L’addio di Totti alla Nazionale:
in azzurro non è mai stato un leader
di GIUSEPPE TASSI
Con l’addio di Totti la nazionale di calcio perde un giocatore di grandi qualità tecniche, ma non leader, non un uomo decisivo, non un trascinatore. Quel ruolo di spicco che Francesco ha saputo interpretare nella Roma, favorito dalla conoscenza dell’ambiente, dalle profonde radici locali, dalla naturale sbruffoneria, non lo ha mai rivestito con la maglia della nazionale. Non è un caso se i momenti più alti della sua vicenda azzurra restano due calci di rigore, picchi emotivi di alta intensità, dove un grande solista sfida il portiere avversario: il cucchiaio a Van Der Saar nella semifinale europea del 2000 contro l’Olanda e il penalty decisivo contro l’Australia per la qualificazione ai quarti di finale dell’ultimo mondiale. Il Totti azzurro è in due immagini da psicodramma, in due momenti eterni vissuti in prima persona più che per la squadra.
Altri giocatori di grande talento (vedi Mancini) non hanno mai brillato in nazionale, proprio per l’incapacità di trasferire le loro qualità di trascinatori dal club di appartenenza all’azzurro. Se la critica nazionale è stata severa con Totti, non è perché è romano e caciarone, ma perché da un uomo delle sue risorse tecniche era legittimo attendersi un rendimento altissimo, giocate geniali al servizio della squadra e dello spettacolo. Il grave infortunio patito prima del mondiale vittorioso e la faticosa rinascita atletica hanno intossicato il fisico e la mente di Totti, gli hanno tolto la gioia pura del calcio, lasciandogli scorie di fatica incacellabili. Forse Francesco si aspettava di essere santificato per quel recupero miracoloso; e invece la sua presenza marginale nel contesto azzurro del mondiale tedesco, lo ha relegato in secondo piano, fatto salvo il rigore contro l’Australia. Così il trionfo di Berlino ha incorniciato altri personaggi: l’incredibile Grosso, il gigantesco Materazzi, l’inesauribile Gattuso, il fantastico Cannavaro, perno della difesa. Dentro questa squadra, fatta di cemento e rigore, i personalismi di Totti sono diventati accessori, ricami di qualità su un telaio robustissimo. Piano piano Totti ha visto sfilacciarsi il sogno di diventare il simbolo della nazionale di Lippi, l’emblema sfolgorante di un mese magico. Oggi Francesco dice di lasciare per motivi fisici, ma forse ha capito che la nazionale per lui resterà una matrigna. Una squadra incapace di capirlo fino in fondo, di esaltarne il talento. Peccato, perché un Totti più maturo e consapevole avrebbe potuto finalmente lasciare un segno importante nella storia della nazionale.
20 Luglio 2007 alle 17:38
C’è molto più da discutere sulla designazione di collina,
che su Totti e la nazionale.
20 Luglio 2007 alle 18:19
E’ veramente malinconico leggere un articolo così tristemente superficiale. Il sig. Tassi ha forse visto solo alcuni spezzoni di Nazionale presi da Antenna 3 o letto i redazionali della Gazzetta dello Sport ma credo non sia mai neanche capitato per sbaglio in uno stadio dove ha giocato Totti con la nostra (di noi italiani e non di Tassi, evidentemente) Nazionale.
L’abbandono del mglior giocatore italiano non può essere considerato un momento di giubilo. E poi paragonare Mancini, sia pur eccellente goicatore, con Totti sembra come confrontare la Nutella con la …… (come diciamo noi volgari Romani).
Comunque, alla faccia di tutti coloro i quali godono nel dividere, temendo evidentemente i confronti, Forza Italia, Forza Roma e Forza Totti!
20 Luglio 2007 alle 18:24
Ma tu chi credi di essere? Io non sono una giornalista e fortunatamente in questo mondo spero esistano persone più in gamba di te. visto che sei così “intelligente” mi spieghi allora il motivo dell’insistenza del ct Donadoni a volere il giocatore Francesco Totti in Nazionale visto che non è un giocatore di rilievo nella nazionale come Grosso come Materazzi o come Cannavaro da te citati, malgrado la sua decisione già presa subito dopo i mondiali di non voler più giocare in nazionale? Attendo una risposta.
20 Luglio 2007 alle 18:26
Mi sembra una critica ingenerosa. Il talento emerge, in un gioco di squadra come il calcio, da una serie di combinazioni vincenti: ambiente, feeling con i compagni, spinta emotiva, …
L’Italia del mondiale non è stata ma non doveva essere l’Italia di Totti: guai a quella squadra che ha bisogno di trascinatori, non sarebbe una squadra, ma una centuria comandata da un centurione. E nella Roma, dove Totti ha sempre espresso il meglio di sè, non funziona così.
Mi rammarica il paragone poi con personaggi come Materazzi: si può paragonare un picchiatore, che fa della fisicità l’unica arma a sua disposizione, con un piede vellutato capace di fare il cucchiaio?
20 Luglio 2007 alle 18:31
Non me ne vogliano i romanisti ma quello che scrive il giornalista è vero.
Totti è un grande giocatore, ma non è un leader (in Nazionale), mentre lo è nella Roma.
Di lui l’unica cosa positiva in Nazionale che ricordo è stato il cucchiaio in Italia-Olanda del 2000, mentre di negativo mi ricordo un espulsione da “pollo” in Corea del Sud nel 2002 per simulazione e lo sputo a Poulsen in Danimarca-Italia del 2004.
20 Luglio 2007 alle 18:33
La parola caciarone non si addice proprio ad un giocatore della levatura di Totti. Semmai sembra che l’autore dell’articolo l’abbia voluta buttare in caciara. Complimenti per la retorica davvero. Ma e’ solo retorica. Perche’ se l’autore dell’articolo certe cose non le ricorda e’ meglio che le vada a rivede. Negli europei dove Totti ha calciato il famoso rigore a pallonetto, il capitano giallorosso e’ stato autore di prestazioni oltre la media per tutto il corso della competizione, lasciando un segno nella storia della nostra nazionale. Sono d’accordo sul fatto che Francesco non abbia espresso tutto il suo potenziale con la maglia azzurra, ma mi sembra eccesivo paragonare la sua avventura in nazionale ad uno psicodramma. Bisogna contare fino a 10 prima di dire certe cose. Le persone vanno rispettate.
20 Luglio 2007 alle 18:47
Solo chi non conosce Francesco può parlare in un modo cosi disgustoso.
Complimenti al sign. Tassi.
è per persone come lei che Francesco lascia la Nazionale.
20 Luglio 2007 alle 18:50
Con tutto il rispetto per chi scrive e a prescindere dalla questione Totti, mi lasciano sempre perplesso le dietrologie sulle motivazioni interiori di qualcun’altro. Però mi allineo alla consuetudine e mi piace pensare che Lippi non sarebbe d’accordo sul peso e ruolo di Totti nella nazionale.
Le migliori giocate di Totti al mondiale seppur poche sono sempre state utili a qualcun’altro, se poi ha provato i numeri che la condizione non gli permetteva, se ne può criticare il coraggio? O preferite chiamarle “personalismi” ? Bah.
Infine se ci si sente così portati a mettersi nei panni degli altri, come mail il sacrificio patito per prepararsi è così sminuito e tacciato di “aspirazione alla santificazione”? Un minimo di empatia, se ne siete capaci, non si nega a nessuno.
20 Luglio 2007 alle 19:03
francesco ha dimostrato oggi di essere un uomo, un vero uomo, non un giornalista che scrive male di lui. e’ finita grazie a dio, l’italia non merita un giocatore come lui. totti e’ la faccia pulita del calcio e per questo non puo’ giocare né in nazionale né in nessuna squadra del nord, che in un modo o nell’altro risultano sporche. grazie francesco per averci fatto conoscere cosa vuol dire essere un uomo e un campione, tu puoi insegnare alla gente come essere realmente un uomo.
20 Luglio 2007 alle 19:05
ha semplicemente annusato l’aria e ha capito, o forse glielo hanno fatto capire, ar PUPONE che era meglio girare i tacchetti. Ma giocherà nella sua Roma e questo gli basta. La Nazionale se ne farà una ragione, e andrà avanti tranquillamente anche senza er pupone, tutti siamo necessari, ma nessuno indispensabile, viva la nazionale, anche senza” er pupone”.
20 Luglio 2007 alle 19:12
Al sig. tassi: è per persone come lei che oggi Totti ha dato l’addio alla maglia azzurra. prevenuti con noi romani, siete stati schiavi di noi romani. vi abbiamo portato la civiltà e osate criticarci. certo avete la faccia di travertino, di quello più scarso. lo scarto.
20 Luglio 2007 alle 19:18
Mi permetto di dissentere su quanto letto nell’articolo del dottor Tassi.
Premetto che il calcio, i suoi simboli e i suoi uomini, sono soggetti a critiche e giudizi sempre più soggettivi piuttosto che oggettivi, e quindi ogni considerazione è lecita e incontrobattibile.
Sul tema Francesco Totti e Nazionale si è parlato molto e molto ancora si parlerà.
Sono un sincero estimatore di “Francesco Totti giocatore” e nutro profonda simpatia verso il “Francesco Totti uomo”, cercherò comunque di essere il più oggettivo possibile nel mio pensiero soggettivo.
Dire che Totti non sia stato decisivo al Mondiale credo sia ingeneroso, proprio perchè l’ex numero 10 azzurro è stato presente in oltre il 75% delle azioni azzurre finalizzate con un gol. Su youtube è facilmente scaricabile un video cinese dove viene analizzato nel dettaglio tutto il rendimento di Totti durante il mondiale e vederlo farà stupore in molti dei Totti critici. Era evidente che il Totti del mondiale non era il Totti al quale siamo stati sempre abituati, ma recuperare come ha fatto lui da un gravissimo infortunio e presentarsi al Mondiale è di per sè un fatto clamorosamente importante, che sottolinea l’integrità morale e l’abnegazione verso i suo lavoro e verso tutti i tifosi della Nazioanale italiana da parte di Francesco.
Bisogna inoltre considerare che da un paio di stagioni e ora per la terza , Totti riveste un nuovo ruolo in campo,non più dietro le punte, ma come centravanti (scarpa d’oro 2007) e in Nazionale questo non gli sarebbe stato permesso.
Una certa stampa faziosa contro il giocatore Totti l’ha sempre criticato senza mezzi termini e mai celebrato quando il giocatore lo meritava, e quesro va a pareggiare l’eccesso di amore della stampa romana verso Totti, ma non ha aiutato gli sportivi e i “tecnici” del mondo calcio a gestire bene il caso Totti-nazionale.
L’Italia ha perso un grande campione, il più stimato dei calciatori italiani nel Mondo (l’ha confermato oggi la portavoce giornalista di 580 nazioni), non tutelandolo e forse non proteggendolo abbastanza. Quando i vari Kaka rifiutano di giocare la Coppa America con la loro nazione nessuno polemizza, se Totti chiede di essere centellinato in Nazionale per reali problemi fisici (ora legati alla gestione di energie e recuperi, visto l’infortunio gravissimo e l’età non più freschissima) si urla allo scandolo e alla “romanità” eccessiva che dipinge il giocatore come il lascivo e il viziato che assolutamente non è.
Se fossimo stati tutti più furbi avremmo disegnato una nazionale su Totti e chissà forse ci saremmo divertiti molto di più e molto più a lungo.
Cordiali saluti.
Emanuele Cerman
myspace.com/emanuelecerman
20 Luglio 2007 alle 19:52
Meno male che è finito il tormentone.
Uno che dice “Gioco solo le partite importanti” e ha il coraggio di sparare a zero su Roberto Baggio, ripeto Roberto Baggio, uno che la Nazionale l’ha onorata fino in fondo risultando decisivo in molte occasioni e ha giocato anche partite contro Malta ed Estonia, non merita tutti questi privilegi, ma merita soltanto di starsene alla Roma e di non rompere più le scatole.
Lo dico da interista sfegatatato: Del Piero è un Campione, Totti no.
20 Luglio 2007 alle 19:52
La nazionale di calcio perde un campione e lo perde perchè la stampa nazionale preferisce esaltare giocatori diversi, che dribblano uccelli nelle pubblicità e si fanno le flebo in tv. La nazionale perde un giocatore invocato dai tifosi italiani, molti non romanisti, quando alcuni dei leader dimostravano chiaramente poca incisività e poca capacità di essere determinanti. Mi ricordo i primi esordi di Totti passaggi e gol, chi non ricorda è perchè non vuole. Per anni è stato riconosciuto come miglior giocatore italiano dai suoi stessi colleghi, lo è ancora.
Dire di Totti che non è stato decisivo quando all’Europeo del 2000 l’Italia girava con le sue giocate (vedasi anche solo le azioni dei gol della finale) e che abbiamo perso per l’ostilità di Zoff che ancora credeva in Del Piero, o dire che non è stato decisivo ai mondiali quando la finale ha dimostrato che senza di lui l’Italia era in balia della Francia. Passaggi filtranti, lanci illuminanti e gol decisivi, questo è Totti!! Lo ha fatto anche in Nazionale e la stampa estera lo riconosce, mentre i giornalisti italiani ne sminuiscono il valore perché sono più campanilisti loro degli stessi romani. Il resto sono chiacchiere.
Certo ha commesso un errore e lo riconosciamo tutti, anche se Poulsen si è dimostrato quello che ormai è noto a molti altri campioni (Kakà) quella stupidaggine resta. Totti stesso lo ha ammesso, ma non diciamo che non è maturo per favore. Lo è stato al punto di superare quell’errore e di non ripeterlo ma, soprattutto, ha parlato fin da sempre chiaramente (altro che essere sbruffone o caciarone) denunciando le “stranezze” del nostro calcio (arbitraggi in favore di certe squadre), pagando l’imperizia di alcuni giocatori che a forza concedere loro certe violenze gli hanno procurato un infortunio gravissimo. Ha dimostrato maturità caricandosi di lavoro per potersi presentare al Mondiale e dare il suo contributo. Tuttavia, è inutile ricordare i gesti tecnici e l’incisività di Totti appellandosi ai fatti, quando questi fatti, come dice qualcuno, chi dovrebbe raccontarli non li vuole raccontare.
20 Luglio 2007 alle 20:45
Un punto di vista.
Questo è il suo.
Questo lo è di molti.
Non credo che il capitano della Roma sia cosi mal visto…
Ritengo che sia piu rilevanza ai pochi denigratori che..cosi facendo…sporcano l’immagine del terzo giocatore più geniale di ogni tempo azzurro.. Baggio R. e Bruno Conti gli altri 2.
Non ritengo così strano il giudizio espresso da Francesco sulla sua appartenenza cittadina.
Tutta Italia sa…che esser Romani e Romanisti…è come esser Napoletani in Vita.
OSSIA SOLI CONTRO TUTTI.
E scusate se non si chiama Tottinho.
20 Luglio 2007 alle 20:51
L’ignoranza (speriamo solo calcistica…) dell’autore di questo articolo, giuseppe tassi, apre gli occhi e fa capire, nel caso ce ne fosse bisogno, come la decisione del capitano giallorosso non potesse essere più azzeccata. La scelta di lasciare la nazionale, infatti, doveva avvenire anni e anni fa, perchè gente come l’autore di questo articolo non meritava nemmeno di vedere come afferma lui “sprazzi” di questo genio calcistico che prende il nome di Totti! Il caro Tassi dimentica infatti più di qualche partita strepitosa dell’unico leader in campo di quella nazionale in quell’Europeo 2000, malamente perduto per colpa di giocatori come del piero, cannavaro.
dimentica poi (consiglio di andarsi a rivedere le partite del mondiale vinto..) che più di qualche gol azzurro nel mondiale di Berlino nasce da intuizioni geniali o calci d’angolo magistralmente eseguiti dal “malconcio” Totti.
Ma è vero: una nazione come l’Italia che ha una stampa e gente come lei mio, caro Tassi, non merita di avere gente del calibro soprattutto umano del capitano giallorosso. merita di tifare per ls nazionale di cannavaro, del piero e materazzi: tutta gente nel suo articolo clamorosamente esaltata…si tenga la sua nazionale fatta di questa gente.
20 Luglio 2007 alle 20:58
Dopo aver letto il vostro commento sul ritiro di Totti in Nazionale, so solo confermare che tutte le parole dette da Francesco, essere Romano etc…, sono veramente vere.
Per dire che Totti al di là dei due rigori e il rigore negli Europei, non ha niente da segno in Nazionale e veramente tutto il motivo il quale ha lasciato la Nazionale, perche gente come voi che fa commenti del genere, non capisce il calcio per niente.
Ci è servito un Cinese con il suo video delle grandi giocate di Francesco in questo Mondiale, e non da noi Italiani: VERGOGNA! Essere Romano e non del Nord, ti penalizza veramente.
Claudio
20 Luglio 2007 alle 21:02
povero tassi, vedo con piacere che non scrive sulla carta stampata e questo mi rallegra affinchè in tanti e non in pochi possano vedere i suoi commenti, su Totti. le ricordo che all’europeo vinto dalla Francia in finale sull’Italia se non fosse stato per del piero che si è mangiato diversi gol , il signor Totti ci avrebbe dato già un primo saggio della sua magnificenza calcistica. E questo si stava ripetendo nelle successive competizioni mondiali dove due arbitri lo espulsero solo per far torto all’Italia che era candidata a vincere. Se poi lei ritiene che Totti dopo 2 mesi dalla frattura subita in campionato non sia stato un leader o bla bla bla, beh si vada a rivedere meglio le videocassette.
Totti, se non fosse stato per il calcio truccato che ha distrutto il calcio degli ultimi anni, sarebbe stato di gran lungo più leader.
20 Luglio 2007 alle 21:22
Sempre e solo questione di punti di vista.
Quello di chi pratica il calcio è che portare a spasso sulle fasce laterali due mastini del calibro di Viera e Makelele può farti vincere una partita, quando sai che il loro centrocampo è più forte del tuo. Giocate miracolose non servono, se non a far fare i titoloni sui giornali, serve mettersi al servizio dei tuoi compagni, dell’allenatore.
Un esempio? Francia-Italia qualificazioni degli europei, lui non c’era e quei due hanno fatto quello che hanno voluto, facendo un pappone di Gattuso e CANNAvaro.
Io non sono certo un giornalista, ma se tanti di voi giudicano cose di cui non sono competenti allora posso farlo anch’io, e quindi posso dire di chi ha scritto queste cose “altre due braccie rubate all’agricoltura” o solo i giornalisti professionisti possone esprimere le loro idee?
Con cordialità.
20 Luglio 2007 alle 21:28
Dopo aver letto il vostro commento sul ritiro di Totti in Nazionale, so solo confermare che tutte le parole dette da Francesco, essere Romano etc…, sono veramente vere.
Un giocatore si infortuna gravamente, fa dei miracoli per giocare ai Mondiali, e viene segnato da voi come un non-leader!
Per dire che Totti al di là dei due rigori e il rigore negli Europei, non ha niente da segno in Nazionale e veramente tutto il motivo il quale ha lasciato la Nazionale, perche gente come voi che fa dei commenti del genere, non capisce il calcio per niente e lo ha spinto a dire basta!!!. Ci è servito un Cinese a fare un video dei tutti i grandi giochi fatti da Francesco in questo Mondiale, e non da noi Italiani, VERGOGNA! Se vuoi te lo mando, ma non saresti ne anche degno di vederlo.
Lo sport qui in Canada non esiste questa discriminazione. Giocare in Nazionale vieni rispettato totalmente, indipendente da dove vieni.
Essere Romano e non dal nord, ti penalizza veramente.
Io ci scommetterei che voi siete sicuramente del nord!
Claudio
20 Luglio 2007 alle 21:36
Evidentemente il livore del sig. Jacobelli verso Roma, la Romanità e i suoi abitanti ha i suoi momenti di massima espressione nell’odio verso Totti, in quanto espressione di Roma, Capitano della Roma e Romanista.
Il Sig. Jacobelli, e altri anti Romanisti, anti Romani, nordisti e leghisti vari (tutti sullo stesso piano di valutazione) dimenticano o fanno finta di dimenticare che il tanto odiato Totti per uno stiramento in nazionale non giocò quasi per un intero campionato, e che il suo apporto ridotto (?) ai mondiali di calcio vinti dall’Italia CON TOTTI IN CAMPO, dipese unicamente dal tremendo infortunio patito appena due mesi prima.
Quindi il Sig. Jacobelli, prima di trinciare giudizi di parte probabilmente causati dal suo livore verso Roma quando venne cacciato dal Corriere dello Sport, faccia un prudente esercizio di memoria, di autocritica e di onestà intellettuale, evitando di assumere le posizioni di chi Roma e i Romani ha sempre odiato forse solo per invidia, e di offendere VOLUTAMENTE, offendendo Totti, una intera città e una intera tifoseria che gli ha consentito di vivere molto più dignitosamente di chi invece paga il biglietto e le trasferte per seguire la propria squadra del cuore.
Cordialmente.
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Caro Gianni,
o lei non legge o non sa leggere, manco la firma dell’autore di un commento. Nella fattispecie, trattasi di Giuseppe Tassi, vicedirettore di quotidiano.net dopo essere stato capo dei servizi sportivi del Resto del Carlino, vicedirettore dello stesso, nonchè tuttora una delle firme più brillanti e preparate del gornalismo sportivo italiano. Sul caso Totti e Nazionale, a più riprese ho espresso la mia opinione che è diametralmente opposta a quella di Tassi che rispetto, ma non condivido, lieto come sono di confrontarmi con lui anche su questo tema. Se avrà il tempo e la pazienza di leggere i miei editoriali al riguardo (gliene segnalo unoper tutti, datato 8 gennaio 2007. Titolo: “Le lacrime di coccodrillo di Blatter, il diritto di Totti a decidere quando tornare in Nazionale”), lo scoprirà. Altrimenti, sopravviverò. Per mia natura, non odio nessuno e non ho mai odiato nessuno. Conservo ricordi strepitosi della mia esperienza romana, sia a livello umano sia a livello professionale sia di rapporti con alcuni tifosi giallorossi, assieme ai quali, per esempio, organizzammo una partita benefica al Flaminio per le vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia. Fra questi c’era anche Paolo Zappavigna, supertifoso romanista, figura storica della Curva Sud, di cui apprezzai la generosità e l’umanità. Purtroppo non c’è più e sono comunque grato al suo intervento per avermi consentito di ricordarlo. Quanto al resto, va bene tutto, ma essendo da poco trascorsi quattro anni dal mio addio al Corriere dello Sport-Stadio e conoscendo forse meglio di lei le motivazioni di quella decisione, posso solo dirle che me ne andai a testa alta, come scrissi nell’editoriale di congedo. Salvando ventisei posti di lavoro e portando con me oltre sessantatremila firme di lettori del Corriere dello Sport-Stadio che chiedevano le dimissioni di Carraro dalla Federcalcio. Se mi dice qual è il suo cognome, vado a controllare se c’è anche la sua.
20 Luglio 2007 alle 21:42
e’ vero è il limite di totti,ma anche la sua unicità! Forse neanche lui lo sa, ma avesse meno amato la sua città dov’è coccolato, avesse avuto più ambizione, ditemi… tempo fa (e parlo di 5 anni fa) sulla gazzetta dello sport era quotato 120 miliardi di lire se lo avesse preso il real o il barcellona… o il milan! cannoniere, uomo assist delizioso, finezze, sorprese impossibili… a 31 anni scarpa d’oro!!! non un clown (vedi ronaldinho), non un acrobata (vedi maradona) ma un genio dove quando piazza la palla sembra essere l’unico a velocità normale e gli altri alla moviola… ma talvolta agli altri amanti del calcio arrivano solo le prodezze compiute, ma a noi romanisti ogni volta è stupore per tali invenzioni!!! e ce le aspettiamo sempre! Grazie Francesco siamo dei privilegiati, gli altri non si immaginano neanche cosa si perdono… invidiosi…
20 Luglio 2007 alle 21:50
Stesso discorso per Del Piero nostante i 27 gol in 84 partite, quasi tutti prima dell’infortunio.
Del Piero non deve esere più chiamato, figuratevi se in una Nazionale campione del mondo, la riserva del giocatore più forte è un 33enne?
AVANTI CASSANO!
20 Luglio 2007 alle 22:35
TOTTI non e´stato mai un leader e lo ha dimostrato con le sue uscite contro Maldini e Baggio. Quello che hanno dimostrato sul campo quei due e quello che hanno vinto, lui se lo sogna ogni notte. Il nostro mondiale l’abbiamo vinto senza di lui. Solo a roma puo´essere uno perche´li´bastano delle buone giocate x essere grandi , ma non si vince nulla,la dimostrazione e stata con il manchester, lui non ha avuto mai peso in EUROPA E NEL MONDO, al momento opportuno non va piu´di la. Ormai abbiamo giocato queste qualificazione senza lui, non hapiu´peso. Nel calcio ci vuole disciplina, anche con la bocca caro TOTTI: impara da chi vince sempre in europa e nel mondo.
20 Luglio 2007 alle 22:46
ma chi e’ il signore che scrive?
sicuro e’ un laziale
20 Luglio 2007 alle 22:54
Mi viene da rispondere come una rubrica che c’era su CUORE tanti anni fa. E chi se ne frega? Poi oggi nell’intervista ha detto che nessuno ha contestato Baggio quando ha lasciato la nazionale, ma si ricorda che il grande numero 10 col codino è stato lasciato a casa da Trapattoni nonostante fosse molto in forma seppure reduce da un infortunio? Avrebbe meritato i mondiali in Corea più di quanto lui ha meritato quelli in Germania. L’AZZURRO si ama, non bisogna sfruttarlo. Odio inoltre le dichiarazioni razziste che ha fatto. Conti, Manfredonia, Peruzzi, Di Bartolomei e tantissimi altri sono i romani che sono stati apprezzati sia al Nord sia al Sud, quindi eviti di cercare di dividere l’Italia e di fare la parte della vittima solo perchè romano.
20 Luglio 2007 alle 22:54
dissento totalmente dai giudizi dati in questo articolo che conferma l’acredine di certa stampa nei confronti di francesco incensando sempre i soliti esempi di mediocrità e scorrettezza (vedi cannavaro nel video shock troppo presto dimenticato proprio da questi giornalisti che si scagliano contro totti) l’ingratidtudine verso questo giocatore ha toccato livelli mai visti ma forse è inutile parlare contro chi scrive partendo sempre dai suoi preconcetti e non riesce a giudicare serenamente il giocatore che attualmente sia in nazionale che senza rappresenta il calciatore italiano per eccellenza.
20 Luglio 2007 alle 23:02
Adesso capisco l´ intervista di Totti e dei suoi pensieri sui giornalisti del Nord.
Adesso Totti non e´piu interessante allora potrete ricominciare con De Rossi o forse Aquilani, in quanto a Cannavaro, dopo che ci delizio´con quel filmino tempo fa, penso che sia l´ultimo a dover parlare.
20 Luglio 2007 alle 23:08
L’egregio signore che ha stilato l’articolo di cui sopra non ha considerato un piccolo particolare, quando ha sottolineato che Francesco Totti non è mai stato un trascinatore della Nazionale. Parlo del semplice quanto (a mio parere) centrale punto della Nazionale CON o senza Totti. CON Totti anche al 50 % gli avversari hanno sempre avuto la sensazione di competere contro una… mina vagante, contro un giocatore che con un semplice lancio spalle alla porta, poteva innescare azioni da gol, oltre ad essere egli stesso un nobile realizzatore. Non è un caso che la parola d’ordine fosse , CON Totti in campo, ingabbiarlo, a costo di sacrificare un intero reparto, quello della difesa, con le relative conseguenze che a nostro favore ciò comportava. Ora questo non rappresenta più un problema (per gli altri), e non è un caso che le prestazioni dell’Italia siano diventate prevedibili, facilmente contrastabili, e che solo l’estro di pochi possano oggi volgere a nostro favore. Perdere Totti non è , sempre a mio modestissimo parere, perdere un trascinatore, un “leader” come il valente giornalista sembra indicare nell’articolo, perdere Totti è … molto di più per l’Italia.
21 Luglio 2007 alle 04:59
“Quel ruolo di spicco che Francesco ha saputo interpretare nella Roma, favorito dalla conoscenza dell’ambiente, dalle profonde radici locali, dalla naturale sbruffoneria”
Ma sì, in fondo perché non criticare uno che ha vinto un mondiale giocando con una gamba sola segnando un gol e regalando 4 assist, mettendo a repentaglio tutta una carriera per difendere quei colori… uno che ha vinto anche un campionato Under 21, Giochi del mediterraneo, finalista agli europei 2000 (con la francia gol del vantaggio nato da una sua magia… dimentichiamo anche questo) uno che ha offerto solo svariate centinaia di giocate al punto di essere il compagno ideale di tutti gli attaccanti che hanno vestito la maglia della nazionale negli ultimi 10 anni… massì, Totti è uno sbruffone che
ama la sua città. Poverino, vero?
“Il Totti azzurro è in due immagini da psicodramma, in due momenti eterni vissuti in prima persona più che per la squadra”
certo, perché grazie al rigore trasformato con l’Australia ai quarti di finale c’è andato solo Totti:)
Questo articolo va oltre il ridicolo.
E glielo linkano anche su yahoo… un vero vanto!:)
21 Luglio 2007 alle 06:58
Sig.Tassi ,
ritengo che la sua oratoria valga quanto l’inchiostro usato per il suo articolo: ben poco. Gli scarabocchi letterari che ho letto sono pari alla confusione calcistica che ha in mente e complimenti per il suo alto concetto di “decisivo” e “leader”. Credo sia dovuto alla sua eccessiva vicinanza alla Padania e a Bossi o forse solo alle sue matrici giornalistiche “nordiche” a cui “IL CAPITANO” ha puntualmente fatto riferimento. Ora finalmente ci si augura che persone come lei la smettano di parlare di Francesco Totti e si occupino di altre attività ricreative a voi più congeniali quali il golf, l’ippica o il polo visto che comunque non credo abbiate mai visto una partita di calcio.
Saluti.
21 Luglio 2007 alle 07:46
Caro Sig. Tassi,
che articolo incredibile!!!! Il suo irriducibile campanilismo ottenebra talmente il suo pensiero da non voler capire che oggi e’ un giorno triste per la Nazionale. Di tale campanile e pregiudizio e’ probabilmente intrisa la sua intera vita quotidiana. Io giro il mondo per lavoro e le assicuro che Totti, Del Piero, Baggio, fors’anche il suo vituperato Mancini sono i giocatori piu’ noti della storia della Nazionale, da Parigi a Baghdad, da Capetown a Londra.
Materazzi, certamente noto per le ingiurie a Zidane, non e’ nulla inconfronto ai giocatori di cui sopra. Ma come entrare in teste come la sua, lei parla di leader, trascinatore, carattere, personalita’, ma ne possiede lei medesimo una briciola, un barlume, una stilla.
Vada al diavolo Tassi.
21 Luglio 2007 alle 08:24
Totti,l’unico fuoriclasse che abbiamo in Italia gli altri sono tutti buoni giocatori,dispiace che rinunci alla nazionale,forse il vero motivo è di natura fisica, l’ha detto lui che comincia ad allenarsi il venerdì perchè passa il resto della settimana in infermeria. Se avesse detto che rinunciava perchè non regge due partite la settimana il tutto finiva li,
ora avendo aperto questa polemica,tra Roma e il Nord,sta facendo, a parer mio una brutta figura, nel passato altri grandi giocatori sono stati al centro di polemiche anche feroci,ma hanno sempre risposto ai contestatori sul campo. Sembra che non abbia dato niente alla nazionale? bastano i sacrifici che ha fatto per andare in Germania dopo il grave infortunio,in una squadra che ora tutti esaltano ma nessuno ci avrebbe scommesso non dico nella vittoria ma in un piazzamento dignitoso. Se fosse stato consigliato ad uscire a testa alta senza polemiche, forse avremmo potuto avere un grande campione, invece.
21 Luglio 2007 alle 08:26
sei proprio un tasso
21 Luglio 2007 alle 09:13
mai vista tanta imprecisione..dire che non è decisivo, che resta legato a due rigori..dimenticando che al mondiale tutti scappavano da quel rigore. complimenti vivissimi!
meglio tenersi cannavaro e flebo varie che uno genuino, no?
mah, poi dicono che l’italia perde tifosi..
21 Luglio 2007 alle 09:56
Totti???
Non scriverà più barzellette!!!!
21 Luglio 2007 alle 10:18
Francesco ha fatto bene per un milione di motivi tra i quali si spera non leggere più simili provocazioni, forse anche noi drovemmo smetterla di commentarle ha ragione chi ha scritto: chi se ne frega.
21 Luglio 2007 alle 10:24
Mi complimento per i concetti espressi nell’articolo del Sig. Tassi.
Un bel concentrato di banali luoghi comuni farciti da un astio vagamente razzista. Evidentemente il sig. Tassi non sa guardare un semplice partita di calcio; non riuscire a vedere e capire, senza preconcetti, le qualità di un giocatore come Francesco Totti è il sintomo di una serie di difetti professionali che dovrebbero fargli capire che forse il giornalismo non è mestiere per lui.
21 Luglio 2007 alle 10:54
sono totalmente d’accordo con quanto scritto dal signor tassi..sembra che mi abbia letto il pensiero….poi parlare di razzismo verso i romani è veramente puerile….e se si è razzisti solo perchè si critica un romano come totti e si elogia un signore come maldini allora sono razzista pure io….detto da un siciliano che abita al nord e che di razzismo vero se ne intende deve fare riflettere piu’ di un piagnone…..a volte mi ritrovo a pensare una partita in cui il totti abbia trascinato alla vittoria la nazionale e non riesco a trovarne una,alla pari del signor del piero il quale purtroppo non ci pensa proprio a seguire er pupone.
21 Luglio 2007 alle 10:57
MA COME SI PERMETTE questo SCONOSCIUTO DI PARLARE COSI’ DELL’AMBIENTE ROMANO? “SBRUFFONERIE”???? LA GENTE PARLA TROPPO….
21 Luglio 2007 alle 11:08
lO ho SCRITTO DOPO IL MONDIALE E LO CONFERMO ORA , IO TIFO JUVE, MA PER ME TOTTI DEVE GIOCARE SEMPRE , ANCHE CON UNA GAMBA SOLA.
CHI DICE CHE NON SIA STATO INCISIVO IN NAZIONALE, ANDATE A VEDRE LE PARTITE IN CUI TOTTI è USCITO PRIMA DAL CAMPO, GLI AVVERSARI SI DIFENDEVANO CON DUE UOMINI IN MENO DOPO LA SUA USCITA, RIGUARDATEVI LA FINALE , FUORI TOTTI ,LA FRANCIA HA COMINCIATO AD ATTACCARE CON TUTTI I DIFENSORI.
E POI SE VOLETE ESSERE STATISTICI PENSATE AL MONDIALE ‘82 AD ANTOGNONI GRANDE GIOCATORE EPPURE IN NAZIONALE …..
IN ITALIA SIAMO TUTTI INTENDITORI DI CALCIO AL BAR, SALVO CHE GLI ALLENATORI VERI UNO COME TOTTI LO FANNO GIOCARE SEMPRE, UN MOTIVO CI SARA’.
UN VERO SPORTIVO DEVE SOLO RINGRAZIARE PER QUELLO CHE HA FATTO VEDERE.
GRAZIE A TOTTI.
21 Luglio 2007 alle 12:30
qui si cade dalla padella nella brace.
vorrei tanto sapere se il signor TASSI è il sostituto del signor BUCCHIONI
oppure sono gemellati.
21 Luglio 2007 alle 13:53
E chi sarebbe il leader? un capitano che si “buca” IN DIRETTA?
21 Luglio 2007 alle 18:02
ringrazio il Sig. Tassi che mi ha permesso di aggiornare la classifica dei fenomeni di professione. Il suo nome mi mancava. comunque voglio solo ricordare che è solo grazie a signori come lei che la mia voglia di calcio diminisce ogni giorno di più, la mia stanchezza verso i pregiudizi di stampo nordista è sempre più alta, la mia insofferenza verso questo calcio marcio è diventata insopportabile. E’ grazie a lei che mi viene da dire a tutti i miei fratelli romanisti: boicottiamo l’Italia e la nazionale perché non ci appartiene e non ci ha mai appartenuto. fuori i romanisti dalla nazionale, fischi a tutti quelli che aprono bocca solo per dire idiozie. fischi alla gazzetta, ad abete, ad albertini, a donoadoni, a cannavaro, ai matarrese e atutti quelli come tassi, che si nascondono dietro una professione ed un giornale per dire le loro fesserie retribuite. boicottaggio ad oltranza. facciamoci rispettare noi, il nostro capitano e le prossime vittime già designate: aquilani e de rossi.
Linus
21 Luglio 2007 alle 18:48
Cari lettori sia pro che contro Totti la verità è una sola. Il Totti non ha mai amato la Nazionale, vedi i vari infortuni prima delle gare che la Nazionale disputava. Lui era arruolato solo se le partite erano di livello superiore, perchè anche non conoscendolo personalmente traspare in lui l’esaltazione del giocatore unico e solo campione e non quale rappresentante di una squadra nazionale intera. Anche in semifinale di Champions ha detto che la partita era più importante della finale di Berlino. Allora o questo qui è un ingrato oppure è proprio matto. Forse non ha ancora ben capito che cosa l’Italia sia riuscita a fare in Germania. Pur essendo una Nazionale non fortissima ha vinto ugualmente dimostrando attaccamento (Gattuso, Cannavaro, Buffon, ed altri) e compattezza di gruppo, ma lui non ha digerito esser stato sostituito in finale peraltro da Del Piero che poi ha segnato uno dei cinque rigori, uno che ha fatto quello splendido gol alla Germania. Lui non sopporta essere uno dei tanti, pretende solo il suo unico piedistallo così come glielo fornisce la sua Roma dove fa e comanda come vuole, dove anche quel grande Rudi Voeller capì che non poteva gestire al meglio la squadra perchè in ogni occasione c’era l’ombra forte del signor Totti. Come potete meglio vedere questo spiega anche il fatto che lui non si è mai voluto trasferire in un altro club tipo Milan, Real, etc. etc perchè non avrebbe la leadership che ha nella Roma, sarebbe uno ei tanti campioni del club. Io sinceramente sono contento che lui abbia deciso così, almeno togliamo questa ombra anche dalla Nazionale sove altri con grande professionalità e umiltà soprattutto si fanno in quattro pur di esserci. In quanto alle sue dichiarazioni su Baggio e Maldini mi sa tanto che ancora una volta non ha capito nulla perchè quei due giocatori, anzi campioni assoluti e leader hanno dovuto rinunciare veramente per problemi fisici, Baggio ha subito fin troppe operazioni da stare decentemente in campo e comunque mai avrebbe rinunciato alla Nazionale se non costretto da suoi innumerevoli infortuni, stessa cosa dicasi di Maldini. Lui per una operazione che lo ha tenuto fuori solo quattro mesi ha fatto tutta sta lagna. Ma pensi a giocare che i miliardi che prende sono fin troppi e guardi gli altri che attaccamento hanno, impari da Del Piero che un grande uomo prima di essere un grande campione e che peraltro è stato sempre tartassato di critiche e altro ma che non si è mai scomposto dimostrando con l’umltà di sempre di essere un signore. Ma il caro Totti sarebbe mai sceso in serie B a giocare con la sua Roma? Grazie ed un saluto a tutti.
21 Luglio 2007 alle 23:48
Egreggio sig. Tassi, il suo articolo è riprovevole, non tanto per l´analisi che Lei fa su Totti(ognuno è libero di pensarla come vuole), ma per il fatto che sudetto articolo é stato scritto subbito dopo il no di Totti, dando la disgustevole senzazione che Lei l´articolo l´avesse nel cassetto, aspettando il no del giocatore e questo ripeto é disgustevole, molto piú delle parole di Riva e Mazzola, due che vanno dove tira il vento, é che avrebbero fatto meglio a parlare quando Moggi dominava sporcando tutto il calcio, e non mi vengano a dire la magica frase “non sapevo” ormai non ci crede piú nessuno, o di un Cannavaro che tempo fa ci ha deliziato di un filmino alla tv che non si puó dimenticare, questi personaggi prendano esempio dal sig. Riva che é stato un campione nel calcio é adesso l´ho é come uomo.
Per Lei voglio riportare un commento di Mazzone apparso stamattina sulla Gazzetta dello Sport, Mazzone scrive:
Se un grande campione che ama il gioco arriva a rinunciare alla Nazionale, allora questo dovrebbe far riflettere la gente, non so se dietro a questo trattamento ci sia il fatto che Totti é un giocatore della Roma. Potrebbe anche darsi che il club giallorosso dia fastidio, ma di certo c´é che in questo ambiente esistono persone che vogliono decidere sugli altri uomini. Si tratta di personaggi che non valgono una lira e che danno giudizi nagativi sugli altri per poter uscire dall´ombra.
È un commento di un personaggio onesto che fa molto riflettere.
22 Luglio 2007 alle 10:27
Io credo che il sig.Cannavaro dovrebbe avere il buon senso di stare zitto visto che le sue doti atletiche passavano e chissà se ci passano ancora (ma!!!!) tra lettini con flebo e alchimie varie. Per quanto riguarda il Sig. TASSI con quella disamina nei confronti del Sig.FRANCESCO TOTTI dimostra di capire molto poco di ROMA, ROMANI e NAZIONALE, perchè dopo tutto quello che FRANCESCO ha subito e passato a livello fisico rischiando anche di interrompere bruscamente la propria carriera e dopo tutto quello che ha dimostrato(vada cortesemente alla voce CAPOCANNONIERI,COPPA ITALIA,MONDIALI e SCARPA D’ORO il tutto in 12 MESI) io credo che non possa parlare di calciatore NON trascinatore il Sig. TASSI da oggi in poi ci faccia una grande cortesia,si occupi di calciatori,giornali e squadre del nord che acconsentono a tutto quello che dice e sCrive e lasci la sua incompetenza fuori da ROMA.GRAZIE A TUTTI e SEMPRE FORZA ROMA e FORZA ITALIA.
22 Luglio 2007 alle 18:20
Egregio sig. Tassi, vorrei suggerirLe: ( non proporli non me lo permetterei mai ), dei commenti o articoli sulla nuova Calciopoli, sugli arbitri che sono accusati, sul processo imminente, e anche su quelle squadre o presidenti, che prima che il mercato si apra, vanno dai giocatori sotto contratto, alle spalle delle societa´propietare a offrire loro tanti soldi, adulandoli a cambiare maglia, nel tentativo di risparmiare qualche milione a spese di quel povero club che detiene il contratto. Le garantisco che questo sarebbe molto piu´ interessante di Totti, nessuno ancora ha toccato profondamente questi argomenti, chissa´perche´?
23 Luglio 2007 alle 08:50
Corezione del commento del 21luglio ore 23:48.
Sulla mia frase: “disgustevole molto piú delle parole di Riva e Mazzola”, intendevo di Rivera e Mazzola.
Voglia il sig. Riva vivamente scusarmi.
C. Montano
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Non c’è davvero gusto a parlare di calcio e di campioni come Totti, se non si viene capiti. Faccio il giornalista sportivo dal 1979, ho visto l’Italia vincere il mondiale dell’82, ho seguito e raccontato calcio da ogni angolo del mondo e credo che questo basti a costruirsi un’esperienza preziosa. Ho vissuto al fianco di tanti bravi giocatori e di qualche campione. Totti fa parte di questa seconda categoria e nella Roma ha mostrato il meglio delle sue qualità. La sola eccezione che ho sollevato, con una misura purtroppo sconosciuta a tanti dei miei interlocutori, è che Totti non ha saputo essere leader e trascinatore della Nazionale. Non è una colpa, nè una macchia indelebile. Francesco resta un campione, per molti un idolo, ma in Nazionale non è mai stato grandissimo come avrebbe potuto. A futura memoria di chi consulta il blog, replico il finale del mio articolo che mi sembra riassuma bene il pensiero che lo sostiene: ‘’Oggi Francesco dice di lasciare per motivi fisici, ma forse ha capito che la nazionale per lui resterà una matrigna. Una squadra incapace di capirlo fino in fondo, di esaltarne il talento. Peccato, perché un Totti più maturo e consapevole avrebbe potuto finalmente lasciare un segno importante nella storia della nazionale'’.
Saluti a tutti Giuseppe Tassi
23 Luglio 2007 alle 16:24
Bisogna avere gravi problemi di vista per negare la classe calcistica di Totti. E non può essere certamente una discriminante il fatto che non abbia inciso più di tanto in nazionale.
Il problema è un altro. Totti è inviso alla maggioranza dei tifosi di fede non romanista, proprio per la sua eccessiva “romanità”. Non puoi pretendere di farti amare da tutti, se fai polemiche con i giocatori di mezza serie A, se rilasci dichiarazioni come quella alla vigilia del 7-1 di Manchester, se ti fingi infortunato per saltare le partite inutili della nazionale, salvo poi, fare il diavolo a quattro per farti portare al mondiale! Non basta pubblicare un autoironico libro di barzellette per rifarsi un’immagine.
LAIF IS NAU!
23 Luglio 2007 alle 16:38
Uffa, che noia sentire alcuni parlare di “romanità” …. Esistono campioni dello sport un po’ “spavaldi”, diciamo così, a Bologna si direbbe un po’ “sboroni”, ed il dr. Tassi ne conosce il significato perché è un mio concittadino. Dài, lasciate perdere i discorsi su Roma, è ridicolo. Bruno Conti, stimatissimo ed applauditissimo giocatore fino a 35 anni cos’era, calabrese o marchigiano ? Giocava forse in una squadra del nord ? Era più semplicemente un campione che valeva almeno quanto Francesco Totti, e soprattutto era un po’ meno personaggio. Tutto qui. Quando sei giovane, pieno di soldi e circondato da belle donne, è normale che l’opinione pubblica si divida. Non è un problema solo per Totti, in altre discipline è accaduta la stessa cosa al bolognesissimo Alberto Tomba, al napoletano Patrizio Oliva, a Pozzecco e prima ancora a Meneghin nella pallacanestro, a Francesco Moser nel ciclismo, a Benvenuti nella boxe e l’elenco potrebbe continuare ……. comprendendo un altre grande romano, anch’egli un po’ “sborone”, come Adriano Panatta.
Perciò, quali luoghi comuni o pregiudizi nei confronti dei romani ? I film di Verdone o Moretti forse non fanno incassi al nord ? Ricordo Piazza Maggiore gremita, nell’estate del 2002, per il grande vecchio Albertone Nazionale, venuto a presentare una rassegna dedicatagli, quando prese la parola c’era un silenzio quasi surreale, pareva parlasse una divinità. Ricordo Brunamonti (che proprio romano non è, mi pare sia di Rieti, ma la sostanza non cambia …) salutato dal pubblico virtussino con cinque interminabili minuti di applausi nella sua ultima partita sotto le due torri.
Lasciate che Totti faccia parlare, lasciategli anche dire qualche sciocchezza, qui siamo sopravvissuti alle castronerie di Tomba e Paolo Canè, e solo quando hanno smesso ci siamo accorti di quanto fosse piacevole avere personaggi veri con i quali confrontarsi.
23 Luglio 2007 alle 16:42
Caro Dax65,
Cannavaro poteva sicuramente stare zitto e avrebbe fatto certamente una figura migliore, al pari di te che citi l’episodio della flebo come se ti rivolgessi ad una platea di disinformati. Sulla flebo di Cannavaro sappiamo di tutto e di più, compreso il fatto che trattavasi di pratica assolutamente lecita. Sulle strane pillole che giravano nello spogliatoio della Roma (parole di Carnevale e Peruzzi) invece, guarda un pò, non si sa più nulla. Siamo in Italia, si sa….c’è chi ha fortuna e c’è chi ha Guariniello….
25 Luglio 2007 alle 01:32
X Pennivendolo Post del 23 luglio dove scrive: LAIF IS NAU!
si scrive LIFE IS NOW!
A parte questo, di Totti nessuno sentirà la mancanza, specialmente Poulsen.
25 Luglio 2007 alle 14:41
Egr.Sig. Jacobelli,
torno sulla mia del 20 Luglio 2007 per scusarmi.
Non ho in effetti letto l’autore dell’articolo ma ho visto la sua foto nella pagina e sono stato tratto in inganno.
Che dire? Mi spiace di averla offesa attribuendole fatti e responsabilità non suoi.
Però mi permetta di dirle che il Direttore di un organo di stampa non può permettere ai suoi dipendenti - anche se validi e conosciuti nel campo - di esprimere giudizi che in qualche modo si ripercuotono anche sul giornale (in questo caso da Lei diretto).
Quanto al Sig. Tassi, penso di poter attribuire a lui la mia opinione erroneamente attribuita a Lei.
Con Lei mi scuso ancora una volta.
Cordailmente.