La casta dei politici colpisce ancora
A Bergamo il Consiglio Comunale si spacca
No allo stadio “Achille e Cesare Bortolotti”
Calpestata la volontà dei tifosi
di Paolo Calegari
www.atalantini.it
Un film di pochi anni fa: Castaway, con Tom Hanks. Storia di un giovane manager, anche troppo rampante, che si ritrova naufrago solitario su una sperduta isoletta dei Mari del Sud dove riesce a sopravvivere per qualche anno, non prima di saper reinterpretare se stesso relazionandosi con i veri valori, il vivere quotidiano e la mera sopravvivenza. Un libro di quest’anno: “La Casta”. Denuncia dettagliata e puntigliosa di come una certa politica sia diventata un’oligarchia chiusa ed insaziabile il piu’ lontana possibile dai bisogni e le necessita’ del cittadino medio. Grandissimo successo. Ieri, lunedì 24 settembre, Bergamo. Il Consiglio Comunale cittadino deve decidere se cambiare l’intestazione dello stadio comunale, quello dove gioca l’Atalanta: da “Atleti Azzurri d’Italia” ad “Achille e Cesare Bortolotti”. I Bortolotti, padre e figlio, sono stati due storici presidenti atalantini (Anni 70-Anni 90): durante la loor gestione, la squadra nerazzurra ha raggiunto l’apice della sua gloria sportiva Fino al ‘94 lo stadio si chiamava “Comunale” poi, una giunta di destra aveva provveduto a cambiarne il nome. Il suo assessore allo sport, casualmente, è il Presidente dell’Associazione Nazionale Atleti Azzurri d’Italia. In tutto il resto d’Italia lo stadio e’ dedicato ad un santo, ad una gloria locale o, tutt’al piu’, al quartiere dove si trova. A Bergamo no. Stadio “Atleti Azzurri d’Italia”. Cosi’. Bello, pomposo, altisonante. Cosi’ poco pertinente la gloria sportiva locale. Bergamo vanta nella sua storia 736 atleti vestiti d’azzurro. Il 95% dei quali non ha mai calcato l’erba dello stadio. Ora, se c’e’ una cosa di cui va fiero e orgoglioso il bergamasco in generale e l’atalantino in particolare, e’ il senso di appartenza. Il suo “andare all’Atalanta”, come si dice a Bergamo raggiungere lo stadio, non si è mai ne’ conciliato ne’ con l’Azzurro Nazionale ne’ con la pretesa di voler ricordare atleti di altri sport che, per impossibilita’ oggettiva (lo stadio e’ sprovvisto di infrastrutture atte allo svolgimento di altre discipline sportive), mai hanno potuto raccogliere gloria all’interno degli spalti in questione. La voglia latente di cambiar le cose e’ nata in citta’ circa 10 anni fa e ha guadagnato pian piano il consenso popolare. La forza del opinione pubblica non era pero’ mai stata sufficiente sino a lunedi’ quando, il lavorio ultimo di un paio di compomenti il Consiglio Comunale, aveva fatto sì che la proposta riuscisse ad intrufolarsi nell’ordine del giorno del Consiglio. E con ottime prospettive: ampio consenso popolare e grande lavoro di convincimento, apparentemente a buon fine, dei propugnatori nei confronti dei colleghi.
Ma alle 22 di ieri, il patatrac: strumentalizzando il voto la casta politica bergamasca, ad imitazione di quella nazionale, ha bloccato la proposta. Da una parte la gente comune e meta’ del Consiglio Comunale, dall’altra l’altra meta’ della Casta. O meglio, la meta’ piu’ 2 e, quindi, in grado di far saltare tutto. Un voto trasversale rispetto all’arco costituzionale.
Le motivazioni? Sgarbi reciproci, beghe da quartiere, accuse infamanti, amicizie trasversali o, semplicemente, una fede calcistica diversa. Nel cortile dello stesso palazzo comunale si e’ rischiata anche la rissa. Tutto per decidere se era il caso di cambiare il nome allo stadio oppure no. Tutto nel piu’ grande disinteresse di che cosa pensa l’opinione pubblica cittadina. Questo il modo di procedere di chi ci governa e di chi abbiamo votato e messo sulla poltrona : il modo di fare della Casta. The “Casta Way”.
25 Settembre 2007 alle 21:24
Sicuramente in questo post non interverranno molte persone a dire la loro opinione su quanto esposto, non si parla di calciopoli, falsificazioni etc…Sono sempre stato amante di due squadre la Juve ed appunto l’Atalanta,e, non essendo bergamasco non voglio entrare, da ignorante, all’interno di discorsi che non conosco, voglio però dire che il nome di uno stadio deve essere dato a persone in cui i tifosi si possano riconoscere per valori sportivi, umani…Quando allo stadio di Torino nel 1990 diedero il nome Delle Alpi rimasi stupito e sconcertato che lo stesso non fosse stato dedicato ad una o più persone che fecero grandi le squadre di Torino ( Gabetti, Valentino Mazzola, Gaetano Scirea). I Bortolotti hanno fatto grande l’Atalanta, una delle poche società sane dal punto di vista economico, che nel corso degli anni ha sfornato tantissimi giovani che hanno purtroppo fatto le fortune di altre squadre. Ancora oggi le giovanili della squadra bergamasca sono tra le migliori che esistono nel panorama nazionale,quindi reputo giusto dedicare lo stadio a chi per molti anni ha saputo gestire così ottimamente questa gloriosa società. Per sempre forza ATALANTA
25 Settembre 2007 alle 23:45
Direttore scusi: penso che questa notte non dormirò.
25 Settembre 2007 alle 23:55
Caro Xavier,
sono completamente d’ accordo con lei, questa casta di politici o forse sarebbe meglio definire politicanti vista la loro qualità media, non ha più il senso della misura e del sentire del cittadino: si sentono in una fortezza inespugnabile e si preoccupano di noi solo quando si avvicinano le elezioni.
Riguardo lo stadio di Bergamo mi sembra una richiesta ovvia intitolarlo a dei grandi personaggi che hanno portato in alto il nome dell’ Atalanta.
Io pensavo che in città come Bergamo nella laboriosa e industrializzata Lombardia la classe politica fosse meno lontana dalla realtà di quella della capitale e quella parlamentare:siamo messi bene !
27 Settembre 2007 alle 10:51
Non vedo lo scandalo. Lo stadio dell’Arsenal (se non erro) si chiama Emirates Arena in onore del munifico sponsor, lo stadio di Siena sarà Montepaschi in onore del gruppo bancario, oramai anche gli stadi sono diventati sponsorizzabili e hanno un prezzo, siamo nel 2007 non nel 1907.
27 Settembre 2007 alle 10:56
Il vero scandalo è che probabilmente lo stado di Bergamo si chiama Azzurri d’Italia ma tale associazione scommetto non sgancia un centesimo per tale pubblicità e visibilità gratuita!
Qui si che vi do ragione sui soliti privilegi della Casta.
28 Settembre 2007 alle 15:10
Scusi sa, ma non ci sono mica stadi che hanno il nome dedicato ad un quartiere come lei dice.
Al massimo ci sono stadi che i giornalisti chiamano con il nome del quartiere, come nel caso di Marassi, o per ignoranza, o perchè non vogliono usare un nome che è troppo legato ad una squadra che non amano.
Per la precisione. Saluto.
30 Settembre 2007 alle 13:53
Perche` non dedicare lo stadio bergamasco al grande condottiere Bartolomeo Colleoni che riposa in eterno nella Bergamo alta. Quello si che aveva palle!