sono d’accordo con te…ecco perche dico che cannavaro vale 10 palloni d’oro ed uno di platino ahahahahah

Complimenti per il tuo post….La tua disamina non fa una grinza….che dire….penso tu abbia ragione…..Tuttavia bisogna sottolineare, che da interista, ho un gran bel ricordo di Bersellini (se non altro perche’ fu l’allenaatore del primo scudetto dell’Inter che ho potuto vivere in prima persona….vidi allora la mia prima partita e San Siro: Inter-Catanzaro 3-1 e la partita dello scudetto Inter-Roma 2-2….con gol del pareggio di Mozzini nei minuti finali..)
….Quell’Inter era una ottima squadra e fu il terminale di un progetto triennale iniziato appunto 3 anni prima dalla gestione Mazzola, Beltrami, Fraizzoli…..Alcuni, “dal palato fino” sostengono che l’Inter del 78/79 giocasse un calcio ancora migliore di quella scudettata dell’anno dopo.
…In effetti l’inter ebbe sfortuna l’anno successivo in Coppa Campioni incontrando un forte Real che a quei tempi, quando giocava in casa, poteva godere di arbitraggi “casalinghi” per cosi’ dire…..Forse ricorderai che uno dei 2 gol segnati dal Real nella partita casalinga (Real-Inter 2-0) fu segnato in seguito ad un calcio di punizione calciato con palla ancora in movimento……Nel ritorno a San Siro non fummo fortunati…..dopo il gol di Bini a circa un quarto d’ora dalla fine ci fu anche l’occasione di fare il 2-0….ma si vede che non era destino. Cmq, come detto, perdemmo contro un forte Real che avrebbe poi perso la finale con il Liverpool subendo un gol abbastanza casuale quando la partita sembrava ormai orientata ai tempi supplementari. Di quell’anno conservo un bellissimo ricordo della vittoria per 1-0 ai quarti in casa della Stella Rossa di fronte ad uno stadio gremito da 100,000 spettatori!!!

Il problema di Bersellini e di quell’Inter fu determinato dal fatto di non riuscire a capitalizzare da quell’esperienza per fare un ulteriore salto di qualita’. Specificatamente, l’anno successivo alla vittoria dello scudetto l’Inter fece una campagna acquisti abbastanza anonima ed in piu’ “di fatto” in occasione della riapertura delle frontiere “sbagliammo” lo straniero….prendemmo Prohaska, mentre la Juve prendeva Platini (scartato dall’Inter!!!…..si temeva per le sue incerte condizioni fisiche…..Mazzola aveva gia’ il cartellino in mano !!!)…e la Roma Falcao…..Intendiamoci….Prohaska non era male…ma certo non un fuoriclasse all’altezza dei campioni sopra citati.

Alla fine Bersellini, come dici tu, pago’ il fatto che la presidenza di allora (Fraizzoli) non era particolarmente “mugnifica”….e quindi con le risorse a disposizione e’ indubbio che Bersellini fece un ottimo lavoro.

Dispiace in effetti che un professionista di quel calibro sia uscito cosi’ presto dal calcio “che conta”…..posso solo sperare che cio’ sia dovuto anche da scelte personali (mi sembra di ricordare che si occupasse di produzioni vinicole…sangiovese se non sbaglio….)

Comunque per finire e rispondere in modo conclusivo alla tua domanda, penso di non aver dubbi nel confermare che di Bersellini non ci siamo dimenticati (penso di poter parlare anche per gli altri interisti) e il suo operato rimmarra’ per sempre nella storia nerazzurra.

hai fatto un po’ di confusione: mi hai risposto su questo blog mentre io ti avevo mandato un post su quello di ” C’è solo Totti tra Mancini e lo scudetto”.
Pazienza, ma stacci più attento la prossima volta. Capito ? Grazie.

Facciamo a capirci, perchè dovrei “tenermi per me” i miei commenti ? Vuoi forse dire che non sono libero di commentare taluni post e/o considerazioni ?
Io scrivo quello che voglio sempre se la Redazione me lo consentirà. L’importante, cosa che tu ignori spesso, è non offendere nessuno.
E chiaro ???
Comunque per questa sera, ti auguro di assaporare un panforte, non certo avvelenato ma un po’ indigesto, questo sì..

Quanto alla tua femminea curiosità di sapere per quale squadra io tifo, lo saprai a breve.
A presto e, come al solito, sogni d’oro.

di fortin posso dirti che ama molto le verdure. infatti era un ottimo cliente del mio amico gamba, fruttivendolo di siena.
è anche simpatico, porta il numero 14 perchè letto in iglese , fourteen, suona uguale al cognome…che tipo.

anch’io come te sono affezionato al blog e vengo sempre a dare un occhio, ma intervenire in questo polverone è difficile.

comunque sempre forza cagliari

Ciao, mi rivolgo a te perché mi sembri il più esperto sulle cose che riguardano l’Inter, ma più in generale ai tifosi neroazzurri. Premessa: lavoro a Parma e qualche volta mi capita di incontrare per caso, a passeggio per il parco Ducale o in centro, un ex grande allenatore come Eugenio Bersellini. L’Inter, polemiche a parte e come tu stesso riconosci, non è che nell’ultimo trentennio abbia ottenuto granchè quanto a risultati, diciamo un paio di scudetti veri ed un paio di coppe europee “minori”, eppure in questo panorama abbastanza desolante mi ha colpito l’oblio, il silenzio attorno alla figura di questo allenatore, che è tra i pochi ad aver dato lustro alla società. Certo, il personaggio è abbastanza schivo e forse troppo “normale” per imporsi nella memoria dei tifosi e dei giornalisti, però nel suo quinquennio interista ha lavorato davvero bene, oltretutto con una dirigenza come quella di Fraizzoli assai più parsimoniosa ed oculata dell’attuale.
Bersellini, classe 1936, è arrivato all’Inter nel 1977 ed era un anno più giovane di Mancini oggi. Nel campionato precedente aveva allenato la Sampdoria, retrocessa in B all’ultima giornata dopo averla portata in serie A, permettimi una battuta al riguardo: all’epoca, se c’era fiducia in un allenatore, gli accordi valevano più di un contratto firmato, ogni riferimento alle vicende di Tardelli e Zaccheroni, prima confermati pubblicamente e poi congedati in un minuto è puramente voluto.
Il suo bilancio all’Inter è stato:
- uno Scudetto (1980, “vero”)
- due Coppe Italia (1978, 1982)
- una semifinale di Coppa dei Campioni (1981)
Lo scudetto dell’ 80 è stato vinto con la formazione più giovane che l’Inter abbia mai avuto, ad inizio stagione i giocatori più anziani erano Bordon, Marini e Mozzini (tutti e tre classe 1951, praticamente il più vecchio aveva 28 anni ….) e stabilendo un record forse più insormontabile di quello dell’ 89: squadra prima in solitudine per tutte e trenta le partite di quel torneo (alla prima di campionato vinse solo l’Inter e si registrarono 7 pareggi nelle altre gare).
Tra i meriti del “sergente”, l’aver lanciato da titolari, poco più che ventenni, Beccalossi, Altobelli, Beppe Baresi, Muraro e, praticamente in fasce, Aldo Serena e lo zio Bergomi. Aver gestito senza traumi la fine di un ciclo (Mazzola, Facchetti, Bellugi, Anastasi) e ridato spolvero a giocatori come Marini ed Oriali, tra i 22 campioni del mondo di Spagna. Potrei anche aggiungere che all’epoca la Coppa Italia valeva qualcosa di più rispetto ad oggi, anche per via di un calendario di partite meno congestionato (un club poteva giocare al massimo una cinquantina di partite se fosse arrivato in fondo ad ogni competizione, oggi come minimo ne dovrebbe giocare 59 più paccottiglie varie, ad esempio preliminari di champions league o supercoppa italiana) e che nell’unica esperienza in coppa dei campioni, nella semifinale con il Real l’Inter fu un po’ penalizzata.
Non si può nemmeno dire che allontanatosi dall’Inter per Bersellini siano state solo delusioni: nell’85 un terzo posto e la vittoria della Coppa Italia con la Sampdoria, primo trofeo in assoluto vinto dai doriani, ben sei stagioni prima dello scudetto.
Mi guardo intorno e vedo, tra serie A e B, allenatori rispettabili come Ulivieri, Zeman, Galeone, Reja, fino a pochi mesi fa anche Mazzone e Simoni, vedo il Trap ancora sulla cresta dell’onda, penso che Liedholm ha allenato in A a 72 anni, che seconde opportunità sono state offerte ad Orrico, Maifredi, Giacomini, Fabbri, Giagnoni, Marchioro …. E mi sembra incredibile che il settantenne Bersellini sia fuori dalla serie A da quando di anni ne aveva solo 53.
Non so come la pensino i tifosi nerazzurri, ma mi piacerebbe capire se nonostante la ciclonica gestione dell’attuale dirigenza a qualcuno di loro è rimasta un po’ di memoria storica. Grazie comunque, e buona fortuna.