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Dilettanti allo sbaraglio

di Xavier Jacobelli
Quaranta giorni dopo il trionfo di Berlino, il calcio italiano si riscopre sgradevolmente in mezzo al guado. Mentre sul fronte della giustizia sportiva, soffiano sempre più forti i venti dei tarallucci, l’obbrobrio di Livorno ha esposto la Nazionale ad una figuraccia che doveva e poteva essere evitata. E non è soltanto una questione squisitamente tecnica, anche se Donadoni ha mandato in campo una squadra senza capo né coda, che ci auguriamo di non rivedere mai più, nemmeno per uno stage a Coverciano. Il problema è prima di tutto manageriale ed organizzativo, cioè della Federazione Italiana Giuoco Calcio, sempre pronta a questi disastri.
Mercoledì sera, anziché mandare in scena la Festa del Ringraziamento in uno sede acconcia e tale da celebrare degnamente il quarto titolo mondiale, gli uomini di Guido Rossi hanno ripetuto gli errori in auge durante il regime di Carraro: città sbagliata, squadra sbagliata, atmosfera sbagliata. Con l’aggravante di alcune gaffes che nemmeno in Micronesia si permettono, con tutto il rispetto per la Micronesia. Quelle maglie con tre sole stelle anziché quattro; quella Coppa del Mondo non esposta allo stadio Picchi su veto dell’organizzazione Blatter perché all’Ardenza non c’erano i marchi degli sponsor Fifa, sono stati due oltraggi alla squadra Campione del Mondo.

Niente però se paragonati allo show degli animali da stadio, prontamente radunati in alcuni settori dell’impianto. Dagli ultrà croati che formano la svastica umana (ignobile coreografia, evidentemente provata con cura) agli omologhi italiani che rispondono inneggiando alle foibe di Tito, in un crescendo di barbarie che non lascia presagire nulla di buono per la nuova stagione. La verità è che questa dannosissima e dannatissima amichevole doveva essere giocata solo per incassare i diritti tv, assicurati dal contratto Rai.
La verità è che c’erano altre dieci, cento sedi più felici di Livorno, da dove Donadoni era stato incredibilmente cacciato e dove Donadoni è voluto tornare per prendersi la porta in faccia.

La verità è che, dopo Berlino, Rossi & Albertini (o meglio, Albertini & Rossi) in ambito nazionale non ne hanno azzeccata una. Incapaci di convincere Lippi a restare, il Commissario e il Subcommissario hanno scelto Donadoni, scaraventandolo sulla graticola senza uno straccio di protezione: la pessima sconfitta con la Croazia rende già inappellabili i verdetti della Lituania (Napoli, 2 settembre) e, soprattutto, della Francia (Parigi, 6 settembre).

Peggio è andata con l’Under 21: l’esonero di Gentile è stato immotivato, ingiustificato, ingiustificabile e grida ancora vendetta al cospetto delle regole e della meritocrazia. Per non parlare delle brache che la Figc si è calata davanti all’indecente sentenza Fifa, secondo la quale l’aggressore Zidane è stato equiparato all’aggredito Materazzi.

Dopo di che, con la scusa degli sponsor, Blatter vieta addirittura che la Coppa del Mondo sia esposta nello stadio italiano, teatro della prima uscita della Nazionale che l’ha vinta. Complimenti Rossi e complimenti Alberini. I dilettanti allo sbaraglio fanno meglio.

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27 Commenti a “Dilettanti allo sbaraglio”

  1. Maurizio scrive:

    Concordo pienamente conquanto esposto da lei, caro direttore.
    ma non credo ci sia da meravigliarsi. Ai nuovi vertici della Federcalcio della nazionale non gliene importa nulla. Tutto quello che vuole Rossi e i suoi degni accoliti e togliere di mezzo le rivali dell’inter. E’ stato ingaggiato per questo ed è pagato per questo.
    Il trionfo di Berlino gli ha dato più fastidio che altro perché ha sbattutto in faccia a tutti il merito di quei giocatori che lui e i suoi compari volevano vedere in serie c.
    All’under 21 è stato mandato Casiraghi perché ex responsabile delle giovanili dell’inter ed è stato esonerato gentile perché troppo juventino. E nond iciamo che Rossi voleva convincere Lippi a restare perché non gli ha mai concesso fiducia e ha dovuto inghiottire il boccone amaro della Coppa del Mondo e di un Lippi trionfante.
    Tronchetti Provera e la Telecom sono grandi sponsor del nuovo governo che gli ha già assicurato che non toccherà il vergognoso monopolio telecom nelle comunicazioni (il famoso “ultimo miglio”) che esporrebbe la suddetta telecom al fallimento.
    Per questa gente, la Nazionale è solo un particolare fastidioso da evitare appena possibile.
    Salviamo il calcio in Italia finché è possibile e mandiamo a casa guido rossi. Altrimenti, dopo non rimarranno che le macerie.

    Maurizio

  2. roberto scrive:

    Condivido al 100% il Suo articolo direttore, e sempre in merito al professore Rossi, massima solidarietà a lei e a tutti i giornalisti sportivi in merito alle e dichiarazioni di oggi sempre del fulgido Rossi che in pratica vi ritiene una classe praticamente quasi tutta corrotta e al soldo di editori,politici e magnati..roba da pazzi..ma quando ci decidiamo a mandarlo via?

  3. Mick67 (Foggia) scrive:

    FORZA, PROFESSORE !!!

    Guido Rossi non intende lasciare la sua carica di Commissario della Figc. In una lunga intervista a ‘La Repubblica’ l’avvocato milanese si dice sicuro di poter cambiare il mondo del pallone, anche se tra mille difficoltà.

    “La situazione è difficile. Molto difficile. Perché c’è la sensazione tremenda che davvero non si voglia e non si debba cambiare nulla, in Italia; che lo scandalo del calcio sia già stato dimenticato; che viviamo nel paese dei mille gattopardi”

    In attesa del giudizo della Camera di Conciliazione, Rossi smentisce le anticipazioni di alcuni giornali che hanno ventilato l’ipotesi di sconti per la squadra coinvolte e accusa i tanti personaggi che stanno pubblicamente spingendo per un ulteriore alleviamento delle sanzioni sportive.

    “Intorno a questo sport ci sono troppi interessi coinvolti, troppi poteri. E ciascuno di questi interessi e di questi poteri fa di tutto per auto tutelarsi - dice Rossi a ‘Repubblica’-. Questi signori stanno andando contro il volere della gente che, invece, nonostante una campagna stampa indirizzata, desidera la pulizia e la trasparenza, e non la manipolazione elevata a sistema. Lo scandalo del calcio sta mettendo in evidenza la malattia endemica di questo paese: la tendenza all’inciucio, a buttarla sempre a tarallucci e vino, a dimenticare”.

    Un problema che, per il commissario della Figc, non coinvolge solo il calcio ma tutto il paese. “L’Italia è afflitta da una forma grave di amnesia sociale. Ed è proprio per questo che ogni giorno che passa sono sempre più motivato ad andare avanti per riscrivere tutte le regole, come abbiamo già cominciato a fare, con il contributo di tutti. E a fare pulizia”.

    Le difficoltà sono molte ma Rossi sente piena fiducia attorno a sé. “Come faccio a sentirmi abbandonato quando posso contare su gente come Borrelli e Ruperto, come Catricalà, come tutti i miei collaboratori, come il presidente del Coni, Petrucci. Il Governo - spiega - mi sostiene, la gente per strada mi sostiene, mi incita a resistere”.

  4. Rocco scrive:

    Altro che Bignami, sig. direttore, qui siamo proprio alla scuola materna del calcio.
    Ero pienamente d’accordo con Lei sul giudizio del nuovo allenatore della Nazionale ma, attenuanti a parte, ho dovuto cambiare canale molto in fretta e mi succedeva spesso con Sacchi a causa proprio delle convocazioni che dovevano, per forza di cose, essere sorprendenti. Spero che anche l’allievo,comunque, ci porti in finale. Attendiamo le prossime.
    Non sono d’accordo, invece, per quella Sua paventata aria di “tarallucci e vino” che intravede in merito a Calciopoli.
    Qui è stata, secondo me, veramente perpretata un ingiustizia nei confronti del calcio vero e proprio.
    Solo la Juve, alla fine, ha pagato e se per Lei la paura è quella che si possa scontare la pena anche ad essa io la invito a riflettere sul suo comportamento che, purtroppo, non si è discostato di molto da quello dei suoi colleghi di stampa e Tv.
    E’ giusto che la Juve, se ha commesso degli illeciti, debba pagare, ma, sarebbe giusto che, vista la grande occasione che si è presentata al calcio italiano che la pulizia fosse totale e quindi non chiudere gli occhi davanti a denunce come passaportopoli, rolex, cene tra arbitri e dirigenti e raccomandazioni varie( addirittura Pallazzo Chigi) che non possono sicuramente mettere, chi le riceve, in condizioni di parzialità di giudizio. Non crede?
    Come possono, milioni di tifosi, accettare una giustizia del genere e starsene tranquilli.
    Perchè, come scrive Tuttosport, non si vuole aprire il caso Inter/ Recoba ? Per non parlare delle denunce di Georgeatos.
    Di fronte a delle denunce si deve aprire un inchiesta. E’ UN ATTO DOVUTO!!! CI SONO DEGLI ARTICOLI ANCHE PER QUESTI REATI !!
    Si riaprono delle inchieste dopo decenni e qui si vuole sotterrare tutto e per sempre.
    Chi governava il calcio, lo conosciamo bene, se nè uscito pulito, al secondo grado di giudizio. AVRA’ MINACCIATO DI FAR SALTARE TUTTI ? ROSSI COMPRESO ?
    Ma Voi giornalisti perchè non avete, ho avevate, lo stesso fervore quando succedevano questi fatti.Se sono realmente accaduti, e il patteggiamento lo dimostra, la società ha tratto beneficio e quindi va sanzionata.
    E’ possibile che nessuno alza la voce e chiede giustizia ?
    Si, signor direttore, non si preoccupi non finirà a ” tarallucci e vino. La Juve andrà in B e per tutti VOI questa sarà giustizia.
    PER LA NAZIONALE E’ ANCORA PRESTO PER DARE GIUDIZI ( anche se condivido il suo malcontento). GENTILE PUZZAVA DI JUVE E QUINDI ANDAVA CACCIATO.
    Cordialità

  5. francesco scrive:

    Caro Direttore,

    io rivoglio il calcio dei corrotti sennò comincio a ridere istericamente… da maggio ad oggi ne ho viste di tutte i colori… …

    - una procura che mette in mano ad un’associazione privata gestita da volontari(figc), atti di indagine che normalmente andrebbero distrutti o segretati (le intercettazioni)
    - un commissario che ha l’eleganza e la grazia di un elefante in un negozio di cristalleria… ….
    - un processo farsa
    - un appello ridicolo
    - il signor rossi che dice di veder ancora in giro il partito dei corrotti… peccato che la sua crociata giustizialista si sia conclusa con l’assoluzione di Carraro a traino di sentenze ridicole…
    - il signor rossi che non voleva il milan in uefa e che poi l’ha difeso in champions…. (qualcuno mi sipega la cosa?)
    - una nazionale campione del mondo non premiata da Blatter (?)
    - un toro incornare materazzi e venir premiato come miglior giocatore del mondiale
    - quanto riportato da lei sopra… …
    - una nazionale campione del mondo data in mano a Donadoni (per carità grand’uomo e che giocatore, ma esperienza… …)
    - l’under data in mano a casiraghi e zola( boh?)
    - una partita a livorno giocata “non si sa perchè”… e con dei giocatori che francamente definire di seconda fascia è eufemistico…
    - l’inter scudettata
    - i milanisti che non vogliono mercenari(sheva cuore ingrato), ma poi si fiondano sui giocatori che fuggono dalla juve(ma questa volta hanno fatto un buco nell’acqua)
    - l’inter regina del mercato secondo suoi colleghi ( e grazie al…. … è l’unica a farlo… … )
    - l’inter scudettata che perde il trofeo moretti e come al solito sul campo contro la juve le piglia…(soddisfazione minima? no no gli rode a chi dice , ma intanto era solo il moretti… i campioni d’italia hanno perso con una squadra di serie b assemblata con giovani e rincalzi… …)

    e ora mi auguro di vedere la magistratura intervenire, perchè hanno voluto le società in borsa.. .allora una società con azionisti e risparmiatori non può essere messa nelle mani di una federazione giuoco calcio che assomiglia ad una “sgarruppata” armata brancaleone… ..
    grazie signor rossi… …
    francesco
    ps
    qualcuno mi restituisce il calcio dei ladri e dei corrotti, mi pare che fosse una cosa più seria di questo pezzo d’avanspettacolo che dura ormai da tre mesi… …

  6. Maurizio - Firenze scrive:

    La sentenza alla Reggina confrontata con quelle di primo grado delle altre squadre e’ una COMICA assurda.
    Non gli vengono levati punti nel campionato precedente come alle altre squadre e per un numero maggiore di partite rispetto alla fiorentina riceva meno punti di penalizzazione in A
    Giustizia ridicola
    Francamente spero in Dupont che portera’ al TAS per la Juve il caso per smontare tutto il processo e fare a pezzi questa giustizia sportiva.
    E questo benche io siatifoso viola, ma sono convinto che gli avvocati Juve sapranno far crollare tutto il procedimento sportivo.

  7. carletto scrive:

    Caro direttore,
    come mai non ha commentato la sentenza dell´appello e le dichiarazioni di Rossi pubblicate oggi su diversi giornali online? Non teme anche Lei che tutto si risolverá in una bolla di sapone? Secondo me alla fine la Juve rimarrá in serie A con qualche punto di penalizzazione e Moggi rientrerá trionfalmente nel calcio. Magari lo fanno presidente della FIGC!
    Alla faccia dei giudizi giusti e severi che tutti invocavano! Adesso i colpevoli sono solo gli accusatori! È tutta colpa di Rossi e soci! Sono loro i mali del calcio italiano.
    Boh, certo non é facile capire voi giornalisti. Prima vi infuocate e poi, piano piano, dimenticate tutto. Non é che é tutta una finta per vendere piú copie dei giornali?

  8. Daniele, Sydney scrive:

    Complimenti direttore, bell’articolo. Evidentemente in Italia le persone che comandano (o che vengono messe a comandare) hanno conflitti d’interessi o sono incompetenti.

  9. fra-bru-co scrive:

    Egregio signor Jacobelli,

    che dire, pare una manovra per far giocare in A anche la Juventus. Non c’è serietà se non in pochissimi giornalisti che, purtroppo parlano al deserto. Altri ritengono che si debbano punire le persone non le società. Bravi!! Cosí basta incaricare qualcuno a fare l’utile idiota ad agire nell’ombra corrompendo a destra ed a manca e le società sono salve. Ma bravi, bravissimi!

    Cordiale stretta di mano.
    Bruno

  10. roberto scrive:

    Altra chicca dello sport italiano…Il Conciliatore della Juve è uno dei firmatari per il ripescaggio del Bologna in A…ma sinceramente il calcio e lo sport italiano da chi è detenuto? Da dilettanti allo sbaraglio allo stato puro…

  11. Marco scrive:

    Caro Direttore,

    c’è poco da commentare. Il suo articolo, per quanto asciutto e tagliente rappresenta la verità. Anzi, mi ricorda l’articolo che lei stesso ha pubblicato su questo Blog il 24 luglio 2006, la cui parte finale ho qui di seguito riportato:

    “…Eppure, dopo il trionfo di Berlino, Rossi sta continuando a sbandare. E’ ancora in tempo per rimettersi in carreggiata, purchè si dia una mossa. Il 16 agosto, a Livorno, la Nazionale tornerà in campo per giocare l’amichevole con la Croazia. Quel giorno, a Rossi non basterà andare in tribuna sventolando la sciarpa portafortuna.
    I Campioni del Mondo sono gli azzurri, non lui. Che manco li difende quando la Fifa li offende..”.

    Devo quindi darle atto, Direttore, di coerenza e lungimiranza.
    L’unica cosa che non può essere ascritta a Guido Rossi è la scelta dei giocatori da mandare in campo.
    Non crede ?

    Inoltre, e qui temo di “beccarmi” qualche rispostaccia da parte di qualcuno, non crede che la Nazionale, debba tornare a giocare nelle nostre grandi città ?
    I Blues giocano sempre Parigi; gli Inglesi a Londra, e via dicendo.
    Non crede lei che questa scelta, a volte un po’ ossessiva, di giocare sempre più spesso in provincia, sia dettata da qualcosa di demagogico ?

    Con stima.

    —————

    Caro Marco,
    le sue considerazioni sono pertinenti. Trovo però sia giusto che la Nazionale si esibisca anche su palcoscenici non metropolitani, per consentire ai tifosi di quelle piazze di vedere in azione gli azzurri. L’importante è scegliere i posti giusti al momento giusto, senza peccare di demagogia. Per quanto riguarda Roma, la capitale riabbraccerà il Club Italia in occasione dell’eliminatoria europea con l’Ucraina di Shevchenko.

  12. Mick67 (Foggia) scrive:

    CALCIOPOLI / UNO SCANDALO ALL’ITALIANA

    Fonte: La Repubblica - www.larepubblica.it

    «L´Italia è il paese dei gattopardi, certo, ma anche quello dei colpi di spugna, dei conflitti d´interessi, delle leggi con l´inganno incorporato, dei processi che aggiustano le inchieste, dei giornali che piegano la realtà agli interessi di bottega, degli indulti-omaggio. Questo e solo questo ci ha insegnato lo scandalo del calcio. Guido Rossi ha ragione, e lo capisco. Ma, in cuor mio, temo che non farà in tempo a dimostrarlo: perché più si addentrerà nel cancro del pallone, che è il paradigma della nostra società, più troverà gente disposta solo a crocifiggerlo». Più apocalittico che pessimista, più incupito che arrabbiato, il ministro Antonio Di Pietro, già magistrato di punta del pool Mani pulite, è un fiume in piena: «Il modo in cui si sta cancellando tutto è una vergogna», dice commentando l´intervista di Guido Rossi a Repubblica sullo «scandalo dimenticato del calcio».
    Davvero non si aspettava che finisse così?
    «Non lo so. Non ci avevo pensato. Certo è che, a cose fatte, c´è da dire davvero che sotto il sole non spunta mai niente di nuovo».
    Anche lei è convinto che sia finito tutto a tarallucci e vino, quindi.
    «Sì. E questa è l´ennesima conferma che il paese vive spaccato da un enorme divario tra la volontà popolare e le decisioni di parte della classe dirigente, dei potenti. Basta osservare quello che è successo dallo scandalo di tangentopoli in poi. Ogni volta che si è scoperto un male si è preferito criminalizzare il medico che lo aveva scoperto piuttosto che curare il male. E ditemi voi quale logica c´è in questo».
    Secondo lei perché accade ciò?
    «La risposta è molto semplice. Perché esiste un conflitto di interessi intrinseco e mortale all´interno delle istituzioni».
    Lei pensa che sia un caso che i protagonisti del varo dell´indulto e dello scandalo del calcio, ovvero il ministro Mastella e il presidente Della Valle siano amici?
    «Non lo so. Comunque è irrilevante. Quello che è rilevante è il messaggio che passa con atteggiamenti del genere. Il messaggio dell´impunità. Ricordo che quando scoppiò lo scandalo a me e a Della Valle ci invitarono a Matrix. Della Valle parlò per primo. Disse un sacco di cose gravissime, io mi ricordo che trasecolai e gli dissi: “Presidente ma si è accorto che lei, ora, ha confessato?”. E la verità era che no, non se ne era accorto. Perché in certi ambienti si è talmente abituati a certe cose, a certi atteggiamenti che alla fine sfugge persino la percezione del proprio comportamento».
    Cosa pensa degli sconti sulle condanne subite dalle società. È un tema a lei notoriamente caro.
    «È una vita che vado dicendo che fare gli sconti è un comportamento criminogeno. Proprio perché poi passa il principio dell´impunità, e il criminale è portato a protrarre il proprio comportamento deviante più a lungo e più intensamente».

  13. Marco Veronesi scrive:

    Caro Direttore Jacobelli,
    è bello ritrovarsi quaranta giorni dopo la vittoria del mondiale e scoprire che il nostro calcio è messo molto peggio di quando c’erano Carraro e le cupole varie. Ho seguito con molto interesse e un certo compiacimento l’imbarazzante esibizione della Nazionale più impresentabile di sempre guidata da un “allenatore” degno di tanto squallore; forse nemmeno allenatori come Zeman o Mancini sarebbero riusciti a far peggio di Donadoni. Immagino che il mio compiacimento sia stato provato anche da quei suoi colleghi (senza offesa, direttore) di testate più o meno famose o colorate che alla vigilia dei mondiali avevano processato, giudicato e condannato, in maniera del tutto sommaria, i vari Buffon, Cannavaro e, naturalmente, il grande Marcello Lippi, tutti e tre rei di essere juventini.
    Hanno avuto quello che volevano, ora che Lippi non c’è più saranno contenti. Immagino che il mio compiacimento sia stato provato anche da certa gente di una certa città che, sobillata dai media faziosi, se ne andava in giro con magliette con la scritta “Lippi non è il mio allenatore”, o partecipava a petizioni per togliere la fascia di capitano a Cannavaro, salvo poi, dopo il trionfo di Berlino, divenire preda della più totale e incontrollata esaltazione. Tanto che ora questa gente riesce a esprimersi solo a monosillabi di senso incompiuto e a stampo demenziale del tipo “po po po popopo”.
    Di questo dobbiamo ringraziare Albertini, che ha scelto personalmente il suo ex compagno ai tempi del Milan Donadoni come ct, e, naturalmente, guido rossi, il paladino del nuovo calcio pulito, quello degli onesti. Con questa coppia sul ponte di comando, la nostra Nazionale è sicuramente destinata ad andare incontro a nuovi, grandi successi. Primo obiettivo: fallire la qualificazione agli Europei del 2008. Ce la possiamo fare, Francia e Ucraina sono molto forti, la Scozia non è da sottovalutare, visto che, oltre al solito orgoglio, potrà anche schierare alcuni giovani interessanti. E comunque, al di là del valore delle nostre avversarie, mi sembra già che ci siamo messi sulla buona strada.
    È bene ricordare a questo punto i notevoli risultati ottenuti finora dal super commissario, nonché ex membro del cda dell’Inter, guido rossi.
    Ha perso l’allenatore che ci ha regalato la coppa del mondo, Lippi.
    Ha brutalmente licenziato per telefono Gentile (un altro ex juventino, guarda caso), che ha guidato l’Under 21 al titolo europeo e al bronzo olimpico nel 2004.
    È riuscito a far prendere due turni di squalifica a Materazzi, uno in meno di Zidane. Praticamente la vittima (tutt’altro che innocente, però) e il carnefice sullo stesso piano. Della serie continuiamo a calarci le braghe ogni volta che Mr. Blatter starnutisce.
    Si è preso la reprimenda anche dall’UEFA per l’ammissione del Milan alla Champions.
    Ha visto tornare, direttamente dalla preistoria, l’indistruttibile Antonio Matarrese, che si è preso la poltrona della Lega. Alla faccia del rinnovamento.
    Ha regalato alla sua ex squadra, l’Inter, lo scudetto 2005/06, quando la stagione sotto inchiesta era la 2004/05. A tal proposito una curiosità: l’Inter, non appena ricevuto lo scudetto di cartone in omaggio dal suo ex consigliere, l’ha subito messo sulle maglie. La nostra Nazionale, quaranta giorni dopo Berlino, gioca ancora con le vecchie maglie con le tre stelle. Mi sembra che non sia mancato il tempo per fare nuove maglie che mettessero bene in mostra la nostra quarta, fiammante, stella, conquistata meritatamente sul campo. Non come lo scudetto dell’Inter.
    Ancora, anziché adoperarsi per riscrivere le regole (il tempo l’ha avuto, è in carica da quasi tre mesi), ha proceduto alla lottizzazione della FIGC inserendo nei posti chiave del potere uomini vicini alla nuova triade del calcio italiano, composta da Inter, Milan e Roma. I vice commissari sono infatti Gamberale (ex uomo Telecom), Nicoletti (area Saras, Moratti per intenderci), Coccia (uno dei tre “saggi” che hanno regalato lo scudetto all’Inter) e Albertini. Il ct dell’Under 21 (a proposito, complimenti per l’esordio) è Casiraghi, ex “responsabile area ricerca e selezione” nel settore giovanile dell’Inter. Infine, Agnolin, presiedente dell’Aia (ex dirigente della Roma) e la dottoressa Filippi, anche lei vicina ai colori giallorossi.
    Da ultimo, la ciliegina sulla torta. Ha ordinato a Palazzi di fare i deferimenti-choc proprio il giorno di Germania-Italia, con l’intento di destabilizzare lo spogliatoio. Andava già infatti profilandosi l’incubo di guido rossi e dei perdenti cronici e frustrati suoi mandanti: una finale tra la Juventus italiana e quella francese, ovvero il trionfo del sistema Moggi.
    Perché, piaccia o non piaccia ai falsi moralizzatori, nonché artefici della teorizzazione della cupola (Moggiopoli l’hanno ribattezzata), se siamo campioni del mondo lo dobbiamo anche, e soprattutto, a Luciano Moggi, non certo a guido rossi o a petrucci o alla melandri. Avrà avuto i suoi difetti (faceva troppe telefonate…), ma era il numero uno nel suo lavoro. Lui ha rilanciato Cannavaro, dato per finito da quel grande intenditore che è l’allenatore neocampione d’Italia. Lui ha scommesso su signori nessuno come Zambrotta e Camoranesi, prelevati rispettivamente dal Bari e dal Verona. E sempre lui ha avuto il coraggio di credere in Marcello Lippi.
    Adesso siamo passati dal sistema Moggi al modello Inter, da sempre rinomato per i grandi successi ottenuti sui campi italiani ed europei. Ci pensi, direttore: all’Inter ci sono Moratti, il duo Oriali-Branca e Mancini. In FIGC abbiamo guido rossi, Albertini, Donadoni & Casiraghi. Non nota anche lei simpatiche somiglianze, soprattutto tenendo conto delle notevoli capacità mostrate dai suddetti personaggi?
    Il confronto tra chi c’era prima e chi c’è adesso è stridente e impietoso. Anche il “maestro di vita” Do Nascimento arriverebbe a prevedere per il nostro calcio tempi veramente cupi. Cominciano già a vedersi i frutti avvelenati dell’operazione “distruggiamo la Juventus” (tra l’altro l’unica a pagare per il calcio marcio, come aveva ampiamente annunciato la gazzetta, il “giornale” che ha dettato tempi e sentenze del processo-farsa). La nazionale ha già cominciato a pagare, poi toccherà ai nostri club nelle coppe europee. Ma forse avrò la soddisfazione personale di vedere pagare, di tasca propria, il signor guido rossi, la FIGC e il CONI: infatti pare che il prossimo colpo di mercato che la Juve intenda fare sia l’avvocato Dupont, quello del caso Bosman, per eventuali ricorsi al TAS e alla Corte Europea. Altro che Palazzi. E le conseguenze sarebbero facilmente immaginabili. Ma è giusto così: chi ha combinato questo pasticciaccio all’italiana deve pagare, e con gli interessi. Cordiali saluti
    Marco Veronesi

    ————-

    Caro Marco,
    c’è una rettifica da apportare, per completezza dell’informazione. Il signor Casiraghi, capo dell’area selezione Inter, è un omonimo e non è parente del neo ct Under 21.

  14. ele scrive:

    ma come? non dovrebbe essere la nuova era del calcio, pulito, degli onesti, delle belle figure davanti l’Europa..

    allora evviva Matarrese, Rossi.

  15. lucia scrive:

    Gentile Direttore, ormai credo non ci siano più dubbi sul fatto che questo Guido Rossi ha collezionato più gaffes in poco più di 3 mesi di tutti i precedenti Dirigenti FIGC. Se volevamo rifondare il Calcio occorreva affidarsi a qualcuno che per origini , per educazione e per cultura sapesse “muoversi” senza provocare devastazioni il cui effetto si ripercuoterà sul Calcio Italiano per anni. L’abilità diplomatica, l’oratoria sottile, la capacità di farsi rispettare senza offendere sono innate, se uno non le possiede è inutile insistere. Mandiamolo via, ha già fatto abbastanza male al Calcio Italiano…o vogliamo dire che il Calcio Italiano è migliorato mandando Juve in B, Fiorentina e Lazio gravemente penalizzate in A, Reggina punita su un solo Campionato e arbitri e Carraro assolti? Spero che il CONI intervenga in maniera efficace perchè altrimenti ci aspettano mesi molto bui.
    Con rinnovata stima
    Lucia

  16. Enrico scrive:

    Bentornato Xavier e per quanto mi riguarda ti quoto in tutto..anche x questo articolo.
    Rossi è uno spettacolo sempre: quando parla, nelle foto e soprattutto nel gestire il ns. “nuovo” calcio, non ne azzecca una!!..forse argonauta gli sta un po stretto come soprannome.

    ITALIA-CROAZIA
    Ho letto stamani “Il Tirreno” e sono rimasto esterefatto: tifosi livornesi (BAL tanto amate da lucarelli) sono entrati in curva e hanno tolto con minacce e insulti le bandiere tricolori a bambini e donne che volevano vedere la loro ITALIA….un bambino di nove anni ha preso una bottiglia in faccia…ecco sig. Rossi il suo nuovo calcio “pulito” riparte da qui.

    Son vent’anni che mi domandavo come si faccia a NON vedere certe cose (vero giornalisti?) e mi son ritrovato a vedere il “marcio” in Lazio, Fiorentina e Reggina…con la juve che piange xchè non è stata trattata alla stregua delle altre (che coraggio!)
    Onore a Della Valle Diego, disprezzo x i falsi moralisti tipo roberto mancini che parla di onestà…ma te lo ricordi quando giocavi che personaggio eri?

  17. Giuseppe scrive:

    Questi personaggi messi li dal nuovo governo, tanto per non smentire anno commessi tanti disastri dimostrandosa incopetenti e ignoranti, Borrelli gia lo conosciamo quello che vale,cioe nulla palazzi si e sentito Dio in terra, e non e stato calcolato da nessuno, trattato come un povero scemo, e quello che penso io.

  18. javerino scrive:

    Bentornato Direttore.
    Ero curioso di sapere cosa ne pensava sul ritorno di Matarrese che a mio avviso è una delle cose più vergognose successe in questo periodo e ne sono successe parecchie.
    Ma vedo che l’attenzione è e resterà sempre su Rossi, troppo facile così.
    Un saluto.

    ———-

    Caro Javerino,
    mi perdoni, ma la mia opinione sul ritorno di Matarrese l’ho espressa nel fondo pubblicato anche su questo blog ().

  19. roberto ferri scrive:

    Sinceramente trovo molto inquietanti le parole di Matarrese, da neo presidente di lega dovrebbe “dare il buono esempio” di “rinnovamento e pulizia”, invece in una delle prime conferenze ufficiali afferma duramente “Rossi è utile per il calcio, ma ora basta”. Secondo me si rischia di fare il genitore che per punire il figlio lo manda a letto senza cena e dopo qualche ora gli porta la pizza perchè “poverino” avrà fame, avrà già capito la lezione. Ho sentito dire che un tribunale sportivo non può penalizzare in maniera ecessiva una società di calcio perchè si penalizza economicamente un’azienda, ma questa/e azienda/e hanno “danneggiato” per anni, anche economicamente, influendo sui risultati, l’economia delle altre squadre, a questo nessuno ci pensa? Ora che si è partiti con il progetto di ripulire almeno superficialmente il sistema calcio è giusto concludere e come dice il direttore evitare “i venti dei tarallucci”. Anche perchè le pene sono state già attenuate dalla partenza, poi scontate, ora vogliono un ulteriore sconto…non mi sembra giusto.
    Per la nazionale sono perfettamente d’accordo con lei, la “prima” da campioni del mondo poteva e doveva essere diversa. A pochi mesi dalla vittoria ci ricordiamo di essere campioni solo attraverso sciocche suonerie per il cellulare. Donadoni inoltre ha buttato via l’unica amichevole che aveva a disposizione per testare i giocatori titolari prima delle qualificazioni. complimenti per il post

  20. alessandro scrive:

    Dopo la “rivoluzione del calcio italiano” progettata ed orchestrata con cura da alcuni personaggi della “prima repubblica del calcio” una sola cosa appare certa: Guido Rossi è l’uomo sbagliato nel posto giusto …Contenti loro!
    Alessandro C. fiero juventino

  21. Amleto Marzocchi scrive:

    Gent.mo sig. Jacobelli,
    l’ho sempre seguita e stimata nei numerosi “processi” di Biscardi e condivido in pieno il suo giudizio, sempre equilibrato ma pungente.
    Siamo caduti dalla “padella” del calcio marcio nella “brace” della “rifondazione” del “calcio compromesso e fasullo”….Ed alla fine son sicuro che a pagare sarànno solo la Fiorentina e le altre “minori” che non interessano a nessuno e non hanno “santi in paradiso”…
    Con grande simpatia ed apprezzamento per il Suo lavoro di ottima levatura, La saluto molto cordialmente.
    A.M.

  22. marco scrive:

    Tutti i mondiali si sono vinti con la JUVENTUS. Caro Direttore ti ho visto sostenere interessi di parte a secondo i giornali che ti pagavano. Se questo è il nuovo che avanza prepariamoci alla fine del calcio.
    ——————-

    Caro Marco,
    non vedo che cosa c’entrino i mondiali vinti grazie anche ai giocatori bianconeri con tutto il resto.
    Non voglio tediare né te né il blog con il riepilogo delle mie esperienze lavorative, delle campagne condotte contro il sistema, eccetera eccetera. Ho sempre scritto ciò che pensavo e per questo ci ho anche pesantemente rimesso, ma se tornassi indietro rifarei esattamente ciò che ho fatto. Il calcio non finirà mai sino a quando ci saranno i tifosi veri. Il resto è fuffa.

  23. francesco scrive:

    Gentile direttore come sempre sono d’accordo con lei e trovo sia vergognoso non onorare la squadra CAMPIONE DEL MONDO con una degna accoglienza, con la quarta stella e con la coppa non mostrata al pubblico, peggio di così…………………..dove sono gli innovatori del calcio? Rossi? Matarrese? Albertini?mah……………..

  24. roberto scrive:

    Dopo lo squallore di Guido rossi in questi mesi veramente c’è da rimpiangere Carraro e company, almeno, seppur con qualche stortura, hanno garantito tanti anni di divertimento al nostro calcio, e ovviamente anche la vittoria ai mondiali (Guido Rossi posa l’argenteria! non t’appartiene questo titolo..).Fosse stato per il Grande Moralizzatore e Sua Giustizia il calcio a quest’ora sarebbe stato distrutto, non ripulito..distrutto nella migliore tradizione di una certa ideologia…quindi facciamo un ultimo sforzo, dobbiamo sopportarlo, se non alza i tacchi prima, fino al 31 ottobre..Resistiamo, Resistiamo Resistiamo altri 2 mesi e poi questo grande incubo partito ai, 15 maggio sarà finalmente finito..

  25. ferdinando scrive:

    Egregio direttore,

    amici lettori di questo blog, condivido in pieno quanto scritto , in merito alle figuracce che sta facendo il calcio italiano e la Federazione campione del mondo, però bisogna sottolineare che la squadra che ha vinto i mondiali era l’ultimo lascito del sistema calciopoli, al quale si è detto basta. ABBIAMO RIPULITO IL CALCIO ITALIANO.
    Da ciò bisogna partire dalla pulizia , dalle persone oneste, semplici e innocenti, così abbiamo il signor Petrucci, il sig.Rossi , Borelli, Matarrese, Zola , Casiraghi, Donadoni, il volto nuovo e pulito ALBERTINI,fra un po’ avremo anche a dirigere la FIGC Pippo ,Pluto QUI QUO QUA, Nonna Papera e chi più ne ha più ne metta.

    Pulizia si ma un po di professionalità non sarebbe guastata, almeno per evitare certe figure, sto pensando al Ranking FIFA.

    PERCHE’ SI DA PER SCONTATO CHE CHI HA GIOCATO HA CALCIO POSSA SAPERE DI CALCIO, QUANDO INVECE NON E’ COSI’.

    CERTE SCELTE E DCISIONI CHI LE FA? E QUANDO LE FA CHE CRITERIO USA?
    Certo che le ultime scelte in termini di nazionale sono state fatte da ROSSi, il che è tutto un programma compreso Albertini,( grande giocatore me da dirigente i danni si sono già visti) che ha poi spinto per cambiare tutto.

    Donadoni sarebbe diventato sicuramente un grande allenatore, ma credo che questa scelta gli costerà moltoin termini professionali , così come costerà molto al movimento Calcio Italiano.

    Spero quanto prima che qualcuno rinsavisca e che i presidenti delle società mettano un pò di criterio e ricomincino a lavorare uniti per il futuro dello sport più caro a noi Italiani.
    Ferdinando

  26. Vetriolo scrive:

    Gentile Direttore,
    non pensa che sarebbe ora che tutti i giornalisti che prima hanno inneggiato al sig. rossi(volutamente minuscolo) e che ora si stracciano le vesti, facessero ammenda delle loro sparate a palle incatenate e rendessero giustizia al calcio italiano prima e alla Juventus poi?????

  27. Angelo scrive:

    Voglio complimentarmi con Marco Veronesi perchè ha espresso per intero ciò che ero intenzionato a scrivere dopo il mio rientro dalle (meritate) vacanze.
    In un altro blog, preso dall’ondata “purificatrice” mi sono pubblicamente vergognato dei sig. MOGGI e GIRAUDO, perchè il comportamento di questi era, anche al parere di uno juventino, riprorevole. Ebbene, voglio scusarmi con entrambi e ringraziarli per tutto il lavoro svolto per difendere l’amata Juventus da un mondo, da un ambiente che odia letteralmente la Juve. La prova di ciò è sotto gli occhi (molto offuscati) di tutti, da sempre quando si fa un affare, illecito o no, bisogna essere almeno in due…quà siamo rimasti soli !!! Soprattutto il grande lavoro che stanno svolgendo rossi ed albertini da tutto ciò che “puzzi” di juve ne è la prova lampante.
    Comunque dico a tutti : questo è il nuovo che anche il sig. Jacobelli voleva:
    AIUTO ! ! ! !

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