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Noi stiamo con Adriano, un campione che ha solo bisogno di essere lasciato in pace.

di Xavier Jacobelli

Questa è un’arringa per Adriano. Che è in crisi. Che non è più quello di una volta. Che sarà ingrassato. Ma che ha il diritto di essere lasciato in pace, condizione indispensabile per ritrovare se stesso. Invece, qualunque cosa dica o faccia il brasiliano, viene linciato.
Non segna? Per forza, tira tardi in discoteca.
Non si allena un giorno perchè ha mal di testa? Bella scusa, è depresso. Non è più lui? Sicuro, ma hai visto quelle foto con tre ragazze? Pensa solo a divertirsi. Adesso basta. Ogni cannoniere vive periodi più o meno lunghi durante quali non segna. Ciò non significa che non possa avere una vita privata fuori dal campo, che non possa farsi assolutamente i fatti suoi., che non possa vivere in tranquillità.
L’ultimo, falso scoop, con tanto di ricatto da parte di un fotografo, che ha rubato su un blog le immagini di un innocente cena fra amici e ha cercato di rivenderle per 150 mila dollari, la dice lunga sulla persecuzione mediatica cui è sottoposto l’Imperatore.
Adriano vorrebbe semplicemente recuperare il tempo perduto.
Vorrebbe pensare all’Inter e soltanto all’Inter: per questo ha chiesto e ottenuto da Mancini una serie di allenamenti supplementari, per questo sta raddoppiando gli sforzi, per questo i suoi familiari hanno recentemente soggiornato nella villa comasca insieme con l’attaccante che sta vivendo con grande gioia l’esperienza della recente paternità.
Lasciate in pace Adriano, patrimonio dell’Inter e del calcio mondiale. Tornerà grande. E’ soltanto questione di tempo. E di rispetto.

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56 Commenti a “Noi stiamo con Adriano, un campione che ha solo bisogno di essere lasciato in pace.”

  1. FILOIUVE scrive:

    SI SI UN BEL PATRIMONIO…MA DI ALTRE SQUADRE…VEDRA’ VERRA’ CEDUTO E COME TANTI ALTRI COMINCERA’ A VINCERE…AH..VISTO IL CALO DI RENDIMENTO DI IBRA??COME SE LO SPIEGA CHE GRANDI CAMPIONI VANNO ALL INTER E SI PERDONO??…..SARA’ COLPA DI MOGGI?DI CARRARO?DE SANTIS?….O DELLA SPYDIRIGENZA INTERISTA??

  2. mariuccia scrive:

    Direttore Jacobelli, è sicuro, che si ridotto così solo perchè giustamente ne ha diritto come ogni ragazzo della sua età? o non sarà perchè gioca nell,Inter???? Lui ha un contratto miliardario, nessuno lo obbliga, a giocare al calcio, se ha bisogno di una pausa (sacrosanta) allora vada in aspettativa, senza stipendio e milioni apprresso , l anno sabatico vale anche per lui, quanti lavoratori prendono periodi di aspettative????? per cause di forza maggiore, o tragiche? Non facciamo l’errore di farne un caso , non ci sono scuse, o gioca, o si licenzia,,,,,,,,,,,o va in pausa…… Buon giorno.
    ————

    Cara Mariuccia,
    intanto bentornata sul blog. Mi permetto di non essere d’accordo con lei. Secondo me la crisi di Adriano deve essere risolta prima di tutto da Adriano stesso. E’ il brasiliano che deve ritrovare fiducia nelle proprie capacità. Ogni giocatore vive periodi di scarso rendimento. Ciò che contesto è mettere sempre e comunque sotto accusa Adriano anche se organizza una cena con amici in casa propria.

  3. sabrina scrive:

    Caro Direttore,
    penso che la cosa di cui abbia maggiormente bisogno Adriano, sia quella di cambiare squadra… ritengo sarebbe un buon punto di partenza per ben ricominciare… non so’ Lei cosa ne pensa ma i giovani campioni hanno bisogno di una guida, non solo tecnica, una società forte che riesca a metterli davanti alla responsabilità e che dia la percezione esatta di chi comanda e di chi sa’ farsi rispettare.
    Credo che adriano si sia perso tra la bella vita milanese e la mancanza di regole certe della società.
    Lei che ne dice?
    un saluto
    ————–

    Cara Sabrina,
    per troppe volte in passato l’Inter ha ceduto grandi giocatori pentendosi amaramente di averlo fatto. Spero non cometta lo stesso errore con Adriano.

  4. francesco scrive:

    Gentile direttore,
    sono tifoso milanista e devo dire che l’unico attaccante che poteva sostituire degnamente sheva è proprio Adriano……poi volevo segnalarle che nel videogame FIFA 07 il nostro eroe mundial Materazzi non è stato incluso nelle formazioni dell’Italia e dell’Inter!
    Roba da pazzi,
    dopo l’esclusione dalla lista del fifa world player e del pallone d’oro…..quindi continua l’opera di demolizione della fifa verso questo ragazzo, che ha l’unica colpa di aver contribuito in maniera determinante alla conquista della COPPA DEL MONDO, cosa che è andata di traverso a Platini e a Blatter (il patron della corruzzione nel calcio…ricordo ancora il modo in cui andò avanti la Corea del Sud nel 2002) …..per non parlare di Zidane che con 4 partite all’attivo è candidato alla vittoria di entrambi i premi ed è osannato come un eroe…..

  5. jacopo scrive:

    Caro direttore,
    sono perfettamente d’accordo con lei.
    Adriano è un patrimonio del calcio mondiale,tutti i giocatori nella loro carriera hanno degli alti e bassi, questo è anche naturale, ma non posso sopportare le critiche e i pregiudizi contro un giocatore che fino a poco tempo fa era l’imperatore della milano nerazzura e lo dice un milanista.
    Adriano é come Gilardino in questo momento, l’unica cosa da fare e sostenerli e incoraggiarli perchè basta poco per dare dei giudizi affrettati su di un giocatore che può risentirne e non riuscire più a ritornare quello che era.Quindi aiutiamo soprattutto i giocatori sotto l’aspetto psicologico.Grazie. UN SALUTO

  6. sempreGobbi scrive:

    La vera storia del passaporto di Recoba. Il documento falso venne pagato ottantamila dollari: i vertici della società erano stati informati da Oriali.

    Pubblichiamo ampi stralci della sentenza della Commissione disciplinare della Lega Calcio relativi al “caso Recoba passaporto falso”, che il 27 giugno 2001 stabilì le seguenti pene: squalifica fino al 30 giugno 2002 per Alvaro Recoba, inibizione fino al 30 giugno 2002 per Gabriele Oriali, inibizione fino al 31 marzo 2002 per Franco Baldini, oltre a una sanzione di due miliardi di lire per la società nerazzurra. Ma questo è solo il primo atto dell’intricata vicenda. La pena per il giocatore venne confermata dalla Commissione d’appello federale e ridotta a quattro mesi dalla Camera di conciliazione del Coni (sanzione pecuniaria per la società ridotta a soli 1,4 miliardi di lire). Il 25 maggio 2006 Recoba e Oriali hanno patteggiato sei mesi di reclusione (sostituiti con una multa di 21.420 euro) in sede penale, richiesta accolta dal gip del Tribunale di Udine. Nell’inchiesta, divisa in vari filoni, furono coinvolte trentuno persone, fra le quali dodici calciatori di Milan, Roma, Lazio, Sampdoria, Udinese e Vicenza. Sul sito www.lega-calcio.it/comun/0001/cu507 è possibile consultare, per tutti gli interessati alla vicenda, il comunicato ufficiale nella sua interezza.

    L’esame del merito richiede una premessa in ordine all’oggetto dell’accertamento demandato a questa Commissione, che non può riguardare direttamente l’autenticità, ovvero la contraffazione del passaporto italiano del calciatore Recoba Rivero Alvaro apparentemente emesso dalla Questura di Roma il 9 novembre 1998, essendo tale materia ovviamente riservata al giudice penale. Dagli atti del procedimento emergono circostanze univoche, concordanti ed incontrovertibili che consentono di affermare (pur prescindendo dal rilievo, desumibile dalla documentazione acquisita ed evidenziato nell’atto di deferimento, che il passaporto italiano del calciatore non risulta essere mai stato rilasciato dalla Questura di Roma) che il Recoba non aveva alcun titolo al rilascio di un passaporto italiano per assoluta inesistenza in capo allo stesso dei presupposti indispensabili, ed in primo luogo del diritto alla cittadinanza italiana. A siffatta conclusione si perviene, anche a tacere per il momento dei riscontri probatori e delle argomentazioni logiche che verranno approfondite esaminando le singole posizioni degli incolpati, sulla base delle sole dichiarazioni rese dal calciatore all’Ufficio indagini ed alla Procura della Repubblica di Udine. In sintesi, il Recoba ha riferito di aver preso per la prima volta in considerazione la possibilità di diventare cittadino comunitario al suo rientro presso l’Internazionale dopo un periodo di permanenza in prestito al Venezia. In tale occasione egli chiese notizie al proprio padre il quale gli precisò che la famiglia aveva “antenati nelle isole Canarie”. Le ricerche svolte in quella direzione, dapprima da un collaboratore del procuratore Casal, tale Daniel Delgado, e poi da uno studio legale spagnolo incaricato allo scopo dalla Soc. Internazionale, non approdarono ad alcun risultato: riferisce infatti il Recoba che la ricerca era “lunga e difficile”. Il calciatore ha inoltre escluso di aver mai svolto alcuna pratica od inoltrato alcuna richiesta tendente al rilascio di un passaporto italiano.

    BENEFICI ILLEGALI PER IL CALCIATORE - Non è necessario spendere ulteriori parole per concludere che il passaporto italiano consegnato al Recoba in Roma nel settembre 1999 non corrisponde né alla cittadinanza uruguaiana di cui il calciatore era in possesso dalla nascita né a quella spagnola che egli avrebbe eventualmente potuto conseguire “jure sanguinis”, se le ricerche svolte in Spagna per l’individuazione di antenati spagnoli avessero avuto esito positivo. E sotto il profilo soggettivo si può anche tranquillamente affermare che in nessun caso il calciatore avrebbe potuto confidare nella veridicità “ideologica” del passaporto italiano che gli venne consegnato alla Borghesiana il 12 settembre 1999 dall’Oriali. In linea generale, e fatto salvo l’accertamento delle singole responsabilità, è innegabile che l’uso di tale passaporto al fine ottenere la variazione di status federale del calciatore, con la consapevolezza che il documento non poteva essere genuino perché incompatibile con la cittadinanza non italiana del Recoba, costituisca grave violazione dei principi di lealtà, probità e rettitudine alla cui osservanza sono tenuti tutti i destinatari delle norme federali, come dispone l’art. 1 comma 1 del C.G.S. Si tratta infatti di utilizzare mezzi scorretti, o addirittura fraudolenti, al fine di ottenere il riconoscimento di un titolo non spettante, traendone un indebito vantaggio. È superfluo il sottolineare, in proposito, che il fatto di diventare “comunitario” ha recato benefici non solo economici sia al calciatore, quanto meno sotto il profilo della libertà assoluta di circolazione del tesserato nell’ambito delle Federazioni comunitarie, sia alla Società di appartenenza, per una migliore utilizzazione dell’organico disponibile (…). Passando all’esame delle singole posizioni, non sussistono dubbi sull’affermazione della responsabilità di Recoba Rivero Alvaro. Si è già detto che dagli atti non è desumibile alcuna valida ragione che consentisse al calciatore di credere nella genuinità del passaporto italiano in questione e, in particolare, non merita alcun credito l’affermazione del Recoba, allorchè sostiene di non aver rilevato l’anomalia della data di emissione del documento, anteriore di quasi un anno rispetto al momento della consegna dello stesso da parte di Oriali, o quando afferma di non aver notato che nel passaporto gli era stata attribuita una residenza romana mai esistita e meno ancora quando dichiara di non aver dato alcun peso alla circostanza che sul passaporto era applicata una sua fotografia di cui egli non aveva alcun ricordo e che non gli risultava comunque di aver consegnato ad alcuno.

    IL COINVOLGIMENTO DI BALDINI - La difesa ha sostenuto che la condotta del Recoba dovrebbe ritenersi scriminata in considerazione della sua inesperienza ed ingenuità, dovute all’età giovanile, nonché della mancata conoscenza da parte sua di tutto quanto attiene a leggi, regolamenti, pratiche amministrative e burocratiche; tutti elementi questi che ne dimostrerebbero l’inconsapevolezza riguardo all’illiceità del suo tesseramento federale come cittadino comunitario. Ad avviso della Commissione l’asserita inconsapevolezza del Recoba è irrimediabilmente smentita dalle circostanze di fatto sopra richiamate, la cui rilevanza non può essere contrastata ed esclusa soltanto in ragione dell’età del calciatore. E’ notorio, infatti, e risulta dagli atti che il Recoba, seppure innegabilmente giovane, ha maturato esperienza in vari campi attraverso spostamenti e viaggi intercontinentali, trattative contrattuali di rilevanza economica, contatti con procuratori sportivi ed iniziative anche nella specifica materia dell’acquisizione di una determinata cittadinanza (si vedano la richiesta di informative al proprio padre, l’affidamento della pratica a uno studio legale spagnolo). Pertanto non mancano a Recoba l’intelligenza, la maturità e l’esperienza necessarie per comprendere che i passaporti non si materializzano dal nulla e che la trasformazione del suo status federale da extracomunitario a comunitario era irregolare. La sconcertante faciloneria con cui Recoba, sebbene “stupito” di aver ottenuto un passaporto italiano, se ne è servito perché gli conveniva acquisire lo status di comunitario, assume, alla luce delle considerazioni sopra svolte, un significato probatorio decisivo ai fini dell’accertamento della partecipazione attiva e pienamente consapevole del tesserato alla realizzazione dell’illecito. Quanto al sig. Gabriele Oriali risulta dagli atti che questi, all’inizio della collaborazione con l’Internazionale a giugno 1999, apprese che la Società aveva interesse alla variazione di status del Recoba da extracomunitario a comunitario e che a tal fine era stato interessato uno studio legale spagnolo, le cui ricerche si erano però arenate, trattandosi di pratica complicata che richiedeva in ogni caso, tempi molti lunghi. Risulta altresì che l’Oriali si interessò della questione Recoba assumendo concrete iniziative finalizzate al conseguimento della variazione di status del calciatore, prendendo contatto con il Baldini per conoscere “come facevano alla Roma per i passaporti” e chiedergli l’indicazione di qualcuno che potesse aiutare l’Internazionale a modificare lo “status” del Recoba. Avuto dal Baldini il nominativo del Krausz (da lui peraltro già conosciuto), l’Oriali si attivò per l’avvio della “pratica”, seguendone poi lo svolgimento sino alla conclusione. Egli provvide infine a consegnare al Recoba, il 12 settembre 1999, il passaporto italiano che gli era stato appena fornito dal Krausz. A carico dell’Oriali gravano elementi di accusa, costituiti da circostanze di fatto accertate e da argomentazioni logiche deducibili dagli atti, così precise, articolate e stringenti da dimostrarne la responsabilità al di là di ogni ragionevole dubbio. In particolare:
    a) fu l’Oriali a ricevere il passaporto dal Krausz. Prima di consegnarlo a Recoba, egli ebbe modo di esaminarlo e di rilevare che la data di emissione risaliva al 9 novembre 1998, cioè quasi un anno prima del giorno della consegna. La circostanza è confermata dal Krausz, la cui deposizione all’Ufficio Indagini va ritenuta attendibile, per essere stata rilasciata spontaneamente da persona non tesserata e conseguentemente non obbligata a fornire informazioni agli Organi federali della Figc. La spiegazione di tale anomalia, che il Krausz dice di aver fornito all’Oriali (”Commentammo il fatto che il passaporto risultava rilasciato con una data anteriore ma a me era stato spiegato con la circostanza che trattasi di documenti facenti parte di un gruppo “riservato a casi particolari”) è sintomatica della consapevolezza da parte dell’Oriali in ordine alla irregolarità del rilascio del passaporto;
    b) Oriali ebbe anche modo di rilevare, esaminando il passaporto, che dal documento Recoba risultava residente a Roma, circostanza non corrispondente al vero, e che sul passaporto era applicata una fotografia del Recoba di cui egli “non sapeva nulla”;
    c) fu l’Oriali ad incaricare Krausz dello svolgimento della “pratica” in Argentina e ad autorizzare, dopo aver ottenuto l’assenso della Società, il versamento della somma di 80.000 dollari pretesi (cfr. le dichiarazioni sul punto del Krausz) dalla Liliana Rocca quale compenso per l’ottenimento del passsaporto;
    d) fu l’Oriali a promuovere un incontro con Baldini, alla presenza del Ghelfi, nel corso del quale venne chiesto al Baldini di assumersi tutta la responsabilità dell’operazione, e di emettere fattura a proprio nome dei costi “dell’operazione Recoba”;
    e) l’Oriali, essendo a conoscenza dei precedenti infruttuosi tentativi svolti in Spagna per il conseguimento della cittadinanza comunitaria del calciatore, non poteva confidare nella correttezza e regolarità di un passaporto italiano di Recoba ottenuto in Argentina da una non meglio precisata “agenzia”, in tempi a dir poco fulminei, dal momento che egli ben sapeva che da parte di Recoba non era stata presentata ad alcuna autorità italiana la domanda di rilascio del passaporto. Né egli poteva, in base alla logica ed alla comune esperienza, considerare serie e fondate le generiche e fumose assicurazioni fornitegli dal Krausz, anche tramite Baldini, che “tutto era regolare”. L’affermazione dell’incolpato, di non essere stato consapevole della pretesa illegittimità del documento e di non aver dubitato della correttezza delle persone alle quali aveva affidato, per conto della Soc. Internazionale, lo svolgimento della “pratica”, si riduce a mera allegazione difensiva priva di effettivo riscontro, che non intacca minimamente il completo e convincente quadro probatorio raccolto a suo carico. Deve quindi essere affermata la responsabilità disciplinare del sig. Gabriele Oriali.
    Per quanto attiene al sig. Franco Baldini è pacifico in atti che questi venne interpellato dall’Oriali, il quale gli chiese se conoscesse una persona in grado di verificare l’esistenza delle condizioni necessarie per modificare lo status del Recoba da extracomunitario a comunitario. Il Baldini avrebbe indicato il Krausz (che l’Oriali già conosceva personalmente) ritenendolo adatto al compito sia perché questi in precedenza si era occupato di vicende analoghe, sia perché la moglie dello stesso collaborava con uno studio legale argentino. Dopo aver indirizzato Oriali al Krausz, il Baldini non si sarebbe più interessato direttamente al caso, limitandosi in alcune occasioni a fungere da tramite tra Krausz ed Oriali, poiché gli stessi avevano difficoltà di mettersi in contatto tra loro. La difesa ha sostenuto che la marginale attività del Baldini, limitatasi alla “presentazione” di Krausz ad Oriali (salvo sporadici e non significativi interventi di mero collegamento tra i due) ne escluderebbe il coinvolgimento nella vicenda del passaporto Recoba. Osserva la Commissione che dagli atti si evincono numerose e concordanti circostanze che conducono al convincimento che il Baldini ebbe nella vicenda un ruolo ben più rilevante ed efficientedi quello di semplice tramite. In particolare:
    a) tra il Baldini ed il Krausz esisteva un rapporto di collaborazione, nel senso che il primo aveva offerto al secondo, in un momento di difficoltà economica, l’opportunità di collaborare con il suo studio, operando in Argentina ove dimorava avendo sposato un’argentina;
    b) il Baldini, proprio in virtù del rapporto di collaborazione di cui sopra, doveva ben conoscere la natura delle pratiche svolte dal Krausz in Argentina, l’inconsistenza delle vantate conoscenze ed esperienze presso agenzie e consolati e della altrettanto vantata possibilità di intervento della moglie nella veste di collaboratrice di uno studio legale (il Krausz ha dichiarato di aver reperito l’indirizzo di una “agenzia seria” attraverso depliant distribuiti a scopo pubblicitario, di fronte ad un Consolato e mai ha fatto cenno ad una qualsivoglia partecipazione della propria moglie alla vicenda);
    c) risulta dagli atti che il Baldini costituì un punto di riferimento costante per lo svolgimento della “pratica” trasmettendo al Krausz la documentazione relativa al Recoba, smistando le comunicazioni via fax tra Oriali e Krausz ed infine - circostanza questa alquanto sintomatica - comunicando ad Oriali, circa 45/60 giorni dopo il primo contatto, che la ricerca era stata positiva e che tutto era a posto affinchè il Recoba divenisse comunitario - Al riguardo, le asserite difficol tà di contatto telefonico tra il Krausz ed Oriali non sono credibili poiché il Krausz riferisce di aver telefonato direttamente ad Oriali per tenerlo al corrente dell’andamento della pratica in varie occasioni, non ultima quella relativa alla richiesta del bonifico bancario. Se ne deduce logicamente che le notizie importanti, come indubbiamente era quella della “conclusione delle ricerche”, dovevano passare attraverso il Baldini e che competeva a quest’ultimo comunicarle all’Oriali;
    d) Oriali si rivolse a Baldini e non a Krausz per accertarsi che “tutto fosse regolare” e fu il Baldini a fornire le assicurazioni del caso;
    e) nel maggio 2000 il Baldini fu convocato ad un colloquio con Oriali e Ghelfi, nel corso del quale gli venne chiesto di assumersi tutte le responsabilità del passaporto di Recoba e addirittura di fatturare a proprio nome le relative prestazioni. Tale tentativo di coinvolgimento del Baldini da parte dell’Internazionale non avrebbe evidentemente alcuna giustificazione logica, se egli si fosse limitato a “dirottare” Oriali verso Krausz. Né appare credibile la versione difensiva circa le motivazioni di rispetto quasi reverenziale che avrebbero indotto il Baldini ad accettare comunque il colloquio con gli esponenti dell’Internazionale. In base ai suddetti elementi, la Commissione ritiene che debba essere dichiarata la responsabilità del Baldini, risultando pienamente provati il diretto e consapevole coinvolgimento nella realizzazione dell’illecito e l’efficacia causale dell’attività posta in essere per il conseguimento del fine.

    RESPONSABILITÀ OGGETTIVA PER L’INTER - Al sig. Rinaldo Ghelfi, amministratore delegato della Soc. Internazionale, viene contestata la partecipazione alla illecita condotta posta in essere dai tesserati della sua Società, Recoba ed Oriali in concorso col Baldini e con terzi non tesserati. Peraltro, dagli accertamenti svolti in sede di indagini risulta un intervento diretto del Ghelfi nella vicenda soltanto nel maggio 2000, momento in cui era divenuta di pubblico dominio la notizia di possibili irregolarità riguardanti il conseguimento dello status di comunitario da parte del calciatore della Lazio Veron. Il Ghelfi, volendo essere certo che non vi fossero anomalie nella analoga pratica di Recoba, chiese chiarimenti ad Oriali e partecipò al noto incontro con lo stesso Oriali ed il Baldini. Tale condotta del Ghelfi, di per sé, non appare disciplinarmente rilevante, sia perché avvenuta in epoca successiva alla modifica dello “status” del Recoba, sia perché priva di valore probatorio significativo ed univoco in ordine alla consapevolezza del Ghelfi circa l’irregolarità della posizione del Recoba. Su tale circostanza sussistono certamente forti dubbi, dal momento che Oriali - non essendosi attivato per il passaporto di Recoba a titolo meramente personale - deve aver tenuto informati i vertici della Società sull’andamento della pratica. Dagli atti risulta che almeno in due momenti Oriali deve essersi consultato con i propri superiori: il primo quando si trattò di dare il “via” alla pratica in Argentina ed il secondo quando si trattò di effettuare su indicazione di Krausz, il bonifico di 80.000 dollari, che doveva essere autorizzato dai vertici societari. Ciò posto, è evidente che la richiesta di pagamento di una somma rilevante per lo svolgimento di ricerche documentali avrebbe potuto, e forse dovuto, ingenerare nella dirigenza dell’Internazionale sospetti di irregolarità e d’altra parte l’inesistenza nei libri contabili della Società di un pagamento di tale importo potrebbe significare che alla liquidazione del compenso si sia provveduto in forma non ufficiale, cosa che costituirebbe un ulteriore indizio di responsabilità a carico dei referenti dell’Oriali. Dagli atti, tuttavia non è desumibile alcuna circostanza che faccia riferire al Ghelfi, in modo certo ed inequivoco, l’adozione di decisioni in tal senso, non potendosi escludere in modo assoluto l’ipotesi che altri soggetti abbiano provveduto nei predetti termini. Ritiene pertanto la Commissione che il sig. Rinaldo Ghelfi debba essere prosciolto dall’addebito. La Soc. Internazionale risponde dell’operato dei propri tesserati Recoba ed Oriali a titolo di responsabilità oggettiva, senza che possono in alcun modo rilevare le allegazioni di buona fede formulate dalla stessa.

    (da Libero del 18 ottobre 2006)

    E TUTTI VISSERO FELICI E (DIS)ONESTI……….

  7. pumario scrive:

    Esimio direttore,
    il passato non può essere preso in considerazione sulle vicende Inter, perchè i fatti certi dello scandalo ” moggiopoli” riducono il periodo giudicabile al periodo antecedente l’arrivo del Moggi alla Juve. Mi scusi, visto che La reputo un giornalista libero, mi dice cosa sarebbe successo se l’Inter avesse vinto il campionato 1998, anno in cui fu derubata dalla Juve? Vincendo, come la logica ci dice (gol dell’Udinese annullato, gol dell’Empoli annullato) quindi campionato all’Inter, secondo Lei il post vittoria, avrebbe messo l’Inter nelle condizioni di cambiare la storia, sua chiaramente? Moratti, secondo Lei non avrebbe ancor più potenziato la squadra? Qui mi fermo altrimenti rischio di annoiarla. Un saluto e buon lavoro, Mario.

    ————–

    Caro Mario,
    purtorppo né io né lei possediamo facoltà divinatorie. Un fatto è certo: la storia dell’Inter sarebbe cambiata, presumibilmente in meglio, e avesse vinto lo scudetto nel 98. E, credo, anche quella di Simoni.

  8. sempreGobbi scrive:

    anche il 5 maggio SE Gresko…. Se Ronaldo….. SE Cuper….. SE la Lazio

    uhuuu quanti SE!

    La storia dell’Inter è fatta di troppi SE, MA, PERO’……

    BASTA!

  9. Mauro60 scrive:

    Caro direttore,
    il problema credo si possa addebitare al fatto che Adriano, a parte i primi mesi del campionato 2004/05 quando ancora i difensori lo conoscevano poco,non ha mai dato la sensazione di essere quel fenomeno che tutti dicono. La mia spiegazione è che, a parte eventuali problemi di ‘testa’, tecnicamente è un giocatore facilmente marcabile. Mi spiego meglio. E’ un giocatore molto potente che può essere devastante in campo aperto ma che non ha lo scatto sul breve ( 5-10 mt ) che è fondamentale per potersi liberare in zona tiro. I difensori poi hanno capito che ha un piede solo e regolarmente lo mandano sul piede debole. L’esempio mercoledì sera quando 2 difensori russi lo hanno mandato a concludere col destro impedendogli di rientrare sul sinistro. Secondo me, per uscirne deve solo mettersi in testa che deve cambiare modo di giocare e fare il vero centravanti. Con il fisico che ha può benissimo piantarsi in mezzo all’area e far valere la sua potenza e la sua stazza fisica. Se vagola per il campo come stà facendo adesso sarà molto dura che possa ritornare almeno ad essere un giocatore importante.
    Cordiali saluti

  10. Crescenzo Montano scrive:

    Beh Direttor Jacobelli,
    una cena fatta fra amici in mutande mi sembra piu un’… fra amici e amiche.
    A parte l´ironia un po´ scherzosa, ma si e´ spesso letto della vita scorretta fatta, fra night club e feste, di alcuni giocatori dell´Inter, e proprio questi giocatori, che sono fra i grandi, non hanno quasi mai prestato un gioco alla loro altezza. Io naturalmente so solo quello che ho letto, senza averne in fondo le prove di questo, ma ho notato che alcuni grandi giocatori, che avevano grandi prestazzioni nelle loro squadre, alla venuta all´Inter, dopo un po scadevano di qualitá. Forse e´questo il grande probblema dell´Inter o forse la mia impressione e´completamente errata, io ho comunque un dubbio. Forse Moratti, con tutti i soldi che paga per i sui giocatori, faceva bene a intercettarne le loro telefonate, anche questo e´un modo per difendere un enorme capitale. Lei che ne dice?
    Un saluto Crescenzo

  11. FRANK2 scrive:

    Gentile Direttore
    ha propio ragione , adriano è sottoposto ad un massacro mediatico , ogni smorfia ogni gesto viene colto da telecamere , e il “giornalista” di turno ne ricama quel che vuole
    adesso saltano fuori foto “compromettenti” di un ragazzo che si sta solo divertendo ad una festa come se fosse vietato
    Adriano è un giocatore a mio avviso formidabile , al di la del momento che sta attraversando
    ma bisogna aver pazienza , e come ho gia’ scritto sul blog del suo collega Bucchioni
    capitera’ prima o poi che la butta dentro , e dopo sara’ solo un crescendo
    PER SEMPREGOBBI
    la nostra storia è costellata dai SE e dai MA
    Mentre la vostra da molte certezze
    una su tutte LA serie B
    e comunque caro SEMPREGOBBI io amo i calcio , e il campionato senza la juve è come
    la formula uno senza schumacher
    a presto in seria A per il bene di tutti

  12. jacopo scrive:

    Scusi direttore, una curiosità: ma lei di che squadra è tifoso? Perchè non riesco a capire per chi tifa.
    Mi sembra che tifi per l’Atalanta,cmq è pura curiosità. Grazie.

    ——————
    Caro Jacopo,
    confermo: sono un tifoso dell’Atalanta quindi, da sempre, abituato a soffrire e, più di rado, a gioire come sta succedendo in questi ultimi giorni. Ma una delle cose che maggiormente apprezzo della società bergamasca è la sua attenzione per il vivaio e la valorizzazione dei giovani: in questo momento, dalla Scolastica all’Under 21, sono 21 i Nazionali atalantini. Buon segno.

  13. max scrive:

    caro direttore,
    c. lo dica ai suoi colleghi di altre testate ma anche della sua (leggi bucchioni)
    che l’unica missione che hanno è quella di denigrare l’inter e i suoi giocatori
    ora non dio che la societa’ non abbia colpe..anzi…gpero’ non è piu’ sopportabile quello che succede ogni giorno sugli organi di informazione italiani….se il milan vince 1 a 0 soffrendo si esalta kaka’ e basta come è giusto che a vincere sia l’inter per 2 a 1 e si comincia a dire che ha tremato…che ha vinto grazie ai solisti…e cavolate varie…mentre non si esaltano mai le belle giocate come il secondo gol di mercoledi’ che ha visto svilupparsi in velocita’ un’azione fatta tutta di prima….no si mette l’accento sul viso di figo quando è stato sostituito…
    per non parlare poi del disgusto che mi ha provocato il casino creato ad arte da tutti, nessuno escluso, il presunto sputo di ibrahimovic a quel santerellino di sottil quando era palese e chiarissimo che lo svedese ha sputato per terra (cosa che fa sempre di continuo ma per un suo vizio…)
    ora sotto con adriano….ma di gilardino non si parla se non per giustificarlo
    adriano adesso avrebbe solo bisogno di allenaarsi tranquillo e aspettare il momento propizio che arrivera’ prima o poi…e allora tutti di nuovo ad esaltarlo come avviene sempre in italia

  14. elmo66 scrive:

    X SEMPREGOBBI

    Hai mai sentito parlare del dono della SINTESI ?

  15. Alex scrive:

    Adriano e’ uno dei giocatori piu’ sopravvalutati della serie A.
    imperatore…imperatore de che?
    e in piu’ fa una vita non certo da professionista..alla Ronaldo..con la differenza che ronaldo la sua grande carriera l’ha gia’ fatta, lui invece non ha neanche iniziato che ha gia’ finito.

  16. Nacka scrive:

    Concordo su tutto.
    La società Inter dovrebbe prendere maggiormente posizione per proteggere quello che, oltre ad essere un suo patrimonio, è un ragazzo che due anni fa perse il padre e, a distanza di pochi giorni, si mise a disposizione per un preliminare di Champions, nonostante venisse da due anni praticamente ininterrotrti di attività.
    Sul fatto che sia una persona in difficoltà è evidente, lo si vede dallo sguardo perso quando sta in panchina e dalle gambe molli quando è in campo.
    Credo si più una questione di testa e, da interista, temo che l’Inter non abbia le capacità di gestire situazioni del genere.

  17. filoiuve scrive:

    LO SCUDETTO 1998??IMPOSSIBILE PER L INTER…LA FALSIFICAZIONE DEL PASSAPORTO RISALE PROPRIO AL 1998…QUINDI BASTA CON STA SCUSA RONALDO JULIANO ECC ECC

  18. nick scrive:

    caro Direttore
    Lei è troppo buono nel giudizio su Adriano, io la soluzione per fargli tornare il sorriso ce l’ avrei ………….. 2 mesi di favelas !!!

  19. Giovanni scrive:

    Spett.le Direttore,
    ho appena letto la notizia che Adriano è stato accantonato a tempo indeterminato dall’Inter, mi sa che hanno preso troppo alla lettera il suo consiglio di “lasciare in pace Adriano” :) . Non sono convinto che sia questo il metodo giusto per salvare dalla crisi un
    potenziale campione. Qual è la sua opinione su questa decisione interista?
    Saluti
    Giovanni

  20. krypton scrive:

    ….e la storia della juve di cosa è fatta? …e il futuro?
    siete rispettati in tutto il mondo vero?
    la vostra storia è finita per sempre non te ne sei accorto caro sempregobbo.
    Non avete e non avrete più un milligrammo di rispettabilità e credibilità in ogni stadio dove entrerete, renditene conto. Nello sport puoi perdere le gare senza perdere il rispetto. Ma quando nello sport si truffa per vincere si perde la faccia PER SEMPRE.
    Ricordalo, perchè quando tornerete a buoni livelli in italia, in europa e nel mondo, all’inizio di ogni gara verrà SEMPRE ricordato quello che avete fatto…il più grande scandalo della storia del calcio. marchiati a vita

  21. Marco scrive:

    Ma quale persecuzione mediatica, Direttore? La verità è molto più semplice: Adriano è l’ennesimo giocatore che l’Inter è riuscita a rovinare. Sono quasi sicuro che il prossimo sarà un certo attaccante svedese.
    Adriano da tempo non gode più della fiducia di quella caricatura di allenatore che è Mancini, uno che per giustificare i suoi continui fallimenti sa sempre inventarsi una scusa nuova: una volta è colpa degli infortuni, una volta è colpa dell’arbitro o del guardalinee, una volta è colpa di Moggi, col Catania hanno preso gol per colpa del sole (!!!). E, ovviamente, è soprattutto colpa di Adriano che non fa mai gol.
    A forza di scaricare tutto su Adriano, eccolo lì il risultato, e non ci voleva un genio a prevederlo.
    In realtà Adriano è un’altra vittima della scellerata gestione Moratti, caratterizzata da un’incompetenza ai limiti del dilettantesco e dalla totale mancanza di disciplina. Io non ricordo di avere mai visto un giocatore del Milan o della Juve immortalato in foto scattate durante allegri festini. Ma qui si parla di due società che negli ultimi vent’anni si sono distinte nettamente dall’Inter per l’efficienza e la serietà della loro organizzazione. Al Milan e alla Juve chi sgarra paga multe salate, all’Inter se solo si azzardano a squalificare un giocatore con la prova tv partono i soliti piagnistei. Ecco perché non vincono nulla da una vita.
    Per il suo bene e per la sua carriera Adriano deve andarsene al più presto, già a gennaio, sperando magari che vada in porto lo scambio (folle) con Ronaldo che il suo geniale presidente ha da tempo in mente. Quello che serve ad Adriano è una società seria che creda in lui e lo sappia valorizzare. Il Real, dove da sempre la mentalità è vincente e non piangente, sarebbe la squadra ideale per l’esplosione definitiva del suo immenso talento. All’Inter si perderebbe irrimediabilmente.

  22. krypton scrive:

    Dal corriere della sera copia incolla.
    Offerti alla Juve 22 milioni, Toldo più la comproprietà di Pizarro Buffon, assalto dell’Inter al n. 1 del mondo
    MILANO — Gianluigi Buffon all’Inter. A giugno 2007, se non addirittura a gennaio. L’offerta che verrà presentata alla Juve, con cui sono stati avviati i primi contatti, è già pronta: 22 milioni di euro più Francesco Toldo e la metà del cartellino di David Pizarro (in comproprietà con la Roma) che appartiene alla società nerazzurra. Una trattativa importante, suggestiva, complessa. Il portiere bianconero e della nazionale in questi mesi ha spiegato in più di una occasione che la sua volontà di rimanere a Torino in B era riconducibile ad una consapevole scelta professionale, per saldare un vecchio debito nei confronti della squadra nella quale gioca dall’estate 2001 e che lo ha fatto diventare grande.

    sabri toc toc

  23. Tatanka scrive:

    Caro Direttore,
    personalmente ho ancora negli occhi l’Adriano tritasassi di un anno fa e più,quello,per intenderci,del devastante gol all’Udinese a San Siro.Che fine abbia fatto quel giocatore,sinceramente,non l’ho ancora capito,anche perchè c’è un particolare che mi lascia perplesso,ed è la potenza del suo tiro in porta : non esiste più,i suoi tiri sono diventati comunque delle “telefonate” o poco più.Che non inquadri più la porta può essere comprensibile,visto il momento che sta passando,ma se fosse ben allenato,secondo me,avrebbe comunque la sua solita potenza di esecuzione…che ne pensa?
    Che poi all’Inter non possa cadere una foglia senza che non venga messa la notizia in piazza…beh,questa ormai è diventata consuetudine.A tal proposito credo che l’unica soluzione per i “terremoti” della Pinetina sia l’esorcista,meglio se con molta esperienza…
    Buona domenica.

  24. Tatanka scrive:

    X sempreGobbi
    In amicizia,ti aggiungo un se…
    …se in Chievo-Inter,terz’ultima di campionato,l’”onestissimo” arbitro De Santis avesse dato un clamoroso rigore su Ronaldo (per inciso,l’ha pure accusato di simulazione!) l’Inter sarebbe giunta a Roma con tre punti di vantaggio sulla Juventus…………………………………………………………………………………………………………………come vedi,anche la storia della Juve è fatta di molti se…

  25. fra-bru-co scrive:

    Un anno addietro avevo scritto a Moratti consigliandolo divendere Adriano fintantoche aveva mercato, oggi, mi pare non lo voglia piú nessuno o qualcuno lo vorrebbe ad un prezzo stralciato. A differenza di altri giocatori ceduti dall’Inter che hanno brillato in altre squadre, Adriano finito il suo momento magico. Mi sbaglio?
    Cosa c’entra la sentenza Recoba per il passaporto con la difesa d’Adriano fatta dal direttore.
    Cordialmente Bruno

  26. Dino scrive:

    X Il Direttore
    Scusi Direttore se inserisco questo post in un blog che non c’entra niente, ma voglio che sia letto da tutti e chi può, specialmente Lei, se mi dà un chiarimento in questa faccenda.
    Sa Direttore, io sono ignorante in materia, però mi sembra che ci sia qualcosa di poco pulito in tutta questa faccenda.
    Grazie

    Provvedimento

    C6878 - FC INTERNAZIONALE MILANO/SPEZIA CALCIO 1906

    ——————————————————————————–
    DATI GENERALI tipo Avvio istruttoria

    numero 14002

    data 27/01/2005

    PUBBLICAZIONE Bollettino n. 4/2005

    errata corrige 19/2005

    Procedimenti collegati
    - 19_2-Inottemperanza all’obbligo di notifica delle concentrazioni (esito: Violazione articolo 19 comma 2)
    - 6-Concentrazione tra imprese indipendenti (esito: Autorizzazione)

    Testo Provvedimento

    LA PRESENTE VERSIONE DEL PROVVEDIMENTO È QUELLA VIGENTE

    C6878 - FC INTERNAZIONALE MILANO/SPEZIA CALCIO 1906
    Provvedimento n. 14002
    L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

    NELLA SUA ADUNANZA del 27 gennaio 2005;

    SENTITO il Relatore Professor Nicola Occhiocupo;

    VISTA la legge 24 novembre 1981, n. 689;

    VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287;

    VISTO, in particolare, l’articolo 19, comma 2, della legge 10 ottobre 1990, n. 287, ai sensi del quale, nel caso in cui le imprese non abbiano ottemperato agli obblighi di comunicazione preventiva di cui all’articolo 16, comma 1, della medesima legge, l’Autorità può infliggere alle imprese stesse sanzioni amministrative pecuniarie fino all’1% del fatturato dell’anno precedente a quello in cui è effettuata la contestazione;

    VISTA la documentazione in possesso dell’Autorità;

    CONSIDERATO quanto segue:

    I. LE PARTI

    La società Spezia Calcio 1906 S.r.l. (di seguito Spezia Calcio) è una società avente per oggetto esclusivo l’esercizio di attività sportive e, in particolare, la formazione, la preparazione e la gestione di squadre di calcio nonché l’organizzazione di gare, tornei e ogni altra attività calcistica in genere nel rispetto delle norme direttive della Federazione Italiana Giuoco Calcio (”F.I.G.C.”). La Spezia Calcio è presente nel campionato di serie C1 con la squadra di calcio denominata Spezia.
    Il fatturato realizzato da Spezia Calcio nell’ultimo esercizio, come da bilancio approvato al 30 giugno 2004, è stato di 2,26 milioni di euro.
    Il soggetto che ha acquisito il controllo esclusivo della Spezia Calcio 1906 S.r.l. è la società FC Internazionale Milano S.p.A. (di seguito Inter), società avente per oggetto esclusivo l’esercizio di attività sportive e quelle ad esse connesse e, in particolare, la formazione, la preparazione e la gestione di squadre di calcio nonché l’organizzazione di gare, tornei e ogni altra attività calcistica in genere nel rispetto delle norme direttive della F.I.G.C.. L’Inter è presente nel campionato di serie A con l’omonima squadra calcistica.
    Il fatturato realizzato dall’Inter nell’ultimo esercizio, come da bilancio approvato al 30 giugno 2004, è stato di 168,31 milioni di euro.
    L’Inter è controllata con una quota pari al 62% del capitale sociale dal Sig. Massimo Moratti il quale detiene partecipazioni, di controllo e non, in numerose società. A titolo esemplificativo detiene, insieme al fratello Gian Marco, il controllo congiunto della “Angelo Moratti S.A.P.A. di Gian Marco Moratti e Massimo Moratti” società che a sua volta controlla la “Saras S.p.A. – Raffinerie Sarde” che nel 2003 ha realizzato un fatturato consolidato di oltre 4.174 milioni di euro.

    II. DESCRIZIONE DELL’OPERAZIONE

    L’operazione in esame consiste nell’acquisizione, da parte della società Inter, e tramite essa dal Sig. Massimo Moratti, del controllo esclusivo della società Spezia Calcio.
    Secondo le notizie apparse sulla stampa, a fine novembre 2004 la società controllata da Massimo Moratti avrebbe acquistato un’ulteriore partecipazione, rispetto a quella di minoranza già detenuta dalla stessa nella società spezzina, con ciò arrivando a detenere il controllo esclusivo della società Spezia Calcio.
    Le visure camerali in possesso dell’Autorità confermano tali notizie. Infatti, l’elenco soci depositato presso la Camera di Commercio in data 21 novembre 2003 attribuisce all’Inter una quota del 30% del capitale sociale di Spezia Calcio, mentre lo stesso elenco depositato il 13 dicembre 2004 attribuisce alla stessa Inter una quota pari al 92,21%.
    Sulla base di tali elementi l’operazione in esame appare idonea a conferire alla società Inter e, tramite essa, al Sig. Massimo Moratti, il controllo esclusivo sulla società Spezia Calcio.

    III. QUALIFICAZIONE DELL’OPERAZIONE

    L’operazione, in quanto comportava l’acquisizione del controllo esclusivo di un’impresa, costituiva una concentrazione ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90.
    Essa rientrava nell’ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all’articolo 1 del Regolamento CE n. 139/04 ed era soggetta all’obbligo di comunicazione preventiva disposto dall’articolo 16, comma 1, citata legge, in quanto, al momento della realizzazione dell’operazione stessa, il fatturato totale realizzato nell’ultimo esercizio a livello nazionale dalle imprese interessate era risultato superiore alla soglia di cui al citato articolo (411 milioni di euro). Per il calcolo del fatturato rilevante ai fini dell’obbligo di comunicazione di un’operazione di concentrazione occorre considerare il fatturato del gruppo nel suo insieme cui appartiene l’impresa acquirente [Punto 36, della Comunicazione della Commissione 98/C 66/04, in GUCE n. C/66 del 02/03/1998.]. In tal senso si rileva che il gruppo cui l’Inter fa parte è quello controllato dalla persona fisica Massimo Moratti (suo diretto controllante), gruppo che fatturava, come detto, importi ampiamente superiori la soglia prevista all’articolo 16 per l’obbligo di comunicazione. A tal riguardo si evidenzia inoltre che la Comunicazione della Commissione sulla nozione di concentrazione [Punto 8, secondo capoverso della Comunicazione 98/C 66/02, in GUCE n. C/66 del 02/03/1998.], specifica che “… si può anche avere acquisizione del controllo da parte di una persona che controlli (da sola o congiuntamente) almeno un’altra impresa, oppure da parte di un insieme composto di persone (che controllano un’altra impresa) e/o di imprese. In tale contesto il termine ‘persona’ ricomprende anche gli enti pubblici e quelli privati, come pure le persone fisiche”.

    CONSIDERATO, pertanto, che l’operazione in oggetto, in quanto comportava l’acquisizione del controllo esclusivo di un’impresa, costituiva una concentrazione ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90;

    CONSIDERATO che il fatturato totale realizzato nell’ultimo esercizio a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate è risultato superiore alla soglia minima prevista dall’articolo 16, comma 1, della legge n. 287/90 e che, pertanto, l’operazione sopra individuata era soggetta all’obbligo di comunicazione preventiva previsto dallo stesso articolo;

    CONSIDERATO che, dalla documentazione in possesso dell’Autorità, emerge che l’operazione di cui trattasi è stata realizzata nel corso del 2004, ma non è stata preventivamente comunicata, in violazione del citato articolo 16, comma 1, legge n. 287/90;

    DELIBERA

    a) di contestare alla società FC Internazionale Milano S.p.A. e al Signor Massimo Moratti la violazione dell’obbligo di comunicazione preventiva, disposto dall’articolo 16, comma 1, legge n. 287/90, della relativa operazione di concentrazione;
    b) l’avvio del procedimento per l’eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria di cui all’articolo 19, comma 2, della legge n. 287/90, nei confronti della società FC Internazionale Milano S.p.A. e del Signor Massimo Moratti per l’inottemperanza all’obbligo di comunicazione preventiva dell’operazione di cui alla precedente lettera a);
    c) che il responsabile del procedimento è la dott.ssa Barbara Marinali;
    d) che può essere presa visione degli atti del procedimento presso la Direzione “F” dai legali rappresentanti della società FC Internazionale Milano S.p.A. nonché dal Signor Massimo Moratti, o da persone da essi delegate;
    e) che, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della legge n. 689/81, entro il termine di trenta giorni dalla notificazione della presente contestazione, gli interessati possono far pervenire all’Autorità scritti difensivi e documenti e possono chiedere di essere sentiti;
    f) che il procedimento deve concludersi entro novanta giorni dalla data di notificazione del presente provvedimento.

    Il presente provvedimento verrà notificato ai soggetti interessati e successivamente pubblicato ai sensi di legge.

    IL SEGRETARIO GENERALE Rita Ciccone IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro

    LA SPEZIA: GIOCATORE DICHIARA PARTITA VENDUTA, QUERELATO
    (AGI) - La Spezia, 6 mag. - Lo Spezia Calcio si tutelera’ legalmente contro le dichiarazioni fatte da Ciro De Cesare, 33 anni, giocatore del Frosinone, che ieri sera nel corso della partita Spezia-Frosinone della Coppa Italia di serie C, rivolgendosi agli spettatori in campo che inveivano contro di lui, aveva detto che lo Spezia si era venduto la partita di andata Spezia-Triestina delle semifinali del play off di C1 nella stagione 2001-2002. Lo dichiara la societa’ Spezia Calcio in una nota. De Cesare, nel 2001-2002, era stato giocatore dello Spezia Calcio. “Non accettiamo - dichiara il presidente Ernesto Paolillo - che venga gettato gratuitamente sullo Spezia Calcio, e che in questo modo venga strumentalmente oscurato il meritato e storico successo della prima Coppa Italia. La Coppa Italia e’ un successo conquistato dalla societa’, dalla squadra, dai tifosi e dalla citta’ sul campo con pieno merito”. Questa mattina il presidente della Triestina Amilcare Berti aveva annunciato di denunciare all’ufficio indagini sportive De Cesare. Le dichiarazioni del calciatore sono state riportate stamane dalla Gazzetta dello Sport. (AGI)

    In conclusione Paolillo è un degno dirigente degli onesti interisti e a Borrelli hanno affiancato un avvocato, Marco Stefanini, amico dell’ inter per ostacolare le indagini……

    Attendo un Sua

  27. Dino scrive:

    E’ entrato a far parte dello staff dell’Ufficio Indagini della Figc anche lo spezzino Marco Stefanini. A ratificare la nomina e’ stato il commissario straordinario, Luca Pancalli. Il legale spezzino fa parte di un gruppo di lavoro per la maggior parte composto da funzionari della Polizia di Stato ed ufficiali della Guardia di Finanza. Stefanini, che iniziera’ il suo lavoro lunedi’, e’ stato a capo dell’ufficio legale dello Spezia Calcio all’epoca della presidenza Zanoli e Paolillo

  28. mariuccia scrive:

    Egregio Direttore Jacobelli, da un po di tempo non riesco a vedere 7gold, prima per parecchi giorni manca l,audio, oggi manca il video, mi spiace molto, perchè seguo quasi sempre questo canale riguardante la pagina sportiva, peccato, oggi ho seguito Primocanale (abito in liguria), e ho seguito tutto il discorso su Adriano, e francamente è difficile giustificare questo comportamento del giocatore, perchè delle due l,.una o ha problemi psicologici(!) o fa manfrina, o l,inter ha perso tutta l,autorevolezza del caso, ma rimango della mia idea, che vada a casa un,anno senza stipendio, e poi se si riprende bene, se no cambi mestiere, è giovane, è papà, troverà un lavoro di sicuro, Al solito Mancini ha detto la sua, :. Buona sera

  29. sempreGobbi scrive:

    SE oggi l’Udinese si fosse insaccata un gol l’Inter avrebbe vinto!!!!!!

    per ELMO

    il dono della sintesi mi piacerebbe apprenderlo da un INTERISTA:
    UNO scudetto di Carta Bollata ogni 20 ANNI!!

    IL MASSIMO DELLA SINTESI

  30. sabrina scrive:

    X KRIPTON
    non so’ dove abiti ma se vuoi sono pronta a scommettere una pizza che a gennaio Buffon non si muove…quanto a giugno, è più facile che vada al Chelsey (pagano bene pure loro e danno maggior garanzia di risultati).
    Ti confido un segerto..credo che a Buffon l’Inter gli stia proprio sulle scatole…. sai, anche il fatto di sapere che il tuo patrono fa’ spiare i giocatori non è una gran pubblicità….. e quelli che possono scegliere…col cavolo vengono all’inter a far sapere i cavoli suoi a tutto il club……………

  31. Giovanni scrive:

    Sì dai odiateci, diteci che rubiamo, che siamo ladri PER SEMPRE, per noi è poesia :D
    Tutti noi tifosi abbiamo preso con gioia i fischi e i cori Ladri Ladri dei tifosi triestini.
    Per noi è poesia allo stato puro, si torna alla normalità :D E tutti gli altri rosicheranno come hanno sempre fatto, fate passare questo annetto di campionato falsato che probabilmente vinceranno i piagnoni intertristi e poi tra 17 anni torneranno a vincerne un altro ahahah. Il campionato di quest’anno è a dir poco scadente, lo possono vincere solo loro, ovviamente sono capaci anche di perderlo, vedi 5 maggio.
    Passaportopoli e Drin drin ecco lo scandalo più grande del calcio, alla faccia dell’interista Guido Rossi, ma che han dovuto combinare per vincere uno scudetto oh :o
    Povero Adriano però :( ( l’ennesimo giocatore, questi sì che so marchiati, fatto fallire dall’Inter.

  32. Crescenzo Montano scrive:

    x Krypton 21 ottobre ore 11:28
    Concordo con tutto quello che scrive il sig Krypton, meno la frase: caro il sempregobbo.

  33. sabrina scrive:

    forse sarebbe il caso di chiedersi come mai i grandi campioni dopo un po’ che sono all’inter si accorgono della bella vita che offre la città e si perdono…. a milano c’è anche un’altra squadra , il milan, ma da loro questo non accade, anzi resuscitano i morti dell’inter (vedi Seedorf, Pirlo). Come saprete al Milan non sono più obbligatori i ritiri prepartita. ebbene è accaduto che Gilardino ha scelto di andare in ritiro per cercare di risolvere i suoi problemi di goal, allora Inzaghi (forse per paura che potessero giocare ad una punta e gli fosse preferito gila x l’ impegno, ha deciso di andare in ritiro pure lui). Non sono milanista ma questo è un’esempio per far capire che è la dirigenza che conta..se non c’è polso, se non si insegnano le regole, si va poco lontano…
    X CRESCENZO
    MORATTI NON SOLO HA SPESO I SOLDI X COMPRARE I GIOCATORI, LI HA SPESI PURE PER FARLI PEDINARE…SARA’ ANCHE GIUSTO COME DICI TE, MA IL RISULTATO IO NON LO VEDO..COS’HA RISOLTO A FAR PEDINARE VIERI, E’ MIGLIORATO? E PENSI CHE PEDINANDO ADRIANO RISOLVANO QUALCOSA? CHE ILLUSI, ANCORA NON AVETE CAPITO CHE IL PROBLEMA STA’ NEL MANICO, COME SI DICE DALLE MIE PARTI….

  34. krypton scrive:

    sabri abito a siena. ma quale pizza, brunello e fiorentina (intesa come bistecca, non vorrei ti andasse di traverso).

    non so se a buffon l’inter rimanga sulle scatole o meno , so però di certo che i soldi gli rimangono molto simpatici, come a tutti gli altri giocatori di serie a.
    Questo sta a significare che le bandiere, ovviamente, non esistono più.

    Sheva bacia la maglia del chelsea, a camoranesi sarebbe gradita la destinazione inter e il mese dopo giurà fedeltà alla juve e così via fino ad arrivare a totti dove ci fermiamo.

    Tardelli e moratti sono in ottimi rapporti fidati.

    Comunque ti aspetto, ……mi riconoscerai dalla rosa tra i denti e la spilla “io sono interista”

  35. osservatore bulgnais scrive:

    Io credo che i motivi per i quali Adriano viene volentieri linciato sono i seguenti :

    1)L'’impressione di svogliatezza testimoniata dall’adipe crescente in maniera costante ed inesorabile sulla possente struttura afro-carioca.

    2)Le dichiarazioni passate che trasudavano esigenza di novita ,tentazioni di nuovi approdi . magari in lidi iberici.

    3)L’incarnazione simbolica della sfiga maledetta che circonda l’atmosfera inter-morattiana, quel fenomeno che diagnosticò Orrico in tempi passati, e si rivela ai primi di ottobre a cadenze annuali. La trasformazione magica da potenziale campione in putrida ciofeca non riciclabile

    E’ vero il miliardario adriano viene linciato , ma in fin dei conti per colpe non sue.

  36. Dino scrive:

    Il riposo del guerriero alias fenomeno Adriano suscita qualche perplessità:
    1) possibile che l’onesto morattix con tutti i vizietti che ha disposizione
    ( vedi pedinamenti ed inter…) ha permesso che una pecorella marrita
    di tale valore si sia lasciata andare ad una crisi depressiva;
    2) questi ritorni in patria per disintossicarsi dalla crisi depressiva, se non
    vado errato, si sono già verificati in casa inter, come mai sono così
    ripetitivi?.

  37. elmo66 scrive:

    Tanto per capirci IO NON SONO INTERISTA !

    X DINO e X SEMPREGOBBI

    BASTA ci state annoiando cambiate musica !
    Fatevi una ragazza nuova, un’ amante, una qualunque cosa vi dia una soddisfazione vera !

    ABBIATE PIETA’ DI NOI

  38. sabrina scrive:

    X KRIPTON
    certo che tardelli e moratti sono amici, te l’ho già detto che la nostra dirigenza è interista, come te lo devo spiegare….
    in ogni caso vedo che abilmente rispondi sempre evitando le cose che ti bruciano..quando rispondi ai miei post, prova a fare considerazioni specifiche su tutto, e non generiche solo su alcuni argomenti.
    P:S i soldi ce li ha anche il chelsea non sono ricchi solo all’inter….
    P.S.S io arriverò in abito da sera con una spilla con “fiera di essere bianconera”…dobbiamo solo sperare di non incontrare qualcuno della Viola, senno’ non torniamo a casa… ciao

  39. Dino scrive:

    X elmo66
    Buongiorno elmo66, scusa se ti abbiamo svegliato!
    Se per te una soddisfazione vera è farsi una ragazza nuova, un’ amante etc, perchè leggi i ns. post che ti annoiano? Nessuno ti obbliga a farlo!!!!
    E poi non c’è bisogno di precisare che non sei interista, a noi non ce ne può fregar de meno, perchè noi non abbiamo niente contro l’inter, almeno io, ce l’ho soltanto con l’ingiustizia e le farse che fà la giustizia sportiva.

  40. krypton scrive:

    sabri ok io ti rispondo ma le domande non sono un gran che….che cosa ha risolto moratti a far pedinare vieri? niene probabilmente, voleva verificare se la fama di gran casinista che gli giravano attorno fosse veritiera. Vieri in questi anni ha preso da moratti un sacco di soldi ma ha realizzato anche un sacco di goals…..YES!
    seconda domanda, pedinamento di adriano.
    Non credo che adriano sia mai stato fatto pedinare dall’inter . Se cosi fosse non ci troverei comunque niente di particolare. Sono sicuro che all’inter sanno meglio di noi e di tanti giornalisti quale siano i problemi di adriano. Non a caso gli è stata affiancata una strizzacervelli. povera…un duro lavoro l’aspetta.
    Fatto!….bene….

    non è vero che quando rispondo ai tuoi post evito le cose che mi “bruciano”, magari mi censurano…oppure mi lascio confondere dalla tua esuberanza…

  41. Patrizio scrive:

    caro Direttore,
    sono un uomo sordo, appassionato del più bello sport cioè calcio.
    Sono sicurissimo, se Adriano giocasse nella Juventus, sarebbe un campione come fu Platini, Roberto Baggio ectc………….
    Nell’Inter i giocatori di maggior talento si rovinano, non so perchè…………………………

    Forse lei sa qualcosa…………………………………….

    saluti.
    ————-

    Caro Patrizio,
    no se Adriano, giocando nella Juve, sarebbe un campione come Platini e Baggio. So che sarebbe un peccato se la storia fra Adriano e l’Inter finisse perchè il brasiliano è govane e ha tutto il tempo per recuperare.

  42. sempreGobbi scrive:

    x elmo66

    Non preoccuparti, ho sia una ragazza nuova che un paio di amanti e anche io
    NON SONO INTERISTA!!!!

  43. NIKO scrive:

    CARO DIRETTORE,
    NON CAPISCO PROPRIO IL SUO INTERESSE PER QUESTO BAMBINONE ANCORA IN DEBITO DI BALIA.
    IL CALCIO E’ UNO SPORT PER UOMINI E ALLORA…
    SE ADRIANO GIOCA E FA GOL BENE, ALTRIMENTI CHI SE NE FREGA! TORNI AL KINDERGARTEN!

  44. Arix96 scrive:

    X Giovanni

    Quanto segue non c’entra con l’argomento di questo blog…..tuttavia e’ rilevante in relazione ad un argomento/concetto che abbiamo discusso in precedenti occasioni e che supporta le mie affermazioni di allora…

    In buona sostanza si tratta della odierna dichiarazione dell’avvocato della Juve Zaccone il quale conferma che la sua richiesta di B con penalizzazione fu basata su dati e fatti oggettivi (e non gia’ da considerazioni “relativistiche” o di “proporzionalita’” per quanto concerne le pene richieste per le altre squdre…. come mi sembra tu volevi sostenere)

    ———-
    Eravamo da C, chiesta la B”
    L’avvocato Zaccone, difensore della Juventus: “Gli atti processuali inchiodavano Moggi e Giraudo e parlavano di 4 episodi di illecito sportivo riguardanti altrettante gare”

    TORINO, 26 ottobre 2006 - Infuocata assemblea del Cda della Juventus: Cobolli Gigli e Blanc sono stati attaccati dai piccoli azionisti per non aver difeso a sufficienza la Juve nella vicenda Calciocaos e anche l’avvocato Cesare Zaccone ha voluto rispondere a chi lo ha accusato di aver fatto poco per difendere i diritti della Juventus in sede di processo. “Qualcuno forse non ha capito la situazione in cui ci siamo trovati - ha detto -. Abbiamo dovuto leggere in 5 giorni un dossier di 7.500 pagine, con una serie di atti contro due dirigenti (Moggi e Giraudo, ndr) che rappresentavano la società. Invito tutti a leggere queste pagine, soprattutto le persone che santificano Moggi e Giraudo. Vi faccio presente che questi atti parlavano di cose irrispettose per quanto riguarda le regole del calcio e soprattutto parlavano di 4 episodi di illecito sportivo riguardanti 4 gare”.
    “Quindi la situazione era a dir poco drammatica - continua Zaccone - e, siccome il comportamento dei dirigenti ricade inevitabilmente sulla società, non c’era molto da fare. Noi avevamo addirittura due dirigenti colpevoli e quindi che cosa dovevamo fare secondo voi? O difendevamo i dirigenti oppure prendevamo le distanze da loro per cercare di far sopravvivere la Juve. Noi volevamo una giustizia equa, però, ve lo ripeto - rivolgendosi agli azionisti - i dati di fatto nei nostri confronti erano drammatici. Erano da serie C. Ci siamo permessi di chiedere una B senza penalizzazione perchè con i dati di fatto che avevamo sarebbe andata bene”.

  45. sabrina scrive:

    X arix96
    pensavo ti fossi trasferito in svizzera, ma ogni tanto ricompari….
    da quando uno professore come te tiene in considerazione le parole dell’avvocato Zaccone? ne sai certamente più te di lui. per quanto mi riguarda io credo che zaccone ha solo fatto ciò che la proprietà gli ha chiesto di fare ( e gli Elkan odiavano talmente Moggi e Giraudo, da fare di tutto pur di cacciarli, non mi meraviglierei se si fossero pure messi daccordo col tuo patron Moratti).
    p.s. allora dimmi anche perchè dal cda di ieri è venuto fuori che non procedono alla richiesta danni verso Moggi e Giraudo? e non dirmi che aspettano la giustizia ordinaria perchè ciò non accadrà mai. pensa gli hanno addirittura pagato liquidazioni milionarie, in quanto ufficialmente si sono licenziati da soli. dico a te ciò che ho detto anche a Kripton: la nostra attuale dirigenza “è fiera di essere interista”. Ma io ho pazienza…verrà anche il loro momento…e se ne andranno con la coda tra le gambe.
    ANDREA AGNELLI FOR PRESIDENT
    P.S. complimenti per il 4 a 1con il Livorno. ciao

  46. elmo66 scrive:

    Voglio vedere chi ha ancora il coraggio di chiedere giustizia vera dopo quello che ha detto il vostro avvocato cari juventini.

  47. DuraLex scrive:

    Arix, è semplice: cobolli (in minuscolo) è interista!
    zaccone è l’avvocato di fiducia di cobolli (tessera inter 6541815).
    Chiaro, no?
    Poi, bontà sua, l’avvocato zaccone ammette che il doversi leggere 7.500 pagine in 5 giorni non è una passeggiata…

    Adriano: sarò blasfemo, ma tra un giocatore ed un allenatore, io scelgo:
    - l’allenatore, se il giocatore è mediocre
    - il giocatore, se potenzialmente straordinario.
    In questo caso, ciao ciao mancini (secondo me)

  48. Dino scrive:

    x Arix96
    La Tua tesi e le dichiarazione dell’avvocato della Juve Zaccone, rifletti un pochetto, non fanno altro che confermare ch’è stato un processo farsa, perchè la “giustizia giusta” avrebbe dato sia alla Juve ed alle altre squadre le condanne per i reati commessi.
    E non mi riferisco soltanto a Calciopoli, ma anche nei casi precedenti:
    passaporti falsi; fidejussioni false; etc etc…
    Almeno l’avv. in questione ha avuto l’etica professionale di fare una riflessione, tutti gli altri se ne son guardati bene, commettendo slealtà sportive su slealtà sportive.

  49. Dino scrive:

    A proposito di etica

    27 ott 12:35
    Calcio: Vieri, “Tutte bugie i pedinamenti come forma di tutela”
    ROMA - “Non ho mai sospettato nulla”. Pochi minuti di colloquio per dire a Francesco Saverio Borrelli di non essersi mai accorto di essere pedinato. Dopo circa mezz’ora dal suo arrivo, avvenuto intorno alle 11.15, Christian Vieri era gia’ fuori dal palazzo di via Po, a Roma, dove ha incontrato il responsabile dell’Ufficio indagini della Figc in merito al caso Inter. “Essere pedinati non e’ bello”, ha detto Vieri. “Ovviamente sono ancora deluso da Moratti, visto che ho dato tanto all’Inter e anche un po’ di piu’. Non bisogna pedinare nessuno, meno che mai un calciatore che ha fatto 100 gol. Loro dicevano che era una forma di tutela? Tutte bugie, invenzioni”. (Agr)
    Fonte Corriere.it

  50. krypton scrive:

    Cobolli in effetti sembra una persona stilosa,onesta, seria….anche pulita. Che sia davvero interista accipicchia?
    Mi state convincendo deh!
    menomale che lapo ha detto che non vi mollera mai. in lui si che potete identificarvi, soprattutto adesso che è guarito dalla sua curiosa malattia.
    Ho visto che segue la squadra anche in trans..ferta con gli amici di sempre al seguito

  51. elmo66 scrive:

    Stai a vedere che la Juve e vittima del sistema….
    roba da matti !

  52. DuraLex scrive:

    krypton, è un piacere dialogare con te!
    6 interista, certo, ma il tuo senso dell’umorismo compensa abbondantemente questa lacuna.
    Comunque, che cobolli sia interista non si discute, basta fare un parallelismo con rossig => cobolli (ol3 a non capire una fava di calcio => mi ricorda qualcuno…) vi ha regalato ibra&vieira, rossig vi ha regalato un campionato senza avversari, e un aiutino da 60-80 milioni di euro per iscrivervi al campionato Pirelli-Tim. L’Inter aveva compiuto un’operazione di “cosmesi contabile”, realizzando una plusvalenza fittizia di 158 milioni di euro. Quando la Covisoc – che è la Consob del calcio – ha chiesto all’Inter di ricapitalizzare per 100 milioni, pena la mancata iscrizione al prossimo campionato, l’Inter si è rivolta alla Federcalcio (guidata dall’eroico, integerrimo, onesto rossig) che le ha fatto uno sconticino del 60 per cento. Fonte: sole24ore

    Concludo: la verità l’ha detta, al solito un giornale inglese, secondo cui il nostro campionato s’è indebolito non poco con la retrocessione della juve, e la penalizzazione di al3 squadre.
    Non solo per il livello qualitativo della serie A, ma anche per la “appetibilità” dello stesso, sia nei confronti del pubblico (televisivo e non => vedi calo delle presenze allo stadio), sia nei confronti dei grandi giocatori (in un’estate abbiiamo perso Sheva, Stam, Emerson, Cannavaro, Zambrotta, Thuram).

  53. krypton scrive:

    6 3mendo.

    curisità, sul giornale inglese c’è scritto anche di chi è la colpa di tutto ciò. Se la juve è in b e altre squadre sono penalizzate di che è colpa. Adesso mi dirai di moratti e tronchetti o dei giudici, guido rossi ecc… ecc…
    Provenzano è in carcere per colpa dei magistrati , dei carabinieri, degli altri boss rivali…..non perchè lui è colpevole di essere un mafioso giusto, povero è solo una vittima

  54. DuraLex scrive:

    In effetti, provenzano - secondo me - è stato vittima di una spiata!
    No, il giornale inglese (financial times) non individuava un colpevole, si limitava a constatare (qui, credo sia difficile dargli torto) un calo di “appeal” del nostro calcio, desumibile sia dalle statistiche sulle presenze allo stadio, sia dall’abbandono del nostro calcio da parte di grandi giocatori. Per questo, spero fortissimamente che il MIlan compri Ronaldinho: sarebbe una boccata d’ossigeno per un campionato che rischia di diventare di secondo livello, in Europa (dopo Liga e Premier).

    Su San Massimo, San Guido, ecc., sai come la penso: però, il mondo è bello xché è vario.. certo, se a commissario della figc ci fosse stato (ad esempio) Uckmar, avrei accettato meglio le sentenze…

  55. krypton scrive:

    …la avresti accettata meglio. bene.
    è implicito quindi che comunque le hai accettate. La sentenza dice tante cose bla bla bla….. sostanzialmente dice che la juventus , tramite i suoi dirigenti, rubava per vincere.

    Tu accetti questo e fai bene.

    Prima di metterti lì a postare di situazioni inerenti altre squadre cerca di farlo sempre presente, almeno la gente ti ascolta e magari ti prende anche sul serio. Guarda quanto suona bene

    ESEMPIO:

    ciao amici del blog sono Duralex e sono un tifoso juventino. La juventus, per colpa della sua vecchia dirigenza, è stata punita perchè rubava. E’ impossibile negare l’evidenza e io accetto le sanzioni, devo dire però che…bla bla bla il passaporto di recoba, bla bla bla gli orologi di sensi ecc..ecc….
    Io le sanzioni a oriali e recoba le ho ammesse ed accettate….non fare come fonzi…ti ricordi? non riusciva a dire di aver sbagliato

  56. DuraLex scrive:

    Umh.. mi sa ho concluso male il mio precedente post… sai, la fretta.
    In effetti, mi è scappato un “meglio”, il resto del pensiero, è ok (soprattutto xché le sentenze non sarebbero state le stesse!).

    Mi fa piacere tu abbia accettato che l’inter rubasse, anche tu => sempre per essere preso sul serio =) dovresti fare una tua presentazione.

    Guarda quanto suona bene

    ESEMPIO:

    ciao amici del blog sono krypton e sono un tifoso interista. L’inter ha una dirigenza che ha rubato (caso recoba). E’ impossibile negare l’evidenza (del resto, su recoba c’è una sentenza penale di condanna, di un tribunale, pienamente accettata da giocatore e dirigenza) e io accetto le sanzioni, devo dire però che…bla bla bla la juve, bla bla bla gli orologi di sensi ecc..ecc….
    Quindi, x giustizia e sportività, auspico l’integrale applicazione del regolamento (0-3 a tavolino per ogni partita in cui è stato schierato un giocatore che non poteva essere schierato)… ecc ecc ecc

    Sai quanto ti si piglierebbe sul serio, così?
    Concludo: ammetto eccome, che la dirigenza juventina ha sbagliato (http://www.blogquotidiani.net/?p=158#comment-14280).

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