Commenti a: Corsa all’oro nero nell’Iraq insanguinato http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35 di Lorenzo Bianchi Fri, 10 May 2013 21:18:56 +0000 http://wordpress.org/?v=2.0.4 di 100 M.IL.IO.NI DI T.ONN.ELLATE http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35#comment-6129 Thu, 06 Dec 2007 18:00:22 +0000 http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35#comment-6129 KURDISTAN: SOLIDARIETA' PER IL POPOLO CURDO <b>Cosa pensi della situazione in Kurdistan?</b> Il fatto che tu parli di Kurdistan e non di Turchia è interessante. In questo momento i curdi sono sotto attacco sia dall'Iraq che dalla Turchia. Tanto per cambiare, tra l'incudine e il martello. 100 mila soldati iracheni da una parte e 100 mila soldati turchi dall'altra che forse stanno già massacrando le popolazioni civili curde compiendo un massacro senza precedenti. Non si hanno informazioni precise, forse si contano già migliaia di vittime, forse decine di migliaia di vittime dopo pochi giorni dall'inizio degli scontri. I piani del Nuovo Ordine Mondiale prevedono l'eliminazione dei popoli tribali. Usano la tecnica di eliminare un popolo tribale per volta, cioè che con la propaganda si marchia di infamia un popolo che diventa "quel popolo di stronzi", quel "covo di terroristi". Gli altri popoli vengono tranquillizzati con la menzogna "voi non siete come loro, non preoccupatevi, non si tratta di pulizia etnica, ma di stronzi, una normale operazione di polizia contro alcuni terroristi". In questo modo l'opinione pubblica non mette sul piatto l'attacco contemporaneo a mille popoli tribali, e non si formano coalizioni tra popoli tribali e nessuno interviene in solidarietà del popolo attaccato. Ma ricordatevi, quello che fanno agli altri alla prima occasione lo faranno anche a voi. Uno per volta hanno già eliminato per sempre oltre 200 etnie e ne hanno indebolite migliaia, come quelle italiane, tant'è che come sapete non si parla più il dialetto, e quasi neanche si parla più l'italiano. L'italiano è un passaggio verso la lingua ufficiale europea, dai dialetti, verso l'italiano, verso l'europeo. In questo momento la scusa dell'attacco al Kurdistan sono i giacimenti di petrolio, ma come sapete anche in Kurdistan 100 kg di foglie equivalgono a 50 kg di petrolio. Non serve distruggere tutto per mettere dei pozzi di petrolio, ma sfruttare razionalmente le coltivazioni razionali e le riserve estrattive di biomassa. Lo scopo quindi dell'aggressione ai curdi è di trarre piacere dalle sofferenze di questa povera gente, non c'è nessun interesse economico, nessun interesse energetico. Con la dinamite si può ottenere energia a prezzo mille volte inferiore del petrolio. Con i motori magnetici e il motore di Schietti si può ottenere energia senza consumare carburanti. Il petrolio non è il motivo, i soldi non sono il motivo dell'invasione del Kurdistan, perchè i padroni del mondo li stampano, il motivo sono il sadomasochismo e la selezione razziale. Poi però non chiedetemi niente sui particolari delle operazioni in Kurdistan perchè la propaganda distorce le informazioni, e anche fra i curdi molti, stupidamente, puntano al confronto armato basato sulla forza e non sull'intelligenza. Sicuramente ci saranno anche infiltrati. I curdi hanno già fatto vedere che sanno reagire e quindi se gli capiterà in mano una bomba atomica non vorrei essere nei paraggi di Ankara. Però se avete capito che lo scopo della guerra è anche quello di ridurre la popolazione, potrebbe essere un favore ai nemici dell'umanità. La vendetta è un piatto che va gustato freddo. 100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/2007/12/solidarieta-per-il-popolo-curdo.html KURDISTAN: SOLIDARIETA’ PER IL POPOLO CURDO

Cosa pensi della situazione in Kurdistan?

Il fatto che tu parli di Kurdistan e non di Turchia è interessante.

In questo momento i curdi sono sotto attacco sia dall’Iraq che dalla Turchia. Tanto per cambiare, tra l’incudine e il martello. 100 mila soldati iracheni da una parte e 100 mila soldati turchi dall’altra che forse stanno già massacrando le popolazioni civili curde compiendo un massacro senza precedenti.

Non si hanno informazioni precise, forse si contano già migliaia di vittime, forse decine di migliaia di vittime dopo pochi giorni dall’inizio degli scontri. I piani del Nuovo Ordine Mondiale prevedono l’eliminazione dei popoli tribali.

Usano la tecnica di eliminare un popolo tribale per volta, cioè che con la propaganda si marchia di infamia un popolo che diventa “quel popolo di stronzi”, quel “covo di terroristi”.

Gli altri popoli vengono tranquillizzati con la menzogna “voi non siete come loro, non preoccupatevi, non si tratta di pulizia etnica, ma di stronzi, una normale operazione di polizia contro alcuni terroristi”.

In questo modo l’opinione pubblica non mette sul piatto l’attacco contemporaneo a mille popoli tribali, e non si formano coalizioni tra popoli tribali e nessuno interviene in solidarietà del popolo attaccato.

Ma ricordatevi, quello che fanno agli altri alla prima occasione lo faranno anche a voi.

Uno per volta hanno già eliminato per sempre oltre 200 etnie e ne hanno indebolite migliaia, come quelle italiane, tant’è che come sapete non si parla più il dialetto, e quasi neanche si parla più l’italiano.

L’italiano è un passaggio verso la lingua ufficiale europea, dai dialetti, verso l’italiano, verso l’europeo.

In questo momento la scusa dell’attacco al Kurdistan sono i giacimenti di petrolio, ma come sapete anche in Kurdistan 100 kg di foglie equivalgono a 50 kg di petrolio.

Non serve distruggere tutto per mettere dei pozzi di petrolio, ma sfruttare razionalmente le coltivazioni razionali e le riserve estrattive di biomassa.

Lo scopo quindi dell’aggressione ai curdi è di trarre piacere dalle sofferenze di questa povera gente, non c’è nessun interesse economico, nessun interesse energetico.

Con la dinamite si può ottenere energia a prezzo mille volte inferiore del petrolio.

Con i motori magnetici e il motore di Schietti si può ottenere energia senza consumare carburanti.

Il petrolio non è il motivo, i soldi non sono il motivo dell’invasione del Kurdistan, perchè i padroni del mondo li stampano, il motivo sono il sadomasochismo e la selezione razziale.

Poi però non chiedetemi niente sui particolari delle operazioni in Kurdistan perchè la propaganda distorce le informazioni, e anche fra i curdi molti, stupidamente, puntano al confronto armato basato sulla forza e non sull’intelligenza. Sicuramente ci saranno anche infiltrati.

I curdi hanno già fatto vedere che sanno reagire e quindi se gli capiterà in mano una bomba atomica non vorrei essere nei paraggi di Ankara. Però se avete capito che lo scopo della guerra è anche quello di ridurre la popolazione, potrebbe essere un favore ai nemici dell’umanità.

La vendetta è un piatto che va gustato freddo.

100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/2007/12/solidarieta-per-il-popolo-curdo.html

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di paola gasparoli http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35#comment-3066 Mon, 30 Apr 2007 16:13:30 +0000 http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35#comment-3066 In Iraq dall'inizio dell'occupazione soprattutto i sindacati del settore petrolifero del sud del Paese si stanno battendo perchè le risorse irachene rimangano controllate dagli iracheni. La paura dell'ingerenza delle compagnie petrolifere è drammaticamente confermata dalla bozza presentata al parlamento e in questi giorni assisteremo ad un ulteriore 'mercanteggiamento' per arrivare all'accordo sui 4 annessi mancanti che delinearanno i veri poteri e soprattutto chi avrà in mano la strategia per lo sviluppo futuro del settore e le tipologie di contratto. E' importante tenere alta la questione e mobilitarci per appoggiare la società civile di quel paese che sta lottando per mantenere i controllo delle sue ricchezze. Anche noi possiamo fare la nostra parte, l'ENI è anche nostra (il ministero dell' economia e della finanza detiene circa il 30% del pacchetto azionario) chiedendo al nostro governo un comportanmente morale. Chi firmerà contratti vantaggiosi lo potrà fare solo ed esclusivamente perchè il paese è stato occupato e perchè si trova in un momento di grave crisi politica, militare e umanitaria. Sarebbero contratti immorali, pagati da centinai di migliaia di civili uccisi. Sarebbe 'farsesco' inviare donazioni umanitarie da un lato e permettere il furto delle risorse irachene dall'altro. Se vuoi puoi firmare anche tu la lettera aperta scritta al nostro governo e all'ENI al sito www.unponteper.it/sositienici/eni.php In Iraq dall’inizio dell’occupazione soprattutto i sindacati del settore petrolifero del sud del Paese si stanno battendo perchè le risorse irachene rimangano controllate dagli iracheni. La paura dell’ingerenza delle compagnie petrolifere è drammaticamente confermata dalla bozza presentata al parlamento e in questi giorni assisteremo ad un ulteriore ‘mercanteggiamento’ per arrivare all’accordo sui 4 annessi mancanti che delinearanno i veri poteri e soprattutto chi avrà in mano la strategia per lo sviluppo futuro del settore e le tipologie di contratto. E’ importante tenere alta la questione e mobilitarci per appoggiare la società civile di quel paese che sta lottando per mantenere i controllo delle sue ricchezze. Anche noi possiamo fare la nostra parte, l’ENI è anche nostra (il ministero dell’ economia e della finanza detiene circa il 30% del pacchetto azionario) chiedendo al nostro governo un comportanmente morale. Chi firmerà contratti vantaggiosi lo potrà fare solo ed esclusivamente perchè il paese è stato occupato e perchè si trova in un momento di grave crisi politica, militare e umanitaria. Sarebbero contratti immorali, pagati da centinai di migliaia di civili uccisi. Sarebbe ‘farsesco’ inviare donazioni umanitarie da un lato e permettere il furto delle risorse irachene dall’altro.

Se vuoi puoi firmare anche tu la lettera aperta scritta al nostro governo e all’ENI al sito www.unponteper.it/sositienici/eni.php

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di paola gasparoli http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35#comment-3065 Mon, 30 Apr 2007 16:01:36 +0000 http://www.blogquotidiani.net/bianchi/?p=35#comment-3065 La notizia della presentazione della bozza di legge sugli idrocarburi è una delle più importranti e delle meno raccontate. E' più facile raccontare l'autobomba quotidiana, più diffcile seguire i retroscena politici ed economici che si stanno sviluppando nel paese. Ringrazio quindi Lorenzo per l' intelligenza con cui continua ad occuparsi dell'Iraq. La legge sta aumentando il contrasto tra i diversi gruppi politici del Paese, mentre i cittadini, che vivono nel terrore e in una crescente crisi umanitaria, hanno più volte espresso le loro priorità tra le quali non c'era ovviamente questa legge, che viene vista come un'esigenza 'esterna'. Il petrolio rappresenta il il 95% delle entrate dell'erario iracheno ed è l'unica risorsa che può garantire la ricostruzione del paese annientato da guerre, embargo, occupazione e guerra civile. La notizia della presentazione della bozza di legge sugli idrocarburi è una delle più importranti e delle meno raccontate. E’ più facile raccontare l’autobomba quotidiana, più diffcile seguire i retroscena politici ed economici che si stanno sviluppando nel paese. Ringrazio quindi Lorenzo per l’ intelligenza con cui continua ad occuparsi dell’Iraq.
La legge sta aumentando il contrasto tra i diversi gruppi politici del Paese, mentre i cittadini, che vivono nel terrore e in una crescente crisi umanitaria, hanno più volte espresso le loro priorità tra le quali non c’era ovviamente questa legge, che viene vista come un’esigenza ‘esterna’.

Il petrolio rappresenta il il 95% delle entrate dell’erario iracheno ed è l’unica risorsa che può garantire la ricostruzione del paese annientato da guerre, embargo, occupazione e guerra civile.

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