Commenti a: Il marketing batte i contenutiin un sistema sempre più vorace http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59 di Mario Caligiuri Fri, 10 May 2013 21:05:47 +0000 http://wordpress.org/?v=2.0.4 di Nerio Natalini http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-92 Sat, 19 May 2007 09:25:01 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-92 Politica quanto ci costi? Sono Consigliere Comunale del Comune di Montecatini Terme dal 1999 ed è da tempo che avrei in mente di coinvolgere tutti i Consigli Comunali per porre all'O.D.G tale argomento. Quello che viene evidenziato continuamente deve finire e credo che potrebbe essere una cosa utilissima parlarne nei Consigli Comunali. Mi può dare una mano? Con i miei 800-900 Euro ANNUI credo proprio di non far parte di questa marmaglia. Grazie della disponibilità e cordialissimi saluti Nerio Natalini Politica quanto ci costi?
Sono Consigliere Comunale del Comune di Montecatini Terme dal 1999 ed è da tempo che avrei in mente di coinvolgere tutti i Consigli Comunali per porre all’O.D.G tale argomento.
Quello che viene evidenziato continuamente deve finire e credo che potrebbe essere una cosa utilissima parlarne nei Consigli Comunali.
Mi può dare una mano?
Con i miei 800-900 Euro ANNUI credo proprio di non far parte di questa marmaglia.
Grazie della disponibilità e cordialissimi saluti

Nerio Natalini

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di Marcello Melani http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-76 Sun, 13 May 2007 07:33:38 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-76 Io seguo ed ho seguito quasi tutti gli articoli che si riferiscono ai costi esorbitanti della politica e dell'arroganza dei politici. Concordo e aderisco fin da ora alla creazione del Movimento di opinione perché il cittadino si possa difendere e puntare a quell'abbassamento dei costi che possa dare inizio alla formazione di una nuova classe politica. Ormai penso che tutti siano stufi di questo andazzo per questi costi che sono sempre in crescita. Nel mio sito ho anche pubblicato un articolo che prende spunto dai suoi scritti cercando in questo modo di coinvolgere più persone possibile. Chi lo costituisce questo Movimento? Vanno bene i complimenti ma a questo punto è importante agire. Come si fa? Cordialissimi saluti Marcello Melani Io seguo ed ho seguito quasi tutti gli articoli che si riferiscono ai costi esorbitanti della politica e dell’arroganza dei politici. Concordo e aderisco fin da ora alla creazione del Movimento di opinione perché il cittadino si possa difendere e puntare a quell’abbassamento dei costi che possa dare inizio alla formazione di una nuova classe politica. Ormai penso che tutti siano stufi di questo andazzo per questi costi che sono sempre in crescita.
Nel mio sito ho anche pubblicato un articolo che prende spunto dai suoi scritti cercando in questo modo di coinvolgere più persone possibile. Chi lo costituisce questo Movimento? Vanno bene i complimenti ma a questo punto è importante agire. Come si fa?
Cordialissimi saluti
Marcello Melani

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di Luciana Comparoni http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-75 Sat, 12 May 2007 10:51:31 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-75 Preg.mo prof. Caligiuri, leggo sempre con grande interesse e vivo apprezzamento tutti i suoi articoli pubblicati da "Il Resto del Carlino" e approfitto del computer di mia nipote per dirle che condivido la sua opinione circa la creazione di un movimento che riesca a monitorare i costi delle politiche pubbliche. Ma, a quando la nascita di questo movimento? Penso che i tempi siano ormai maturi perché in giro si sentono tante critiche anche su questa Sinistra che si era presentata come paladina dell'equità e della serietà. Le sono molto grata per ciò che scrive. I suoi articoli rappresentano sempre una grande lezione di democrazia, di giustizia sociale e di libertà. Con profonda e immutata stima, Luciana Comparoni Preg.mo prof. Caligiuri,
leggo sempre con grande interesse e vivo apprezzamento tutti i suoi
articoli pubblicati da “Il Resto del Carlino” e approfitto del
computer di mia nipote per dirle che condivido la sua opinione circa
la creazione di un movimento che riesca a monitorare i costi delle
politiche pubbliche. Ma, a quando la nascita di questo movimento?
Penso che i tempi siano ormai maturi perché in giro si sentono tante
critiche anche su questa Sinistra che si era presentata come paladina
dell’equità e della serietà. Le sono molto grata per ciò che scrive. I suoi articoli rappresentano sempre una grande lezione di democrazia, di giustizia sociale e di libertà.
Con profonda e immutata stima,
Luciana Comparoni

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di Guidoni Carlo http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-74 Sat, 12 May 2007 10:49:53 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-74 Sig.Caligiuri, noto con piacere che anche lei ritiene che l'unico modo di contrastare l'ingordigia della classe politica italiana sia quello di creare un movimento d'opinione sul tipo " Common cause " USA. Se ha il tempo e la cortesia di leggere la mia e-mail inviatale il 9 marzo noterà che la incitavo a proseguire su questa strada per smuovere le coscienze dei politici e dei cittadini. Le rinnovo tutto il mio appoggio e le chiedo quali azioni concrete si possono intraprendere per ottenere un forte consenso in questa direzione e dare supporto a quanto lei già da tempo sostiene dalle colonne del suo giornale. Distinti saluti. Guidoni Carlo Sig.Caligiuri, noto con piacere che anche lei ritiene che l’unico modo di contrastare l’ingordigia della classe politica italiana sia quello di creare un movimento d’opinione sul tipo ” Common cause ” USA.
Se ha il tempo e la cortesia di leggere la mia e-mail inviatale il 9 marzo noterà che la incitavo a proseguire su questa strada per smuovere le coscienze dei politici e dei cittadini. Le rinnovo tutto il mio appoggio e le chiedo quali azioni concrete si possono intraprendere per ottenere un forte consenso in questa direzione e dare supporto a quanto lei già da tempo sostiene dalle colonne del suo giornale.
Distinti saluti.
Guidoni Carlo

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di Paola Navetta http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-72 Fri, 11 May 2007 18:09:27 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-72 Caro professore Caligiuri, ho seguito su Internet la trasmissione Omnibus su LA7 dove, l'11 maggio, è andata in onda la presentazione del libro di Rizzo e Stella "La casta costa". Sapevo che era ospite anche lei. Il tema mi appassiona troppo e approfitto di questo spazio che lei ci offre per dire la mia. Purtroppo in tutti i talk show che affrontano il tema dei costi della politica, non solo non si approfondisce ma neanche si accenna all'effetto dirompente che avrebbe sull'ammodernamento della nostra classe politica, e sui suoi costi, l'adozione, anche in Italia, del sistema elettorale maggioritario uninominale all'anglosassone, che prevede, tra l'altro,l'elezione diretta del premier. Quest'ultimo fatto dovrebbe comportare, anche nel nostro Paese, l'abolizione della presidenza della Repubblica. L'attuazione del sistema maggioritario "secco" a turno unico, che come noto fu oggetto di un referendum andato perduto per un soffio (causa quorum), costringerebbe i partiti a chiudere le loro botteghe e a confluire in non più di due o tre grandi aggregazioni. In questa maniera il rimborso elettorale non sarebbe più spalmato sulla costellazione dei partiti e partitini che ci ritroviamo, ma andrebbe attribuito solo a due o tre soggetti politici. Sarebbe più facile così per il cittadino controllare almeno questa parte dei costi della democrazia. Si dovrebbe inoltre abolire definitivamente il finanziamento pubblico ai partiti e aprire a quello privato, con la possibiità, per il cittadino, di detrarre dall'imponibile una percentuale sufficientemente ragionevole e "interessante" per convincerlo a finanziare lui la politica o le politiche che più gli stanno a cuore. Lo so per relizzare tutto ciò occorre una riforma costituzionale. Ma per giungervi deve nascere prima, come da lei più volte sostenuto, un grande grandissimo movimento di opinione. Un saluto e un rigraziamento da una collega Caro professore Caligiuri,
ho seguito su Internet la trasmissione Omnibus su LA7 dove, l’11 maggio, è andata in onda la presentazione del libro di Rizzo e Stella “La casta costa”. Sapevo che era ospite anche lei. Il tema mi appassiona troppo e approfitto di questo spazio che lei ci offre per dire la mia.
Purtroppo in tutti i talk show che affrontano il tema dei costi della politica, non solo non si approfondisce ma neanche si accenna all’effetto dirompente che avrebbe sull’ammodernamento della nostra classe politica, e sui suoi costi, l’adozione, anche in Italia, del sistema elettorale maggioritario uninominale all’anglosassone, che prevede, tra l’altro,l’elezione diretta del premier. Quest’ultimo fatto dovrebbe comportare, anche nel nostro Paese, l’abolizione della presidenza della Repubblica. L’attuazione del sistema maggioritario “secco” a turno unico, che come noto fu oggetto di un referendum andato perduto per un soffio (causa quorum), costringerebbe i partiti a chiudere le loro botteghe e a confluire in non più di due o tre grandi aggregazioni. In questa maniera il rimborso elettorale non sarebbe più spalmato sulla costellazione dei partiti e partitini che ci ritroviamo, ma andrebbe attribuito solo a due o tre soggetti politici. Sarebbe più facile così per il cittadino controllare almeno questa parte dei costi della democrazia. Si dovrebbe inoltre abolire definitivamente il finanziamento pubblico ai partiti e aprire a quello privato, con la possibiità, per il cittadino, di detrarre dall’imponibile una percentuale sufficientemente ragionevole e “interessante” per convincerlo a finanziare lui la politica o le politiche che più gli stanno a cuore.
Lo so per relizzare tutto ciò occorre una riforma costituzionale. Ma per giungervi deve nascere prima, come da lei più volte sostenuto, un grande grandissimo movimento di opinione.
Un saluto e un rigraziamento da una collega

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di massimo http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-69 Wed, 09 May 2007 16:33:39 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-69 Analisi lucida e realistica, come poche sul tema ultimamente. Ho trovato un'indiretta corrispondenza in un analisi letta il giorno dopo sul Sole 24 ore ("L'economia del sentito dire"), nelal quale si evince l'effetto-disorientamento provocato sul cittadino mediodal bombardamento di informazioni. Perchè non ci spieghi meglio come funzionano le common cause? Analisi lucida e realistica, come poche sul tema ultimamente. Ho trovato un’indiretta corrispondenza in un analisi letta il giorno dopo sul Sole 24 ore (”L’economia del sentito dire”), nelal quale si evince l’effetto-disorientamento provocato sul cittadino mediodal bombardamento di informazioni.
Perchè non ci spieghi meglio come funzionano le common cause?

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di Danny Puccetti http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-68 Wed, 09 May 2007 16:18:34 +0000 http://www.blogquotidiani.net/caligiuri/?p=59#comment-68 ho letto con grande interesse il suo bell'articolo di oggi, che contraddice molto, e con ragione, di quanto affermato nell'articolo principale dal Prof. Ignazi, che al di la` del titolo appare molto condiscendente verso l'attuale situazione. Tuttavia mi sento molto piu` senza speranza di ambedue voi. Per quanto riguarda il Prof. Ignazi, mi appare in linea con le altre ingenuita` (tipiche dei professori universitari) espresse la sua soluzione, ossia di restituire potere effettivo agli iscritto. Innazitutto non e` molto vero che ne abbiano mai avuto, andando a guardare al sodo. Ed inoltre chi detiene le leve del potere e se ne avvantaggia non ha alcun interesse a compiere un simile cambiamento. Oltre al fatto che in realta`, all'opposto di quanto afferma, per tanti motivi cambierebbe poco o nulla. Per quanto invece riguarda l'altra soluzione proposta, quella della "Common Cause", mi sento scoraggiato pure li`. A leggere quanto succede in quel paese, non risultano progressi di alcun genere. La percentuale di votanti e` infima, tanto da far dubitare della sostanziale esattezza del termine di "grande democrazia" applicato ad esso. Ed i candidati basano le loro chances di vittoria pure li` (anzi ancora di piu` che da noi) sulla propria ricchezza e sui giganteschi fondi alle loro spalle raccolti (dai quali si lasceranno poi condizionare se eletti). Non conosco molto della situazione in quei paesi, ma ho l'impressione che gli unici stati dove ancora di possa concretamente parlare di democrazia siano gli stati del nord Europa. Ma a media e politici basta ed importa l'apparenza, non la sostanza. Mi chiedo solo se questo possa portare la pentola a pressione al punto di esplosione, e chi sara` l'opportunista che ne trarra` profitto. Si sono visti tanti cambiamenti, dal Comune alla Signoria, la Rivoluzione Francese, Fascismi ... non ho idea di cosa ci riservera` stavolta il futuro Danny Puccetti ho letto con grande interesse il suo bell’articolo di oggi, che contraddice molto, e con ragione, di quanto affermato nell’articolo principale dal Prof. Ignazi, che al di la` del titolo appare molto condiscendente verso l’attuale situazione. Tuttavia mi sento molto piu` senza speranza di ambedue voi. Per quanto riguarda il Prof. Ignazi, mi appare in linea con le altre ingenuita` (tipiche dei professori universitari) espresse la sua soluzione, ossia di restituire potere effettivo agli iscritto.
Innazitutto non e` molto vero che ne abbiano mai avuto, andando a guardare al sodo. Ed inoltre chi detiene le leve del potere e se ne avvantaggia non ha alcun interesse a compiere un simile cambiamento. Oltre al fatto che in realta`, all’opposto di quanto afferma, per tanti motivi cambierebbe poco o nulla. Per quanto invece riguarda l’altra soluzione proposta, quella della “Common Cause”, mi sento scoraggiato pure li`. A leggere quanto succede in quel paese, non risultano progressi di alcun genere.
La percentuale di votanti e` infima, tanto da far dubitare della sostanziale esattezza del termine di “grande democrazia” applicato ad esso. Ed i candidati basano le loro chances di vittoria pure li` (anzi ancora di piu` che da noi) sulla propria ricchezza e sui giganteschi fondi alle loro spalle raccolti (dai quali si lasceranno poi condizionare se eletti). Non conosco molto della situazione in quei paesi, ma ho l’impressione che gli unici stati dove ancora di possa concretamente parlare di democrazia siano gli stati del nord Europa. Ma a media e politici basta ed importa l’apparenza, non la sostanza. Mi chiedo solo se questo possa portare la pentola a pressione al punto di esplosione, e chi sara` l’opportunista che ne trarra` profitto. Si sono visti tanti cambiamenti, dal Comune alla Signoria, la Rivoluzione Francese, Fascismi … non ho idea di cosa ci riservera` stavolta il futuro

Danny Puccetti

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