Perchè la RAI snobba le nostre donne?

 
25 Aprile 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
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di Ubaldo Scanagatta
25 aprile 2006

Del risveglio d’interesse suscitato dal tennis in genere, e da quello italiano in particolare, se ne stanno accorgendo tutti. Un po’ meno la Rai-tv che dopo essersi lasciata sfilare senza lottare i “diritti” degli Internazionali d’Italia, acquisiti da Sky per la parte pay e da Mediaset per la teletrasmissione in “chiaro” di una semifinale e della finale dei due singolari _ e prima era subentrata La 7 _ continua a detenere quelli della Coppa Davis e della Fed(eration) Cup senza seguirli come potrebbe.
Il contratto quadriennale scade quest’anno, la Rai pare intenzionata rinnovarlo. Gli appassionati non se lo augurano.
L’exploit delle azzurre di Fed Cup in Francia, con la splendida impresa di Francesca Schiavone sulla n.1 del mondo Amelie Mauresmo e con la successiva vittoria di Flavia Pennetta su Nathalie Dechy, sbriciolato in un’ora e mezza è stato trasmesso in differita sul canale satellitare Rai Sat intorno alle 21 (la Schiavone aveva vinto prima delle 17…).
Il match è stato commentato via “tubo”, da Roma, da un improvvisato telecronista che ha sostituito i “titolari” Galeazzi e Fabbretti in altre opre affaccendati.
Dubito che così l’abbiano vista in molti, e soprattutto che abbiano potuto godersela.
Eppure lo scorso anno l’ultimo set dell’avvincente finale di Roma vinta da Nadal su Coria (7-6 al quinto set dopo 5 ore e 14 minuti) fece registrare su Italia Uno 3,7 milioni di spettatori e il 17% per cento di share, con una media di ascolti fra le 800.000 persone e il milione: tante per uno spettacolo di cinque ore. La Formula Uno non oltrepassa le due ore.
Da anni in Italia non si vedono più che succinte, modestissime differite della finale di Coppa Davis sul canale satellitare (Rai-Sat), proposte per di più ad ore da guardoni sexy.
Eppure ce ne sono state di bellissime, Spagna-USA 2004 a Siviglia coincisa con l’”esplosione” del fenomeno Nadal di fronte a 27.000 spettatori, Francia-Russia 2002 (2-3) a Parigi con Safin e…Yeltsin, etcetera.
Nessuno pretende la diretta (in “chiaro”) di Italia-Lussemburgo, ma un minimo di flessibilità dovrebbe assicurare un posticino di riguardo ad eventi tipo Francia-Italia di Fed Cup o a Spagna-Italia di Coppa Davis (a settembre).
L’Italia ha oggi 6 tennisti nei primi 84 giocatori del mondo, due ragazze fra le prime 20 e 4 fra le 45.
La Schiavone ha battuto la Mauresmo per la terza volta. Non è stato un caso. Se il nostro Paese ha un paio di milioni di praticanti forse sarebbe il caso di tenerne conto.

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