Commenti a: Il punto dopo la prima settimana.La rivelazione si chiama Tsonga la delusione David Nalbandian http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326 Il blog ufficiale di Ubaldo Scanagatta (tennis, calcio, vela e altri sport) Fri, 10 May 2013 16:59:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.3.3 Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40333 Roberto Commentucci Mon, 21 Jan 2008 09:42:50 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40333 Stefano, ammiro il tuo cosmopolitismo, la tua apertura mentale, il tuo sentirti a casa in ogni angolo del pianeta. Ma proprio non riesco a farmi capire. Io amo il tennis, tutto. Mi piace veder giocare i campioni, mi piace veder giocare le ragazze, mi piace vedere le battaglie nei tornei challenger, negli Itf femminili, mi piace veder giocare gli juniores e anche i bambini di 10 anni e, last but not least, mi piace anche e soprattutto giocare. Ma proprio perché ho guardato, praticato e studiato il tennis per tanti anni, e ho visto quanta importanza ha questo sport in molti altri paesi, e quale risonanza mediatica, e quale seguito, sono sempre più intristito dalla situazione in cui versa lo sport che amo in questo mio paese, che apprezzo sempre meno, ma nel quale devo pur vivere (a differenza di te) e che è mio dovere civico cercare di migliorare. E quindi come posso non sperare che anche da noi nasca un Campione, uno vero, con la C maiuscola, che faccia cose che ai nostri attuali tennisti sembrano irraggiungibili come una sonda della Nasa, che vinca un Masters Series, che faccia una semifinale in uno Slam, che faccia interrompere un telegiornale, (come dicevamo tempo fa con Nikolik), per trasmettere in chiaro le ultime fasi di un match? Che faccia riavvicinare in massa i bambini allo sport della racchetta, che faccia si che i tornei di terza categoria abbiano di nuovo i tabelloni sconfinati di quando io avevo 15 anni, che riporti il nostro sport (tutto quanto) nelle prime pagine dei giornali per quel che accade sul campo, e non per le tirate di coca della Hingis, o le scommesse e le quote di Betfair, o per le farmacie di Puerta, Canas e compagnia, che riporti sponsor, interesse ed investimenti, anche in impianti, e che ci riporti i tornei Atp e Wta che abbiamo perso in questi anni di buio, che dia fiducia e indichi la strada a tutto il movimento, ai coach, agli atleti, ai giovani, facendo loro scordare questo endemico complesso di inferiorità che porta i nostri, anche quelli discreti, a non credere mai fino in fondo nelle loro capacità... Se si ama il tennis, lo si ama in tutte le sue manifestazioni, in tutte le sue lingue e in tutte le sue razze. Ma se si vive in un paese, e si ha senso di appartenenza alla propria comunità, si lavora perche le cose possano andare meglio là dove si vive, con la critica costruttiva, denunciando le cose che non vanno, ma anche con il supporto e con il tifo. Stefano, ammiro il tuo cosmopolitismo, la tua apertura mentale, il tuo sentirti a casa in ogni angolo del pianeta. Ma proprio non riesco a farmi capire. Io amo il tennis, tutto. Mi piace veder giocare i campioni, mi piace veder giocare le ragazze, mi piace vedere le battaglie nei tornei challenger, negli Itf femminili, mi piace veder giocare gli juniores e anche i bambini di 10 anni e, last but not least, mi piace anche e soprattutto giocare. Ma proprio perché ho guardato, praticato e studiato il tennis per tanti anni, e ho visto quanta importanza ha questo sport in molti altri paesi, e quale risonanza mediatica, e quale seguito, sono sempre più intristito dalla situazione in cui versa lo sport che amo in questo mio paese, che apprezzo sempre meno, ma nel quale devo pur vivere (a differenza di te) e che è mio dovere civico cercare di migliorare. E quindi come posso non sperare che anche da noi nasca un Campione, uno vero, con la C maiuscola, che faccia cose che ai nostri attuali tennisti sembrano irraggiungibili come una sonda della Nasa, che vinca un Masters Series, che faccia una semifinale in uno Slam, che faccia interrompere un telegiornale, (come dicevamo tempo fa con Nikolik), per trasmettere in chiaro le ultime fasi di un match? Che faccia riavvicinare in massa i bambini allo sport della racchetta, che faccia si che i tornei di terza categoria abbiano di nuovo i tabelloni sconfinati di quando io avevo 15 anni, che riporti il nostro sport (tutto quanto) nelle prime pagine dei giornali per quel che accade sul campo, e non per le tirate di coca della Hingis, o le scommesse e le quote di Betfair, o per le farmacie di Puerta, Canas e compagnia, che riporti sponsor, interesse ed investimenti, anche in impianti, e che ci riporti i tornei Atp e Wta che abbiamo perso in questi anni di buio, che dia fiducia e indichi la strada a tutto il movimento, ai coach, agli atleti, ai giovani, facendo loro scordare questo endemico complesso di inferiorità che porta i nostri, anche quelli discreti, a non credere mai fino in fondo nelle loro capacità…
Se si ama il tennis, lo si ama in tutte le sue manifestazioni, in tutte le sue lingue e in tutte le sue razze.
Ma se si vive in un paese, e si ha senso di appartenenza alla propria comunità, si lavora perche le cose possano andare meglio là dove si vive, con la critica costruttiva, denunciando le cose che non vanno, ma anche con il supporto e con il tifo.

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Di: stefano grazia http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40322 stefano grazia Mon, 21 Jan 2008 07:57:50 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40322 Credo che tutti si stia ancora ad inseguire l'equivoco di paragonare il tennis al calcio con tutti i risvolti del DOVER tifare per forza il giocatore di casa...Ma tifate il giocatore/trice piu' bravo,piu' simpatico,piu' bello ,con piu' personalita' e indipendentemente dal fatto che sia italiano o meno!!! Per questo trovo anche inutile la Lettera agli Italiani...Machissenefrega degli Italiani e soprattutto, e guardate che questo e' moooolto importante, cosa gliene frega a loro di noi? Loro giocano PER SE STESSI, e per i soldi, come e' giusto in uno sport individuale e professionistico: dei tifosi, della patria, dell'inno nazionale non gliene puo' fregar di meno (come per esempio testimonia il caso di Gilardelli nello sci o se vogliamo anche di Noah). In uno sport globale come il tennis essere nati di qua o di las' da quel confine dovrebbe essere irrilevante. Lo so, l'ho gia' scritto e mi ripeto e spesso sono stato anche bacchettato soprattutto da Roberto C. il quale ha ovviamente ragione quando scrive che un campione italiano favorirebbe lo sviluppo del tennis in Italia e la trasmissione in chiaro degli eventi e tutta la propaganda mediatica farebbe poi da traino per questo sport ma poi, alla fine, cosa cambierebbe in prospettiva? Che sarebbe piu' facile per un italiano emergere? E allora? E' cosi' importante che sia un italiano invece di un francese,inglese,spagnolo o svizzero? Non e' il fatto di essere arrogante intellettualoide stronzo snob, ma la frase di roberto 'servirà solo ad acuire il rimpianto di noi tifosi per quel che poteva essere e non è stato' mi fa pensare (sentite questa e poi spernacchatemi a volonta'!) al problema delle religioni ed al fatto di andare o non andare in paradiso solo per essere nati in europa anziche' in cina o in arabia... genti diverse venute dall'est dicevan che in fondo era uguale/credevano a un dio diverso da te e non mi hanno fatto del male.... E vabbe', dai, l'ho sparata grossa ma mi sentivo ispirato... Credo che tutti si stia ancora ad inseguire l’equivoco di paragonare il tennis al calcio con tutti i risvolti del DOVER tifare per forza il giocatore di casa…Ma tifate il giocatore/trice piu’ bravo,piu’ simpatico,piu’ bello ,con piu’ personalita’ e indipendentemente dal fatto che sia italiano o meno!!! Per questo trovo anche inutile la Lettera agli Italiani…Machissenefrega degli Italiani e soprattutto, e guardate che questo e’ moooolto importante, cosa gliene frega a loro di noi? Loro giocano PER SE STESSI, e per i soldi, come e’ giusto in uno sport individuale e professionistico: dei tifosi, della patria, dell’inno nazionale non gliene puo’ fregar di meno (come per esempio testimonia il caso di Gilardelli nello sci o se vogliamo anche di Noah). In uno sport globale come il tennis essere nati di qua o di las’ da quel confine dovrebbe essere irrilevante. Lo so, l’ho gia’ scritto e mi ripeto e spesso sono stato anche bacchettato soprattutto da Roberto C. il quale ha ovviamente ragione quando scrive che un campione italiano favorirebbe lo sviluppo del tennis in Italia e la trasmissione in chiaro degli eventi e tutta la propaganda mediatica farebbe poi da traino per questo sport ma poi, alla fine, cosa cambierebbe in prospettiva? Che sarebbe piu’ facile per un italiano emergere? E allora? E’ cosi’ importante che sia un italiano invece di un francese,inglese,spagnolo o svizzero? Non e’ il fatto di essere arrogante intellettualoide stronzo snob, ma la frase di roberto ’servirà solo ad acuire il rimpianto di noi tifosi per quel che poteva essere e non è stato’ mi fa pensare (sentite questa e poi spernacchatemi a volonta’!) al problema delle religioni ed al fatto di andare o non andare in paradiso solo per essere nati in europa anziche’ in cina o in arabia… genti diverse venute dall’est dicevan che in fondo era uguale/credevano a un dio diverso da te e non mi hanno fatto del male….
E vabbe’, dai, l’ho sparata grossa ma mi sentivo ispirato…

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Di: tilden http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40294 tilden Sun, 20 Jan 2008 22:23:34 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40294 A proposito di Dell'Acqua quella partita con Massu la vidi anch'io, isieme all'amico bolgger D'Artagnan, e come ben ricordo l'italiabno fece match pari, ma forse perché cercava il bel gioco invece della concretezza i punti importanti li fece tutti Massu e dire che finalmente potevamo ammirare un italiano che serviva a 200 all'ora.. A proposito di Dell’Acqua quella partita con Massu la vidi anch’io, isieme all’amico bolgger D’Artagnan, e come ben ricordo l’italiabno fece match pari, ma forse perché cercava il bel gioco invece della concretezza i punti importanti li fece tutti Massu e dire che finalmente potevamo ammirare un italiano che serviva a 200 all’ora..

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Di: tilden http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40289 tilden Sun, 20 Jan 2008 22:14:07 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40289 Io non me la prenderei tanto per i successi del tennis francese. La Francia ha conquistato in tutto 36 tornei dello Slam contro i 3 vinti dai tennisti italiani, vinto 9 volte la Coppa Davis contro 1 dell'Italia, mentre le squadre italiane hanno vinto per 11 volte la Coppa dei Campioni contro 1 sola vittoria francese , e l'Italia vanta 4 vittorie nel Campionato del mondo contro 1 sola francese. Quindi il tennis sta alla Francia come il calcio all'Italia. Tutto il resto é noia Io non me la prenderei tanto per i successi del tennis francese. La Francia ha conquistato in tutto 36 tornei dello Slam contro i 3 vinti dai tennisti italiani, vinto 9 volte la Coppa Davis contro 1 dell’Italia, mentre le squadre italiane hanno vinto per 11 volte la Coppa dei Campioni contro 1 sola vittoria francese , e l’Italia vanta 4 vittorie nel Campionato del mondo contro 1 sola francese. Quindi il tennis sta alla Francia come il calcio all’Italia. Tutto il resto é noia

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Di: valerio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40278 valerio Sun, 20 Jan 2008 21:12:23 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40278 anche io (18 anni) ricordo come dice roberto commentucci solo quella partita di dell'acqua..era la prima volta che vedevo il tennis dal vivo a roma..rimasi impressionato dal servizio e da come dominò massu..pensai che nonostante quella sconfitta la sua classifica sarebbe salita in poco tempo e invece è sparito oltre il numero 200.. riguardo ubaldo e tutti quelli che rispondono a marco napo li invito semplicemente a NON sprecare il loro tempo perche è inutile..l'unico modo è ignorarlo.. anche io (18 anni) ricordo come dice roberto commentucci solo quella partita di dell’acqua..era la prima volta che vedevo il tennis dal vivo a roma..rimasi impressionato dal servizio e da come dominò massu..pensai che nonostante quella sconfitta la sua classifica sarebbe salita in poco tempo e invece è sparito oltre il numero 200..

riguardo ubaldo e tutti quelli che rispondono a marco napo li invito semplicemente a NON sprecare il loro tempo perche è inutile..l’unico modo è ignorarlo..

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Di: fulvio http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40261 fulvio Sun, 20 Jan 2008 19:12:59 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40261 margherita la mia risposta era al tuop commento sugli italiani a cui piace star bene a casa ai viziati e ai pochi sacrifici che tu alludi nel tuo post.daccordo sul resto ,non abbiamo campioni con la C maiuscola,e credo che per ancora tanti anni non li avremo.ma permettimi di prendere posizione quando tu parli del resto.ti posso assicurare che i sacrifici sia a casa che lontano da casa sono enormi,alla pari di un Federer di turno tanto per citare un campione,i vizi degli italiani? ma quali? ho un figlio che si allena 8 ora al giorno per inseguire il suo sogno di bambino, un figlio che non ha amici a casa ,che passa 35 settimane all'anno tra aereoporti hotel e campi da tennis,quando posso assicurati che potrebbe avere una vita Molto più agiata di quella che ha ,e che quando arriva a casa la sera non ha neanche la forza di mangiare tanto è stanco.ok altri meno fortunati di lui fanno una vita peggiore,ma qui parliamo di tennisti e allora.......ecco il mio disappunto su quello che scrvi,e come lui anche gli altri giocatori italiani tutti (o quasi) cercano di raggiungere il loro massimo che non sarà mai da top 10,ma almeno ci provano. margherita la mia risposta era al tuop commento sugli italiani a cui piace star bene a casa ai viziati e ai pochi sacrifici che tu alludi nel tuo post.daccordo sul resto ,non abbiamo campioni con la C maiuscola,e credo che per ancora tanti anni non li avremo.ma permettimi di prendere posizione quando tu parli del resto.ti posso assicurare che i sacrifici sia a casa che lontano da casa sono enormi,alla pari di un Federer di turno tanto per citare un campione,i vizi degli italiani?
ma quali? ho un figlio che si allena 8 ora al giorno per inseguire il suo sogno di bambino, un figlio che non ha amici a casa ,che passa 35 settimane all’anno tra aereoporti hotel e campi da tennis,quando posso assicurati che potrebbe avere una vita Molto più agiata di quella che ha ,e che quando arriva a casa la sera non ha neanche la forza di mangiare tanto è stanco.ok altri meno fortunati di lui fanno una vita peggiore,ma qui parliamo di tennisti e allora…….ecco il mio disappunto su quello che scrvi,e come lui anche gli altri giocatori italiani tutti (o quasi) cercano di raggiungere il loro massimo che non sarà mai da top 10,ma almeno ci provano.

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Di: anto http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40254 anto Sun, 20 Jan 2008 18:53:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40254 Carissimo Roberto Commentucci, innanzitutto mi auguro che ci si possa vedere al challenger di bergamo, e poi ti spiegherò a quattr'occhi i risvolti dell'affaire Dell'Acqua, qui non mi sembrerebbe carino parlarne a 360° di questo giocatore, dato che tantissimi appassionati leggono questo forum. Non è proprio così Massimo, ti voglio solo ricordare che si è sposato a 23 anni, e poi c'è dell'altro. Spesso il solo talento non basta, ci vuole dietro una regia capace ed esperta, se Max avesse avuto al fianco un padre come quello di fognini, sicuramente la sua carriera avrebbe avuto una svolta diversa, ma non posso dirti di più mi dispiace. Ciao Ps ti leggo sempre volentieri Carissimo Roberto Commentucci, innanzitutto mi auguro che ci si possa vedere al challenger di bergamo, e poi ti spiegherò a quattr’occhi i risvolti dell’affaire Dell’Acqua, qui non mi sembrerebbe carino parlarne a 360° di questo giocatore, dato che tantissimi appassionati leggono questo forum. Non è proprio così Massimo, ti voglio solo ricordare che si è sposato a 23 anni, e poi c’è dell’altro. Spesso il solo talento non basta, ci vuole dietro una regia capace ed esperta, se Max avesse avuto al fianco un padre come quello di fognini, sicuramente la sua carriera avrebbe avuto una svolta diversa, ma non posso dirti di più mi dispiace. Ciao Ps ti leggo sempre volentieri

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Di: Backdoor http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40246 Backdoor Sun, 20 Jan 2008 18:32:12 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40246 Permettetemi un off-topic, ma proprio non resisto a non condividere questa cosa con voi. PHM, aka Paul Henri Mathieu, lo ha fatto di nuovo: ritirarsi nel match successivo ad una maratona. Successe anche nel 2007 all'Estoril in semifinale con Gasquet, dove non finì neanche il 1st set. Allora si giustificò dicendo di essere troppo stanco a causa del torneo di Casablanca vinto la settimana precedente. E oggi (chissenefrega la scusa che avrà inventato per la stampa) si è ritirato dopo neanche due set per non perdere 6-0 6-0 nella 2nd e 3rd partita. In barba a qualunque rispetto per l'avversario, il pubblico e per lo spirito del gioco. Bell'esempio di sportività. Dovrebbe, il francesino, imparare dal suo avversario odierno che a Chennai, pur senza un millilitro di carburante, non ha pensato alla scorciatoia del ritiro ma è andato incontro ad una batosta contro Youzhny. Quindi caro Mathieu, se non si ritira il n.2, perchè mai dovresti farlo tu 'misero' n.25 o giù di lì? Imperdonabile e meritevole di gogna. Permettetemi un off-topic, ma proprio non resisto a non condividere questa cosa con voi.

PHM, aka Paul Henri Mathieu, lo ha fatto di nuovo: ritirarsi nel match successivo ad una maratona.

Successe anche nel 2007 all’Estoril in semifinale con Gasquet, dove non finì neanche il 1st set. Allora si giustificò dicendo di essere troppo stanco a causa del torneo di Casablanca vinto la settimana precedente.

E oggi (chissenefrega la scusa che avrà inventato per la stampa) si è ritirato dopo neanche due set per non perdere 6-0 6-0 nella 2nd e 3rd partita. In barba a qualunque rispetto per l’avversario, il pubblico e per lo spirito del gioco.

Bell’esempio di sportività. Dovrebbe, il francesino, imparare dal suo avversario odierno che a Chennai, pur senza un millilitro di carburante, non ha pensato alla scorciatoia del ritiro ma è andato incontro ad una batosta contro Youzhny.

Quindi caro Mathieu, se non si ritira il n.2, perchè mai dovresti farlo tu ‘misero’ n.25 o giù di lì?

Imperdonabile e meritevole di gogna.

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Di: Margherita http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40243 Margherita Sun, 20 Jan 2008 18:27:16 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40243 Caro Fulvio, seguo il tennis da molto tempo, ormai più di 25 anni, e mi sono formata una certa opinione e credo di avere il diritto di esprimerla. se i giocatori italiani fanno la stessa vita di quelli ucraini, spagnoli, argentini etc. allora significa che dagli anni 70 ci deve essere qualche motivo genetico che impedisce ai tennisti italiani di eccellere...eppure contiamo campioni in molti altri sport...mah! sarei contenta di sapere quale spiegazione puoi fornire tu a proposito di questo fenomeno. ciao e senza rancore Margherita Caro Fulvio,
seguo il tennis da molto tempo, ormai più di 25 anni, e mi sono formata una certa opinione e credo di avere il diritto di esprimerla. se i giocatori italiani fanno la stessa vita di quelli ucraini, spagnoli, argentini etc. allora significa che dagli anni 70 ci deve essere qualche motivo genetico che impedisce ai tennisti italiani di eccellere…eppure contiamo campioni in molti altri sport…mah!
sarei contenta di sapere quale spiegazione puoi fornire tu a proposito di questo fenomeno.

ciao e senza rancore
Margherita

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Di: Roberto Commentucci http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40237 Roberto Commentucci Sun, 20 Jan 2008 18:20:37 +0000 http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1326#comment-40237 Caro anto, a me uno come Massimo Dell'Acqua non dà soddisfazione, ma mi fa solo rabbia. Uno che con i mezzi fisici e tecnici che si ritrova avrebbe potuto tranquillamente fare 7-8 stagioni fra i primi 100 del mondo, probabilmente anche fra i primi 50, e che si è buttato via come ha fatto lui, tra discoteche, notti brave, poco allenamento e niente preparazione atletica... Un autentico spreco dei doni della provvidenza, se mi è concesso. Ricordo una sola partita di Dell'Acqua. Una battaglia incredibile giocata a Roma, al primo turno nel 2003, contro un Massu formato Olimpiadi, persa sul campo Pietrangeli dopo una maratona di 3 ore e mezzo, esprimendo un livello di gioco da primi 15 del mondo, con Massu che continuava a subire vincenti su vincenti e si rivolgeva al suo angolo con l'espressione di quello che chiede: ma questo qui, che mi sta prendendo a pallate chi è, da dove salta fuori? (Fece più chilometri di Armstrong al Tour de France, quel giorno, Massu, e solo la disabitudine del suo avversario a simili palcoscenici lo salvò...). E poi questo comasco donnaiolo che fa? Per tutti questi anni ha fatto di tutto tranne che il professionista, e ora improvvisamente, a 29 anni, si accorge che tra un po' dovrà smettere, che si è buttato via, e allora resta folgorato sulla via di Damasco: devo cambiare registro, devo allenarmi sul serio, devo fare le cose per bene, la notte devo andare a dormire... E va ad Arezzo, bussa alla porta di Rianna... famoso restauratore di tennisti scapestrati. Fa per la prima volta dopo una vita una preparazione atletica degna di questo nome, si iscrive ad un Future e pum, è subito vittoria, forse è ancora in tempo per una tarda carriera da viveur maturato in extremis... e che probabilmente servirà solo ad acuire il rimpianto di noi tifosi per quel che poteva essere e non è stato. No, non si può. Se si sa giocare un tennis come quello, non ci si può buttare via come ha fatto Dell'Acqua. Caro anto, a me uno come Massimo Dell’Acqua non dà soddisfazione, ma mi fa solo rabbia. Uno che con i mezzi fisici e tecnici che si ritrova avrebbe potuto tranquillamente fare 7-8 stagioni fra i primi 100 del mondo, probabilmente anche fra i primi 50, e che si è buttato via come ha fatto lui, tra discoteche, notti brave, poco allenamento e niente preparazione atletica…

Un autentico spreco dei doni della provvidenza, se mi è concesso.

Ricordo una sola partita di Dell’Acqua. Una battaglia incredibile giocata a Roma, al primo turno nel 2003, contro un Massu formato Olimpiadi, persa sul campo Pietrangeli dopo una maratona di 3 ore e mezzo, esprimendo un livello di gioco da primi 15 del mondo, con Massu che continuava a subire vincenti su vincenti e si rivolgeva al suo angolo con l’espressione di quello che chiede: ma questo qui, che mi sta prendendo a pallate chi è, da dove salta fuori? (Fece più chilometri di Armstrong al Tour de France, quel giorno, Massu, e solo la disabitudine del suo avversario a simili palcoscenici lo salvò…).

E poi questo comasco donnaiolo che fa? Per tutti questi anni ha fatto di tutto tranne che il professionista, e ora improvvisamente, a 29 anni, si accorge che tra un po’ dovrà smettere, che si è buttato via, e allora resta folgorato sulla via di Damasco: devo cambiare registro, devo allenarmi sul serio, devo fare le cose per bene, la notte devo andare a dormire…
E va ad Arezzo, bussa alla porta di Rianna… famoso restauratore di tennisti scapestrati. Fa per la prima volta dopo una vita una preparazione atletica degna di questo nome, si iscrive ad un Future e pum, è subito vittoria, forse è ancora in tempo per una tarda carriera da viveur maturato in extremis… e che probabilmente servirà solo ad acuire il rimpianto di noi tifosi per quel che poteva essere e non è stato.

No, non si può. Se si sa giocare un tennis come quello, non ci si può buttare via come ha fatto Dell’Acqua.

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