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La vicenda Riccardo Agricola

Di Xavier Jacobelli

Che ricostruire il sistema della giustizia sportiva sia una delle emergenze più importanti del Commissario Guido Rossi, lo dimostra lo sconcertante epilogo della vicenda di Riccardo Agricola, prosciolto dalla Disciplinare per avvenuta prescrizione.
I fatti. Il 26 giugno 2000, il capo dello staff medico Juve, accusato di avere somministrato sostanze dopanti ai giocatori bianconeri, si presenta spontaneamente alla Procura Antidoping e si proclama innocente.
Il 24 luglio 2000 la Procura archivia.
Il 26 novembre 2004, il Tribunale di Torino condanna Agricola in primo grado a un anno e dieci mesi di reclusione. Il Coni e la Federcalcio si svegliano e chiedono un parere al Tas, il Tribuna Arbitrale dello Sport con sede a Losanna, in Svizzera. Il presidente Franco Carraro, commenta: “Non voglio che si dica che abbiamo fatto questa richiesta per perdere tempo. Uno o due mesi per avere il parere del Tas non influiscono sui termini della prescrizione”.
Il 23 aprile 2005 il Tas dà il suo parere. Fra l’altro afferma che la prescrizione è stata interrotta, ma la Disciplinare confuterà questa tesi.
Il 25 aprile 2005 Agricola torna davanti alla Procura Antidoping: respinge ogni addebito, ma non evita il deferimento alla Disciplinare che scatta il 20 giugno 2005, con tanto di richiesta di due anni di squalifica.
Il 14 dicembre 2005 la Corte d’Appello di Torino assolve Agricola: il pm Guariniello ricorre in Cassazione.
Il 21 dicembre 2005 il Procuratore Antidoping chiede che il processo sportivo ad Agricola, fissato per il giorno dopo, sia rinviato onde prendere visione delle motivazioni della sentenza assolutoria di Torino.
Il 10 marzo 2006 vengono depositate le motivazioni dei giudici della Corte d’Appello di Torino.
Il 29 maggio 2006, la Disciplinare chiude il procedimento a carico di Agricola per il decorso della prescrizione che, all’epoca dei fatti contestati al medico della Juve, scattava dopo cinque anni (oggi dopo otto, ma la norma non può essere retroattiva). I giudici sportivi della Lega di Galliani hanno ritenuto che “l’epoca di cessazione degli illeciti vada individuata nell’ottobre del ‘98, sulla base della sentenza penale di primo grado”.
Sia chiaro: in attesa del pronunciamento della Cassazione, nessuno si permette di mettere in dubbio la presunzione d’innocenza di Agricola. La questione riguarda soprattutto il malfunzionamento della giustizia sportiva, la scandalosa serie di ritardi e di rinvii che ha portato all’aborto del procedimento in sede Disciplinare. Quando si dice che il sistema è tutto da rifare, si dice poco. Disintegrarlo è il minimo.

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31 Commenti a “La vicenda Riccardo Agricola”

  1. Diego scrive:

    Ma si può sapere da che parte sta Lei ? Perchè Ancora non l’ho capito! Un giorno difende la Juve e un’altro l’attacca!

  2. mariuccia scrive:

    Direttore Jacobelli spero risponda a me al signor Pavel e a tutti noi che leggiamo con interesse il suo blog la vicenda pubblicata su repubblica per la questione Telecom Tronchetti Provera Inter, spero che non rimangano dubbi di sorta , sarrebero peggio dei sospetti che già montano, e si sentono….. visto che sia Guido Rossi sia Saverio Borrelli…… con l’Inter hanno legittimamente simpatie, dichiarate…..da loro

  3. mariuccia scrive:

    L’articolo in questione , pubblicato da -Repubblica- non certo milanista! è stato scritto dal giornalista Giuseppe D’Avanzo il 23 maggio 2oo6, quindi una settimana fa, è illuminante e curioso, comunque merita di essere commentato

  4. stefano scrive:

    Gentile direttore,
    mi chiedo e Le chiedo a questo punto quale sarà la legittimità delle sentenze che tale giustizia sportiva emetterà in riferimento allo scandalo calcio..? Lo dico da cittadino e sportivo prima che da tifoso di una delle società coinvolte, la Fiorentina. Questa è la stessa giustizia sportiva che in questi anni ha emesso provvedimenti a volte addirittura bislacchi, di cui quello in riferimento alla vicenda Agricola è solo l’unico in ordine di tempo. Complice o vittima, penso che Della Valle abbia ragione nel sottolineare l’esistenza di pressioni provenienti da un intero sistema, di cui - inutile negarlo, esistono intercettazioni anche a tal riguardo - la Giustizia Sportiva e parte integrante. Come si può adesso affidarle l’incarico di ripulire questo “Calcio marcio”?
    Vorrei chiederLe ancora: non pensa che sarebbe una beffa clamorosa per i tifosi viola la retrocessione della Fiorentina in serie B? Per anni contro il palazzo che ritenevano ostile nei confronti di una città, di una tifoseria e di una società, verità che i fatti di queste settimane hanno confermato, i tifosi ora si trovano a subire le conseguenze proprio di quell’ostilità che ha costretto i Della Valle ad intervenire e ad intrattenere relazioni più o meno lecite con i massimi dirigenti della FIGC (Carraro, Mazzini, Bergamo e compagnia cantando…). Crede sia giustizia punire proprio una piazza e una società che più di tutte in questi anni si sono battute contro il sistema? Crede davvero che Moggi sia, per usare un aggettivo coerente con le altre definizioni sinora utillizzate, il puparo della situazione?
    Grazie per la sua attenzione.
    Saluti.
    Stefano

  5. Giuseppe Leone scrive:

    Direttore Jacobelli,
    Lei ha ragione però mi permetto di dirLe che analogamente a destra e a manca si dice dhe la Juve deve come minimo andare in B per non dire di piu’. Le altre invece, Mlan inprimis, sono scusabili (vedi dichiarazioni Stagliano ex ufficio indagini). Alla fine con questio stillicidio di giudizi nnunciati, se dovesse sccedere il contrario (Juve non in B), accadrebbe il finimondo. Se Le pare corretto questo andazzo. Non parlo solamente come tifoso juventino sia ben chiaro. Però veramente mi sembre una giustizia con il verdetto abbondatemente annunciato.

    Saluti
    Giuseppe Leone

  6. Luigi scrive:

    Bisogna fare davvero piazza pulita. Ma dubito che si riesca in questo intento. Sono troppi i mali che attanagliano il calcio e anche (e questo è il punto) la giustizia sportiva. Speriamo a settembre di vedere qualcosa di molto diverso.
    Io credo che comunque il calcio vero non sia quello dei tribunali, delle intercettazioni, delle plusvalenze ecc. Dovunque ci sia un gruppo di ragazzi con un pallone,lì il calcio vive e spero continuerà a farlo. Non si può permettere che questi signori rovinino uno sport nel quale non sono degni di farne parte. Se il calcio fosse solo di chi lo gioca, di chi ne è realmente protagonista…

    Complimenti per il blog, e per il suo lavoro.
    Un saluto

    Gigi da Nola(NA)

  7. Xavier Jacobelli scrive:

    Caro Signor Diego,
    la questione non è stare con la Juve o contro la Juve. La questione è cercare di giudicare i fatti sulla base della documentazione investigativa raccolta sinora dalla magistratura e di cui siamo a conoscenza. Salvaguardando la presunzione d’innocenza, senza avere la pretesa del dogma dell’infallibilità e, soprattutto, aggiornandoci ora per ora sulla scorta delle cronache di uno scandalo senza precedenti nella storia del nostro calcio.

  8. Xavier Jacobelli scrive:

    Caro Signor Leone,
    no che non mi pare corretto questo andazzo. Credo che la linea da seguire sia quella cui facevo riferimento nela risposta al signor Diego. Nessun giustizialismo, ma, sempliemente, la richiesta di una sanzione giusta nei confronti delle società e dei tesserati che saranno stati ritenuti colpevoli. No ai colpi di spugna, no ai taralluci e vino, no agli inciuci. Peraltro, ho la sensazione che la fase d’indagine ci riserverà ancora molte notizie interessanti.

  9. Xavier Jacobelli scrive:

    Caro Signor Stefano,
    condivido alcune delle sue considerazioni. Intanto, è troppo facile e comodo scaricare ogni colpa su Luciano Moggi come se fosse l’unico puparo, per usare la sua definizione, di questa sconvolgente storia. Moggi ha certamente recitato un ruolo da protagonista, come dimostrano le intercettazioni, ma nonn è stato il solo e non mi riferisco solo agli arbitri, agli ex designatori, a Carraro, a Mazzini e compagnia telefonante. Per esempio, sarà molto interessante conoscere gli sviluppi delle indagini sul fronte diritti tv per capire quanto la contrapposizione frontale del gruppo Della Valle all’asse di ferro Juve-Milan abbia nuociuto a Della Valle e alla Fiorentina stessa. Sarà altrettanto importante distinguere la gravità delle eventuali colpe che verranno accertate: mi riferisco alla situazione dela Juve che non può essere considerata alla stregua della Fiorentina, della Lazio o del Milan o delle altre società coinvolte nelle indagini. E’ ancora troppo presto per emettere giudizi definitivi, tant’è vero che la giustizia sportiva prevede di arrivare alle sentenze inappellabili entro la terza decade di luglio.

  10. Xavier Jacobelli scrive:

    Cara Signora Mariuccia, egregio signor Pavel,
    che le simpatie di Rossi e Borrelli siano interiste è un conto. Che queste simpatie influiscano sul loro operato è un altro. Per il poco che vale la mia opinione, sono sempre più convinto che sia il Commissario sia il neo capo dell’ufficio Indagini stiano lavorando sodo e bene. Credo debbano essere giudicati al termine dell’opera, non quando si è appena iniziata.

  11. mariuccia scrive:

    egregio signor Jacobelli non ci ha risposto sul caso -Repubblica- Telecom di Tronchetti Provera ho amici interisti,, non si preoccupano se o come, ma dei sospetti,,, solo lei che è giornalista può fugare, aspettiamo fiduciosi Grazie.

    Gentile Signora Mariuccia,
    mi perdoni, ma qui non si tratta di rispondere sul caso Repubblica-Telecom, semmai di leggere gli articoli da lei citati, il primo dei quali è pubblicato anche sul nostro blog. Mi pare che, per quanto riguarda il filone calcistico, siano interessanti le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Emanuele Cipriani alla stessa Repubblica. Cipriani è l’uomo dei dossier Telecom. Domanda: è un fatto checi sia un lavoro di investigazione su un arbitro di calcio: Massimo De Santis. da chi le fu commissionato? Risposta: “Dalla Pirelli”. Domanda: da chi in Pirelli? Risposta: “Non, come ho letto, dal dottor Tronchetti Provera che non ho mai incontrato. Fu un incarico come gli altri”.

  12. carmelo scrive:

    Gentile Direttore
    premetto che sono e mi sento garantista, ma sono preoccupato perchè sento in giro un’atmosfera strana. penso che molti stiano cercando di intavolare il famoso giochetto del “tutti colpevoli = nessun colpevole” mentre altri ( e purtroppo molti addetti ai lavori: giocatori, allenatori….) cercano di sminuire la portata delle prove, vedi intercettazioni, come se fossero poco più di chiacchere da bar dello sport e nient’altro. Pur non volendo anticipare le sentenze, ma paragonando quanto è emerso fino ad ora con con gli scandali e le truffe del passato più o meno recente, con le relative sentenze, non vedo come si possa ipotizzare ancora una juve in serie A. Io, se la gistizia sportiva esiste veramente, e si vuole che la gento ritorni a credere ancora nel calcio, non vedo come si possa non pensare ad una Juve che riparta almeno dalla C1. Perchè già la B significherebbe per ovvi motivi di gradualità della pena, in relazione alla gravità della colpa, dover poi, graziare o quasi, la Fiorentina, il Milan, la Lazio e qualche altra squadra, che indenni da colpe non appaiono proprio. Penso che la sensazione che tutto sia finito all’italiana e che i soliti furbi poi la fanno sempre franca sarebbe l’inizio della fine di questo giocattolo.Spero ci diano dei motivi per crederci ancora.
    Grazie per l’ospitalità e buo lavoro.

  13. Matilde scrive:

    Egregio Direttore
    sono d’accordo sulle considerazioni da Lei espresse in merito alla bufera che ha investito il calcio ed anch’io penso che non debba essere fatta giustizia sommaria ma giustizia giusta.Inoltre,sono convinta che il dott. Rossi e il dott. Borrelli sapranno individuare con correttezza e serietà l’illecito commesso dalle 4 squadre.Sicuramente saranno oggetto di critica perchè il loro compito non è facile,d’altronde c’è chi ha avuto da ridire sulla loro stessa nomina!Sono una tifosa e mi auguro che questa sia la volta buona per far sì che il marcio che,sempre più nel corso degli anni,ha inondato questo sport sia eliminato. So che non sarà semplice e che dovranno essere introdotte nuove regole e,soprattutto,nuove persone a capo dei vari organismi sportivi,libere da qualsiasi conflitto di interesse,sia esso economico sia esso politico.La ringrazio per l’attenzione
    Matilde

  14. Diego scrive:

    Sig Direttore Jacobelli, la ringrazio per la risposta, ho apprezzato il contenuto! Ora le chiedo un parere sull’attacco mediatico da parte di Mediaset, (specialmente nel sito “TGcom”, che poi è lo stesso), oggi è apparsa una notizia sul Mister Capello, letteralmente falsa e solo su Mediaset, perche negli altri siti compreso questo, non c’era una minima traccia di quello riportato da Mediaset !
    Dato il fatto che la società Juventus non ha rilasciato dichiarazioni, come riportavano la maggior parte dei vari siti e TV, (Rai), come fanno i Sigg. giornalisti “Mediaset” a inventarsi spudoratamente certe cose che hanno scritto! Questa è la prova che stanno e hanno fatto fino adesso un attacco totale alla Juve con lo scopo di distruggere la società ed è vergognoso che nessuno dica niente contro di loro. E’ proprio vero che c’è lo zampino di Berluconi……..

  15. ugo scrive:

    Per fortuna che in questo tristezza e squallore c’è chi ci tiene di buon umore: la notizia sui dissapori tra Capello e la Juve di oggi oltre che su TGCom e proprio riportata qui sul sito di QN. Per fortuna che Berlusconi non passa di moda, dicevo bene che non lo si tirasse in gioco anche in questa vicenda. Poi con il dott. Borrelli in campo ne vedremo …delle belle. Alla fin dei guai Belusconi non manca mai!

  16. Ross scrive:

    Apprendo ora che da dichiarazione di Galliani (ANSA) c’era solo il sistema Juve.

    Ma allora il Sig. Galliani ci spieghi come ha fatto il Milan a vincere gli scudetti in questo sistema Juve???
    E come ha fatto la Lazio e la Roma a vincerli ???
    E come si potè giocare (a palla nuoto) la famosa partita:
    Perugia - Juventus. (arbitro Collina) se il sistema era solo della JUVE….
    O chi ordino’ un paio di giorni prima della partita Juventus - Roma che un certo Japponese poteva giocare nella Roma ??? E SEGNO’ pure.
    Come ricordo io e molti altri il fallo di Juliano su Ronaldo il gol annullato al Parma ecc… ecc..
    ma non ho i ricordi a comodo… Come qualcuno….
    O come faceva a sapere un simpatico giornalista al processo di Biscardi di alcuni anni fa che il vento era cambiato… a favore di altre società !!!!

  17. mariuccia scrive:

    A Diego e Matilde, vedete lo zampino di Berlusconi, e non vedete gli zamponi di Tuttosport e La Stampa della famiglia Agnelli, nonche Montezemolo nonche Fiat, e chiaro che ormai è una guerra fra titani, non venitemi a dire che MOGGI agiva da solo per se e per suo figliolo….. non venitemi a dire che da anni il suddetto MoggiGiraudo, agivano per la propria famigliola, che droga bilanci falsi fondi neri, scommesse clandestine, riciclasggio, e da voci sussurate -con le scommesse anche la criminalità- la Famiglia vivesse ignara di tutto ciò, il che sarebbe doppiamente devastante, o non ne sapevano niente , allora sono degli sprovveduti, o se sapevano, e stavano zitti,sono complici, Non venitemi a dire che il giudice Guariniello e un incompetente, che le droghe erano vitamine,ecc..ecc… Spiegatemi come mai dai tabulati Telecom Tronchetti Provera Inter, solo soffi di Facchetti,,,,,,,,,,,,,,,,,,, e il resto? Ma leggete idossier su questo scandalo? da Repubblica? non da Libero!!!!! aspetto risposte e non opinioni personali, anche se legittime

  18. Graziano scrive:

    NEL MIRINO DEI PM L’ULTIMA PARTITA DEL 2004-2005 FRA UDINESE E MILAN TERMINATA 1-1: IL SOSPETTO E’ “PIANIFICAZIONE FRA LE DUE SOCIETA’ E ILLECITO SPORTIVO PER ENTRAMBE”

    Spalletti verrà ascoltato dai pm sull’ultima partita di campionato Udinese-Milan. Il pareggio finale consentì ai friulani di centrare il prestigioso traguardo della qualificazione in Champions. Ma i pm stanno esaminando con attenzione alcune intercettazioni tra Meani, addetto agli arbitri del Milan, e Toffolini, team manager dei friulani (anche loro saranno ascoltati a Napoli martedì) che fanno sospettare che ci fosse un accordo tra le due società e secondo i pm è più che un sospetto quasi una certezza a loro dire.

    «E’ tutto a posto, vi do un altro giocatore»
    Le intercettazioni fra il team manager friulano Toffolini e Meani: «Ci avete aiutato un casino, sennò…»
    Udinese-Milan, ultima giornata del campionato 2004-2005 una partita storica perché l’Udinese si giocava per la prima volta la qualificazione ai preliminari di Champions League, Udinese-Milan. E’ domenica 29 maggio, quattro giorni prima la squadra di Carlo Ancelotti ha perso la più incredibile delle finali di Champions League che si ricordino. Avanti di tre reti, Shevchenko e compagni si sono fatti rimontare e battere ai rigori dal Liverpool facendo anche saltare la mega-festa già organizzata da Berlusconi in un lussuosissimo hotel di Istanbul. Alla squadra di Spalletti serve un punto per centrare il quarto posto.
    Nella settimana che precede Udinese-Milan, secondo le indagini svolte dai magistrati esaminando le intercettazioni, «si affina una complicità» tra le due società che «getta più di un dubbio sulla correttezza sportiva della partita» e che fa aumentare i sospetti di «combine».
    La complicità, in effetti, si evidenzia nelle telefonate fra il solito Leonardo Meani, l’addetto agli arbitri rossoneri, e una new entry: Lorenzo Toffolini, team manager friulano.
    I contatti cominciano il sabato precedente alla partita, quando Meani chiama Toffolini per metterlo al corrente delle convocazioni rossonere e di quella che sarà probabilmente la formazione mandata in campo da Ancelotti.
    Meani “Stai tranquillo Lorenzo ci manca Sheva per problemi muscolari e Maldini ha il solito ginocchio che gli fa male e inoltre Carlo non ha neanche convocato Cafù e Tomasson. E non so…non so neppure se Stam ce la fa lo prova prima ma è più no che si…capisci…Rui Costa è squalificato quindi…”
    Toffolini “Leo mica giocherete lostesso con tre punte?”
    Meani risponde con un tono che sembra ironico: «Guarda veniamo giù incazzati neri e vi facciamo il culo… Caz.zo te la devi guadagnare la Champions League”
    Toffolini”Ma va a cagare pezzo di mer.da… se ci fai il culo ti spacco le gambe bas.tardo…. ma va a cagare!”
    La replica di Toffolini è tutt’alto che morbida, anzi, secondo gli inquirenti, dimostra la combine tra le squadre.
    Meani “Ha ha ha ma finiscila che va tutto bene…”
    Toffolini “E’ già tutto a posto dai, vi do un altro giocatore dai”
    Meani “sì”

    In campo al Friuli la partita finisce comunque 1-1, con gol di Di Michele in apertura di ripresa e pareggio molto casuale di Serginho che, a cinque minuti dal termine, cerca un cross dalla sinistra che si trasforma invece in un pallonetto che beffa il portiere Handanovic. Il punto basta all’Udinese per approdare in Champions visto che contemporaneamente la Samp viene bloccata sullo 0-0 a Bologna.

    A Udine è grande festa, la sera dopo la partita Toffolini chiama di nuovo Meani.
    Toffolini “Allora ti devo ringraziare…”
    Meani “Eh… sei contento?”
    Toffolini “Ci avete aiutato un casino dai…sennò l’avevamo nel cu.lo… hai visto loro là (ride, ndr) hai visto loro quanto palle gol hanno sbagliato”
    Meani “Sì sì ho visto la Samp che non ne azzeccava una…”

    (riferendosi alla Sampdoria che ha sbagliato tanti gol a Bologna). Secondo gli inquirenti questa frase «elimina qualsiasi dubbio sul fatto che la partita sia stata oggetto di una pianificazione fra le due società».
    Ma c’è un altro passaggio su cui far chiarezza. Ricordate quel «vi do un altro giocatore» detto da Toffolini a Meani il sabato prima della partita?. Perché «un altro»? Perché quel giocatore è Marek Jankulovski. Il suo trasferimento dall’Udinese al Milan viene ufficializzato da Pozzo proprio il giorno successivo a Udinese-Milan. Una partita storica, il problema adesso è che il Milan rischia l’illecito sportivo perchè le parole di Meani e Toffolini non lasciano nessun dubbio e anche l’Udinese è coinvolta nello scandalo, se ne parlerà martedì prossimo in Procura.

    Ma Galliani ha fatto lo show oggi in Sardegna senza conoscere bene le parole dell’intercettazione tra Meani e Toffolini sennò sicuramente cambiava registro…
    Certe frasi non hanno proprio bisogno di nessuna interpretazione e ai pm sono apparse subito chiare..

  19. roberta scrive:

    Scusi Graziano, ma l’accordo per la cessione di Jankulosvski al Milan avviene nel precedente mercato invernale. Cinquini e il Milan trovarono e firmarono l’accordo decidendo che Jankulovski sarebbe rimasto all’Udinese fino a fine anno. Quindi come vede il movente cade. Oltretutto le intercettazioni dimostrano che chi non ha giocato era fuori per infortunio e non per mettere apposta le riserve. Meani usa un tono scherzoso, come gli stessi carabinieri spiegano nell’informativa. CHI VEDE IL MALE QUI FORSE HA IL MALE NEGLI OCCHI.
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Direttore.
    P.S.: Un pareggio all’Udinese non sarebbe stato sufficiente se la Samp avesse vinto con il Bologna (cosa non improbabile visto che il Bologna è retrocesso), magari anche all’ultimo minuto.

  20. sergio semino scrive:

    Caro Signor Jacobelli, la cosa che mi sta’ piu’ a cuore e’ l’azzeramento della CAF.
    Sono un tifoso Genoano e vorrei ringraziarla per essere stato l’unico ad aver (anche in tempi non sospetti) parlato all’Italia del nostro ignobile processo da operetta.
    Noi non siamo contro la pena subita, siamo indignati dai modi del procedimento.
    In un paese civile tutti dovrebbero avere il diritto di difendersi o come minimo di venire ascoltati. Niente giustizialismi, pero giustizia si’.
    Con affetto e grandissima stima.

  21. paolo - firenze scrive:

    gent. Direttore
    chi le scrive è un appassionato tifoso viola. Volevo portare alla sua attenzione, visto la stima che nutro per lei,alcune considerazioni. Stiamo assistendo, sia sulle principali reti televisive che sui maggiori quotidiani, ad tiro al piccione contro la fiorentina. Sembra quasi che i mali del calcio italiano siano riconducibili a Della Valle e alla ns. fiorentina , o comunque che questa fosse contigua al potere dominante (Moggi-Galliani-Carraro) quando invece tutto dimostra il contrario, e cioè che proprio i Della Valle sono stati più o meno gli unici oppositori all’andazzo vigente. Per questo , come si evince dalle intercettazioni, la fiorentina è stata danneggiata più e più volte lo scorso anno ( mi sembra che proprio Lei in un suo articolo conteggiò circa 38 evidentissimi torti arbitrali ), facendola
    precipitare sull’orlo della serie B.Si dice vhe i Della Valle si siano quindi recati a Canossa per salvare il salvabile. Da una attenta analisi delle intercettazioni sembra che invece
    si siano semplicemente rivolti ad un alto esponente della FGCI ( IL VICEPRESIDENTE) solamente per chiedere finalmente eque e non vessatorie direzioni arbitrali.Da notare che questa persona a cui si sono rivolti era allora semplicemente una figura istituzionale e non il mariuolo che poi abbiamo saputo essere.
    Se poi prendiamo in esame le partite incriminate della fiorentina . che il rapporto dei carabinieri definisce “una serie di risultati positivi”, la cosa fa ancora di più sorridere.
    FIORENTINA - BOLOGNA: il rapporto dice che grazie al risultato di 0-0 la fiorentina si garantisce il vantaggio negli scontri diretti. A quella data , il Bologna aveva , mi corregga se sbaglio 8/9 punti in più e veleggiava serenamente a metà classifica.(a proposito dite a Gazzoni di finirla , hanno perso 8 delle ultime 10 partite.)
    FIORENTINA-CHIEVO : diono che c’era un rigore per il Chievo, ma non dicono che sull’1-0
    ce n’era anche uno abbastanza vistoso per la Fiore, quindi se avessero voluto agevolarci
    sarebbe stato più semplice dare quello.
    FIORENTINA - LAZIO : ogni commento su questa partita mi pare superfluo. Dicono che doveva finere in parità, ma è evidente che con il pareggio , la Fiorentina fosse più giù che su.In questa partita vi e stato anche , ovviamente a ns. sfavore , anche quello che secondo me si può definire come l’errore arbitrale del secolo.
    Nell’ultima partita che la Fiorentina doveva vincere assolutamente per avere un briciolo di speranza di salvarsi fu mandato Collina (noto arbitro corrotto..)
    Il solo pareggio del Parma a Lecce non garantiva la salvezza alla Fiorentina ( non era più semplice farlo perdere se combine ci fosse stata?), ma serviva anche che il Bologna non vincessa con la Sampdoria, partita che non sembra incriminata.
    Stavo dimenticando che le altre partite della “serie positiva” erano FIORENTINA-MILAN 1-2
    ( 2 rigori netti a ns. favore ovviamente non fischiati) e FIORENTINA -ATALANTA 0-0.
    Veramente eccezionale la”serie positiva”: 5 punti i 5 partite.
    Mi scuso per la lunghezza , ma credo che Firenze non possa ancora sopportare altre ingiustizie.( cito a memoria: scudetto perso all’ultima giornata 1982- finale coppa Uefa 1990- retrocessione scandalosa 1993 - fallimento 2002 per 22 milioni di euro etc.)
    Le sarò grato se vorrà darmi una sua opinione .

    Paolo

  22. Maurizio scrive:

    Egr. Dott. Jacobelli
    purtroppo la faziosità della tifoseria italiana che tira da una parte e/o dall’altra impaurita e frastornata da ciò che sta accadendo mi fa capire ancora una volta che siamo e rimaniamo un popolo di quaraquà sempre pronti ad appoggiarci ai nostri sogni e ad attaccare i più deboli per seguire i più forti. L’IPOCRISIA LA FA SEMPRE DA PADRONA!

    Cari Tifosi TUTTI , di Milan, Juve, Fiorentina, Lazio, etc etc vogliamo capire che siamo stati tutti presi per i fondelli da pseudo managers calcistici (Presidenti, Direttori Generali, Addetti Arbitrali etc etc) che facevano sempre e soltanto i loro interessi economici FREGANDOSENE ALTAMENTE DI VOI ???????
    Piantiamola di difendere Tizio per attaccare Caio, facciamo ancora una volta la figura di un popolino cieco e sordo che non ha capito nulla!!!!!!!

    A tal proposito, Dott. Jacobelli, questi Sigg. Giornalisti che nelle intercettazioni hanno mostrato completamente che la loro condotta era ed è ancora dettata puramente da interessi di carriera e di immagine NON PENSA CHE L’ORDINE DEI GIORNALISTI DOVREBBE COMINCIARE A PRENDERE QUALCHE PROVVEDIMENTO?
    IO NON DIMENTICO E LEGGO SOLO COLORO, COME LEI, CHE HANNO SEMPRE PAGATO DI PERSONA LE DENUNCE FATTE IN TEMPI SBAGLIATI!
    MI SCUSI MA QUESTI SILENZI DEL VS ORDINE SONO SEMPRE PIU’ ASSORDANTI………

  23. frick scrive:

    Non c’è niente da fare questi gobbi il fango che hanno in faccia non se lo tengono per conto loro, ma cercano in tutti i modi di buttarlo in faccia a chi invece la faccia c’è l’ha pulita ,non solo il processo se lo stanno gestendo da soli,e si autocondannano per la minima pena (serie B). Non possono immaginare che qui ci può stare benissimo la radiaazione,con l’azzeramento di tutti gli annessi e connessi.Ho comperato un giornale di questo mese di giugno ma che viene stampato un pò prima (satellite eurosat)dove si parla del futuro del programma del dott.biscardi un certo processo del lunedi,dove lo stesso dott.biscardi è fotografato raggiante,e sfoggia con orgoglio un bel orologio luccicante(sembra oro)o forse non è tutto oro quello che luccica ? O forse il processo non era pro juve ?

  24. frick scrive:

    IL 3 giugno mi alzo di buonora e accendo la tivu’,udite udite cosa mi capita di vedere: In un progamma RAI, un giornalista sportivo della RAI,( che io contribuisco da 40 anni per il suo stipendio, con l’abbonamento e che però non sono juventino come lui) cosa fa questo signore sponsorizza il suo nuovo libro su del piero e sulla juve.Ma dico io con quale faccia può uno presentare un simile libro ? E poi ha scelto propio il periodo giusto. Forse pensava che non lo guardava nessuno vista l’ora mattutina ,erano circa le 7,30

  25. Diego scrive:

    A Mariuccia: Ancora non ho capito da che parte sta, o fa finta di non capire o sta prendendo in giro a tutti! Si legga questo articolo apparso su Repubblica e vedrà che gli aprirà gli occhi!

    L’INCHIESTA

    Dall’Inter a Telecom
    i 100mila file degli spioni
    di GIUSEPPE D’AVANZO

    Ricordate lo spionaggio contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini? Era soltanto un capitolo della spy story che coinvolge la Telecom e che ora si arricchisce anche di un capitolo calcistico. Ma la vera notizia è che l’intero archivio illegale è stato finalmente trovato e quel che si immagina da tempo diventa purtroppo una realtà che inquieta. Gli spioni privati, ingaggiati e pagati da Pirelli e dalla sua controllata Telecom Italia, hanno raccolto migliaia di “fascicoli” sul conto di politici, uomini di finanza, banchieri e finanche su arbitri e manager di calcio.

    I più prudenti e discreti, tra gli interlocutori, sono disposti a dire che “i file raccolti illegalmente sono decine e decine di migliaia”. Altre fonti offrono un numero tondo: “I file sono centomila”.

    Gli uni e le altre concordano che una “schedatura” così ramificata non s’è mai vista dai tempi del Sifar del generale Giovanni De Lorenzo. Ora l’”archivio” è all’esame della procura di Milano. Che, dopo molti tentativi infruttuosi, è riuscita a entrare nella memoria di un computer difeso con dieci livelli di protezione e scovato quasi per caso.

    I tecnici dei pubblici ministeri sarebbero forse ancora al lavoro se l’ultima, decisiva password non fosse stata fornita proprio dallo “spione” capo, Emanuele Cipriani, 45 anni, boss di un’importante agenzia d’investigazione, la Polis d’Istinto, da tre lustri al centro di un network d’intelligence messo su da Giuliano Tavaroli, 46 anni, già responsabile della sicurezza di Telecom.

    Entrambi sono accusati di “associazione per delinquere finalizzata alla rivelazione del segreto istruttorio” (da una costola di quest’inchiesta sono già saltate fuori le manovre storte contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini).

    Il pasticcio spionistico incrocia anche lo scandalo del calcio. Per quanto racconta Emanuele Cipriani ai magistrati, nei file illegali della Polis d’Istinto ci sono alcuni dossier raccolti, su input dell’Inter di Massimo Moratti e ordine di Marco Tronchetti Provera, contro l’arbitro Massimo De Santis, il direttore sportivo di Messina e Genoa Mariano Fabiani, il direttore sportivo del Catanzaro Luigi Pavarese. La scoperta ha amareggiato (e irritato) molto la Procura di Milano.

    Ai pubblici ministeri, tre anni fa, è stata segnalata la confessione che l’arbitro Danilo Nucini affida “in privato” al presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti. La “giacca nera” racconta “il metodo Moggi”; le pratiche occulte utilizzate per aggiustare i risultati prima della partita; le modalità e i luoghi degli incontri clandestini del direttore della Juve con gli arbitri “addomesticati”. Addirittura indica i numeri di telefono “coperti” utilizzati dalla “banda” per comunicare in sicurezza. Facchetti invita Nucini a incontrare i magistrati. L’arbitro non ne vuole sapere, non se la sente di strappare il velo. Il presidente dell’Inter insiste. Pena un po’. Alla fine, la spunta. Nucini va in procura, ma è un buco nell’acqua. L’arbitro non conferma le sue accuse. Tocca ora a Facchetti. Se la sente di diventare attore della denuncia riferendo ai magistrati le rivelazioni di Nucini, peraltro registrate dal presidente dell’Inter? Facchetti affida la decisione al patron della squadra, Massimo Moratti. Che esclude la testimonianza per non “compromettere” il presidente del club. La storia sembra morta lì. Invece continua per vie oblique (da qui l’irritazione della procura che si sente oggi utilizzata e gabbata dall’Inter).

    Il club neroazzurro si rivolge alla rete spionistica di Telecom, alla Polis d’Istinto di Emanuele Cipriani, per venire a capo della presunta corruzione di Massimo De Santis, indicato da Nucini come uno dei protagonisti dei trucchi. Il Corriere della Sera ha già svelato la nota di accompagnamento dell’indagine spionistica: “Con il presente report siamo a riportare quanto emerso dall’attività di intelligence attualmente in corso a carico di Massimo De Santis e della di lui coniuge, sviluppata al fine di individuare eventuali “incongruità” in particolare dal punto di vista finanziario e patrimoniale a carico del soggetto di interesse”.

    L’incrocio della storia con lo scandalo del calcio finisce qui e appare tutto sommato marginale nell’imponente schedatura illegale che i magistrati scoprono nel computer “aperto” da Cipriani. “Decine e decine di migliaia di fascicoli” (”centomila”?) svelano un lavoro accuratissimo portato avanti con la collaborazione di pubblici funzionari infedeli capaci di violare le banche dati del Viminale, della Banca d’Italia, degli uffici della pubblica amministrazione.

    Le schede hanno un loro preciso canone. Si interrogano le conservatorie dei registri immobiliari, gli archivi notarili, il pubblico registro automobilistico, il registro navale, l’anagrafe tributaria. Si scava negli istituti di credito, nei fondi di investimento, nelle società finanziarie. Si annotano i soggiorni all’estero, la presenza abituale in luoghi di villeggiatura. Quasi sempre, gli accertamenti sono estesi al coniuge o ai figli, alle persone fisiche o giuridiche, società, consorzi, associazioni del cui patrimonio il poveretto “schedato” risulta poter disporre “in tutto o in parte, direttamente o indirettamente”. I file si arricchiscono dei tabulati telefonici del maggiore gestore italiano di telefonia - sono documenti che permettono di ricostruire l’intera mappa dei contatti del “soggetto di interesse” - in qualche caso, delle intercettazioni della magistratura perché Giuliano Tavaroli ha controllato, fino a qualche tempo fa, il Centro nazionale autorità giudiziaria (Cnag) dove transitano tutte le richieste d’intercettazione dell’autorità giudiziaria.

    In teoria, dunque, le schede degli spioni possono raccogliere anche intercettazioni abusive perché è possibile attivare una “linea di ascolto” senza decreto giudiziario in quanto a priori non c’è alcun controllo (soltanto a posteriori è possibile risalire alla traccia che lascia l’attivazione della linea di intercettazione: sono le tracce che i magistrati ora stanno cercando).
    Lo schema d’investigazione appare molto simile, se non identico, alle indagini per mafia o riciclaggio. Anche nel caso delle schedature illegali, infatti, l’obiettivo degli “spioni” è l’accertamento di una sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti.

    Con un vantaggio rispetto alle polizie: la Polis d’Istinto appare in grado misteriosamente di compiere senza difficoltà anche accertamenti patrimoniali all’estero.
    Ora bisogna chiedersi chi è stato spiato, per conto di chi, che uso è stato fatto dei dossier o se ne voleva fare? Sono domande che spingono su un sentiero molto scivoloso. Tutte le fonti vicine all’inchiesta sono restìe ad azzardare una qualche conclusione, anche se approssimata. L’indagine, dicono, è ancora in corso.
    Si sa però che l’archivio illegale raccoglie più o meno i nomi dell’intera classe dirigente - politico, economica, finanziaria - del Paese. Ci sono tutti i protagonisti della scalata di Bpi ad Antonveneta e di Unipol a Bnl, per dire. Gli industriali e i finanzieri che scalarono nel 1999 la Telecom. I politici e gli uomini di governo che guardarono con interesse a quell’operazione.

    Emanuele Cipriani sostiene che il suo lavoro è stato regolarmente commissionato, attraverso Giuliano Tavaroli, dal presidente Marco Tronchetti Provera. Ma è vero? O è vero che, confidando nel loro incarico ufficiale, Cipriani e Tavaroli si sono messi, con il tempo, in proprio schedando obiettivi (”soggetti di interesse”) selezionati di volta in volta da altri misteriosi “clienti” o così fragili da poter essere ricattati e “condizionati”?

    Emanuele Cipriani rintuzza i dubbi mostrando le fatture regolarmente emesse da Pirelli-Telecom, anche se per prestazioni definite negli archivi delle società in modo molto generico. Più o meno quattordici milioni di euro, anche se Cipriani preferisce farsi pagare in sterline e a Londra. Da dove curiosamente il denaro comincia a muoversi come in un vortice. Montecarlo. Svizzera. Infine, l’approdo in un conto della Deutsche Bank del Lussemburgo, intestato alla Plus venture management, società off shore con base nel paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche. Che necessità c’è di far fare a quel denaro, compenso di regolare contratto di consulenza/collaborazione, il giro del mondo? Per quel che se ne sa, non è la sola domanda che non trova ancora una risposta. Ce n’è un’altra, forse più importante. Se è Marco Tronchetti Provera a commissionare quei dossier, perché alcuni fascicoli riguardano lo stesso Tronchetti e gli affari di sua moglie Afef? Anche loro, i “padroni” della Telecom, potevano essere sottoposti a pressioni? In questo caso, chi davvero muoveva la mano degli spioni. Soltanto l’avidità personale o altri “clienti” desiderosi di indirizzare le mosse del presidente di Pirelli/Telecom? La storia del grande archivio spionistico e illegale della Seconda Repubblica è ancora tutta da scrivere.

    (23 maggio 2006)

  26. Patrizio scrive:

    A Frick,

    se sei intelligente, potevi risparmiare le critiche su Del Piero e sulla Juve, perchè non hanno colpa!

    Gli unici colpevoli sono tutti i dirigenti di tutte le società sportive di A e B, anche la FIGC e la Lega Calcio.

    La prossima volta che scrivi un articolo, devi prima essere sicuro che il tuo cervello sia collegato tra mani e pensieri, altrimenti vengano fuori cose sbagliate………………………..

  27. claudio1603 scrive:

    caro direttore, sta centrando ogni problema e sta anche rischiando!!per anni ha accusato carraro,ora lo sta facendo con galliani (vero scandalo) Tanti dimenticano art 6 codice giustizia sportiva: atti diretti ad alterare una gara(non parla di danaro)anche solo il tentativo!!!!resposabilita’ diretta……aggravanti….Risultato?retrocessione anche di piu’ categorie! poi se vogliamo cancelliamo la legge, ma se la applichiamo.Juve non dovrebbe avere scampo!..Milan?una sola colpa, ma enorme.GALLIANI l’unico che poteva denunciare!!! per una omessa denuncia del genere, da un personaggio del genere…dica Lei che ne capisce piu di me!Lei ha capito una cosa: le retrocessioni sono il male minore, darebbero nuova forza di ripartire a tutto il calcio!!!!!!!assoluzione? che credibilita’ avrannno trasmissioni sportive e giornali?nessuna!!!!!!!in questi difficili momenti(sportivi certo)lei si e’ rivelato il migliore, in tanti lo hanno capito!!complimenti, continui cosi, buon lavoro

  28. frick scrive:

    A patrizio,
    non ritengo di essere tanto intelligente,e tantomeno critico con del piero e con la juve (anche se ce ne sarebbe un bel pò) ma criticavo quel giornalista che presenta un libro di questo genere in questo momento,(in una tv pubblica dove un sacco di fessi come me paga l’bbonamento, e non tutti sono juventini me incluso,al massimo questo signore avrebbe potuto presentare un libro sul bel calcio italiano e non su una singola squadra,ma siccome sappiamo tutti da quale parte sta la maggior parte dei giornalisti rai,non c’è da stupirsi !) Ma dico io non so se qualcuno in questo momento ha voglia di leggere un libro di questo genere,magari sdraiato sulla spiaggia. Ma forse hai ragione il mio cervello non arriva tanto lontano,visto che qualcuno ha avuto il coraggio di festeggiare uno scudetto a fatti già avvenuti,perchè non si potrebbe leggere un libro di amarcord,pensando magari che i tempi passati sono stati tempi d’oro !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  29. roberta scrive:

    Anche in questa vicenda Lei riesce ad accostare il nome di Galliani a un fatto negativo di cui Galliani non ha responsabilità dirette. L’accostamento di temi o immagini per far passare un concetto che non si può dire (perchè falso o non corroborato da prove) è una pratica usata dai giornalisti esperti come Lei che però la deontologia professionale esecra. Mi sembra che Lei stia usando questo momento di debolezza del calcio per regolare dei conti personali. L’ho già scritto in un commento regolarmente cestinato. Ma lo fa sulla pelle di milioni di tifosi e non va bene.
    Dice che Galliani dovrebbe dimettersi perchè bisogna azzerare i vertici calcistici.
    Ma non ho letto nemmeno una sua parola sulla dimissioni di Mattei o Campana.
    Perchè?

    ——————–

    Cara Roberta, non posso pretendere che Lei legga ogni riga. Ma chi ha mai parlato di regolamento di conti? Ma è mai possibile che non si possa chiedere un altro calcio, che sia migliore rispetto a questo? E lasci stare le lezioni di deontologia professionale: c’è l’Ordine per questo.
    I vertici calcistici sono già azzerati, tranne la Lega. Mattei non verrà riconfermato. Quanto a Campana, il suo futuro è affare del sindacato calciatori, non della federazione.

  30. Ada scrive:

    Caro Direttore,
    Nel Suo fulgido,e imparziale commento (sarà mica perchè allontanato da Tuttosport?) cita la sentenza del TAS,ma ahimè non ne da conto:Essa indica CHIARAMENTE che il Dott.Agricola,a loro parere,non ha fatto nulla di illegale,nè di illecito.
    Un Lapsus il suo?
    Via siamo troppo adulti per non riconoscere il Suo livore.
    Grazie,Ada
    ——————————-

    Cara Ada,
    ma di quale livore va cianciando? Ma lei li legge gli articoli o no? Se li legge bene, altrimenti ce ne faremo una ragione, però prima di sentenziare per sentito dire almeno si documenti, sennò rischia brutte figure.
    Intanto, se ci sono stati giornali che hanno sempre sottolineato la presunzione d’innocenza del dottor Agricola questi sono i nostri. In secondo luogo, il Tas fra le altre cose aveva sostenuto che la prescrizione sportiva del procedimento nei confronti del medico Juve doveva considerarsi interrotta, contrariamente a quanto affermato dalla Discoplinare. Ora il Coni ha chiesto che si ricominci daccapo. Staremo a vedere.

  31. Ada scrive:

    Caro Direttore,
    Il Suo livore non accenna a diminuire,e segue travisando il fatto che,comunque,in nessuna parte del Suo articolo Lei cita l’esito della sentenza del TAS:Assoluzione.
    Le sembrerà una dimenticanza da poco,come a me non sembra da poco che nessun giornale si chieda che fine ha fatto la condanna all’Inter per il passaporto falso di Recoba (Trib di Udine),per il rinvio a giudizio di Roma e Lazio per falso in bilancio (trib. di Roma),per le Fideiussini false della Roma……
    Come vede oltre a parlare di soggetti ASSOLTI PERCHE’ IIL FATTO NON SUSSISTE,bisognerebbe parlare un pò di quelli condannati (Udine) e rinviati a giudizio Penale (Roma)
    Cordiali saluti,Ada

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