Archivio di Settembre 2006

‘Pacco’ postale

Venerdì 15 Settembre 2006

di Salvatore Pisapia, 41 anni, Crevalcore
In seguito alle ferie estive, le poste di Crevalcore hanno adottato un orario ridotto, considerata la scarsa presenza di utenti. Un giorno sulla porta d’ingresso principale è apparso un cartello che avvisa che l’apertura pomeridiana prevista è stata posticipata al 31 ottobre 2006. (more…)

La strada della paura

Lunedì 11 Settembre 2006

di Marco Guidi, 38 anni, Altedo
A nome dei residenti e negozianti di via del corso ad Altedo voglio dire che l’articolo del Carlino di qualche giorno fa si è rivelato profetico: oggi un altro grave incidente ha bloccato la strada per ore (i vigili del fuoco stanno ancora lavorando). Un tir di bietole si è ribaltato creando scompiglio nel paese. (more…)

Una bella azienda, ma solo da fuori…

Lunedì 11 Settembre 2006

di Monica, 39 anni, Bologna
Lavoro da più di 13 anni nell’ufficio commerciale di un’importante azienda bolognese produttrice di macchine automatiche, nota nella realtà industriale emiliana come ‘azienda che pone particolare attenzione al dipendente’. (more…)

Igiene e piadine

Lunedì 11 Settembre 2006

di Marcello, 54 anni, Bologna
Capita, in queste sere di fine estate, di partecipare a feste in piazza e sagre di paese che si moltiplicano sulle piazze della nostra regione. Capita che, invogliati da profumi deliziosi e da specialità di pasticceria che tutti i golosi conoscono bene, si sia attratti da ogni sorta di banchetto, furgoncino, bancarella dedita alla vendita di prodotti gastronomici. Ma dopo un’attenta occhiata il desiderio di soddisfare il palato viene meno per il disgusto che scaturisce dall’inosservanza delle più elementari norme d’igiene! (more…)

Solo, senza tetto e tra i rifiuti

Venerdì 8 Settembre 2006

di Roberto Bernardi, 45 anni, San Giorgio
C’è un barbone che ha perso tutto, vive in una discarica e chiede aiuto. Con l’inverno rischia di morire assiderato. Di notte si vede una lucina sempre più fioca, quando va a coricarsi. Nelle nostre campagne sono molti i barboni che dormono in casolari abbandonati, che non hanno una casa e trovano ripari di fortuna. Molti sono clandestini, ma anche gente che ha perso il lavoro e la famiglia. Bisognerebbe far qualcosa, perché queste case rischiano il crollo e potrebbero schiacciare chiunque.