Calciopoli, la Corte dei Conti chiede i danni
Si stringe il cerchio attorno ai protagonisti di Calciopoli. Mentre è imminente la richiesta di rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva che i giudici napoletani si accingono a depositare, oggi un altro siluro arriva dalla Corte dei Conti. La Procura Regionale del Lazio della magistratura contabile ha spedito “un invito di risarcimento danni ai sensi dell’articolo 1219 del Codice Civile”. Somma totale: 120 milioni di euro. Somma richiesta a testa: 8 milioni di euro. Personaggi chiamati a mettere mano al portafoglio: Carraro Franco, ex presidente della Federcalcio; Mazzini Innocenzo, ex vicepresidente della Federcalcio; Ghirelli Francesco, ex segretario generale della Federcalcio; Lanese Tullio, ex presidente dell’Associazione Italiana Arbitri; Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, ex designatori arbitrali; Mazzei Gennaro, ex vicedesignatore; Fazi Maria Grazia, ex segretaria degli arbitri; Ferri Cosimo Maria, attuale membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ex componente della commissione vertenze economiche della Federcalcio; De Santis Massimo, ex arbitro internazionale; Paparesta Gianluca, arbitro; Babini Fabrizio, assistente; Baglioni Duccio, assistente; Enrico Ceniccola, ex assistente; Claudio Puglisi, ex assistente.
La Corte dei Conti è un organo costituzionale la cui attività viene regolata dall’articolo 100 della Costituzione): ha funzioni consultive, di controllo e di giurisdizione sulle amministrazioni dello Stato.
Ugo Montella, viceprocuratore generale, nel documento da lui stesso firmato giudica che sia stato “incalcolabile” il danno d’immagine procurato al calcio dallo scandalo più grande della sua storia.
Aggiunge il danno erariale, ovvero il mancato introito da parte dello Stato per il crollo delle vendite di abbonamenti e biglietti negli stadi in seguito a Calciopoli.
Estende alla Rai, servizio pubblico radiotelevisivo, il raggio della sua azione e per questo chiede ai giornalisti Ignazio Scardina e Ciro Venerato, coinvolti nelle inchieste, un risarcimento di 2 milioni di euro a testa.
Secondo Montella, che lo mette nero su bianco, “è accertato che Luciano Moggi e Antonio Giraudo avevano posto in essere questo sistema che aveva consuetudini diverse da quelle istituzionali, ma non sono soggetti che possano rientrare nel giudizio della Corte dei Conti perchè non legati a pubblici servizi”.
Vi rientrano invece i dirigenti di federazione, gli arbitri, i dirigenti arbitrali, i dipendenti delle federazioni. Montella precisa che la Corte dei Conti agisce in totale autonomia rispetto alla giustizia ordinaria e a quella sportiva, “al di là di quelle che saranno le conclusioni del procedimento penale”.I destinatari delle richieste danni hanno sessanta giorni di tempo per presentare le loro”deduzioni”.
8 Novembre 2006 alle 13:21
se tutto andra’ in porto mi sembra una cosa fantastica,pero’ credo che finira’ come sempre in una bolla di sapone.saluti .
8 Novembre 2006 alle 13:31
Questa è la richiesta. Fa molto scalpore. Come al solito nei vari passaggi di giudizio saranno fatti notevoli sconti e tutto finirà come al solito.
Nel niente più assoluto.
Saluti.
8 Novembre 2006 alle 13:45
Notizia eccezionale! Sarebbe ora che chi fa danni pagasse, però … vorrei sapere quanto paga la Corte dei Conti il suo esperto in pubbliche relazioni, in quanto, a parte la notizia, Carraro e C. non scuciranno un euro.
8 Novembre 2006 alle 14:01
MOLTI CRIMINI SONO RIMASTI IMPUNITI E MOLTI MIRACOLI SONO STATI RATIFICATI
COME TALI NEL PASSATO. PURTROPPO NON C^ERA LA CNN, OVVERO LA COPERTURA
MEDIATICA DI ADESSO. ALTRIMENTI….
COSI^ LA JUVE E^ STATA INDEBOLITA DI UN PAIO DI SCUDETTUCCI ED UN PO^ DI
SERIE B. MA QUELLA SQUADRA (DI MALFATTORI), DI SCUDETTI NE HA RUBATI
PERLOMENO UNA DECINA. AVREBBERO DOVUTO SCIOGLIERLA, COME SOCIETA^,
AMPUTARLA DI TUTTI I TROFEI VINTI (CARPITI O NON) E PRIVARLA DEL NOME. DALLE CENERI FORSE SAREBBE RINATA UNA ASSOCIAZIONE SPORTIVA CREDIBILE E DEGNA DI ESISTERE IN UN CAMPIONATO ILLUSTRE COME QUELLO ITALIANO.
8 Novembre 2006 alle 14:14
non basta togliergli i soldi, bisogna che passino qualche anno in carcere, hanno ucciso il calcio
8 Novembre 2006 alle 14:27
E a noi tifosi i danni chi li paga?
8 Novembre 2006 alle 14:58
strano che non ci abbiano messo anche DDV. vuoi vedere che forse hanno finito le motivazioni?
8 Novembre 2006 alle 15:20
In Italia gli intrighi, le collusioni, i ricatti dei cosidetti “potenti” sono tanti e tali da insabbiare, depistare, ogni indagine o invalidare, con motivazione bizantina l’eventuale processo, con le ormai trite e ripetitive parole di rito:
“assoluzione perché il fatto non sussiste” o “il fatto non costituisce reato”.
Pertanto, anche per calciopoli presumo che nessuno degli indagati paherà, tranne quella parte di Italiani, colpevoli solo di ESSERE ONESTI CITTADINI DI QUESTA REPUBBLICA ITALIANA.
8 Novembre 2006 alle 15:34
Caro Direttore,
condivido il commento della sig.ra Cristina: E a noi tifosi i danni chi li paga?
Noi tifosi abbiamo speso più dello Stato e quindi abbiamo il diritto di avere i danni, non solo economici, anche quelli morali.
Gli indagati Come fanno a pagare 8 milioni di euro a testa? Come sempre andrà a finire in una bolla di sapone. ( Come ha giustamente detto il sig. Vincenzo).
Per una volta tutti i tifosi di varie squadre devono essere uniti per combattere queste ingiustizie .
Un saluto a tutti. Patrizio
PS: veramente non capisco il sig. Jeremy: E’ veramente una persona intellegente o no? Giudicatelo voi.
8 Novembre 2006 alle 17:22
Patrizio:
una 15ina di anni fa, quando facevo parte del direttivo del Coodinamento dei Clubs Genoani, ho partecipato a una riunione di tutte le tifoserie delle squadre che allora militavano in serie A e in serie B…
..
Non ricordo come si chiamasse l’associazione che raggruppava tutti, ma penso che ORA sarebbe il momento che uscisse “allo scoperto” e provasse a dire la sua.
..
Sarebbe l’ora che la gente che non tira bombe carta e fumogeni, che non va allo stadio munita di coltello, che non cerca il contatto fisico con polizia e tifoserie avversarie avesse la voglia e la FORZA di chiedere un CALCIO DIVERSO, fatto di BRAVE PERSONE che rispettino (o almeno ci provino) la nostra PASSIONE.
..
8 Novembre 2006 alle 17:31
Dovrebbero risarcire anche tutti quelli che hanno fatto l’abbonamento o comprato il biglietto per assistere alle partite ,anche noi siamo stati truffati per anni
8 Novembre 2006 alle 18:14
jeremy dice cose giuste………lo sanno anche i muri che la juve…
8 Novembre 2006 alle 18:20
Finalmente. Erano mesi che tante persone aspettavano una decisione simile.. Adesso dovrebbero pagare anche gli altri responsabili, quelli su cui la Corte dei Conti non si può rivalere in quanto ‘non affiliati al servizio pubblico’: leggasi ‘dirigenti vari’.
I vari dirigenti, arroganti talamoni avvizziti dal potere che li ha corrotti, PAGHINO. E se non hanno di che saldare il conto, si facciano qualche anno al fresco.
Un suggerimento: Magari una parte delle ammende (siano salate, salatissime, così il prossimo che cerca di farsi avanti la prossima volta ci penserà bene prima di truffare lo sport) potrebbe essere destinata a risarcire i tanti tifosi defraudati. Se si sono abbonati allo stadio o alla pay tv per assistere a spettacoli truccati, hanno diritto ad un risarcimento. Morale e materiale, vista l’arroganza con cui i ‘dirigenti’ presenziavano le tribune di tutta Italia ‘gustandosi’ i loro illeciti successi, facendosi beffe del pubblico pagante, regolarmente turlupinato e alla fine se ne andavano ghignando. PAGHINO ADESSO. E VEDIAMO SE RIDONO ANCORA.
E’ ora che il tifoso, il consumatore, si svegli e faccia valere i propri diritti. Non abbiate paura: lo sport non morirà finchè c’è gente che crede nell’onestà. Francesco
9 Novembre 2006 alle 00:29
Lo sapete che l’ anno scorso un giudice di pace di NAPOLI ha condannato la lega calcio a pagare 1000 euro per danni da stress a cinquanta tifosi del NAPOLI per un mancato ripescaggio della squadra.
Se ogni vero tifoso juventino andasse da un giudice di pace chiedendo i danni a MOGGI e GIRAUDO diciamo per non esagerare 250 euro, secondo tutti voi finirebbero per lavare i vetri ai semafori?
9 Novembre 2006 alle 09:08
A Maurizio e Jeremy,
sarebbe meglio che commentate sulla questione dei danni economici come ha citato la corte dei conti e non la questione sulle squadre, che non hanno nessuna responsabilità.
I veri responsabili sono soltanto i dirigenti, che meritano di essere messi in carcere a vita.
Vi raccomando che d’ora ed in poi commentate argomenti giusti onde evitare l’infraintimento tra parole e parole.
Sono un tifoso della Juventus, sono orgoglioso di esserlo perchè la Juve è stata l’unica squadra che ha cacciato tutti i dirigenti coinvolti dal calciopoli, ed ha fatto piazza pulita.
Un saluto a tutti gli sportivi che amano veramente il calcio.
9 Novembre 2006 alle 10:38
X jeremy
Ma dove vieni? Da marte, da giove, dalla luna?
Se le cose stanno come dici tu, tutti i campionati di calcio non si sarebbero dovuti disputare, in quanto la squadra più pulita ha la rogna.
Hai perso un’occasione per rimanere sul tuo…pianeta!
9 Novembre 2006 alle 10:41
Il Coni leva la diffida a Carraro, la corte dei conti vuole che Carraro paghi una parte dei danni causati da calciopoli, ma insomma le buffonate Italiane intorno a calciopoli non finiscono mai? Non hanno fatto ridere,(o piangere), gia´abbastanza? Carraro e & non pagera´ un euro, e alla fine saremmo solo noi tifosi a pagare come al solito. E la Juventus quanto pagera´ i danni ENORMI causati ad alcune squadre, a noi, allo sport calcio? Sarebbe meglio che alcuni giornali, specialmente romani, avessero il caraggio e l´onesta di scrivere questo invece di esaltare, in prima paggina, appena la Juventus fa uno scoreggino.
9 Novembre 2006 alle 11:09
Vogliamo commentare qualcosa di serio e preoccupante?
Milanesi e romane vendono il marchio a se stesse:
567 milioni di incassi Juve e Inter in profondo rosso, il Milan contiene il deficit, per Lazio e Roma piccolo utile
Il “doping” nei conti dei big del pallone perdite complessive oltre i 68 milioni
Il bilancio delle cinque “grandi”: ricavi in aumento, costi in lieve flessione
di WALTER GALBIATI e ETTORE LIVINI
MILANO - Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Dopo due anni di austerity e di rigore finanziario, i big del calcio italiano (Juventus, a suo onore, esclusa) tornano a cadere nella trappola del “doping contabile”. La partita in questione è di quelle decisive, valida però solo per la salvezza: in ballo ci sono quei 700 milioni di perdite che Milan, Inter, Roma e Lazio devono (o a questo punto dovevano) mettere in bilancio entro giugno 2007 per coprire la voragine aperta dall’addio allo spalma-debiti, cassato dalla Ue. Una cifra gigantesca, che avrebbe costretto i presidenti e i piccoli azionisti delle squadre a mettere mano al portafoglio per firmare l’assegno monstre per evitare il crac. Pericolo scampato. Grazie allo stesso metodo utilizzato negli anni della finanza allegra della Serie A: le plusvalenze fai-da-te.
Una volta ci si scambiava i ragazzini della squadra primavera a peso d’oro, incassando guadagni milionari del tutto fittizi ma utili a tappare i buchi nei conti. Oggi il giochino è un po’ più sofisticato, fatto tutto in casa ma - tutto sommato - nemmeno troppo diverso: il trucco del marchio. Milan e Inter, Roma e Lazio hanno girato a se stesse il proprio brand. Rivalutandone il valore. Una partita di giro in cui non è passata di mano una lira, certificata da relazioni di fior di luminari per giustificare la lievitazione delle cifre. Ma sufficiente a creare un tesoretto di plusvalenze fittizie di 567 milioni di euro (186 i rossoneri, 159 la squadra di Moratti, 127 la Lupa e 95 i biancazurri). Un’iniezione di sano “doping contabile” dal sapore antico che consentirà tra quest’anno (come ha fatto il Milan) e il 2007 di mandare in archivio senza drammi finanziari la zavorra dello spalmaperdite. E da cui esce del tutto “pulita” la Juventus, pietra dello scandalo dell’estate di Calciopoli, che non è dovuta ricorrere ad artifici amministrativi perché in passato aveva rinunciato all’applicazione del decreto del governo Berlusconi per allungare gli ammortamenti dei giocatori.
Peccato. Anche perché, seppur a piccoli passi, i conti delle storiche grandi del calcio italiano avevano cominciato a dare qualche timido segno di ripresa. Certo i bilanci chiusi al 30 giugno 2006 delle cinque big, Juventus compresa, mostrano dati ancora sbilanciati, con ricavi totali pari a 905 milioni e costi per 1.160 milioni. Ma evidenziano anche cifre più confortanti: il monte stipendi che si sono divise le stelle dello scorso campionato è sceso a 499 milioni, circa 20 milioni in meno della precedente stagione. E il risultato è un passivo consolidato per le grandi di “soli” 68 milioni, la metà dell’anno precedente.
A salvare i conti sono state le plusvalenze, da cessione di giocatori per le squadre romane e del marchio per Inter e Milan. I debiti delle cinque grandi sono saliti da 972 milioni a oltre 1 miliardo, soprattutto a causa della squadra nerazzurra, che si è vista lievitare la propria esposizione a seguito del riacquisto del brand.
La necessità di ritornare alla finanza creativa è nata dopo che la legge del 2003, che consentiva di spalmare in dieci anni e non nella durata del contratto dei giocatori il costo di acquisto dei fuoriclasse, è stata giudicata inadeguata dall’Unione europea. Il decreto legge 115 convertito in legge il 17 agosto 2005 ha di fatto abrogato la legge 27 del 2003, prevedendo l’azzeramento del valore residuo della svalutazione dei diritti pluriennali entro il 30 giugno 2007. Così tutte quelle società che avevano pensato di spalmare in dieci anni gli acquisti miliardari ora sono dovute correre ai ripari.
Nell’esercizio 2003 il Milan aveva deciso di rinviare nei successivi dieci anni svalutazioni per 242 milioni. Cambiata la legge, la società rossonera ha deciso di spesare quel che rimaneva (181,5 milioni) in un solo esercizio. Per evitare un buco di bilancio il Milan, come le altre grandi, ha pensato di vendere alla controllata Milan Entertainment srl il proprio marchio, incassando una plusvalenza di 181,3 milioni, esattamente in linea con le necessità di bilancio. I cugini interisti hanno venduto lo stemma della Beneamata alla controllata Inter Brand srl, per 159 milioni, una cifra comunque inferiore agli oneri residui pari a 223,6 milioni di euro.
Anche le cugine romane hanno seguito l’esempio delle milanesi. La Lazio, che deve ancora scontare oneri per 127,7 milioni, ha valutato il proprio marchio 95 milioni, cedendolo a una controllata, mentre la Roma lo ha venduto in famiglia per 127 milioni a fronte di oneri pluriennali di 80 milioni. Ma per le romane, entrambe quotate, il doping amministrativo potrebbe avere vita breve, se la Consob, l’Autorità che vigila sui mercati, dovesse contestare l’operazione. In particolare, la Commissione starebbe valutando la compatibilità dello sfruttamento del marchio con i nuovi principi contabili.
9 Novembre 2006 alle 11:36
Egr. Direttore, molto probabilmente è già al corrente ma mi permetto di postarle questa notizia…
Approposito: lo sapeva che la FIGC si è costituita parte civile al processo Genoa per chiedere i danni di immagine!!!??? Oltre al danno la beffa…Non solo non è cambiato niente nel calcio ma con Matarrese siamo caduti dalla padella nella brace…e finchè siete in tempo giocatevi pure qualche euro sulla promozione del Bari in serie A (a buon intenditor…)
Comunque…sentite l’ultima:
08/11/2006
Al processo spuntano i soldi del Torino al Venezia
Maldonado e il suo procuratore confermano che quel contratto sequestrato non era una «finta»
Della combine tra Genoa e Venezia, nessuna prova. Degli strani rapporti tra Venezia e Torino, tante conferme. Continuano a sfilare in aula i testi proposti dall’accusa a Enrico Preziosi e ai dirigenti di Genoa e Venezia, ma nessuno sembra voler fare il teste dell’accusa. Tutti negano di essere a conoscenza di un accordo per far vincere ai rossoblù la partita che valeva la serie A l’11 giugno 2005. Ieri nuovi interrogatori davanti al giudice Roberto Cascini. Testimoni importanti, decisivi. Tra loro anche l’allora presidente del Venezia, Luigi Gallo, il calciatore Ruben Maldonado, «oggetto» del contratto di compravendita accompagnato da 250mila euro in contanti e ritrovato in una busta nell’auto di Pino Pagliara, e anche Claudio Vagheggi, ex calciatore, ora manager dello stesso Maldonado.
Tre persone molto informate sui fatti, che hanno però finito per dare forza a quella tesi difensiva sostenuta da Preziosi e dai suoi legali anche durante i processi sportivi. Ma se qualche giudice della Caf si scambiava bigliettini anziché stare a sentire gli avvocati rossoblù, ieri Roberto Cascini ha annotato ogni parola. E così da Luigi Gallo è venuta fuori quella verità cui l’ufficio indagini della Figc e poi la giustizia sportiva non hanno voluto credere. Ad esempio che l’acquisto di Maldonado era «vero». E che i «contatti» tra lui e l’allora patron del Torino, Francesco Cimminelli, erano molto più che stretti. Insieme i due avevano progetti importanti, lavori da realizzare anche all’estero, come un aeroporto in Croazia. Senza contare che poi, proprio come ha sempre sostenuto la difesa del Genoa, «il mercoledì prima della partita, Preziosi era preoccupatissimo, ha pianto sulla mia spalla» e ha voluto incontrare Gallo (come anche il presidente del Toro, Tilli Romero, che questo fatto lo aveva confermato la scorsa udienza) per avere rassicurazioni che i granata non avessero tentato di «comprare» il Venezia.
Quello che ieri in aula è stato solo possibile far trapelare, perché non parte del processo, è il riferimento a un interrogatorio assai più esplicito di Luigi Gallo. Quell’interrogatorio avuto l’11 luglio 2005 a Torino di fronte al giudice che lo accusava della falsa fidejussione procurata alla società granata. In quell’occasione Gallo aveva ammesso esplicitamente che «due settimane prima che finisse il campionato» erano in corso stretti contatti tra lui e Cimminelli in qualità di patron del Torino Calcio. E che «il 14 giugno sono stati versati 1 milione e 200mila euro» dal Torino alla Venice Holding, riconducibile a Gallo. E che «la polizza del Torino Calcio è stata data perché il Torino Calcio ha pagato». Senza contare che, parole di Gallo, «il Torino Calcio mi garantiva con quote del Torino Calcio pari al 23 per cento». Tutte operazioni ricondotte non a un illecito sportivo ma pur sempre ad accordi diretti tra i due massimi dirigenti delle società alla vigilia del match Genoa-Venezia. Di più, i due erano di fatto soci.
Senz’altro accordi meno «normali» di quelli che secondo gli avvocati Lorenzo Crippa e Andrea Vernazza, che assistono Preziosi, sono invece intercorsi tra Genoa e Venezia con la compravendita di Maldonado. Lo stesso giocatore ieri ha ribadito di non essere stato subito a conoscenza della trattativa, aggiungendo però che non è un fatto strano nel calcio che prima si accordino società e procuratori, poi si sottoponga il contratto ai calciatori. Maldonado ha aggiunto che il Genoa gli ha offerto un ingaggio da 300mila euro. Cifra congrua a giustificare i 750mila euro previsti dal contratto trovato a Pagliara, dei quali i 250mila euro in contanti dovevano essere un anticipo.
Ma quella compravendita, tuona l’accusa, non è stata fatta sui moduli della Figc. E poi c’erano soldi contanti di mezzo (come peraltro tra Torino e Venezia). Ma Claudio Vagheggi, procuratore di Maldonado ha spiegato chiaramente che prima della fine del campionato non si possono concludere affari «ufficiali», e quindi le società siglano una sorta di scrittura privata. L’unico mistero è sull’uso dei contanti. Ma in questo caso lo stesso Luigi Gallo aveva già chiarito che «in quei giorni il Venezia aveva un disperato bisogno di soldi freschi». Nessuno degli altri testi, tra cui i calciatori in campo per Genoa-Venezia, ha detto di aver ricevuto pressioni per far vincere il Genoa. I testi dell’accusa finiscono la prossima udienza, il 21 novembre, probabilmente con Massimo Borgobello. E finora i due pm non sembrano aver segnato neppure un gol decisivo. [di Diego Pistacchi]
9 Novembre 2006 alle 12:44
direttore buongiorno,
vado fuori tema, ma ho una notizia da riferire.
ho un conoscente di castiglion della pescaia. al mare si creano gruppi di amici sotto l’ombrellone, sia tra i bambini sia tra i grandi sia fra i benestanti che tra gli operai.
Il conoscente, ha dimostrato in passato di essere affidabile, riuscendo a rivelare in anticipo manovre di mercato legate al club toscano.
Sulla piazza grossetana si muove da anni uno dei tanti bracci destri di luciano moggi, “il galletti.”
il galletti ha in grosseto una catena di negozi, forni, vende il pane.
nel suo passato da dirigente sportivo i successi con il napoli di maradona. accanto a lui e moggi anche marino e l’attuale presidente del siena, de luca…
nel forzato ritiro estivo di follonica il moggi a trovato nel galletti un fedele compagno, un sostegno importante nel pieno della bufera.
torniamo al conoscente di castiglione: la sua ultima rivelazione è legata al futuro del grosseto. camillli avrebbe già venduto a imprenditori del nord (nessun dettaglio maggiore).
pare che abbiano scelto il nuovo allenatore cuccureddu su consiglio di luciano moggi.
lo stesso cuccureddu… la scorsa stagione si trovò ad affrontare il grosseto ai play off.
al tempo era allenatore della torres di cui si parlò in estate per la telefonata di pisanu.
in quel doppio scontro grosseto-torres i rapporti tra la tifoseria biancorossa e l’allenatore avversario furono tesissimi. cuccureddu usci dallo stadio fra gli insulti di uno stadio che gli rinfacciava la sua presunta implicazione in moggiopoli.
rientrando negli spogliatoi mandò tutti a quel paese sventolando in alto tre dita. come dire:”al ritorno ve ne facciamo tre!”
sembra assurdo quindi che a pochi mesi dall’accaduto cuccureddu sia l’allenatore del grosseto.
a cosa porta tutta questa mia tediosa storia?
si parla dell’inibito galliani che continua poco velatamente ad operare da dirigente.
mi sembra che il telaio della struttura calciopoli sia tutt’ora operante.
moggi stà cercando di rientrare nel calcio senza dare nell’occhio. a patto che ne sia uscito veramente.
grazie per l’attenzione
9 Novembre 2006 alle 14:38
ARIX LEGGI IL POST DI DINO DELLE 11.09
“Milanesi e romane vendono il marchio a se stesse”
di WALTER GALBIATI e ETTORE LIVINI
QUANDO L’HAI LETTO POTRESTI MANDARMI LA RISPOSTA DELLA FIGC CHE DICE SICURAMENTE CHE NON E’ VERO NULLA?!!!!
SONO A CORTO DI BARZELLETTE.
P.S. ANCHE SE AL SOLE 24 ORE CI FOSSE UN GIORNALISTA APPENA LAUREATO COL MINIMO DEI VOTI, NE SAPREBBE SICURAMENTE DI PIU’ DELLA FEDERAZIONE.
FORZA PALERMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
9 Novembre 2006 alle 16:47
sabrina BASTA!
esci da questa faida con arix!
…ora avete veramente rotto le scatole tutti e due con questi battibecchi!
….sciocchin!i
cercate di ritrovare un po di serenità…orsù
9 Novembre 2006 alle 17:07
X Sabrina,
….vedi allora avevo ragione ……non c’e’ limite al peggio…..ieri hai citato come fonte Brambati …..oggi Dino !!!!…..INCREDIBILE !!!!!
…..ricordati sempre l’equazione che ti ho proposto un po’ di tempo fa: lettura + comprensione = conoscenza
….noto con rammarico che sei ancora ferma al primo addendo….
9 Novembre 2006 alle 17:18
x ARIX96
ECCO LA MIA ANALISI PSICOLOGICA (SE AVESSI ANCHE UNA FOTO POTREI FARE DI MEGLIO)
E’ CHIARO CHE SEI IL SECCHIONE DELLA CLASSE E PASSI LE GIORNATE SUI LIBRI, NON PASSI I COMPITI AI COMPAGNI, ALZI CONTINUAMENTE LA MANO DAVANTI AI PROF. I TUOI COMPAGNI DI CLASSE TI SOPPORTANO SOLO PERCHE’ I COMPAGNI DI CLASSE NON CI SI SCELGONO, BENSI’ CI SI RITROVANO.
ANCHE PER QUESTO SEI UN ASSIDUO FREQUENTATORE DEI BLOG E DESIDERI DORMIRE SPESSO SONNI TRANQUILLI…
X KRIPTON
A VOLTE MI LASCIO PRENDERE DAGLI EVENTI, NON RESISTO MA… A TE LO PROMETTO…E’ L’ULTIMA VOLTA…NON GLI RISPONDO PIU’.
9 Novembre 2006 alle 17:49
ciao krypton volevo chiederti : non puo’ esserci, nel tuo discorso su cuccureddu, un opzione che tu non citi e cioe’ : cuccureddu e’ uno dei migliori allenatori a livello di serie c, che due anni fa ha portato in b l’avellino e l’anno scorso ha portato ai play-off la torres che era partita per salvarsi, riportando al ‘’vanni sanna ‘’ di sassari il pubblico che non si vedeva dai tempi di zola. va bene la polemica e anche lo spirito poco sportivo del blog, pero’ ogni tanto……. ti saluto
9 Novembre 2006 alle 17:53
krypton dimenticavo : l’anno scorso, durante il play-off di ritorno tra torino e mantova, il difensore cioffi ebbe la faccia spaccata da un pugno intenzionale rifilatogli dal difensore del toro doudou ( non so se ricordi l’episodio ). sai dove giocano quest’anno doudou e cioffi? rifletti e ciao di nuovo
9 Novembre 2006 alle 18:13
massi ciao, è un piacere.
la mia non è una valutazione personale, o almeno non solo.
ti riporto notizie delle quali sono venuto a conoscenza, credo attendibili.
se lo sono lo vedremo più avanti, seguendo gli eventi legati al grosseto.
cuccureddo è sicuramente un allenatore di categoria, ricorda però che la sua agenzia di procura la scorsa stagione era la gea, adesso non so.
l’argomento moggi è molto delicato. se il direttore ha informazioni o pareri sul post in riguardo potremmo farci un idea più precisa.
grazie
9 Novembre 2006 alle 18:35
per favore possono gli juventini commentare il post di marco?????
allora anche per il genoa non ci sono prove??????????
o cosi’ pare……
grazie
ps io sono genoano,e per me le prove c’erano..perche’ la prova e’ l’intercettazione , non i soldi…………….gobbi che non capite ……………
9 Novembre 2006 alle 18:39
X Sabrina,
…a parte il dettaglio del “primo della classe” che effettivamente non e’ applicabile al tuo caso…..per il resto mi sembra che tu abbia fatto un AUTORITRATTO !!! ah! ah! ah!
9 Novembre 2006 alle 18:56
Cara, anzi carissima Cristina, io lo dico da sempre: le donne hanno più cervello, il tuo intervento è da plaudire apertamente in ogni stadio d’Italia. Se il tifo fosse fatto di intelligenza femminile tutto sarebbe più bello. Sono interista marcio ma ti dico viva il Genoa, e che torni presto tra noi!
9 Novembre 2006 alle 19:00
X arix96
Se sei così bravo e preparato circa “l’equazione”, prova a risolvere questa:
TIM = Tronchetto dell’infelicità = Rossineriazzurri =Monattix=scudetto di cartone=vincita del torneo aziendaleTIM = ?.
9 Novembre 2006 alle 23:58
X Dino
…la risposta e’ molto semplice……= MAI STATI IN B !!!!
ah! ah! ah!
10 Novembre 2006 alle 10:32
X arix96
Hai visto che non sei preparato?
La risposta è: Intercettazionale
10 Novembre 2006 alle 11:28
X JEREMY - 8 nov 06
Caro Jeremy,
sarà forse il tuo nome biblico ad ispirarti, ma dici cose che neppure nel vecchio testamento venivano contemplate! Anzi, sono certo, che se in quell’epoca, qualcuno si esprimeva in pubblico, con tale superficialità, sicuramente egli veniva emarginato o magari raggiunto da qualche “strale” Divino.
Per favore, basta con queste stupidagigini, non giustifichiamo tanta ignoranza e tale approssimazione di ragionamento nel nome dello sport!
Non è forse il voler dare giudizi gratuiti, guardando tutto: persone e fatti, attraverso un buchino piccolo piccolo? Pensa cosa ne deriverebbe se ognuno si esprimesse con tale superficialità parlando della scuola, della sanita della politica del lavoro della religione, ecc.… per il nostro mondo già tanto martoriato!! Diverrebbe una babele… Cordialmente
Fox
10 Novembre 2006 alle 11:33
Pumario: 9/11/06 H.18.56
Grazie per quello che hai scritto!
10 Novembre 2006 alle 14:00
X Prumario,
E’ vero che le donne hanno più cervello degli uomini, ma …
Un saluto da Patrizio
10 Novembre 2006 alle 14:04
Ad Arix96,
chi non è stato mai in serie B, vuol dire una squadra … più di tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questo lo sanno tutti, tranne te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
10 Novembre 2006 alle 18:15
X Patrizio
….ma chi sei ???….ma chi ti ha chiamato in causa????
….SERIE B !!!!…..MUTISMO E RASSEGNAZIONE !!!!
ps
ma la fate la Mitropa Cup ???
13 Novembre 2006 alle 09:42
X Arix96,
Chi sono? Bene. sono una persona che vede cose giuste nel mondo del calcio ed invece tu non so.
In serie B abbiamo trovato cose bellissime, ed inoltre in questa categoria, anche se inferiore, si impara a vincere onestamente come sempre abbiamo fatto ( In serie B ingiustamente).
Per ora godi la serie A farsa, per l’anno 2007/2008 il campionato sarà già finito prima di cominciare perchè ci sarà un’altro moggi che intercetterà solo le squadre mediocre come la tua.
Per la Mitropa Cup, vale molto più di altre coppe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In colnclusione: La Juve non si è rassegnata, sarà più viva che mai perchè non fa la fine del MIlan.
Un caloroso saluto da Juventino Felice Patrizio
13 Novembre 2006 alle 18:15
X Patrizio
….se vuoi continuare a vivere sulle nuvole buon per te……se vuoi tornare sulla terra …dovresti sapere che la tua squadra e’ la vergogna dell’Italia nel mondo…
siete colpevoli del piu’ infame degli illeciti… avete falsato i campionati per piu di un decennio… siete stati coinvolti in casi di corruzione arbitrale anche in campo internazionale gia’ a partire degli anni ‘70 (semifinale di coppa campioni del 1973)…., dovevate gia’ retrocedere nel campionato 1912/13 ma siete stati POI scandalosamente ripescati…
anche ora siete in B QUANDO INVECE SAPPIAMO TUTTI CHE, COME MINIMO, DOVEVATE RIPATIRE DAI DILETTANTI !!!!
14 Novembre 2006 alle 09:15
X Arix96,
allora puoi venire da noi per imparare che cosa è la corruzione arbitrale ectc……………………………………………
Un saluto da Juventino felicissimoooooooooooooooooooooo