La provocazione di Mauro della Porta Raffo
“I campioni dello sport sono adulti e vaccinati
Che si dopino, se lo vogliono
Così ci saranno finalmente gare alla pari”
di Mauro della Porta Raffo
Ciclismo (e atletica, anche se quasi in secondo piano) nella bufera per il doping? A parte il fatto che praticamente le medesime cose che nei giorni scorsi al riguardo abbiamo letto e ascoltato erano state scritte e dichiarate in almeno altre dieci occasioni (e, per esempio, nel 1998, al momento dello scandalo che coinvolse nel mentre Marco Pantani indossava la maglia gialla l’intera squadra della Festina) chi si vuole prendere in giro con queste ipocrite prese di posizione? Tutti – e basta parlare al bar o per strada con un qualsiasi tifoso per averne conferma – sanno benissimo e da sempre che nel mondo delle due ruote il doping la fa da padrone e tutti (si guardi alle folle straripanti che seguono le corse), in verità e oltre ogni ipocrisia, se ne impippano. Jacques Anquetil, alla fine di ogni stagione, si ricoverava in clinica e si faceva cambiare il sangue. Perché? Per divertimento? Nascosta negli archivi della RAI, esiste una intervista radiofonica (mi pare, opera di Sergio Giubilo) al Campionissimo Fausto Coppi che afferma tranquillamente di avere nella borraccia “la bomba” che gli occorre per vincere. Di recente - salvo poi dichiarare il proprio politicamente corretto raccapriccio per quanto andava accadendo al Tour – il tre volte vincitore della Grande Boucle e campione del mondo Greg Lemond ha detto che se non ci si droga al Giro di Francia o in un’altra grande corsa a tappe “non si arriva nei primi duecento” e si badi che gli ammessi al via non sono mai tanto numerosi.
Infiniti altri ‘grandi’ delle due ruote hanno, prima o poi, ammesso di avere assunto questa o quella sostanza proibita. Stando cosi’ le cose, squalificare o costringere al ritiro il poveraccio che viene colto in fallo non fa che favorire la vittoria di un altro meglio assistito dai medici o piu’ fortunato.
Passando per un attimo all’atletica leggera e, in particolare, della corsa, ricordiamoci di Ben Johnson: gli hanno tolto la medaglia d’oro olimpica per assegnarla a Carl Lewis che - si è scoperto piu’ avanti anche se le federazioni internazionali e USA hanno fatto di tutto per insabbiare lo scandalo - se non forse in quel frangente, era anche lui dopato. Smettiamola di fingere e lasciamo gli atleti professionisti liberi di drogarsi quanto vogliono. Solo in tal modo saranno davvero tutti alla pari e finirà per trionfare il piu’ dotato! Sono adulti e vaccinati: fatti loro.
8 Agosto 2007 alle 18:43
…propongo l’antidoping per il cronista: se lo sport deve essere esempio per le persone normali ,,,,allora si all eroina al krak all ecstasi ..alla cocaina ..intanto sono tutti vaccinati,,,,ma scherziamo,,,,prevenzione e pene ai bari anzi penserei ad un coefficiente …piu sei un atleta di nome …piu paghi …….SALUTISSIMI
8 Agosto 2007 alle 19:02
Compliment finalmente qualcuno che dice cose sensate sul doping.
Ma chi vogliono prendere in giro, chi conosce anche solo per guardarlo in tv il ciclismo si rende conto di ciò che accade. Tanti sono i casi di professionisti dopati squalificati riammessi che poi hanno anche rivinto gare ufficiali. Basso purtroppo si è dopato dispiace ma è così, lo stesso dicasi di Pantani che peraltro poi ci ha rimesso la vita, così come Jimenez.
Siamo alla burla. Armstrong per esempio fino a quando pesava 80 chili e faceva il velocista prendeva le ore in salita, cosi’ come Rooks, Theunisse e tanti altri. Poi l’americano ha avuto il tumore, chee non sappiamo da cosa causato, e da allora, dopo esser guarito ha cominciato ad andare come un treno anche in salita; quante volte lo hanno seriamente controllato? Virenque? dopo essere stato squalificato vinceva una tappa e a quella dopo prendeva due ore?
Pure Brochard è riuscito a vincere un campionato del mondo.
E Vinokourov? Certo deve essere bravo a farsi le trasfusioni da solo ma non scherziamo! i direttori sportivi e i medici sociali non possono non sapere se un loro ciclista si dopa o no perchè vengono licenziati solo i corridori?i
Sono d’accordo che si dopino tutti e tutti nella stessa maniera così il più forte vince comunqe, se non muore e se muore l’avrà fatto per scelta.
Dopo tutto chi fa le corse amatoriali sa che il problema non è solo nei professionisti che comunque devono portare a casa lo stipendio e quindi potrebbero anche essere più giustificati, avete visto la diretta della gran fondo delle dolomiti gara non professionistica, c’era in testa Rumsas ( ex. professionista squalificato perchè girava con il camper pieno di….. tutto), con addirittura un gregario quello che poi ha vinto perchè al russo si è rotta la catena. Ma cosa vogliamo combattere il doping se poi alle gran fondo invitano a pagamento gente come Rumsas, quale messaggio viene dato ai ragazzi che si avvicinano alla bicicletta? E’ inutile che la rai faccia le trasmissioni sulla gran fondo inneggiando al bene che ci dobbiamo volere nel mondo, all’importanza dell’acqua per l’africa e ad esaltare le gesta di solidarietà se poi si celebrano soggetti che vanno a quaranta all’ora scalando 5 passi dolomitici e non sono nemmeno professionisti!
Ma lo avete mai fatto un passo dolomitico con la bici? ma lo sapete cosa vuol dire?
Infine basta con l’ipocrisia di Bulbarelli e Cassani che probabilmente devono difendere il posto di lavoro, ma diciamola la verità una volta per tutte che chi non si dopa o dopa poco e male le corse non solo non le vince ma non arriva neanche nei primi 100!
Bravo signor Mauro della Porta Raffo: finalmente qualcuno che ha deciso di dire la verità.
8 Agosto 2007 alle 20:35
Che tutti si dopino non è una novità, chi viene beccato è solo perchè si dopa oltre il normale consentito da tutti.
Ho fatto in auto la settimana scorsa il passo Gaver nelle Dolomiti e l’auto faticava a salire.. Come avranno fatto i ciclisti ad andare più veloci durante il giro d’Italia. Puro allenamento e grandi sacrifici! Ah ah ah. Aiuto, mi devo dopare o fra poco muoio dalle risate.
9 Agosto 2007 alle 00:49
d’accordissimo
9 Agosto 2007 alle 13:36
Alè…un bell’applauso….e magari senza obbligo di ricetta medica.
9 Agosto 2007 alle 20:34
Il mondo degli ipocriti.
Certo che se questo è lo sport , preferisco smettere grazie.
Non si può guardare una gara sapendo che chi ha la bomba migliore vince.
Piuttosto sarebbe meglio un’educazione migliore a partire dai più piccoli che invece
vengono caricati da genitori irresponsabili che al posto di educare i propri figli anche al
rispetto per gli avversari pur di vincere (vedi gioco calcio) insegnano ai propri figli a come far male, ho il politico che pippa coca dando un esempio perfetto dei giorni nostri.
Logico che poi una volta diventati professionisti cerchino di scalare la vetta con l’uso
di tutto ciò che possa aiutarli allo scopo.
Credo che un modo per ovviare a queste porcherie sia oscurarli non dare risalto all’avvenimento con drammatici cali d’interesse e quindi l’entrate dei team colpirli nel cuore dei propri interessi. Credo che così parecchi sciacalli lascerebbero il posto perche non più remunerativo e forse qualcosa potrebbe anche cambiare.
Ciao a Tutti.
10 Agosto 2007 alle 04:12
sono piuttosto in accordo con nicola. ho fatto sport e lo faccio professionalmente-vela-e vado in bici per allemarmi e per divertimento.ho fatto gram fondo e mtb ,i l prestigio di cicloturismo e 2 volte la maratona delle dolomiti.non mi sono mai dopato ma non sopporto + l’ipocrisia di cassani e bulbarelli. ma cassani - quando correva- teneva le ruote a pane ed acqua?verrebbe da scomodare il grande toto’- ma fateci il piacere.rasmussen è una vittima di un sistema che ha accettato ed è lui il vero vincitore del tour.gli altri sport sono tutti + o- nelle condizioni del ciclismo che almeno cerca il doping.facciamola finita,sembra di assistere al balletto ipocrita della politica italana,dove i difensori della famiglia si fanno trovare a letto con sgualdrine e le mandano pure in overdose,tanto sono stupidi,ipocriti,e pensano di esere sempre intoccabili.un saluto ai velisti,ai ciclisti,ai canottieri,a tutti quelli che si divertono con 1 sport.paolo f.
10 Agosto 2007 alle 04:22
nicola è veramente bravo,ha colto tutti i punti della questione, io ho solo aggiunto particolari iiririlevanti.paoloformigli
10 Agosto 2007 alle 07:01
io continuerei la lotta al doping xro’ con penalita’ + pesanti,
Quando analisi e controanalisi saranno positive, radiazione dell’atleta senza appelli e il suo nome cancellato dallo sport praticato (qualsiasi cosa ha vinto in passato verrebbe assegnato a chi e’ arrivato subito dietro) cosi’ non gli rimarrebbe niente, tranne i trofei vinti (ma solo x uso personale)….
10 Agosto 2007 alle 10:36
Ma si, tutti dopati come evidentemente il giornalista che ha iniziato la discussione; bel modo di risolvere la questione perchè allora discriminare i ladri e gli assassini? Consentiamo tutto a tutti tanto il nostro non è forse definito il Bel paese?
La soluzione per come la vedo io è una sola, sei dopato? cambi mestiere e tanti saluti ma tanto nel Bel paese questo non succede vedi ad esempio il lamento dei dopo fine settimana per le morti sulle strade, finchè si consente di sapere dove sono gli Autovelox che devono essere segnalati col risultato che i veicoli rallentano solo in quei cento metri non c’è da meravigliarsi se poi si arriva anche a sostenere tesi assurde come questa dei tutti dopati.
10 Agosto 2007 alle 10:43
massìììì, d’altra parte sono gladiatori che scelgono di morire per il nostro piacere, vengono pagati bene, e che diamine, nemmeno un po’ di rischio…… che si dopino, che scoppino, come i cavalli a Siena perchè tanto non sono altro, no?
E poi viva i non ipocriti, quelli che :” tanto lo so io e lo sanno tutti”, quelli che:”sono tutti uguali”, quelli che stanno dietro qualche redazione giornalistica di provincia e sputano veleno su tutto e su tutti, tutto è uguale.
Se un uomo è adulto e vaccinato è libero di barare (ops scusate non si dice barare, potenziarsi, ecco, potenziarsi) dicevo… è libero di potenziarsi, come è libero di non pagare le tasse (potendo lo farebbero tutti nooo?) e tanto che ci siamo è libero di uccidere la suocera (tanto le suocere sono tutte uguali,no??).
Che risultato per l’evoluzione l’ homo italicus, un gradino sopra… no…sotto.. non si può dire… a destra.. politicamente scorretto… a sinistra..poco popolare.. un gradino diverso,ecco, un gradino diverso dal sapiens.
Il male non è cattivo: è stupido!
10 Agosto 2007 alle 11:20
se è una provocazione ok…
ma la salute è un’altra cosa ,professionisti e non medici e untori meritano la galera.
interessante far pagare idanni in moneta sonante per aver rovinato l’immagine del ciclismo.
un saluto a tutti i lettori
10 Agosto 2007 alle 17:56
concordo pienamente
11 Agosto 2007 alle 10:09
bravo mauro… parole sacrosante è quello che ho sempre sostenuto basta con questa ipocrisia e falso moralismo da quattro soldi…
11 Agosto 2007 alle 11:14
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno.