Anna, dolce Anna
La Finocchiaro è politico di qualità. E non perché è donna, ma perché, poveretta, deve tenere a bada il centrosinistra al Senato che, come sappiamo, ha un equilibrio instabile, grazie a quei geniali costruttori di leggi elettorali della destra e a quell’Antonio Di Pietro che candida gente che poi passa dall’altra parte. Eppure, la Finocchiaro quando parla di Piddì sbaglia. Di grosso. Oggi, sull’Unità: “Il partito democratico nasce per rinnovare”. Sì, e io ho scoperto lo scandalo del Watergate. Talmente nasce per rinnovare che:
a) un comico urlante porta in piazza migliaia di persone che mostrano il dito medio;
b) Berlusconi distanzia anni luce Prodi;
c) la Lega propone il giorno del maiale;
d) An si prepara a una manifestazione che (ci volete scommettere?) andrà benissimo;
e) il Cavaliere porterà di una valanga di persone in piazza;
f) Rifondazione e Pdci (geniali!) manifesteranno contro il governo di cui fanno parte;
g) alcuni amministratori credono che il problema della sicurezza sia quello dei lavavetri.
E potremmo continuare all’infinito. Va bene (e il professor Ignazi, sulla medesima Unità, ha ragione, perfettamente ragione) che la piazza è il sale della democrazia, però sarebbe bello avere una politica un po’ più, come dire…, ordinata e vicino alle reali necessità del cittadino. Vero, Anna?