Spalletti, appello per Roma-Napoli
“Ragazzi, i coltelli servono solo a tavola”
ROMA - “Stavolta la partita la voglio giocare anche sugli spalti”. Comincia una settimana prima il Roma-Napoli di Luciano Spalletti, per cercare di vincere in anticipo la partita della violenza. Il tecnico della Roma lancia un appello diretto ai tifosi, che il 20 ottobre si recheranno all’Olimpico per una gara ‘a massimo rischio’ per l’Osservatorio, che infatti ha chiuso i cancelli dell’Olimpico ai sostenitori del Napoli. “La violenza e’ un avversario che non molla mai e per vincere ho bisogno di voi, tifosi e sportivi di Roma e Napoli. Finalmente- scrive il tecnico giallorosso nella lettera aperta- torna una classica del nostro campionato. Anche se in forma limitata dalla decisione dell’Osservatorio, e’ un incontro che abbraccia le due tifoserie piu’ appassionate del Centro-Sud, che troppo spesso si sono viste associate a fatti di cronaca nera”. La strada da seguire, secondo Spalletti, e’ una sola: “Noi i coltelli non li vogliamo: servono a tavola, ma non sono di alcuna utilita’ per andare allo stadio. Ragazzi, e’ la nostra occasione. Le vittorie sportive si costruiscono dall’alto delle gradinate sino al centro del campo, lo stesso deve essere per questa partita”.
13 Ottobre 2007 alle 10:41
E se prima della partita si organizzasse una bella tavolata a base di pollo…i gentiluomini in questione potrebbero evitare di usarli (i coltelli) pure a tavola.
Comunque mi pare avvilente che gli strascichi di quanto accaduto l’anno scorso, si riducano nuovamente a questo clima da mercato di Kabul, dove bisogna vivere sempre col timore che accada all’improvviso qualcosa di brutto.
13 Ottobre 2007 alle 17:37
Si sono quasi d´accordo con Spalletti, e quasi approvo la sua lettera contro la violenza, come quasi approvo la campagna che il giornale romano ” Il Romanista e il suo direttore R. Luna” sta facendo contro il razzismo fra il nord e il sud e l´odio fra romanisti???? e napoletani:( a me i napoletani sono simpaticissimi per il loro cuore, per la loro musica e per la loro simpaticitá, sebbene sia romano ), razzismo che non fá assolutamente onore alla gente Italiana.
Avrete notato che scrivo un quasi a tutte le mie approvazioni, é vi spiegheró il perché: la cosa che mi colpisce e che cala su tutte queste dichiarazzioni bellissime un velo di ipocrisia, é la assoluta convinzione della colpa di solo noi tifosi, si parla di rispetto reciprogo senza tener conto del continuo irispettabbile comportamento della FIGC, degli enti sportivi, dei dirigenti del calcio, e della giustizia sportiva?? ( guarda Calciopoli ), verso di noi, nessuno dico nessuno osa dire la veritá, la vera veriá, che é quella che se noi tifosi dobbiamo rispettare allora dobbiamo essere rispettati.
Per favore non ditemi che questo non é il vero probblema, perche questo é uno dei principali probblemi, solo che la vostra ipocrisia e il vostro schiavissmo rifiuta di ammettere.
Cari signori, volete rispetto? Ebbene imparate a rispettarci.
16 Ottobre 2007 alle 09:42
Bravi Spalletti e “il romanista”, ma hanno dettop qualcosa quando i romanisti hanno accoltellato 2 interisti di cui uno di 12 anni? E’ strano, ma le violenze romaniste che si verificano puntuali prima di ogni partita all’olimpico passano sempre abbastanza inosservate o non gli si da la valenza che invece dovrebbe avere! Si continua con la linea del prefetto tifoso Serra che in occasione di accoltellamenti fuori dallo stadio le etichettò come “due puncicate” Traduzione dal romanesco: 2 pizzichi!
16 Ottobre 2007 alle 14:18
Spalletti ha scritto questa lettera aperta proprio perché ben conscio del problema, non certo per nascondere qualcosa.
Quanto ai tifosi interisti accoltellati all’Olimpico, certo che il Romanista ha detto qualcosa. Questo è link della notizia online: http://www.ilromanista.it/?section=news&id=9173 ma nella versione cartacea c’era un ampio servizio e nei giorni successivi s’è sviluppato un approfondito dibattito. Magari tutti i giornali facessero la stessa cosa.