Insomma l’impianto puo’ essere il piu’ bello e moderno del mondo, ma se poi lo si gestisce con la solita mentalita’ arcaica, ti puoi tenere il caro vecchio Foro Italico con l’aggiunta di qualche posto in piu’ sul centrale (ingegneri e architetti giovani, dinamici e preparati troverebbero le soluzioni pratiche). riporto qui un commento di “jan” che aveva lasciato al civico 2175 aka Caffé Universe (o come piace chiamarlo a me, Bar Veronica) dove si parla senza particolare focus

jan scrive:

11 Settembre 2008 alle 18:40
Caro Avec Double Cordage, le problematiche del nuovo impianto tennistico a Roma mi riportano amaramente al modo d’affrontare ogni cosa nella cara vecchia Italietta. Burocrazia da ogni parte, pure per bere un caffe’, poteri che si sovrappongono a poteri e si annullano a vicenda, interessi privati che hanno la meglio su interessi pubblici. Ho letto anche io i commenti all’articolo di Commentucci, la tristezza e la rabbia dei piu’, ma non e’ un problema di tennis, Coni, Comune, destra o sinistra, e’ un problema di come ci si comporta in ogni situazione in Italia. Chi ha un minimo di potere, di qualsiasi natura esso sia, tende a voler aumentarlo invece di sfruttarlo per miglioramenti di cui gioverebbe la comunita’.

Premetto che personalmente non apprezzo la “bellezza” del Foro Italico, la sua posizione nella mappa di Roma, la sua vicinanza allo stadio Olimpico, la mancanza di un a struttura razionale al suo interno. Se dovessi immaginare un impianto tennistico nuovo di zecca a Roma, non salverei una sola caratterestica di quelle che appartengono al vecchio impianto.
Io farei cosi’:
1. scelta di un nuovo spazio facilmente raggiungibile in metropolitana da tutta Roma. Scendi dalla metro e cammini diritto fino all’entrata senza dover salire o scendere, attraversare o altro. Come e’ qui a New York.
2. Costruzione del Centrale vicino all’ingresso. Chi arriva ha diritto d’entrare subito, senza tentennamenti, dove c’e’ il grande spettacolo.
3. Costruzione del Campo 1 e del Campo 2 immediatamente vicini e possibilmenti collegati all’interno con il Centrale, in modo che sia agevole spostarsi dai campi piu’ importanti per seguire gli incontri piu’ interessanti.
4. Spazi verdi tipo prati, ombreggiati e dotati di panchine e anche tavoli dove sia possibile mangiare e da cui sia possibile seguire su maxi-schermi incontri e i punteggi.
5. Varieta’ di punti vendita per i cibi, in modo che ci sia possibilita’ di scelta fra fast food diversi.
6. Innumerevoli servizi igienici, all’interno degli stadi maggiori e negli spazi aperti, dotati di inservienti che li tengano sempre puliti, con infinita carta igienica e sapone e acqua.

Questa in linea di massima sarebbe la struttura. Poi ci vorrebbe un po’ di buon senso. ma come fa il buon senso a convivere con la burocrazia?
A New York e’ possibile entrare e uscire dall’Arthur Ashe, senza quasi mostrare il biglietto. A Roma appena esci dal centrale ti danno un biglietto con un numero che poi devi mostrare ogni volta che vuoi rientrare. E pensare che a New York e’ perfino possibile uscire dall’impianto sportivo e rientrare dopo ore con lo stesso biglietto (ti mettono un timbro sulla mano che devi mostrare quando rientri). Le esigenze di chi paga vengono prima delle esigenze di chi prende i soldi. Si da’ per scontata la buonafede e non la malafede.
Insomma l’impianto puo’ essere il piu’ bello e moderno del mondo, ma se poi lo si gestisce con la solita mentalita’ arcaica, ti puoi tenere il caro vecchio Foro Italico con l’aggiunta di qualche posto in piu’ sul centrale (ingegneri e architetti giovani, dinamici e preparati troverebbero le soluzioni pratiche).

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Di: Avec Double Cordage http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82161 Avec Double Cordage Fri, 12 Sep 2008 09:50:18 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82161 marcos mi dispiace ma non riesco a seguire il tuo ragionamento, sarà perché la mia testolina si è formata all'estero, ma per iniziare qualsiasi richiesta di cambiamento è necessario informare gli addetti ai lavori, la Moratti non è il maharaja di Milano che è meglio non infastidire, ha ricevuto l'incarico di sindaco della città e sta li al servizio della comunità. un altra parte del tuo ragionamento che non riesco a comprendere è la fiducia nel operato di chi dovrebbe aver già costruito il nuovo stadio del Foro Italico quando ancora non c'è nulla, anzi... è chiaro che Roma è un ottimo posto per gli internazionali d'Italia, ma non c'è nessun motivo per il quale ne debba avere l'esclusiva, persino gli US Open e gli Australian open hanno cambiato varie volte città e persino superfici con il passare del tempo (gli australian open inizialmente addirittura si svolgevano un anno in Nuova Zelanda e un altro in Australia) il torneo di Roma è organizzato dalla FIT e non dal comune di Roma, ed essendo la FIT la federazione nazionale che recepisce fondi da tutto il territorio è più che giusto che anche altre realtà abbiano la possibilità di concorrere allo svolgimento di questo evento. E con la parola concorrere siamo arrivati al nocciolo. Senza concorrenza non si ha sviluppo e si arriva all'attuale situazione italiana dove la stragrande maggioranza della gente è abituata ad obbedire ciecamente agli oligopoli e monopoli stratificatisi in ogni realtà, sia essa l'industria, l'amministrazione, il sistema bancario, la politica, l'informazione ...siamo arrivati al punto che una sana competizione viene vista come una cosa quasi peccaminosa. Ne è prova la reazione del signor Mollicone quando nell'intervista radio gli hanno proposto di alternarsi con Milano nello svolgimento del torneo, gli è sembrata una cosa talmente irreale che che manco l'ha capita, la risposta era infatti che non ci piove che il torneo se lo tiene Roma, come se fosse una cosa appartenente a Roma e non a tutti gli Italiani. Dunque il motivo principale per cui dico che creare questa alternanza tra Roma e Milano (o tra altre due città, poco cambia) è quello di metterle in competizione, non solo tra esse ma anche con altre possibili contendenti, in modo da poter esercitare pressione affinché non succedano più (o meno) perdite di tempo e disservizi Oltre a questo è vero che Roma è geograficamente centrale in Italia, ma rispetto alla densità della popolazione è decentrata, è quindi giustificato che il torneo si svolga anche qualche volta al centro-nord visto che ci vive la larga maggioranza dei cittadini italiani (dati istat.it 27 milioni al nord, 13 milioni al centro, 12 al sud, 5 in sicilia, 1.7 in sardegna) Il sud e bello e grande ma ci vive meno di un terzo della popolazione totale (i motivi per i quali si è arrivati a questa situazione insensata poi sono un altra storia, che non ci vogliono raccontare) insomma se non la vuoi scrivere tu questa lettera al comune di Milano la scrivo io (certo meglio sarebbe tutti insieme, con le parole precise e moderate di Roberto) fammi sapere ;) ma bisogna scriverla adesso non tra 4 anni! Aggiungo che ci cono sempre cose più importanti di altre, ma anche quelle meno importanti vanno fatte bene ...almeno quelle (tanto è un azione simbolica che non serve a nulla, si sa) marcos mi dispiace ma non riesco a seguire il tuo ragionamento, sarà perché la mia testolina si è formata all’estero, ma per iniziare qualsiasi richiesta di cambiamento è necessario informare gli addetti ai lavori, la Moratti non è il maharaja di Milano che è meglio non infastidire, ha ricevuto l’incarico di sindaco della città e sta li al servizio della comunità.

un altra parte del tuo ragionamento che non riesco a comprendere è la fiducia nel operato di chi dovrebbe aver già costruito il nuovo stadio del Foro Italico quando ancora non c’è nulla, anzi…

è chiaro che Roma è un ottimo posto per gli internazionali d’Italia, ma non c’è nessun motivo per il quale ne debba avere l’esclusiva, persino gli US Open e gli Australian open hanno cambiato varie volte città e persino superfici con il passare del tempo (gli australian open inizialmente addirittura si svolgevano un anno in Nuova Zelanda e un altro in Australia) il torneo di Roma è organizzato dalla FIT e non dal comune di Roma, ed essendo la FIT la federazione nazionale che recepisce fondi da tutto il territorio è più che giusto che anche altre realtà abbiano la possibilità di concorrere allo svolgimento di questo evento.

E con la parola concorrere siamo arrivati al nocciolo. Senza concorrenza non si ha sviluppo e si arriva all’attuale situazione italiana dove la stragrande maggioranza della gente è abituata ad obbedire ciecamente agli oligopoli e monopoli stratificatisi in ogni realtà, sia essa l’industria, l’amministrazione, il sistema bancario, la politica, l’informazione …siamo arrivati al punto che una sana competizione viene vista come una cosa quasi peccaminosa.

Ne è prova la reazione del signor Mollicone quando nell’intervista radio gli hanno proposto di alternarsi con Milano nello svolgimento del torneo, gli è sembrata una cosa talmente irreale che che manco l’ha capita, la risposta era infatti che non ci piove che il torneo se lo tiene Roma, come se fosse una cosa appartenente a Roma e non a tutti gli Italiani.

Dunque il motivo principale per cui dico che creare questa alternanza tra Roma e Milano (o tra altre due città, poco cambia) è quello di metterle in competizione, non solo tra esse ma anche con altre possibili contendenti, in modo da poter esercitare pressione affinché non succedano più (o meno) perdite di tempo e disservizi

Oltre a questo è vero che Roma è geograficamente centrale in Italia, ma rispetto alla densità della popolazione è decentrata, è quindi giustificato che il torneo si svolga anche qualche volta al centro-nord visto che ci vive la larga maggioranza dei cittadini italiani (dati istat.it 27 milioni al nord, 13 milioni al centro, 12 al sud, 5 in sicilia, 1.7 in sardegna)

Il sud e bello e grande ma ci vive meno di un terzo della popolazione totale (i motivi per i quali si è arrivati a questa situazione insensata poi sono un altra storia, che non ci vogliono raccontare)

insomma se non la vuoi scrivere tu questa lettera al comune di Milano la scrivo io (certo meglio sarebbe tutti insieme, con le parole precise e moderate di Roberto) fammi sapere ;)
ma bisogna scriverla adesso non tra 4 anni!

Aggiungo che ci cono sempre cose più importanti di altre, ma anche quelle meno importanti vanno fatte bene …almeno quelle

(tanto è un azione simbolica che non serve a nulla, si sa)

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Di: andrew http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82160 andrew Fri, 12 Sep 2008 09:46:28 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82160 @ Avec ecc.ecc. vedi, la tua proposta di fare "massa critica" o "opinione pubblica" è encomiabile ma di fatto inutile... la FIT è appositamente organizzata per NON tenerne conto... La federazione è retta, eretta, in erezione sui CIRCOLI, i quali a loro volta sono retti, eretti e in erezione sui SOCI, che purtroppo non coincidono se non in minima misura con gli appassionati, i praticanti, gli atleti di tennis. I SOCI sono in larga parte persone che hanno costruito nel circolo delle relazioni con gli altri soci basate su aspetti extra-tennistici. Con un bieco sillogismo si può affermare che la FIT si occupa degli aspetti extra-tennistici del tennis. Per cui, io consiglio sempre di andare affantennis per conto proprio... Gli Internazionali d'Italia si faranno ancora, non si faranno più, si sposteranno da Roma, ecc. ecc....NON sono argomenti che a noi utenti del tennis devono interessare... IL punto è: hai pagato la quota? Si? Sei dentro... Non l'hai pagata? Sei fuori... @ Avec ecc.ecc.

vedi, la tua proposta di fare “massa critica” o “opinione pubblica” è encomiabile ma di fatto inutile…

la FIT è appositamente organizzata per NON tenerne conto…

La federazione è retta, eretta, in erezione sui CIRCOLI, i quali a loro volta sono retti, eretti e in erezione sui SOCI, che purtroppo non coincidono se non in minima misura con gli appassionati, i praticanti, gli atleti di tennis. I SOCI sono in larga parte persone che hanno costruito nel circolo delle relazioni con gli altri soci basate su aspetti extra-tennistici.

Con un bieco sillogismo si può affermare che la FIT si occupa degli aspetti extra-tennistici del tennis.

Per cui, io consiglio sempre di andare affantennis per conto proprio…

Gli Internazionali d’Italia si faranno ancora, non si faranno più, si sposteranno da Roma, ecc. ecc….NON sono argomenti che a noi utenti del tennis devono interessare…

IL punto è: hai pagato la quota? Si? Sei dentro… Non l’hai pagata? Sei fuori…

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Di: marcos http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82143 marcos Fri, 12 Sep 2008 07:28:33 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82143 avec double cordage, ho deciso di non scrivere alla moratti. ho pensato che, se dovessi rivolgermi a lei, ci sarebbero temi più importanti da trattare. ho pensato che per 5 o 6 anni, nell'area intorno alla nuova fiera di rho/pero, dove si insedieranno le strutture dell'expò, ci sarà un casino tale (lavori infrastrutturali, costruzione di palazzi, migliaia di operatori) che non è francamente ipotizzabile la realizzazione di un impianto per il tennis in tempi sufficientemente rapidi per le esigenze del calendario dei tornei maggiori. infine, continuo a pensare che la sede migliore per gli internazionali sia il foro italico e confido nello sblocco della situazione. quando sarà superata l'impasse di roma ed ufficialmente assegnato il torneo "1000", allora, forse, scriverò al sindaco, per invitarlo a considerare l'importanza di un ritorno del grande tennis a milano. avec double cordage, ho deciso di non scrivere alla moratti.

ho pensato che, se dovessi rivolgermi a lei, ci sarebbero temi più importanti da trattare. ho pensato che per 5 o 6 anni, nell’area intorno alla nuova fiera di rho/pero, dove si insedieranno le strutture dell’expò, ci sarà un casino tale (lavori infrastrutturali, costruzione di palazzi, migliaia di operatori) che non è francamente ipotizzabile la realizzazione di un impianto per il tennis in tempi sufficientemente rapidi per le esigenze del calendario dei tornei maggiori. infine, continuo a pensare che la sede migliore per gli internazionali sia il foro italico e confido nello sblocco della situazione.

quando sarà superata l’impasse di roma ed ufficialmente assegnato il torneo “1000″, allora, forse, scriverò al sindaco, per invitarlo a considerare l’importanza di un ritorno del grande tennis a milano.

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Di: BB 1980 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82114 BB 1980 Thu, 11 Sep 2008 22:04:10 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82114 @ tommy Aggiungo che sia Sampras per vincere 14 grandi tornei del grande slam come tennista che De Lorean per essere arrivato al 14° piano della GENERAL MOTORS a 47 anni come ingegnere non hanno elemosinato voti. Lì sono arrivati per risultati ottenuti nel proprio campo. La mia ammirazione e considerazione ritengo opportuno accordarla a simili personaggi. Ti piaccia o no, sic stantibus rebus @ tommy
Aggiungo che sia Sampras per vincere 14 grandi tornei del grande slam come tennista che De Lorean per essere arrivato al 14° piano della GENERAL MOTORS a 47 anni come ingegnere non hanno elemosinato voti.
Lì sono arrivati per risultati ottenuti nel proprio campo.
La mia ammirazione e considerazione ritengo opportuno accordarla a simili personaggi.
Ti piaccia o no, sic stantibus rebus

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Di: BB 1980 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82110 BB 1980 Thu, 11 Sep 2008 21:51:32 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82110 @ tommy Il nick mi è stato suggerito da un assiduo frequentatore del blog - non mi chiedere chi perchè non mi ricordo, forse stefano grazia - data la mia ammirazione per il campione svedese. Il mio commento scomparso faceva riferimento a quanto scritto da pedrinho&luvanor più sopra alle 12:56, e non aveva nulla di offensivo nei confronti di Binaghi, come in tutti gli altri scritti in precedenza. Che poi la mia considerazione sia accordata a chi - nel suo proprio ambito di competenza - riesce ad emergere per proprie capacità personali, questo è un altro discorso. Esemplificando, nel tennis Pete Sampras, nell'ingegneria - automotive - John De Lorean (R.I.P. !!!! ) Comunque mi fa piacere che ricordi i miei - poco significativi - commenti. @ tommy
Il nick mi è stato suggerito da un assiduo frequentatore del blog - non mi chiedere chi perchè non mi ricordo, forse stefano grazia - data la mia ammirazione per il campione svedese.
Il mio commento scomparso faceva riferimento a quanto scritto da pedrinho&luvanor più sopra alle 12:56, e non aveva nulla di offensivo nei confronti di Binaghi, come in tutti gli altri scritti in precedenza.
Che poi la mia considerazione sia accordata a chi - nel suo proprio ambito di competenza - riesce ad emergere per proprie capacità personali, questo è un altro discorso. Esemplificando, nel tennis Pete Sampras, nell’ingegneria - automotive - John De Lorean (R.I.P. !!!! )
Comunque mi fa piacere che ricordi i miei - poco significativi - commenti.

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Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82096 anto Thu, 11 Sep 2008 20:50:04 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comment-82096 @ Avec, ma non hai ancora capito che se l'Italia perde con la Lettonia, di barazzutti non si disferanno Mai, dove lo trovano un altro yes man......la vicenda Bolelli è assolutamente ridicola, ma perchè voler mettere i bastoni fra le ruote al povero bolognese......è come chiedere alla tifoseria del Verona di tifare per l'Italia........... @ Avec, ma non hai ancora capito che se l’Italia perde con la Lettonia, di barazzutti non si disferanno Mai, dove lo trovano un altro yes man……la vicenda Bolelli è assolutamente ridicola, ma perchè voler mettere i bastoni fra le ruote al povero bolognese……è come chiedere alla tifoseria del Verona di tifare per l’Italia………..

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