Chi è Nastassja Burnett, classe 1992.
Lei vince e Miccini no.
Ma Giacomo, 15 anni, mi è piaciuto molto

 
4 Settembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Giacomo Miccini

intervista Amanda Lanari

(N.di UBS Inserisco una recente intervista di Amanda dopo che ho visto Nastassja giocare sul campo n.11 e battere 6-4,6-4 la rumena Ivan, una gran battaglia, con ciascun set dall’andamento simile, 2-0 per la nostra ragazza, capelli neri e coda di cavallo in abitino Nike rosa spezzato _ pancino fuori insomma _ e molto elegante. E’ alta tira forte dritto e rovescio, ha le gambe lunghe e ogni tanto qualche impaccio nei recuperi. A bordo campo la mamma soffre come …qualsiasi mamma, forse di più. Le sembra sempre che la figlia sia troppo nervosa…in realtà è molto nervosa lei. Qualcosa su lei ho scritto nei giorni scorsi…ma se avete visto quel “cerca” che c’è in alto a destra sulla home page_ e che io non avevo mai visto fino a oggi che Vincenzo Martucci me l’ha fatto notare dopo che era andato a cercare un profilo che avevo scritto sulla Paszek già a Wimbledon! _ e inserite il suo nome lo troverete). Peccato che abbia perso invece Giacomo Miccini (vedi suo profilo fra le “Pagine” dentro a Junior World,) dopo aver vinto il primo set 7-5 con l’americano di origini italiane Dennis Nevolo. Il ragazzo di Recanati ha perso 6-3 il secondo e 6-0 il terzo. Ma mi è piaciuto moltissimo per l’atteggamento in campo, grintoso, aggressivo. Ha un bellissimo dritto, strepitoso anzi, con una frustata di polso che lo rende difficile da leggere, e un’ottima prima di servizio (ce l’avesse Volandri così!). La seconda invece è ancora molto attaccabile. Tante le ingenuità, quasi tutte sbagliate le palle corte, e così così il rovescio. Ma in Italia uno che giocasse così a 15 anni forse non lo si era mai visto. Quando ho detto, vedendo un suo servizio chiaramente oltre i 200 km orari (il radar però non c’era) a Tommasi, “Pietrangeli non ha mai servito così!” lui ha risposto “Nemmeno Panatta!”. Va spesso anche a rete Giacomo, ma per ora sbaglia ancora parecchio. Ma che cosa si può pretendere di più da un quindicenne? Intanto è il n.2 del mondo dlela sua età e qualcosa significa. Fine nota UBS)

Dal cognome (e dal nome…) proprio non si direbbe ma Nastassja Burnett è una delle maggiori speranze per il futuro del tennis femminile. Nastassya è nata il 20 febbraio del 1992 a Roma da papà italiano e mamma polacca di cui porta il nome. Ed è proprio mamma Krystina la sua maggiore sostenitrice, quella che ha deciso di trasferirsi assieme alle figlie in Spagna e precisamente a Barcellona dove Nastassja, dall’età di 8 anni, si allena con Alejo Mancisidor e la figlia maggiore Roberta è iscritta alla facoltà di Odontoiatria. Una scelta accettata anche da papà Giuseppe Silvani che, di buon grado, si è ritagliato il ruolo di pendolare tra la penisola iberica e l’Italia. Un sacrificio che vale la pena fare visto che la bella Nastassya sta ottenendo buoni risultati in campo juniores e ha tutte le intenzioni di arrivare il più lontano possibile. Magari proprio sulla vetta del tennis mondiale dove si trova la sua ispiratrice: Maria Sharapova.

Nastassja puoi spiegarci la tua scelta di vivere ed allenarti in Spagna?
In realtà la mia passione per il tennis è iniziata al Ct Parioli di Roma ma poi, quando mia sorella Roberta ha scelto di fare l’Università a Barcellona, io e mia madre abbiamo ritenuto più giusto raggiungerla. Comunque ho ottimi rapporti con Vittorio Magnelli e il tennis Parioli

Ti trovi bene in Spagna?
Direi proprio di si. A Barcellona l’approccio al tennis è decisamente professionale ed incisivo, proprio quello che ci vuole per farmi crescere.

Con la Federazione Italiana e le altre giocatrici azzurre ha dei contatti?
Si, mi sento con Giancarlo Palumbo della Fit e ho chiacchierato qualche volta con Flavia Pennetta. Lei vive in Spagna come me e mi è sembrata davvero simpatica e disponibile.

Tra le giocatrici professioniste ne hai presa qualcuna ad esempio?
Sono cresciuta nel mito di Maria Sharapova e quando, a marzo a Miami, ho avuto modo di incrociarla è stata davvero una grande emozione. Mi piacerebbe, in un prossimo futuro, riuscire ad arrivare in alto come lei.

Tu che tipo di giocatrice ritieni di essere?
Sono una polivalente che si trova bene su ogni superficie. Spero davvero che questa mia caratteristica mi aiuti a mettermi presto in luce.

Sappiamo che oltre il tennis non trascuri lo studio è vero?
Assolutamente si, penso che sia una cosa importante nella vita di tutti. Per questo mi preparo a distanza e cerco di non rimanere indietro pur viaggiando in continuazione.

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13 Commenti a “Chi è Nastassja Burnett, classe 1992.
Lei vince e Miccini no.
Ma Giacomo, 15 anni, mi è piaciuto molto”

  1. stefano grazia scrive:

    Giacomo Miccini si allena, come tutti ormai sanno, da tre anni a Bradenton, alla Bollettieri. Mi ricordo di averlo visto quando a 12 anni venne per la prima volta a visitare l’Academy per poi decidere se fermarsi per un anno. Fu una settimana particolarmente importante per il tennis giovanile italiano quella: infatti fu la prima settimana alla Bollettieri anche per Gianluigi Quinzi che allora di anni ne aveva 8. C’era anche Giancarlo Scanagatta, il figlio di Ubaldo, che poi scrisse un articolo per Match Point che potete ritrovare nella sessione a destra (ACCADEMIE: QUI CI SIAMO STATI) e c’eravamo anche noi, con mio figlio di 7 anni che si faceva le sue prime due settimane (per il resto della storia cfr i 600 e passa posts di Genitori 6 Figli_Bambini Prodigio con la Racchetta). Credo che Miccini potrá essere un ottimo ambasciatore in Italia per il Sistema Academies: probabilmente sarebbe diventato forte lo stesso ma se ora é fortissimo forse qualcosa lo deve davvero anche alla Bollettieri che invece in Italia molti Addetti ai Lavori (da Freddo in giú) continuano se non a disprezzare a trattare con molta condiscendenza. Ripeto quel che ho sempre detto: é vero, le Academies sono macchine mangia soldi, su 500 ne esce 1 e gli altri pagano per quello, etc etc etc ma questo é Darwiniano (e comunque di quei 499 il 90% ottiene la scholarship per il College) e alla fin fine quel che bisogna sapere é che l’Academy é uno strumento (e nessuno puó negare che la Bollettieri sia il migliore in circolazione) : sta a te utilizzarlo al meglio.

  2. mauri scrive:

    ma chi non può permettersi le accademy, da Bollettieri in giù, cosa può fare? ho un figlio di 9 anni che gioca benino, ma a parte le lezioni che io genitore posso permettermi al circolo vicino a casa, non ha altri sbocchi se non vincere svariati tornei di categoria e sperare che venga chiamato al centro di Tirrenia dove al massimo 4-5 ragazzi per età hanno la fortuna di arrivare. credo che il tennis sia ancora uno sport troppo d’elite, così facendo si riduce al minimo la scelta di ” futuri talenti ” su cui puntare a discapito di un movimento molto più numeroso.
    mi sembra di capire che altre federazioni ,Francese in testa, hanno un sistema dove tengono conto di un numero molto più ampio di ragazzi e si sa che se la scelta su vasta scala prima o poi paga.

  3. Enzo Cherici scrive:

    Ciao Stefano avrei una curiosità. Quanto costa - più o meno - spedire un ragazzo all’academy di Bollettieri? Io non ne ho proprio idea. Sai dirmi qualcosa? Grazie

  4. Raffaele scrive:

    Mauri
    Innanzitutto in bocca al lupo per tuo figlio, se mi posso permettere ti dico una cosa: ovvero se un ragazzo è un talento prima o poi qualcuno se ne accorgerà magari in qualche torneo. Chiedi consigli a tutti per tuo figlio a istruttori, professori di educazione fisica (quello di tuo figlio o amici o naviga in rete) per la preparazione fisica che nel tennis attuale è importantissima. Per la parte tecnica io provo a darti un consiglio ma non sono un allenatore, molti allenatori usano una metodologia che io ritengo giusta e che non costa nemmeno tanto ovvero quello di filmare gli allenamenti dei ragazzi e vedere dove sbagliano nei movimenti, sempre sulla rete su youtube ci sono video dei campioni (Federer) in slow motion per vedere tutti i movimenti.
    Allenamento, allenamento, allenamento (possibilmente anche su campi in cemento se da te ci sono) e se il ragazzo è forte vedrai riuscirà a vincere tornei e a frasi notare.

    Io invece volevo chiedere a Ubaldo, se vuole rispondere, come vede in ottica futura Miccini e Burnett, insomma se si vuole sbilanciare.
    Tra l’altro leggere Tommasi che dà un giudizio positivo sul servizio di Giacomo mi fà piacere.
    Grazie ciao

  5. ivan scrive:

    La scuola tennistica francese è la mia preferita: sforna con continuità eccellenze da top ten e oltre sia nel maschile che nel femminile, ma lavora benissimo anche sulla quantità riuscendo a portare avanti molti tennisti grazie anche alla versatilità e ai buoni fondamentali con cui vengono cresciuti. Quando penso alla sfera pubblica francese, benché gravata da un importante debito pubblico e da una burocrazia elefantiaca, non posso altro che provare ammirazione e invidia. Siamo un paese con molti indici comparabili alla Francia: perché per esempio non importiamo qualche buona pratica, in particolare nello scovare talenti a livello locale?

  6. stefano grazia scrive:

    Enzo Chierici…Ma come? Non hai mai frequentato GENITORI & FIGLI_Bambini Prodigio con la Racchetta? Lí trovi tutte le notizie diluite e ripetute in circa 650 posts…Vi é anche una telecronaca minuto per minuto o quasi delle due settimane passate a Pasqua da mio Figlio (che di solito ci va 2-3 volte all’anno accompagnato o da me o da mia moglie). Siccome ho pietá di te non ti costringo a leggerli tutti (ma i Riassunti almeno dovresti e anche, nella sessione ACADEMIES: QUI CI SIAMO STATI, sempre lí a destra in Argomenti o Pagine, troverai articoli miei e di altri, fra cui il figlio di Ubaldo, sulla Bollettieri ma anche sulla Pat cash,la Weil, la Evert, etc). Su Genitori & Figli (Bambini Prodigio) trovi tutto questo ed altro: ci intervengono fior di coaches, preparatori atletici, il papá di Fognini, quello di Quinzi, marcos… Ma non voglio costringerti (anche se dovrei) e qualcosa ti dico lo stesso: dunque, una sett da Bolletta ti costa sui 1200$ tutto compreso a sett (boarding, cioé lezioni, vitto e alloggio) ma dovresti controllare sul sito http://www.imgacademies.com: giochi dalle 5 alle 7 ore fra lezioni (mai piú di 4 per campo),preparaz atletica, mental conditioning,videoanalisi,matches…
    Noi quando andiamo abbiamo una sorta di sconto da vecchi clienti (dell’Adult Program prima) ma di solito prendiamo casa fuori efacciamo brakfast e dinner per conto nostro…paghiamo anche solo mezza giornata perché in realtá Nicky segue un corso speciale e si fa 2-3 ore al giorno con questi coaches dello Strategy Zone Program, da solo o massimo in due. Purtroppo per poter accedere a questi programmi devi comunque pagare il corso normale e a noi fanno pagare sui 700$ anche perché prenotando con un anno di anticipo ti tengono lo stesso prezzo dell’anno prima e cose cosí…Le lezioni private costano sui 50-100$ l’ora…dipende con chi le fai…Bollettieri chiede 800$ l’ora, ma poi ti fa lo sconto (500…eheheh) o te le fa gratis…dipende se sei bravo… Per es Miccini credo abbia pagato i porimi due anni ma ora probabilmente ha una scholarship, non so se la FIT lo supporta…Quinzi credo pagó la prima settimana poi credo sia ammesso gratis agli allenamenti dell’elite group nei periodi in cui va ad allenarsi, gli han fatto un contratto in cui lui deve dire che si allena alla Bollettieri etc etc etc Adesso non prendetemi alla lettera, magari le cose si sono modificate, ma piú o meno funzionano cosí: piú sei fenomeno,meno paghi, anche se non pagare proprio-mi dicevano-sta diventando sempre piú difficile… Comunque che siano una Macchina Succhia Soldi é vero ma non cosí esageratamente voraci come alcuni vorrebbero far credere…Per es ti scoraggiano a portare per lunghi periodi “boarding” il bambino fino a che non ha 13/14 anni…Per es hanno rifiutato Jan Silva (o probabilmente non erano disposti a prenderlo gratis)
    Comunque se vai per tutto l’anno ti costa sui 36000$ a cui dovresti aggiungere 10.000$ della scuola…
    Per tutto il resto, vai su Bambini Prodigio e diventa uno dei nostri Contributors…Per es adesso c’é un post di un misterioso max,che confessa di aver creato in un altro sport il miglior atleta italiano…sará vero o non sará vero, ma il suo post é molto interessante… molto interessante,davvero.

  7. Enzo Cherici scrive:

    Stefano intanto ti ringrazio e facciao “mea culpa”. come avrai notato sono relativamente nuovo del blog e ancora non ho avuto modo di scoprirlo a fondo. Ma recupererò senz’altro ;-)
    I miei figli sono ancora piccini - la bimba 3, il maschio 5 - e quindi è ancora presto probabilmente anche per mettergli la racchetta in mano, non so. Poi ho letto questa intervista di Amanda Lanari e m’è scattata la curiosità. In ogni caso, qui a Bruxelles, dove vivo, mi hanno segnalato alcune scuole ed alcune fra queste mi hanno fatto davvero un’ottima impressione. Comunque sono d’accordo con te, immaginavo fosse molto più cara (anche se non è che te la regalino, beninteso).
    Intanto ti ringrazio ancora e…tornerò a scocciarti sicuramente per qualche supplemento di informazione ;-)

  8. marino41 scrive:

    Miccini deve esser bravo davvero,se ha perso con Sanguinetti 62 64 al recente torneo di Trani se non vado errato,e sul veloce tra l’altro che e’ il terreno preferito di Davide.
    Comunque tempo al tempo…

  9. Stefano Grazia scrive:

    Enzo: è proprio adesso che devi mettergli la racchetta in mano e sai perchè? Per la Teoria della Mielina. Spiegata abbondantemente in qualche post fra il 200 e il 300 di Genitori & Figli (io continuo a chiamarlo così che fa più Tolstoi ma in realtà è Bambini Prodigio con la Racchetta, che fa più Fumetto Marvel). Non preoccuparti: lo trovi anche nei Riassunti e poi puoi andare a leggerti l’articolo del NY Times scovato da Angelica e da me poi tradotto…Ma non ti dico di più. Mio figlio comunque ha cominciato a tre.
    Qui aggiungo che stavo guardandomi Gublis-Moya e i commentatori americani, Jimmy Arias e, credo,Taylor Dent, che tra l’altro si vedono spesso a Bradenton, a un certo punto-sul 2-5 per Moya nel secondo, hanno detto che questo sarebbe stato un ottimo match da far vedere ai giocatori Junior per fargli capire che nel Circuito ATP non è questione di tirare sempre forte tutto come la maggior parte dei juniores crede ma di capire quando si può e si deve tirare forte…

  10. Raffaele scrive:

    Marino ha perso 6-4 6-2 a Recanati ;)
    Conosco tutti i risultati di Giacomo mi piaceva un parere di Ubaldo..
    ciao

  11. Paolo scrive:

    Hai ragione Stefano, del resto ci sono professionisti molto dotati che mi pare non lo abbiano ancora capito (cercare in primis in Repubblica Ceca, ma non solo). Quando Gulbis lo capirà, se lo capirà, avremo un altro pretendente ai primissimi posti della classifica perchè il talento mi sembra davvero tanto. Ma da solo il talento non basta, servono fisico e testa e avere queste cose (o svilupparle nel tempo) non è certo semplice.

  12. Enzo Cherici scrive:

    Guarda, per ora sembra più interessato al nuoto, anche se quando io mi vedo il tennis al tele si ferma a guardarlo con me e conosce già il punteggio. Non vorrei neanche troppo forzarlo, certo è che mi piacerebbe molto se si scoprisse - parlo solo del grande per ora, ma anche la piccola poi - appassionato di questo meraviglioso sport :-)

  13. lucia scrive:

    Ciao a tutti,
    volevo sapere se qualcuno mi poteva aiutare riguado ad un regaloa sopresa per il mio fidanzato…volevo prenotare una serie di lezoni indivuduali al circolo parioli di roma con un maestro del circolo come regalo di compleanno, ma il tutto mi sembra praticamente impossibile , il regolamento del circolo sembra un codice civile …qualche suggeriemnto?
    Grazie in anticipo, Lucia

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