Totti merita soltanto gratitudine
Ma in Italia siamo incapaci
di apprezzare gli autentici campioni
di Xavier Jacobelli
Adesso che Totti ha deciso di non giocare più in Nazionale, motivando la sua scelta con un’analisi schietta e lucida, bisogna chiedersi ancora una volta che razza di Paese sia il nostro dove, ancora una volta, l’ingratitudine regna sovrana. E si accompagna alla faziosità, alla dietrologia, al pressappochismo. Per non parlare dei vuoti di memoria: gli stessi accusati dai critici del capitano della Roma, dimentichi della gravità di un infortunio che nel febbraio 2006 rischiò di stroncarne la carriera. I sacrifici, l’abnegazione, il dolore sopportato pur di accelerare la preparazione e partecipare ai Mondiali in Germania: tutto è passato in fanteria. Come il contributo di Totti al quarto titolo iridato, che è stato importante e a tratti decisivo: basta rivedere le immagini di un torneo indimenticabile e qui mi permetto di dissentire dalle tesi di Giuseppe Tassi, la cui analisi è tecnicamente intrigante e rinfocola l’eterno dibattito su quanto e come possa essere fondamentale un giocatore in Nazionale. Ma un conto è la disanima spassionata e pungente di Tassi, un altro sono le critiche ingenerose, spesso prevenute che mi è capitato di leggere o di ascoltare in queste ore. Anzichè elogiare il romanista per il comportamento e per la forza d’animo che gli hanno consentito di superare il momento più delicato della sua avventura professionale, prende il sopravvento un dibattito sterile e ripetitivo, rispuntano le diatribe nordiste-sudiste alimentate da stereotipi che hanno stufato. Il fatto è che in Italia siamo incapaci di apprezzare i campioni autentici, soprattutto quando giocano in Nazionale: da Roberto Baggio ad Alessandro Del Piero passando per Francesco Totti, ogni volta c’è sempre bisogno di fare il tifo contro e mai per. Ogni volta si irridono la classe e il talento, non si apprezzano la serietà e la passione dei personaggi, si ridicolizzano i valori preziosi della maglia azzurra. Se l’impossibilità fisica di garantire il massimo rendimento nel proprio club e in azzurro non fosse alla base della scelta di Totti, siamo certi che il capitano della Roma pagherebbe di tasca propria per onorare la Nazionale. Ecco perchè la sua decisione può piacere o no, essere discussa o approvata, ma deve essere rispettata. Nella stessa misura in cui la chiarezza paga sempre. Basta avere il coraggio di praticarla.
21 Luglio 2007 alle 07:08
Complimenti !
Basta solo essere obiettivi , poi si puo’ essere pro o contro purchè non si tacciano verità incontestabili sulla classe calcistica e l’importanza storica di Francesco Totti.
Il nascondersi dietro “mai stato decisivo”, “sbruffoneria romana”, “coatto” e “immaturo” indica solo la pochezza d’animo di chi offende e la scarsa qualità giornalistica di chi lo scrive.
Si può far parte della “stampa del nord” (non è un difetto!) ma essere realisti e non faziosi e soprattutto intellettualmente onesti!
Grazie
21 Luglio 2007 alle 08:44
Le due tesi, ancorchè opposte, appaiono ambedue intriganti e condivisibili. Da tifoso romanista, romano, appassionato ed arbitro (ancorchè in un altro sport), ritengo “Cecco” un grandissimo giocatore, dotato di classe pura e capace d’inventare gesti tecnici che altri “grandi” non potevano neanche immaginare. Indubbiamente le sue prestazioni in azzurro sono sempre state in chiaro scuro, dire che non è stato determinante significa rammentare soltanto le prestazioni “normali” che ne hanno caratterizzato la carriera, trascurando invece partite nelle quali ha trasmesso al gruppo la sicurezza e la “guasconeria” di chi si sente comunque forte. La sua “romanità” la paga nell’essere un simpatico permaloso che, non sentendosi particolarmente gratificato da chi dovrebbe sostenerlo (come invece facciamo noi a Roma), lo ha spinto a dire “spero che, poichè non sono stato mai determinante, cali subito l’oblio sulla mia persona e ci si dimentichi di Totti in nazionale”. No caro Francesco, non credo che ce ne potremo dimenticare, sarebbe come chiederci di non rammentarci di Rivera, Mazzola, Baggio (anche per lui all’epoca, quante critiche!!), Del Piero (in attività ma allora il dualismo con Baggio ai mondiali?), e tanti altri campioni che hanno calcato i campi di calcio. Forza Roma, forza Francesco, Forza Italia. Frank Master Dir
21 Luglio 2007 alle 09:14
Sarà anche un bravo giocatore (o fortunato!!) ma quando parla sembra un dodicenne e si fa consigliare molto ma molto male. ma che stia zitto lui e chi lo difende.
21 Luglio 2007 alle 09:15
Complimenti a Jacobelli per la serenità, la competenza e l’obiettività che hanno ispirato il suo articolo. Confrontato con il commento di Fabrizio Bocca su Repubblica fa capire la differenza tra un giornalista vero (Jacobelli) ed un rancoroso (Bocca) che si fa dettare i suoi articoli dal livore, dai suoi pregiudizi e dalle sue antipatie personali.
21 Luglio 2007 alle 09:15
come si dice? Morto un papa, se ne fa un,altro? Ecco, dopo Totti ci sarà un,altro Totti. Si lamenta perchè è romano? E Gattuso allora che è calabrese? che dovrebbe fare buttarsi nello Jonio? ma per piacere. Che se ne stia nella sua magica, sta bene, gioca bene, come un re. Non ho niente contro er pupone, ma il vittimismo, è da bambinoni. Sono sicura che avrà un futuro raggiante, chissà magari anche in politica: hai visto mai. come ministro dello sport, con l’amico Veltroni, almeno ci farà ridere con le battute. Auguri al PUPONE e ai suoi pupetti.
21 Luglio 2007 alle 09:55
Buongiorno al direttore ed a tutta la redazione di questo sito.
Per quanto attiene Totti e la nazionale, ritengo sia stata una squallida telenovella tra un quasi-campione ed una Federazione incapace di logiche prese di posizioni. Totti andava escluso dalla nazionale già da quando nei festeggiamenti per il mondiale si presentò sul bus dei neocampioni sfoggiando la sua casacca giallorossa. Un chiaro segnale che tutti fecero finta di ignorare.
Per quanto attiene il fatto tecnico sono contento perchè così chiunque sarà il tecnico degli azzurri sarà esentato dal presentare formazioni di soli 10 uomini anxzichè degli undici previsti. Totti in nazionale? Solo sponsor potenti hanno evitato che fosse cacciato a calci nel fondoschiena.
21 Luglio 2007 alle 10:14
Al direttore Jacobelli,
lei parla dell’infortunio di Totti prima del modiale tedesco, come grave e sottovalutato da tutti, ma si dimentica quello che patì Del Piero, che rischiò di troncargli la carriera, ma lui, malgrado tutto, la Nazionale non l’ha mollata come Totti, ha sempre dato il massimo! Per questo dico che non ci strapperemo i capelli per la scelta di Totti di lasciare la Nazionale e ha ragione il Sig. Tassi, quando dice che Totti è stato leader solo nella Roma, perchè con il suo comportamento lo ha dimostrato!
21 Luglio 2007 alle 10:52
ma quale totti ! w cannavaro e del piero. ! w er norde…w la città solare !! w gli agnelli ! w moratti ! annmu a lavurà !!! forza moggi !!! è mejo materazzi e flebbbbbo cannavarooooo !!!
21 Luglio 2007 alle 10:59
Ma quale scusa per la sua integrita fisica,Totti non vuole giocare piu’in nazionale perche’ si è impuntato perche’gli hanno tolto il giocattolo (la Nazionale ),dove ormai dopo l’addio dei vari TRAPATTONI e LIPPI,che si calavano le braghe davanti a lui,finalmente in Nazionale ci sono persone che lo considerano alla stregua di tutti gli altri giocatori. e lui da bambino viziato e coccolato dalla STAMPA ROMANA e spalleggiato,ha fatto questo gesto che avrebbe avuto altro sapore se lo avessee fatto subito dopo il mondiale come fece MALDINI e non dopo aver preso in giro una Nazione intera dopo un anno.
Cosa crede caro xavier,che con la rinuncia di totti alla nazionale sia finalmente finita la questa classica storia all’Italiana? ma neanche per sogno,fra poco quando la Nazionale si sara’ qualificata per gli europei e i prossimi mondiali,voi della stampa (per riempire le pagine dei giornali di nulla) tirerete fuori la tiritera TOTTI in Nazionale come ci avevate a suo tempo stufati con la campagna su BAGGIO in Nazionale.
Ormai a voi giornalisti e compagnia bella noi vi conosciamo abbastanza bene,e sono pronto a scommettere qualsiasi cifra che sara’ cosi.
saluti
s.
scolozzi rocco
Belgio
21 Luglio 2007 alle 11:12
Caro direttore, mi fa piacere leggere stamani il suo articolo, che oltre a un vano (quanto doveroso) tentativo di rimediare all’infelice intervento del signor Tassi, pone l’attenzione sull’incapacità ,tutta italiana, di apprezzare i campioni. Nel caso di Totti (non me la sento di mettere la mano sul fuoco per gli altri campioni da lei citati, vedi del piero…) si parla sì, di un campione in campo ma anche di un grande uomo che è stato capace in una società come quella italiana in cui non si rinuncia a nulla (vedere la nostra classe dirigente…) pur di arricchirsi, avere fama…di salutare la nazionale e farsi da parte….dopo anni in azzurro in cui è stato molto utile, dopo l’enorme sacrificio per recuperare dall’infortunio lascia da grande campione e da vero “italiano” (altro che non attaccato alla maglia..); rammarico poichè la nazionale perde il suo più forte giocatore e quello sicuramente di più estro, orgoglio e felicità di aver potuto godere fino a un anno fa dei sui splendidi “colpi di genio” sul prato verde…..Grazie Francesco!!!!
21 Luglio 2007 alle 11:14
Per il signor Xavier:
Non sono d’accordo con lei sulla questione Totti e adesso le spiego il motivo:
un giocatore che dice “Gioco solo le gare importanti” e ha il coraggio di criticare un CAMPIONE come ROBERTO BAGGIO, ripeto, ROBERTO BAGGIO - che ha sempre onorato la maglia azzurra facendo sempre la differenza e giocando anche gare contro Cipro, Malta, Estonia e San Marino - non merita tutte queste commemorazioni ma merita soltanto di starsene nella sua Roma (città e squadra di club).
Lei cosa ne pensa?
Grazie e arrivederci
——————
Caro Homer,
ho riascoltato le dichiarazioni di Totti. A me non è sembrato che intendesse criticare Baggio. Il romanista ha voluto rimarcare la diversità di trattamento a suo dire riservata a Roberto e a lui stesso. Ma, se questa è l’interpretazione corretta del pensiero di Totti, credo che su questo punto si sbagli. Ci vorrebbe molto tempo per farlo, ma basterebbe sfogliare le collezioni dei giornali al tempo in cui la critica e l’opinione pubblica si divideva su Baggio in Nazionale per averne una riprova. Rammento che, all’epoca, per avere difeso Roberto ebbi qualche problema dialettico con Sacchi e con Trapattoni. Ne valse la pena, fermo restando il rispetto per le scelte di un ct che molto raramente mettono d’accordo tutti..
21 Luglio 2007 alle 12:01
I numeri a volte sono assai strani.
Ad esempio, in nazionale Del Piero ha segnato un numero di reti tre volte superiore a quello di Totti (giocando però quasi un terzo di incontri in più, ovvero 27 gol in 86 presenze per Del Piero e 9 gol in 58 partite per Totti), pur dovendo spesso lasciare spazio al capitano romanista.
Roby Baggio poi, con uno score di 27 reti in 56 partite, non è riuscito a vincere quanto il suo collega di Porta Metronia.
Sulla classe del giocatore, sullo spirito di sacrificio e senso di appartenenza all’azzurro (malgrado le convocazini saltate ad ok), nulla da dire.
Sulla sua incisività nei successi ottenuti ci sarebbe da discutere. Insomma ci si sarebbe aspettato qualcosa in più di un gol ogni sei partite.
Ad ogni modo, adesso che la fine p stata scritta, mettiamo da parte i discorsi sulla romanità e teniamoci stretto il ricordo dei cucchiai, dei rigori in zona Cesarini e dei lanci con la palla giocata di prima intenzione. Grazie a Totti e in bocca al lupo ai suoi successori (GIUSEPPE ROSSI TITOLARE!).
21 Luglio 2007 alle 13:10
mi dispiace direttore ma dissento su tutta la linea con lei per quanto riguarda totti e tutti i viziatelli giocatori italiani.Smettiamola con tutta questa prosopopea. Ma di che cosa dobbiamo essere grati a totti? fino a prova contraria è piu’ quello che ha ricevuto dalla nazionale che quello che ha dato,per non parlare della brutta figura ai mondiali coreani e agli ultimi europei con sputo annesso. Ma ancora andiamo avanti con questi stereotipi tipo che lui si sarebbe sacrificato per la causa della maglia azzurra?ma dde che?la prova evidente è che appena vinto(con tutta la fortuna che sappiamo) ha cominciato a tirarsela.
quando invece è adesso che c’è da pedalare che si vede chi è attaccato veramente alla maglia azzurra. L’unica mia speranza è che gente come lui non venga né rimpianta e né tantomeno fatta rientrare. Se penso che gente come maldini non ha vinto niente con la nazionale mi rendo conto di quanto sia ingiusta a volta la vita…e il calcio in particolare.
21 Luglio 2007 alle 14:09
Caro Direttore, in passato sono stato il primo che ha difeso Totti, ma stavolta non me la sento più di farlo. Credevo fosse sincero quando diceva che voleva tornare prima in forma al 100%, poi in Nazionale. Invece era solo una scusa. La verità è che Totti con la maglia azzurra ha sempre avuto un rapporto distorto: ha voluto prendersi gli onori, mai gli oneri. Era il primo a darsi malato durante le qualificazioni, ma all’Europeo o al Mondiale ci andava anche con una gamba sola (vedi Germania). Probabilmente il fatto di non avere con l’Italia i gradi di Messia come a Roma ha accentuato il suo distacco. A conti fatti è una sconfitta soprattutto per lui: di giocatori che hanno fatto bene con la maglia da club ce ne sono tanti; di quelli che hanno fatto bene anche in Nazionale, decisamente meno. E Totti non è tra questi, visto che a parte gli Europei del 2000, il suo contributo in azzurro è stato impalpabile. E probabilmente sarà questa la macchia che gli impedirà di entrare nel gotha dei campioni.
21 Luglio 2007 alle 14:10
Caro direttore, trovo ammirevole questo suo tentativo di difendere l’indifendibile Totti, ma purtroppo i fatti parlano chiaro.
Partiamo dall’infortunio del febbraio 2006. Lei afferma che avrebbe potuto stroncargli la carriera, io mi permetto di dissentire. Forse vent’anni fa un infortunio del genere avrebbe costretto un calciatore al ritiro, ma non al giorno d’oggi, coi progressi fatti dalla scienza medica nell’ambito sportivo. Prova ne è il ritorno in campo di Alan Smith dopo l’agghiacciante infortunio subito in FA Cup un mese prima di Totti. Prova ne è il fatto che Totti stesso dopo soli quattro mesi abbia potuto disputare i Mondiali e che nella stagione appena conclusa abbia totalizzato 35 presenze in campionato, 9 in Champions e 5 in coppa Tim.
49 presenze su 56 partite giocate dalla Roma: cifre impressionanti, niente male per uno continuamente alle prese con la sciatalgia, con problemi alle ginocchia e altro ancora…
Questi numeri, insieme a certe sue dichiarazioni sulla maggiore importanza dei trofei per club rispetto a un Mondiale, dimostrano senza ombra di dubbio che per Totti c’è solo la Roma, con la Nazionale che è un qualcosa in più, fastidioso e possibilmente da evitare.
Lasciamo perdere i sacrifici fatti pur di essere al Mondiale: è una cosa che gli rende onore, ma chiunque l’avrebbe fatto. Penso che debba ancora nascere il calciatore che rinuncerebbe a giocare un Mondiale.
Il suo scarso attaccamento alla maglia azzurra l’ha ampiamente dimostrato in tutti questi anni: quante volte, in concomitanza di partite amichevoli o di qualificazione contro squadrette, il nostro eroe è stato vittima di infortuni “strategici”?
A inizio giugno i signori Gattuso e Pirlo erano su uno sperduto campetto delle isole Far Oer, al freddo e sotto la pioggia. Solo dieci giorni prima, ad Atene, avevano vinto la loro seconda Champions. E Totti dov’era? È comoda andarsene al mare o starsene sdraiati sul divano mentre i tuoi compagni si sudano sui campi di tutta Europa una complicata qualificazione agli Europei che poi lui avrebbe preteso di giocare da primadonna. Ma possibile che uno che è capace di giocare 49 partite con la sua squadra non riesca a giocarne un paio con la Nazionale? Pure 5 partite di coppa Tim ha giocato e pretende pure di fare la vittima, ma si rende conto, direttore?
E che dire del suo rendimento con la Nazionale? Mai decisivo nelle partite che contavano (questo anche con la Roma, per amore della verità), assente ingiustificato, come detto prima, nelle partite che non contavano, un peso morto ai Mondiali, causa una condizione fisica precaria che lo ha molto limitato. Per lo meno in Germania ci ha messo impegno e non si è atteggiato a divo come in Corea o in Portogallo.
Ma bisogna essere dei gran signori (e lei lo è, direttore) per definire “importante e a tratti decisivo” il contributo di un calciatore che verrà ricordato, con la maglia azzurra, per i due rigori contro Olanda e Australia e per aver lavato la faccia a Poulsen in un torrido pomeriggio portoghese.
Quel giorno mi ha fatto vergognare di essere italiano, ma è meglio non soffermarsi oltre sui suoi atteggiamenti da bulletto di periferia altrimenti non si finisce più.
Parliamo invece della diatriba nordista-sudista appena rispuntata. È il signor Totti ad alimentare la polemica, che bisogno aveva di dire che lo criticano solo perché è romano? È ora di finirla con questo vittimismo che ricorda la favola della “parte lesa” tanto cara ai romanisti, chi si presenta a un Europeo con le treccine, sputa in faccia agli avversari, diserta le convocazioni e pretende di giocare part-time non solo merita di essere criticato, ma dovrebbe essere bandito per sempre dalla Nazionale. A prescindere dal fatto che si chiami Totti, Del Piero o Gattuso, a prescindere dal fatto che sia romano, veneto o calabrese.
E poi chi è che lo critica? Non si è mai visto nella storia del calcio un giocatore così coccolato e pompato dai media come lui, addirittura un giornale del nord, quello rosa che si trova sul bancone dei gelati nei bar dello sport, è arrivato a dargli otto in pagella per quel mondialetto che ha giocato…
Per concludere, direttore, una critica alla FIGC per come è stata gestita tutta la vicenda. Possibile che ci sia voluto un anno intero, trascorso tra i dilemmi “lascio o non lascio?” (Totti) e “part-time sì, part-time no?” (FIGC), per arrivare a scrivere la parola fine? Cordiali saluti.
21 Luglio 2007 alle 14:29
Rocco,
per una volta sono del tuo stesso parere!
Ha letto lei Jacobelli? Adesso voi giornalisti farete con Totti, quello che avete fatto con Baggio per vendere più copie e quelli delle tv per fare più audience!
21 Luglio 2007 alle 14:34
Francesco Director,
le ricordo che gridare “Forza Italia” è propaganda politica e mi meraviglio che il Direttore non l’abbia tagliato!
21 Luglio 2007 alle 15:39
Caro Direttore,
stavolta dissento in parte dal suo pensiero e le spiego perchè.
Premetto che non conosco dettagliatamente le conseguenze dell’infortunio che Totti subì a suo tempo : intendo dire che non so se continua a provare dolore all’articolazione martoriata.Se così fosse nessuno più di me lo può capire,visto che nel lontano 1994 mi fratturai entrambi i malleoli destri con strappo di un paio di legamenti : praticamente ebbi la caviglia distrutta.Ancor oggi questa caviglia mi procura problemi,a seconda delle sollecitazioni e dell’umidità atmosferica.
Totti,da quel che ricordo,si fratturò la caviglia,ma onestamente non so dire se il suo caso si può paragonare al mio.Però posso dire una cosa : se Totti avesse avuto la metà dei dolori che io mi trascino da tempo non avrebbe potuto giocare un intero campionato con la Roma diventando pure capocannoniere e Scarpa d’Oro ! In altre parole,se Totti continua a lamentare le conseguenze di quell’infortunio avrebbe seri problemi a programmare 5 partite di fila con il suo club,figurarsi un intero campionato con annessa Champions League ! Quindi ritengo che 4 o 5 partite all’anno con la Nazionale rappresentano una goccia nel mare se si vuole giustificare in tal modo.
Di conseguenza,continuo a dubitare,fino a prova contraria,della buona fede di Totti riguardo al suo rifiuto di vestire la maglia azzurra……e,per favore,lasciamo perdere eventuali beghe nordiste/sudiste che non hanno niente a che fare con la specificità del caso.
Naturalmente questo è solo il mio pensiero….se ne ha il tempo,gradirei lo commentasse.
Un caro saluto.
21 Luglio 2007 alle 16:03
Carissimo direttore, da grande giornalista quale la ritengo (come la stragrande maggioranza degli italiani), la sua analisi lucida e completa rappresenta la sintesi di ciò che tanti sportivi vorrebbero poter condividere. Ma l’Italia è un paese di poeti, santi, navigatori e commissari tecnici. Pertanto, è diffusa l’opinione che un “buon giocatore” come Totti, abbia in un certo qual modo tradito le aspettative dei tanti tifosi in attesa di vedere la definitiva esplosione di un “baco” (calcisticamente parlando) pronto a diventare una splendida farfalla. Campioni lo si è anche e soprattutto fuori dal campo, e forse Totti ha dimostrato del tutto le sue qualità soltanto in lunghi sprazzi di una carriera culminata con la vittoria di un Mondiale contro tutte le previsioni. Già, il Mondiale vinto con la sua “vituperata” nazionale, pronta ad accoglierlo e a tributargli onori e pochi oneri, una dirigenza federale che pendeva dalle sue labbra e dalla sua lingua, piuttosto che dai suoi piedi fatati. In fondo poi, la bacheca parla chiaro: 2 coppe Italia e uno scudetto con la Roma (la Roma del suo nemico Capello), e poi il vuoto, in una serie di delusioni collettive. Basti ricordare il 7-1 dell’ Old Trafford, le continue provocazioni ben colmate da arbitraggi morbidi (giusto per usare un eufemismo), le meganozze in pompa magna in direttaTv. Se questo è il patrimonio che la NOSTRA nazionale va perdendo, allora è meglio così. Un giorno magari ai suoi figli racconterà di aver vinto un Mondiale… chissà se dirà anche di aver fatto una scelta di vita degna di essere chiamata tale, seppur rispettabile. E’ inutile trincerarsi annaspando i fantasmi della sua romanità: fior di campioni hanno vestito la casacca giallorossa, ma la classe non ha luoghi di nascita, nè la si può creare. Signori si nasce, caro Totti. Per quanto mi riguarda non rimpiangerò le impalpabili tracce lasciate nel tuo cammino azzurro, ma quando ti vedrò accanto a Gattuso sproloquiare di cellulari e amenità varie, una risata mi seppellirà…
21 Luglio 2007 alle 16:38
Mi congratulo col Direttore Jacobelli per l’ottimo intervento che mi pare non sia una difesa di Totti ma la pura e semplice verità.
Purtroppo devo constatare che l’odio irrazionale per tutto ciò che ha a che fare con Roma è una avvilente costante dei commenti “nordisti”
Gattuso calabrese è osannato ma gioca nel Milan, altrimenti sarebbe un volgare terrone picchiatore.
Cannavaro, se non fosse approdato a Juve e Inter sarebbe ricordato solo per la flebo famosa.
Del Piero poi, invece che per i gol fatti sarebbe ricordato per quei due che si è mangiato con la Francia nella finale del 2000. Non c’è niente da fare contro la prevenzione e l’ignoranza.
21 Luglio 2007 alle 16:48
Dire che Totti non e’ mai stato decisivo in nazionale e’ una scemata pazzesca, anzi l’unica volta che e’ riuscito a presentarsi ad un torneo (euro2000) senza acciacchi e in perfetta condizione fisica e’ stato senza dubbio il giocatore fondamentale.
Se poi andiamo a guardare i suoi assist staremo qui a contare fino a dopodomani.
Per quanto riguarda lo sputo a Poulsen, patetico continuare a parlarne visto che quando lo fece Rijkaard a Italia 90 se ne parlo’ per 2 giorni.
21 Luglio 2007 alle 18:08
carissimo direttore, rispetto tantissimo il suo articolo, ma credo anche che sia un tantino esagerato nel definire totti un grande giocatore, anche perche’ per quanto riguarda la nazionale ci sono ben altri giocatori che meritano forse piu’ di lui questo onore, personalmente ho sempre pensato che da parte vostra si fosse una super valutazione
di questo giocatore a discapito di altri e credo pure fortemente che come professionista abbia sempre snobbato la nazionale, mentre altri si guadagnavano l’europeo o il mondiale per poi finire in panchina perche’ arrivava il sig. TOTTI ora lascia e sinceramente ben venga se finalmente potro’ leggere in prima pagina cose piu’ utili e piu’ importanti per fare di questo calcio qulcosa di serio. saluti cordiali.
21 Luglio 2007 alle 18:12
Egregio direttore mi rincresce ma non sono pienamente d’accordo con Lei in quanto sa benissimo che oramai la Nazionale Italiana non rende per come dovrebbe, e mi spiego. Negli anni passati chi veniva convocato in Nazionale non solo era un onore giocare per la propria Patria calcistica, ma era anche un buon trampolino di lancio per qualsiasi giocatore sia esso giovane che di una certa eta’. Lei sa benissimo che oramai con gli sponsor, con qualche partita fatta oltre la sufficienza nella propria societa’, si prendono subito soldi e popolarita’, quindi la Nazionale non serve piu’ quasi a nessuno….e per giunta il comportamento di Totti servira’ solo ed esclusivamente come brutto esempio che ( spero proprio di no ) molti altri negli anni a venire, seguiranno. Mi permetta di ricordargli che nell’utlimo Mondiale la buona stella non solo ha aiutato la nostra Nazionale, ma anche le stramballate decisioni del nostro tecnico Marcello Lippi. Io, se devo essere sincero, non ricordo di una , dicasi una, partita giocata bene nell’ultimo mondiale da Totti. Ha avuto il merito di segnare un rigore decisivo , lasciamo stare se meritato o no il rigore, ma poi non credo che abbia fatto sfraceli. Un normale tecnico di calcio dopo un quarto d’ora di ogni gara giocata da Totti, avrebbe senz’altro tolto Totti per mancanza di mordente, di impegno e di collaborazione fra i reparti; Lippi invece ha insistito nel farlo giocare ed ha avuto la fortuna di vincere un Mondiale che nessuno sperava. Questo pero’ non significa che vinto il mondiale Totti sia stato grande, anzi, Totti e’ stato, a mio modo di vedere, un ” peso ” per la Nazionale.Queste discussioni fra il tecnico Donadoni e Totti possono succedere solo in Italia e solo perche’ non c’era e non credo che ci sia ora, una Federazione forte ed autoritaria, perche’ come Lei sa bene, oggi non comanda la Federazione, non comanda Abete o Matarrese, ma bensi Sky, Mediaset, Nike , Adidas ed altri, tutti sponsor esterni che foraggiano il nostro calcio ed i vertici del calcio italiano sono solo dei signor si .
Tutto questo lei lo sa benissimo, ma La capisco anche , se non ne puo’ o non ne vuole parlare, anzi scrivere.
Cordialmente
Giuseppe1
21 Luglio 2007 alle 21:15
Grazie SIG. DIRETTORE, il suo articolo mi ha ripagato di tutte le critiche che ho dovuto leggere su Totti.
Quell´articolo del sig. Giuseppe Tassi mi ha fatto arrabbiare molto, non per la sua analisi su Totti: che tutti sono liberi di fare, ma per il giorno in cui e´stato scritto, cioe´poco tempo dopo la conferenza di Totti, se l´avesse scritta il giorno dopo la conferenza l´avrei capita di piu´ma scriverla appena dopo la conferenza di Totti ha dato il cattivo gusto di credere che l´avessa gia scritta prima della conferenza, aspettando solo il no del giocatore.
Al sig. Tassi scrivero´ quello che a detto Mazzone sulla Gazzetta dello Sport, articolo che gli confà perfettamente, ma lo scrivero´sul suo blog.
A Lei scrivo i miei ringraziamenti, non solo per il suo articolo, ma anche per avermi aperto gli occhi, tempo fa criticai del Piero su un suo blog, Lei mi ha fatto capire che sbagliavo.
C. Montano
21 Luglio 2007 alle 21:22
Non la penso come Lei, Direttore.
Totti è stato, è e rimarrà una grande bandiera della Roma, ma in nazionale non penso che nessuno lo rimpiangera piu di tanto.
Giocatore di medio/alta qualità (se lo definissi di “alta”, che aggettivo dovrei usare per giocatori come Zidane, Buffon, Kaka?), in azzurro non ha mai lasciato il segno e non si mai reso indispensabile e determinante. Gli europei portoghesi nonchè gli ultimi mondiali testimoniano questo che dico, che non è una critica ma un’analisi oggettiva (penso) della situazione.
Totti tra l’altro ha citato Baggio e Maldini, dicendo che per loro il trattameno è stato diverso. E’ vero, ma semplicemente perchè 1) Baggio è stato colui che ha incantato il mondo intero in Usa 94 (vincendo anche tra l’altro un Pallone d’ Oro), 2) Maldini, beh il suo apporto alla nazionale (in termini di qualità) nonchè il suo carisma in azzurro non si mettono in discussione.
Totti invece non è mai stato all’altezze dei due sopracitati, e le sue prestazioni alla nazionale sono inevitabilmente legate allo sputo su Polsen e a prestazioni sempre mediocri. Lui si lamenta coi media, io dico che se è diventato cosi famoso lo deve proprio a quei media che lo hanno osannato come uno dei piu forti del mondo, mentre in realtà Francesco potrebbe al massimo essere uno dei piu forti in Italia.
E poi cos’è questa storia dell’essere stato snobbato perchè….di Roma?
Senza offesa a nessuno, mi sembrano delle dichirazioni talmente sciocche, ridicole ed infantili che un professionista non dovrebbe mai lasciarsi scappare.
A meno che non si voglia credere che chi viene dal sud venga snobbato. Ma a sto punto fatelo notare anche ai “nordici” Cannavaro, Gattuso, Materazzi nonchè al romanissimo Nesta.
22 Luglio 2007 alle 00:00
Tutta questa bagarre intorno a Totti proprio non lo capisco! Ma uno, se non se la sente di giocare più di un certo numero di partite deve forse essere lapidato? Totti ha fatto una scelta e va rispettata, che la si approvi o meno. Del resto, qualcuno si è mai preoccupato di sanzionare e reprimere coloro che lo hanno massacrato di calci in tutti questi anni? Provate a guardare con attenzione una qualsiasi partita giocata da Totti. Gli avversari sembrano fare il tiro al piccione sulle sue caviglie. Era inevitabile che prima o poi subisse un serio infortunio. Qualcuno di voi ha mai provato a giocare 2 o 3 volte a settimana con una placca nell’osso? Provate, e poi criticate. Del resto Francesco è padrone di fare la scelta che ritiene più giusta! Quanto poi alle sue prestazioni in Nazionale…beh…direi che chi lo critica e dice che Francesco non ha inciso affatto in maglia azzurra….dice una grossissima castroneria. Non so se qualcuno ricorda le marcature su Totti nell’ultimo mondiale. Sempre almeno 2 uomini addosso se non addirittura 3. Ecco perchè tanti suoi compagni hanno goduto di una certa libertà! Anche con la caviglia a pezzi, evidentemente veniva considerato tra i più pericolosi! Scommetto che coloro che lo criticano così tanto….sotto sotto speravano che lo sbagliasse quel rigore contro l’ Australia. Rimasti male vero? Perchè se un rigore lo sbaglia Totti….giù legnate e insulti….se lo sbaglia Baresi o Baggio o Del Piero….beh….puo’ succedere…no?
Ma voi ve lo ricordate l’ Europeo del 2000? Totti a sfornare assist al bacio per Del Piero…il quale, puntualmente, sbagliava! L’Europeo lo abbiamo perso anche per questo! Pero’ per carità….insulti e sputi solo a Totti. Sapete che cosa penso? Che questo è un Paese razzista fino al midollo. Cari milanesi, torinesi, bergamaschi e settentrionali in genere, provate a farvi un giretto in Svizzera o in Francia….dà fastidio vero quando vi guardano schifati perchè siete Italiani? Totti è romano….pertanto è coatto, burino, ignorante, caciarone, arrogante eccetera eccetera eccetera! Ma vergognatevi! Francesco è una persona meravigliosa che deve essere di esempio per tanti suoi colleghi. E voi, che lo criticate ed offendete…..niente niente sarete un tantino invidiosi che non si è mai piegato ai voleri del nord ed ha giurato amore eterno alla Roma? Ma ce ne fosse di gente come lui.
Alessio.
22 Luglio 2007 alle 08:05
Totti come Del Piero un fallimento in Nazionale e basta, Ma ancora gli juventini voglionio DP in nazionale? ridicolo
22 Luglio 2007 alle 09:16
perfettamente d’accordo co rocco e mariuccia
22 Luglio 2007 alle 10:13
Non capisco, quando Totti, silenziosamente, non giocava in nazionale tutti a criticarlo e dirgli che era un traditore e dovevano obbligarlo a giocare oppure addirittura squalificarlo, adesso che ha detto no alla nazionale, tutti contenti a dire che Totti non valeva niente, che dire? La nostra dimostrazione di buffonaggine é continua.
22 Luglio 2007 alle 10:45
FUORI ARGOMENTO:
LA CASSAZIONE: E’ SEMPRE VIETATO SPIARE I DIPENDENTI ANCHE SE FANNULLONI!!!
Qualcuno lo spIeghi al signor Moratti.
22 Luglio 2007 alle 20:54
Tano,
che c’entra Totti con Del PIero? Del Piero non ha mai avuto la pretesa di essere il leader della nazionale, Totti sì (anche per colpa dei media che lo hanno sempre osannato fino allo spasmo).
Nessuno ha mai detto niente quando Del PIero finiva in panchina, per Totti si mobilitvano in suo favore media ed opinone pubblica.
Nessuno ha mai scritto, detto, affermato che Del Piero (quello degli ultimi anni) fosse uno dei migliori (se non il migliore) giocatori al mondo. Totti è stato battezzato più volte come il numero uno al mondo.
In base a ciò capirai che il paragone con Del PIero non ha nessun senso, se non per dire che le volte che è stato messo in panchina in nazionale, Del Piero non ha mai accusato i media di avercela con i veneti che tifano juve.
Ah…dimenticavo: Mondiali 2006 Totti non è stato mai determinante ed entusiasmante, Del Piero ha siglato il secondo bellissimo gol in semifinale in una partita che nessuno dimenticherà.
23 Luglio 2007 alle 00:37
TANO,
quello che hai scritto centra come il cavolo a merenda! Almeno Del Piero in nazionale c’è sempre andato e ha fatto gol nettamente più di Totti!
23 Luglio 2007 alle 00:46
La fortuna di Totti è di aver avuto una federazione debole che ha sempre assecondato le sue paturnie. Giocatore sopravvalutato, ottimo negli sputi e nelle frignate.
Giocare in nazionale deve essere un onore, l’ambizione massima di un giocatore. Meglio che si sia levato di torno.
23 Luglio 2007 alle 09:38
Francamente non riesco a vedere In Totti un giocatore contro il quale si sono fatte le crociate. E’, perchè lo è ancora ,un ottimo giocatore; ma non un fuoriclasse.Questi,oltre le doti tecniche prendono la squadra è la portano alla vittoria. Cannavaro, Materazzi, Buffon,Gattuso sono in tal senso dei fuoriclasse. Totti in nazionale non è stato un fuoriclasse; lo è alla Roma ma non in nazionale.
Insopportabile è che si sia proposto di fare solo le partite più importanti; insopportabile è che mentre la nazionale annaspava per le qualificazioni per l’europeo non abbia avuto la dignità di mettersi a disposizione per la nazionale, mentre vinceva la classifica capocannieri: insopportabile che dicache c’è l’hanno con lui perchè romano; ma in nazionale di romano non c’è solo lui. Insopportabile tutta la sua telenovela
Forse crede, ma non si capisce a che pro, che tutto il mondo giri intorno a lui. Ma se ne faccia una ragione; senza di lui siamo andati avanti lo stesso e forse avremmo vinto lo stesso i mondiali.
Però abbia la decenza di dire quello che ha sempre pensato; la nazionale non gli interessa. E a chi vuole bene alla nazionale non interesssa chi non la vuole.
Se avesse voluto un accordo si poteva trovare; poteva giocare secondo le sue possibilità fisiche accordandosi con la sua Roma.Ma si è mai sforzato su questo??
Si è fatto scudo delle critiche per trovare un modo di giustificare che la nazionale è in secondo piano.
Basta solo che non voglia rientarei per la finale dell’europeo…
23 Luglio 2007 alle 12:43
Sono onesto,
a me Totti come personaggio non è mai piaciuto, non l’ho ma nemmeno reputato un campione con la C maiuscola, ottimo giocatore si ma Campione meno, questo si per non essere mai decisivo nelle partite che contano, sia perchè i campioni lo sono anche a gioco fermo oppure dopo le partite e Totti non mi sembra proprio abbia meritato il titolo da questo punto di vista.
Ora invece apprezzo moltissimo la sua decisione, ha fatto chiarezza e questo è giusto, volevamo solo quello “Chiarezza” se dice che il suo fisico nonn gli permette la nazionale liberissimo di farlo con tutto il mio apprezzamento.
attenzione però…….. non facciamo che qualificati agli europei, miracolato dal Signore si presenti reclamendo un posto in squadra…… perchè in Italia saremmo buoni anche a concederglielo……
zachini
23 Luglio 2007 alle 15:35
Caro Direttore, macché Totti.
Faccia un referendum, vedrà il gradimento der pupone.
In nazionale non ha mai concluso nulla, era ora togliesse il disturbo. Uno che prima di beccare 7 gol a manchester dichiara che, quella sì, è la partita della vita, altro che finale mondiale, per me può andare tranquillamente al diavolo.
Che poi la grancassa rai-mediatica dopo averlo gonfiato come un pallone lo rimpianga è un altro discorso.
Ma negli ultimi tempi tanti sedicenti opinion leader prendono fischi per fiaschi, in tanti settori purtroppo.
Difficilmente sono stati tante volte tanto lontano dalla realtà e dal cumune sentire.
Effetto “Casta” anche per loro, suppongo.
23 Luglio 2007 alle 23:47
totti ha dato molto e ha ricevuto molto………..in pratica abbiamo giocato in 10 (giocatori)
tutte le partite dei mondiali, con un qualsiasi altro cognome non sarebbe sicuramente sceso in campo nella finale…………….
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vorrei se possibile un commento sul “premio scirea” assegnato a pippo inzaghi.
Di inzaghi si può dire di tutto: grande rapinatore, carattere da scalatore, grande cascatore, furbo oltre ogni limite. E’ un’esempio di tante cose, ma il paragone con scirea secondo me e’ avvilente, il povero gaetano si starà rigirando nella tomba. ma quale organismo ha pensato a inzaghi per il premio scirea e con quale criterio ? L’unica cosa che lega queste due persone (non parlo di calciatori) puo’ essere solo in “numero” di scarpe. non e’ mia intenzione criminalizzare inzaghi, ma i cavoli a merenda.
possibile una piccolissima risposta? grazie lo stesso.
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Caro Claudio,
e meno male che era sua intenzione non criminalizzare Inzaghi. E meno male che il suo post è stato depurato di alcune espressioni assolutamente ineleganti. Il Premio Scirea viene assegnato ogni anno a Cinisello Balsamo sulla base di una votazione alla quale vengono invitati a partecipare i giornalisti sportivi italiani. Non capisco in che modo la sua valutazione sulle caratteristiche tecniche del gioco di Inzaghi, un attaccante che vive sul filo del fuorigioco per usare l’efficace espressione di sir Alex Ferguson, possa inficiare il significato del riconoscimento secondo me giustamente assegnato al milanista. Non solo per la valanga di gol che ha segnato in carriera e per essere stato protagonista di un’annata che l’ha visto campione del mondo con la Nazionale e campione d’Europa con i rossoneri. Ma anche per la sua tempra e per la sua forza morale: non le avesse avute, non sarebbe mai uscito dall’incubo durato quasi due anni, quando, a causa dei ripetuti infortuni alla caviglia, Inzaghi aveva temuto di essere costretto a ritirarsi come Van Basten. Senza dimenticare il suo straordinario attaccamento alla maglia della Nazionale.
24 Luglio 2007 alle 16:20
Finalmente Totti ce lo siamo TOlTTI dai piedi.
Uno che mai nella Roma è stato determinante nelle partite che veramente contavano, che mai in nazionale ha lasciato il segno (ricordato solo per aver sputato e per due rigori con Olanda e Australia), mai inserito per la corsa al pallone d’oro!
Totti chi? Solo ipocrisia, tanta sufficienza e poca sostanza.
Addio Totti. Non sentiremo la tua mancanza.
24 Luglio 2007 alle 16:44
Al Direttore,
il lupo perde il pelo ma non il vizio, continui, continui pure a deformare quello che scriviamo che non le piace.
24 Luglio 2007 alle 17:13
Caro Direttore
A Totti il rispetto, ma gratitudine a che titolo?
Non lo giudico, ma sopravviveremo. Hanno lasciato campioni di ben altro spessore tecnico e morale, e di quelli sì, che il vuoto si avverte ancora, nel calcio tutto, non solo in Nazionale…..
Saluti
MAC
25 Luglio 2007 alle 06:34
Per favore non paragonate Totti a Baggio.
Solo a pensare che il magico codino ha
portato la nzionale italiana in finale USA 1994.
Totti,cosa ha fatto in nazionale?
un contributo modesto.
Baggio: il piu`grande giocatore della storia
del calcio italiano,uno dei piu`grandi del mondo.
25 Luglio 2007 alle 10:11
X TANO
MA QUESTE CORBELLERIE CHE SCRIVI LE PENSI DAVVERO???
COME PUOI MINIMAMENTE PARAGONARE ALEX A TOTTI?
ALEX NON HA MAI ADDOTTO SCUSE PER NON GIOCARE CONTRO MALTA, CIPRO ECC. HA SEMPRE ONORATO LA MAGLIA AZZURRA E ANCHE SE INFORTUNATO HA SEMPRE RISPOSTO ALLE CONVOCAZIONI.
IL SIG. TOTTI SI E’ SEMPRE DEFILATO DURANTE LE QUALIFICAZIONI MONDIALI/EUROPEI SALVO POI PRETENDERE DI ESSERE CONVOCATO PER LE FASI FINALI DI TALI MANIFESTAZIONI.
IO LO AVREI LASCIATO A CASA E IN GERMANIA NON LO AVREI PORTATO, TANTO LA SUA PRESENZA NON SI E’ NEMMENO SENTITA.
PRIMA DI CRITICARE CHI DAVVERO CI TIENE ALLA NAZIONALE (ALEX HA AFFERMATO CHE INTENDE ALLENARSI PER ARRIVARE INTEGRO AI MONDIALI DEL 2010) PENSA AL TUO TOTTI CHE LA NAZIONALE L’HA SEMPRE trascurATA.
25 Luglio 2007 alle 10:57
Sono d’accordo con Lei direttore , ma soprattutto i giornalisti sportivi italiani hanno poca memoria oltrechè non eccelsa preparazione.
Basti ricordare gli ultimi minuti di italia australia, solitamente i filmati mostrano esclusivamente la discesa di Grosso e il conseguente rigore decisivo di Totti,
nessuno si rammenta che la discesa di del Terzino sinistro azzurro fu innescata proprio da un lancio straordinario e di altissima classe e precisone di Francesco Totti .
Rimasi sorpreso che nessuno commentasse la sovità di quel passaggio a 2 minuti dalla fine di una partita dispendiossima sia fisicamente sia mentalmente.
Il trequartista romano è stato decisivo in una partita decisivo in un frangente decisivo, questi sono fatti non opinioni.
saluti
Fabrizio
25 Luglio 2007 alle 11:11
Caro Direttore, non voglio entrare nella diatriba “Totti si, Totti no”, perchè, oltre a non conoscere a fondo i motivi che hanno determinato la rinuncia del pupone, non mi sento in grado di dare dei giudizi, siano essi positivi o no. Voglio soltanto rimarcare il provincialismo che, purtoppo, cresce sempre più nel nostro calcio e che ha invaso, non solo i tifosi, ma gran parte della stampa italiana. I giornalisti romani difendono a spada tratta giocatori e tifosi della loro città e, salvo rare eccezioni, si guardano bene dal parlar male degli stessi. Lo stesso dicasi per quelli milanesi che continuano imperterriti a magnificare le loro due squadre ed una torinese,senza minimamente curarsi di tutte le altre squadre che militano nel campionato italiano! D’accordo l’audience, d’accordo il bacino di utenza, d’accordo gli abbonati, ma, insomma, per Roma esistono solo due squadre, per Milano ne esistono soltanto tre. E le altre fanno un altro campionato?
25 Luglio 2007 alle 13:14
Totti è un grande giocatore solo nella Roma della sua carriera in nazionale ricordo solo lo sputo a Poulsen contro la Danimarca.
Nel suo discorso ha tirato in ballo anche Maldini e Baggio due giocatori che come classe e testa gli danno 10 a 0.
Ha piu’ di trentanni e ragiona come un bambino di 10.
25 Luglio 2007 alle 20:56
……… a riguardo dei nordisti-sudisti vorrei ricordare che il SIG. TOTTI valuta piu’ importante le finali della roma del campionato vinto in nazionale, (mettere in mezzo maldini in questa polemica ,avrebbe solo dovuo imparare dalla frequentazione in azzurro,tanto vale) allo stesso gattuso prima e dopo finale e’ stato chiesto quale riteneva piu’ importante delle due vittorie la risposta e’ stata eloquente. grazie dello spazio claudio
25 Luglio 2007 alle 21:40
Indipendentemente dalle sue qualità, Totti lo stiamo valutando in chiave Nazionale. E in tal senso mi sento di dire che la sua assenza si farà sentire ben poco. Nessuna gloria l’ha mai visto protagonista in azzurro. Ebbe un ruolo di prim’ordine solo per aver dispensato saliva a Poulsen ad’ “Euro 2004″, e per il rigore all’Australia in “Germania 2006″. Un po’ pochino per uno che a detta di molti è un campione assoluto. E’ un bravo giocatore, ma non un tassello imprescindibile della Nazionale. Presto avremo un suo (finalmente) degno erede.
29 Luglio 2007 alle 21:07
Le scelte vanno rispettate.
Inutili qualsiasi argomentazioni a favore o contro,mi sembra come se Totti sia stato costretto a decidere per il ritiro dalla Nazionale malgrado la sua volontà fosse di continuare ,qualcuno lo ha costretto a dire no?
Scegliersi gli avversari contro cui giocare non mi sembra una assurdità.
Spero soltanto che non si comincerà la solita diatriba quando la Nazionale troverà ostacoli sul suo cammino………e ce ne saranno……..già mi sembra di leggere articoli di giornali….ah! ci fosse stato Totti….
A buon intenditor poche parole.
BUONE VACANZE A TUTTI
30 Luglio 2007 alle 20:15
X ROSALBA
Hai ragione che le scelte vanno rispettate, ma non credi che l’abbia tirata troppo per le lunghe?
Ha sempre e dico sempre (anche prima dell’infortunio) evitato le convocazioni quando non aveva voglia di giocare, mentre altri giocatori come Del Piero, Cannavaro ecc. hanno sempre risposto alle convocazioni.
Quella di Totti è una decisione giusta ma la poteva e doveva prendere prima, per me anche prima del mondiale, visto che è stato ininfluente il suo apporto, se si esclude il rigore (che chiunque avrebbe tirato) contro l’Australia.
Totti è come Mancini, grande giocatore col proprio club ma inesistente in nazionale.
31 Luglio 2007 alle 11:21
il contributo di totti in nazionale nella sua carriera e’ pari a zero. se ne vada pure, sara’ avvantaggiata gente come quagliarella che ha voglia e che e’ onorata di giocare in nazionale anche in partite inutili.