La lezione di Pazzini
e dei ragazzi Under 21
ai mercanti del calcio
di Xavier Jacobelli
La sosta del campionato per un impegno della Nazionale spalanca puntualmente le porte del mercato. Soprattutto se siamo alla fine di marzo e la lotta per lo scudetto è chiusa da settimane, anche se alla conclusione del torneo mancano ancora dieci partite. A giudicare dai giocatori stranieri che si offrono e dagli obiettivi stranieri che numerose società si ripropongono, in estate ci aspetta un’altra invasione. Eppure, il messaggio che Pazzini e i ragazzi dell’Under 21 hanno lanciato da Londra è forte e chiaro: il calcio italiano ha un grande avvenire perchè la sua ultima generazione è forte, è ricca di talento e di classe. Merita fiducia.
L’importante è che in questa generazione credano prima di tutto le società. Molte di loro, invece, in questi anni hanno buttato dalla finestra centinaia di milioni di euro per importare troppi bidoni, salvo scaricarli come pacchi postali.
Pazzini, Montolivo, Rossi, Palladino, Rosina, Rossi, Criscito, Andreolli, Foti, Paonessa, Potenza, Lupoli, Padoin, Chiellini, Lazzari, Pellé, Nocerino e gli altri sono la polizza per il domani della Nazionale campione del mondo che mercoledì a Bari si gioca l’Europeo 2008. Devono diventare anche la garanzia di un presente che, ad esempio, non può più vedere la capolista della serie A in campo con nove, dieci o addirittura undici stranieri. Ognuno è libero di ingaggiare chi gli pare, s’intende e ben vengano i campioni non italiani che arricchiscono il nostro football. Ma bisogna salvaguardare i vivai, sostenere i vivai, investire nei vivai: ecco l’obiettivo che per ogni club deve essere una priorità e non un optional. Il discorso chiama in causa anche gli allenatori, in particolare quelli che non lanciano i giovani perchè lo considerano un esercizio troppo rischioso. E non si accorgono che il vero rischio è svalutare il patrimonio più prezioso del nostro calcio.
25 Marzo 2007 alle 20:57
X IL DIRETTORE
CONCORDO PIENAMENTE CON QUELLO CHE HA SCRITTO. RITENGO UNA VERGOGNA CHE L’INTER ABBIA IN FORMAZIONE TITOLARE 1/2 GIOCATORI ITALIANI, FOSSE PER ME TORNEREI ALLA CARA VECCHIA REGOLA DEI 3 STRANIERI IN ROSA. LEI COSA NE PENSA???
VA BENE BOSMAN, VA BENE L’EUROPA MA COSI SI ESAGERA, ABBIAMO TANTI TALENTI ITALIANI CHE SONO COSTRETTI A EMIGRARE IN EUROPA (VEDI LUPOLI, ROSSI E ALTRI) CHE POI RICOMPRIAMO A SUON DI MILIONI.
SIAMO RIDICOLI.
——————–
Caro Dexter,
penso che sei giocatori italiani e cinque stranieri possano costituire la giusta via. Ciò che m’inquieta è che lo pensa anche Blatter.
25 Marzo 2007 alle 21:48
caro direttore questo è un discorso vecchio e sul quale nessuno puo’ obiettare che non sia giusto investire nei vivai e fare giocare i giovani di casa nostra.ma mi vuole spiegare il motivo per cui a livello di under 21 è da un ventennio almeno che siamo al vertice e poi questi ragazzi una volta che assaggiano un po di notorieta’ e ribalta si squagliano come neve al sole?e non mi si venga a dire che la colpa è solo degli allenatori anche perchè non mi sembra che i nostri che sono andati all’estero abbiano poi fatto tutti questi sfracelli.Il problema grosso secondo me è che si è persa l’identita’ del calcio italiano.Una volta eravamo famosi per la qualita’ dei nostri difensori e dei portieri,adesso non abbiamo uno che sia uno,escluso materazzi che ormai ha anche la sua eta’,che sia capace di marcare a uomo un avversario.Se i migliori del ruolo sono considerati Bonera e Barzagli siamo messi male.Se poi spostiamo il discorso ai portieri mi sento male…tolto Buffon il buio piu’ totale…ci siamo ridotti a vedere in porta brasiliani…La verita’ è che non si insegna piu’ nei vivai a difendere a uomo e a stare in porta.E questo lo vedo ,avendo un figlio che gioca e a 11 anni gli insegnano a marcare a zona.incredibile….Poi se ci aggiungiamo che alle societa’ costa di meno acquistare un discreto ragazzo di un qualsisi campionato estero che un mediocre ragazzo dalla C il quadro è completo.
25 Marzo 2007 alle 23:01
Parole sante, caro direttore anche se io sono per il vietato vietare; dunque non imporrei limiti di sorta ai tesseramenti, nella speranza che qualche presidente capisca che straniero non è sinonimo di qualità. Al riguardo, vorrei raccontare una simpatica storiella avvenuta qualche anno fa, per la precisione il 2003-04, nel campionato di serie C2 girone C. Ebbene, da cronista sportivo seguivo le sorti del Giugliano, una squadra della provincia di Napoli, che quell’anno partecipò al torneo con una rosa verdissima (il più anziano aveva 24 anni!) e particolare ancora più curioso, TUTTI i giocatori erano di Napoli. Ad inizio anno erano accreditati di fare un fiasco colossale. Invece sa come andò a finire? Arrivarono in semifinale dei play-off sfiorando addirittura il ripescaggio e scavalcando in classifica l’acerrima cugina Palmese, che quell’anno aveva investito un pacco di quattrini per la promozione (il fiore all’occhiello di quella campagna acquisti era il bomber Ciro De Cesare), e che invece finì settima e fallì. Peccato che di quel miracolo sportivo se ne parlò poco o nulla.
25 Marzo 2007 alle 23:53
Sono d’accordissimo.
Nella nostra U21 ci sono almeno tre giocatori che sarebbero in grado di rendere felici parecchi club di rinomata stirpe. Mi riferisco in particolare a Rosina, Aquilani ed il citato attaccante viola.
Per quanto riguarda quest’ultimo, farei notare a Prandelli che Pazzini ha già segnato più di quanto avesse fatto Toni alla stessa età. Toni che fino alla sua esplosione avvenuta tre anni fa, era un attaccante ordinario, come se ne potevano trovare altri dieci uguali.
Rosina è un altro su cui credere e puntare forte anche se è troppo “condizionato” dell’esclusivo uso del sinistro. Aquilani, secondo me è il miglior prospetto che possiamo vantare per il centrocampo e mi auguro che sia consapevole di ciò che in futuro potrà dare per il la Nazionale, diventandone il fulcro. In aggiunta terrei d’occhio anche Dessena.
Ronaldinho sarà pure il Messia del pallone, ma ci sono giocatori che costano tanto quanto un suo ingaggio annuale e che potrebbero garantire altrettanta qualità, pur essendo meno appetibili in termini di marketing.
Ad una rosa che includa questi tre, avendo meno debiti e più quattrini aggiungerei Podolski (Bayern Monaco) e Huntelaar (Ajax) per l’attacco; Sissoko (!!!!! Liverpool), Belluschi (questo ha due radar nei piedi), Rolfes (Leverkusen), De Zeeuw e Medunjanin (entrambe dell’AZ Alkmaar ma il secondo in prestito allo Sparta Rotterdam) più Kallstrom (Lione), per il centrocampo; in difesa Gary Cahill (Aston Villa). In aggiunta Quaresma (per i numeri)….e Ronaldinho…..per vendere più magliette
)
26 Marzo 2007 alle 09:41
X IL DIRETTORE
IO SONO CONVINTO CHE DOVREBBERO ESSERE TRE STRANIERI. CINQUE SONO GIA’ TROPPI.
ABBIAMO UNA UNDER MOLTO FORTE E CON GIOVANI COME ROSINA, ROSSI, PALLADINO, CURCI, AQUILANI, MONTOLIVO E TANTI ALTRI CHE DA ANNI VINCE IN EUROPA E DOBBIAMO INVESTIRE SU QUESTI GIOVANI.
INVECE SQUADRE COME L’INTER PREFERISCONO INVESTIRE SOLO SUGLI STRANIERI, DIMOSTRAZIONE SONO LE NAZIONALI CHE HANNO POCHISSIMI GIOCATORI DELL’INTER.
E’ UNA VERGOGNA.
26 Marzo 2007 alle 11:02
Non credo che, oltre al piacere di vedere giocare giovani talentuosi, le indicazioni date da una competizione under 21 siano da prendere per oro colato in quanto le altre concorrenti i loro veri talenti li impiegano da giovanissimi nelle nazionali maggiori.
Qui in Italia se troppo giovani non vanno bene in quanto debbono maturare, quando sono all’apice della forma non vanno più bene perchè bisogna lavorare in prospettive e quindi sono troppo vecchi.
Mai che in un torneo si pensi ad utilizzare il meglio del momento senza pensare a quello che avverrà tra anni.
Lippi ha dato un esempio di logiva applicata al calcio facendo giocare i più in forma del momento a prescindere da….
26 Marzo 2007 alle 11:05
Oramai il calcio in Italia è di una noia mortale, così come le numerose trasmissioni calcistiche.
Per tornare a divertirsi col calcio, rafforzando anche la nazionale 3 sono le regole fondametali da applicare subito:
a) Equispartizione dei diritti televisivi proporzionata alla posizione di classifica
b) Solo 3 stranieri in campo (comunitari o no)
c) Tetto agli ingaggi (2 mln Euro)
con questa 3 semplici regole il campionato sarebbe più affascinante, + equilibrato, e si simolerebbero i vivai ed i giovani.
26 Marzo 2007 alle 11:24
In un mondo che sempre più va globalizzandosi non vedo perché mettere veti a giocatori di qualsiasi origine anzi, io vedrei anche la Nazionale con giocatori non indigeni, troppo facile avere avuto colonie e riempirsi di talenti come i vari Gullit piuttosto che i Vieira o gli Zidane. Nella mia squadra del cuore vedrei cinesi con coreani o australiani misti ad americani e con l’ aggiunta di buoni africani… importante è vedere del bel gioco, escludere qualsiasi tipo di violenza e se poi mi arriva un Luisito Suaraz meglio, se invece arriva un Pancev, pazienza vedremo di fare meglio. Forse stiamo dimenticandoci che le frontiere si stanno sgretolando, in Europa si gira senza problema verso tutti i punti cardinali e se un “indigeno” europeo vuole fermarsi all’interno dei 25 o 27 paesi, può farlo e quindi dove sono gli stranieri? Cambiando discorso, in bocca al lupo al vituperato Donadoni e se riusciremo a qualificarci per gli europei vorrei tanto che il Donadoni dicesse all’impertinente pupone (Totti) di starsene a casa a gurdare i pargoli crescere, visto che la moglie frequentando i set televisivi ha poco tempo, che si prenda cura lui dei futuri pupetti!
26 Marzo 2007 alle 14:04
Max come fai a dire che i nostri all’estero non hanno combinato niente di buono?
Quelli che hanno fallito sono l’eccezione. Carboni è capomastro a Valencia, mentre alla corte del Chelsea è passato un “baronetto” di nome Zola. Al Vieri che a Madrid segnò mediamente un gol a partita, Fernando Torres può giusto stirare i calzettoni ed un altro Gattuso a Glasgow non l’hanno più avuto. Ma senza andare troppo indietro negli anni, Lupoli e Rossi hanno dovuto oltrepassare la Manica per ottenere consensi ed il Liverpool è venuto a prendersi un promettente giovane portiere italiano, dopo aver compreso la mediocrità di quelli polacchi e statunitensi.
Il fallimento di alcuni, ha soltanto ripianato uno squilibrio riconducibile ai vari Mendieta, del quale si parlava come dell’Arcangelo Gabriele; Kluivert, Ziege e compagnia bella.
Attualmente la nazionale maggiore possiede, a mio parere, soltanto quattro giocatori che potrebbero essere titolari in qualsiasi altra formazione o in un ipotetica nazionale europea: Buffon, Zambrotta, De Rossi e Totti. Escludendo il portiere, quello più decisivo è il capitano della Roma, che in Nazionale ha miseramente fallito svariate volte, pur non essendo secondo a nessuno in fatto di classe. Anche per questo non c’è da sorprendersi se arriviamo a giocarci una qualificazione europea contro la Scozia.
Questo è un motivo in più per scommettere forte sui giovani di Casiraghi. La qualità è tutta dalla loro parte e rispetto ai fratelli maggiori (sempre a mio avviso) il numero dei talenti è superiore.
Il resto devono farlo i dirigenti e gli allenatori, la cui lungimiranza (salvo alcune eccezioni), mi pare alquanto annacquata. Eppure non mi sembra difficile capire che un campione cresciuto in casa è una incognita minore, perchè conosci bene chi hai cresciuto; un patrimonio, perchè Aquilani (ad esempio) alla Roma è costato zero ma una volta ristabilito sarà un potenziale enorme introito; un vanto, perchè da lustro a chi l’ha lanciato.
26 Marzo 2007 alle 15:34
X sideman, scusa ma le tue son regole per i poveri presidenti che devono competere per poi arricchirsi con il mondo del business parallelo al calcio? Se si, come immagino, è meglio che questo non succeda mai. Esempio: il presidente Pozzo aveva in mano una squadra che con piccoli ritocchi avrebbe potuto vincere il campionato, preferi vendere Bierhoff e altri due campioni al milan, lasciò che Zaccheroni confluisse pure lui al milan (che, purtroppo, vinse il campionato), questo per guadagnare denaro, allora che mi dici, sei ancora convinto che tutti debbano correre alla pari? Sarebbe come aver appesantito la bici a Cipollini per metterlo alla pari con chi sprintava, o il prossimo anno dare 20 punti di penale all’Inter per dare modo alla juve e al milan di giocarsi il campionato alla pari con l’INTER!!!
26 Marzo 2007 alle 20:30
I Mercanti del pallone sono, secondo Lei, peggiori dei mercanti della carta stampata???
Tutti pronti a gridare al COLPO!!!! per ogni sostetto di calciomercato, sempre pronti a crocifiggere a tutti i livelli le squadre che non acquistano!
26 Marzo 2007 alle 21:42
X lu
posso darti ragione solo per vieri e zola.Carboni è stato solo un buon porta acqua..i grandi campioni del mondo bianconeri piu’ cassano in spagna fanno fatica a fare tre partite consecutive da titolari.Poi ti voglio ricordare che i Lupoli e Rossi sono fuggiti in inghilterra solo per farsi fare un contratto da professionisti ma non è che sono stati trattati meglio dei nostri club tanto che sono stati mandati a giocare nela serie b inglese…e poi attenzione a definirli dei campioni in quanto ancora non hanno fatto un bel nulla…se ricordi bene prima di loro ci fu un certo Dalla bona al Chelsea..sai dove gioca adesso no?vogliamo parlare di corradi?Di Vaio?Cudicini?Roma?Coco che non lo hanno neanche fatto entrare allo stadio a Manchester?Quando uno è buono veramente gioca a dispetto della carta di identita’ e a proposito ti cito i vari RIVERA MAZZOLA BERGOMI CABRINI ROSSI BAGGIO TOTTI DEL PIERO BUFFON MANCINI e via discorrendo.Il problema è che tutta questa qualita’ in giro non c’è.Tornando al discorso dell’Inter che a qualcuno evidentemente sta sempre a cuore,visto che non puo’ fare a meno di metterla a sproposito sempre in mezzo,vorrei ricordare che forse si è sempre rivolta all’estero per il fatto che in Italia c’era una certa GEA che conduceva il gioco in un certo modo..e questa è storia
27 Marzo 2007 alle 08:13
scusate mi ero dimenticato di MALDINI E BARESI e chissa’ quanti altri…ripeto se uno è buono veramente lo fanno giocare anche zoppo….
27 Marzo 2007 alle 09:14
X MAX
BEATO TE CHE HAI TUTTE QUESTE CERTEZZE. CANDIDATI A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, BERLUSCONI TI FA UNA PIPPA.
MA SMETTI PER FAVORE.
27 Marzo 2007 alle 12:25
Max se Carboni l’hanno fatto dirigente a Valencia, di acqua presumo ne abbia portata assai…
Dopodichè, la disamina dei giocatori che proponi omette alcuni dettagli. Ovvero che Cudicini è un signor portiere, che gioca da secondo soltanto perchè ha davanti il numero uno nel ruolo, a parimerito con Buffon (e per mio gusto personale con Isaksson della Svezia). Sarebbe titolare ovunque e Roma altrettanto. Lupoli e Rossi li hanno mandati in B per fare esperienza, ma per chiarirti le idee sul loro talento (specie di Lupoli) ti consiglio di andare su youtube e cercare alcuni dei loro video. Cassano ha il suo limite nella testa, non nei piedi. Se avesse avuto un altro carattere, probabilmente la sua storia sarebbe stata diversa.
Il calcio in Spagna è assai diverso e per tanti italiani che hanno fatto male da quelle parti, ci sono altrettanti disastri apparsi sui nostri campi. Poi a me Corradi non è mai piaciuto…perciò trovo le sue prestazioni non trascendentali…nient’altro che pura normalità.
27 Marzo 2007 alle 14:39
allora lu mi spieghi perchè in italia i vari cudicini non hanno mai giocato?non pensi che se fosse buono davvero squadre che hanno bisogno non lo avrebbero riportato in italia invece di prendere o riconfermare dei brasiliani?spero per lupoli e rossi(che comunque ha dei buoni numeri)che mantengano le promesse e comunque mi sembra che mi hai dato ragione quando dici che li hanno mandati in b a fare esperienza…ne piu’ ne meno delle societa’ italiane..evidentemente poi non sono tutti questi fenomeni visto che all’arsenal specialmente i giovani se buoni li fanno giocare da subito senza giri e giretti….invece di guardare youtube mi basta girare per i campetti di provincia per vedere dei fenomeni…il problema è che poi manca la testa….Siamo d’accordo anche su Carboni infatti esere portatori d’acqua come i vari gattuso o oriali ai suoi tempi non significa essere brocchi o persono poco serie ma essere fuori classe è un’altra cosa.L’ultimo vero grande talento che il calcio italiano ha sfornato è DE ROSSI gli altri ancora devono dimostrarlo…speriamo bene
27 Marzo 2007 alle 14:43
per quello che scrive con le lettere maiuscole (che equivale a urlare) io parlo soltanto di calcio, di questioni tecniche e tattiche che possono essere condivise o meno ci mancherebbe, cosa che tu non sai neanche cosa sia visto che non sei capace di articolare un discorso che non parli delle solita cavolate che ormai hanno stancato tutti…
27 Marzo 2007 alle 15:39
Mmm credo che per Cudicini più che per un fatto di bravura, si tratti di scelte. Non so fino a che punto abbia voglia di tornare, ma ammesso che gli sia passato per la testa; non credo che accetterebbe un team che non sia di altsissimo livello ed in questo momento le squadre di maggior caratura hanno scelto di affidarsi a portieri brasiliani.
La storia di Cudicini ricalca più o meno quella di Abbiati, che per esprimere il suo talento ha dovuto emigrare in altri lidi. Attualmente il Toro non è certo un club di prima fascia, ma la storia parla per lui ed anche per questo credo che Abbiati abbia accettato una destinazione simile. Non esistendo una simile condizione, credo che Cudicini preferisca rimanere dov’è.
Comunque il post parlava d’altro…Lupoli e compagnia non c’entrano niente
A me basta che in nazionale torni Maresca e che facciano giocare De Rossi e Aquilani (quando si riprenderà bene) in mezzo, Poi chiamerei subito qualche ragazzo dell’U21 (Rosina, Pazzini,Montolivo e Dessena), giacchè parecchi campioni del mondo sembrano ormai usurati, se fosse possibile cercherei di naturalizzare Taddei e poi facciano quello che gli pare. Preferisco ammattire per la pallavolo femminile, non per questi qua.
27 Marzo 2007 alle 16:39
giusto per la cronaca..l’arsenal nn fa asolutamente testo perche’ nn ha mai avuto la fretta di vincere qualcosa, e quando lo ha fatto ,l’ha fatto con i nomi e nn con i giovani..stessa cosa l’ajax
se volete un esempio calzante bisogna guardare al manchester che ha messo insieme l’esperienza con i vari scholls giggs etc etc con la gioventu’ ,saha ronaldo rooney etc etc
ed e’ prima in classifica e si gioca i quarti di finale con la roma… l’unica squadra in italia che gioca nel campionato maggiore che ha lo stesso mix .
scusate l’intrusione
28 Marzo 2007 alle 09:33
x max
ripeto sotto voce, beato te che hai tutte queste certezze, vorrei essere imparziale e obiettivo come te, come ti invidio.
Ciao DIO
28 Marzo 2007 alle 15:01
Secondo me l’unico direttore sportivo in serie A che capisce qualcosa di calcio è Foschi del Palermo, oltre naturalmente a Corvino .
Gli altri sembra che facciano apposta per comprare i calciatori più costosi nonchè in fase di bollitura.
Ad esempio qualcuno conosce Charles Andre Doudin dello Neuchatel Xamax?Forse aspettano che lo acquisti qualche scquadra spagnola per poi acquistarlo per 20 milioni di euro.
Vabbeh continuiamo così , facciamoci del male…
saluti Fabrizio
28 Marzo 2007 alle 16:16
Se fossimo tutti più sportivi, meno partigiani, meno ipocriti, smetteremmo per qualche mese di guardare il calcio in TV, smetteremmo di andare allo stadio e non compreremmo più giornali sportivi.
Basterebbe solo qualche mese di sciopero pacifico per non fare sempre e comunque la figura degli stupidi creduloni. In fondo il calcio siamo noi e “loro” approfittano di questa nostra debolezza in modo vergognosamente volgare e disonesto. Se vanno via “loro” tutto il mondo sarà più pulito!!!
28 Marzo 2007 alle 19:32
x denis
cosi gia’ ve meglio. io non sono ne dio e nemmeno tutte le altre cose e neanche mi interessa esserlo esprimo soltanto le mie opinioni,e sottolineo le mie,giuste o sbagliate che possano essere…poi una precisazione se non tene fossi accorto il presidente del consiglio è cambiato da quasi un anno…ma purtroppo per voi juventini il tempo sembra essersi fermato…svegliatevi che la guerra è finita…
29 Marzo 2007 alle 09:38
x max
peccato che tu le tue opinioni le vuoi far passare come la verità assoluta.
e poi che discorso è la guerra e’ finita?
dopo lo sconto avuto da della valle (una vergogna assoluta) per me la guerra è iniziata, perchè questa è la dimostrazione che calciopoli è una farsa messa in atto per eliminare la squadra più forte e che evidentemente dava fastidio e far vincere uno scudetto a quella che non vinceva da 20 anni.
Dimostrami il contrario se sei in grado, visto che adesso l’unico condannato è moggi ed un solo ripeto solo arbitro.
Sennò devi convenire con me che moggi è un grande se riesce a condizionare un intero campionato da solo, o no???