Commenti a: Yes, We Can

Di: Giovanni da Roussillon

Giovanni da Roussillon — Sun, 14 Dec 2008 09:12:35 +0000

Potere senza volere.
Questo parrebbe il luogo propizio dal quale avviare una discussione sulle possibilità di cambiamento delle situazioni stagnanti e annose di cui il mondo tennis è ricco. Una sorta di raccolta di preamboli o dichiarazioni di intenti.
Peccato che i più (io tra quelli) preferiscano indugiare prodighi altrove sullo stempiamento precoce di Nikolay, sui disturbi della personalità sofferti da campioni del passato, sulla probabilità di vincere ics tornei di grand slams da parte dei campioni futuri, sul colore più consono delle brache di tela portate dal goat e via via.
Insomma, desideriamo tanto che le cose mutino, siano più eque. Senza volerlo veramente. I gattopardi sorridono compiaciuti; mentre quanti miriamo con concretezza allo scopo inciso sul braccio di Tipsarevic?

Di: marcos

marcos — Wed, 03 Dec 2008 08:11:25 +0000

ottenere licenza da cotal ingegno è motivo di grande orgoglio.

ringrazio giovanni anche per le stupende traduzioni, che possono leggersi nel sito di ubaldo, quello in versione francese.

Di: Giovanni da Roussillon

Giovanni da Roussillon — Wed, 03 Dec 2008 02:28:40 +0000

Caro Marcos.
Per quanto lo zio Sigismondo si sia occupato in modo esaustivo dei lapsus (così da far rientrare il calami nella casistica alla stessa stregua del linguae e di ogni altro chiasma), direi che in quanto vate mirabile e stimato del sito, per penna o tastiera e impegno sociale, non ti occorre brevetto, godendo tu pienamente del diritto a qualunque espressione, su licenza. Poetica.
Senza scherzare, la tua iniziativa ti fa onore di molto.

Di: andrew

andrew — Mon, 01 Dec 2008 11:38:06 +0000

e Richard Williams al primo Wimbledon vinto da Venus…

“It’s Venus Party and No one was invited”…

Di: marcos

marcos — Mon, 01 Dec 2008 11:27:51 +0000

il jesse jackson nel cappello (rapidamente corretto dalla redazione) è un indicativo misto tra un tradizionale lapsus calami ed un classico lapsus freudiano, sempre in agguato. più propriamente, è un lapsus tastierae, che potrei brevettare senza difficoltà!

Di: Roberto Commentucci

Roberto Commentucci — Mon, 01 Dec 2008 11:02:18 +0000

Splendido Marcos, davvero. Un raggio di speranza questo tuo pezzo.
Mi permetto di ricordare il gesto compiuto alle olimpiadi del 1968 dai due attleti di colore Carlos e Smith, che sollevarono i pugni guantati di nero nel simbolo del Black Power, un gesto che in seguito determinerà la loro espulsione dalla squadra statunitense e la privazione da parte del CIO delle medaglie conquistate.

Di: enzo cherici

enzo cherici — Mon, 01 Dec 2008 10:50:55 +0000

Straordinario articolo di Marcos. Una perla. Da stampare emettere da parte. Grazie

Di: Avec Double Cordage

Avec Double Cordage — Mon, 01 Dec 2008 10:46:13 +0000

Complimenti Marcos e complimenti anche alla redazione per aver portato anche un po’ del mondo extra-tennis nel blog!

Da ricordare comunque anche Tommie Smith e John Carlos che durante la premiazione alle olimpiadi di Messico 68 alzarono il pugno con un guanto nero in cielo.

Ci sono poi anche delle piccole inesattezze, ad esempio non è proprio vero che la guerra civile americana venne fatta per liberare gli schiavi del sud, più che altro fu una guerra contro la secessione degli stati del sud, che si erano dichiarati indipendenti dal resto degli Stati Uniti. Solamente un anno e mezzo dopo l’inizio della guerra Abraham Lincoln dichiarò la fine della schiavitù con la “Emancipation Proclamation” quando riuscì ad evitare anche l’entrata in guerra degli inglesi.

E poi sei sicuro di riferirti a Jesse Jackson e non a Jesse Owens nel titolo?

Di: chloe de lissier

chloe de lissier — Mon, 01 Dec 2008 10:34:02 +0000

yes, we can. anche correggere il sottotitolo: si è confuso “lampo d’ebano” con il “reverendo”.

Di: Fabio P.

Fabio P. — Mon, 01 Dec 2008 09:44:24 +0000

D’accordo su tutto … tranne che su Billie Jean King.
dietro non ci sono stati ne’ principi ne’ buone cause.
Solo una lotta per i soldi.
E’ chiaro che ha fatto bene a tirare l’acqua al suo mulino.
Ma vogliamo parlare della qualità dello spettacolo offerto NELLA MEDIA dalle donne rispetto agli uomini ?
O che non giochino gli Slam tre set su cinque ?